
È un libro che, senza usare un gergo specialistico, pone le basi di una cristologia fondata biblicamente, interculturale ed ecumenica, con un’attenzione particolare al dialogo con le altre religioni universali, con le scienze naturali, con l’arte e la letteratura.
La convinzione che anima il libro è questa: un esercizio critico della ragione teologica offre possibilità di un confronto a tutto campo con le molteplici articolazioni della coscienza credente dell’uomo. L’Autore indica come dalla fede si possano trarre elementi utili per una cultura più vitale e profonda della ragione e della religione, che il razionalismo confessionale e l’agnosticismo della filosofia hanno largamente mortificato.
Una mappa di orientamento per il passo del Duemila, stesa da protagonisti della teologia del XX secolo.
Dalla quarta di copertina:
L'opera presenta una raccolta di scritti di grandi teologi, centrati su due polarità del dibattito teologico di fine secolo: globalizzazione e regionalizzazione della teologia, ed è scandita in quattro parti.
Nella prima parte si opera una ricognizione di cammini conciliari: il rinnovamento ha preso inizio con l'autorità della libertà. Nella seconda parte si istituisce un confronto tra globalizzazione e regionalizzazione della teologia nel XX secolo. I grandi movimenti della teologia non si dissolvono, ma si trasformano. Quanto più globali noi siamo, tanto più regionali noi diventiamo. Nella terza parte si raccontano «storie di futuro della fede», per intravedere così, esperienzialmente e narrativamente, i cammini futuri. Nella quarta parte, infine, si opera il passaggio alle visioni di teologi e teologhe, che rovesciano la memoria della sofferenza in conversione al futuro.
La raccolta internazionale di scritti è pubblicata in onore di Rosino Gibellini, direttore letterario dell'Editrice Queriniana (Brescia), che ha fondato e diretto, in particolare, la Biblioteca di teologica contemporanea, e il Giornale di teologia.
Editori dell'opera: Dietmar Mieth (Tubinga), Edward Schillebeeckx (Nimega), Hadewych Snijdewind (Utrecht).
Collaboratori; Giuseppe Alberigo (Bologna), Leonardo Boff (Rio de Janeiro), Christian Duquoc (Lione), Claude Geffré (Parigi), Gustavo Gutiérrez (Lima), Virgil Elizondo (San Antonio), Bernhard Häring (Gars am Inn), Hermann Häring (Nimega), Bas van Iersel (Nimega), Werner Jeanrond (Lund), Norbert Greinacher (Tubinga), Johann Baptist Metz (Vienna), Dietmar Mieth (Tubinga), Jürgen Moltmann (Tubinga), Aloysius Pieris (Colombo), Edward Schillebeeckx (Nimega), Hadewych Snijdewind (Utrecht), Elisabeth Schüssler Fiorenza (Boston), David Tracy (Chicago).
Il primo volume affronta in tutta la sua complessità storica e teoretica la dottrina su Dio. Il secondo volume sviluppa la dottrina della creazione del mondo, l’antropologia, la cristologia e la riconciliazione del mondo ad opera di Cristo. Il terzo volume tratta dell’ecclesiologia, della dottrina dei sacramenti e dei ministeri, dell’esistenza cristiana del singolo e della escatologia.
Sotto il profilo teologico è un'opera da segnalare, un'opera collaudata nelle scuole teologiche. Tra le molte cristologie quest'opera del teologo australiano docente alla Gregoriana si presenta come lo studio più classico e insieme più recente.
Dalla quarta di copertina:
Negli ultimi anni abbiamo assistito alla pubblicazione di vari libri su Gesù tendenti soprattutto a destare sensazione, ma privi di ogni base sia nella testimonianza neotestamentaria che nella fede cristiana della tradizione. Questo volume analizza criticamente i migliori studi di carattere biblico e storiografico, per poi affrontare direttamente alcune delle questioni chiave della cristologia sistematica. L'uomo-Gesù presentato dalla fede della Chiesa è incompleto e spersonalizzato? La sua innocenza è compatibile con l'esercizio del libero arbitrio umano? L'esegesi più aggiornata mette in questione la concezione verginale e la risurrezione personale? È possibile riconciliare il ruolo di Gesù come Redentore universale con le verità ed i valori rinvenibili nelle altre religioni? Quali aspetti devono essere evidenziati dal movimento femminista nella presentazione di Gesù?
L'esauriente cristologia presentata in queste pagine è costruita attorno alla risurrezione del Gesù crocifisso, evidenzia l'amore quale chiave della redenzione, e propone una sintesi della presenza divina per mezzo di Gesù. Questo libro — chiaro, equilibrato ed accessibile — costituisce una lettura preziosa per gli studenti di teologia sistematica, per i candidati al ministero di qualunque confessione, e per ogni lettore che vuole una documentazione e una riflessione affidabili.
In quest’opera, la teologa nordamericana svolge un completo trattato sulla Trinità, dal punto di vista biblico, storico e sistematico; ma, insieme, dimostra come la dottrina trinitaria, rettamente intesa ed esposta, sia una dottrina eminentemente pratica con conseguenze radicali sulla vita cristiana.
Una riproduzione organica della trattazione eucaristica per la nostra epoca e una convincente difesa dell’esigenza di una rinnovata prassi eucaristica.
Dalla quarta di copertina:
L'opera concentra la sua attenzione su tre momenti cruciali della tradizione – il Nuovo Testamento, la chiesa ante-nicena e il tardo Medioevo – presentando un quadro esauriente dei testi e della pratiche liturgiche, delle teologie dominanti, e delle spiritualità ad esse connesse; e tutto ciò senza perdere di vista le esigenze e le questioni contemporanee.
Ne risulta una riproposizione organica della trattazione eucaristica per la nostra epoca e una convincente difesa dell'esigenza di una rinnovata prassi eucaristica. «L'eucaristia – scrive l'Autore – fa la chiesa. La edifica in quanto popolo dell'alleanza di Dio. La edifica nella memoria di tutta la sofferenza dell'umanità. La edifica in quanto testimonianza della fedeltà e dell'amore di Dio fra le rovine dell'umano».
Edizione italiana a cura di Enzo Valentino Ottolini del Seminario Teologico di Bergamo.
In questo volume - di vasto respiro culturale e di alto spessore teologico - si può dire obiettivamente che l’Autore realizzi in modo compiuto il progetto di una cristologia prettamente trinitaria che era nelle intenzioni del grande teologo svizzero, H. U. von Balthasar (1905-1988), il quale, con la sua opera originale e immensa ha lasciato tracce profonde nella teologia del XX secolo.
Dalla quarta di copertina:
Chi è Gesù Cristo? A due millenni dalla sua nascita, l'interrogativo non cessa di coinvolgere credenti e non credenti. Il volume, redatto con stile piano e sicuro, offre una riflessione di vasto respiro culturale e di alto spessore teologico, presentando in forma critico-costruttiva, il pensiero di Hans Urs von Balthasar (1905-1988), filosofo e teologo letterato e spirituale, definito anche «l'uomo più colto del nostro tempo» (Henri de Lubac).
Dopo un'ampia introduzione, approccio indispensabile per conoscere da vicino la persona, la vastissima opera e i temi principali del grande teologo svizzero, il libro presenta l'unicità irripetibile della figura di Gesù Cristo, sia nella sua funzione di Rivelatore di Dio sia nella sua missione di Redentore dell'uomo. L'affermazione giovannea sul Verbo fatto carne (Gv 1,14) costituisce come l'asse portante di tutta la cristologia, prettamente trinitaria, dall'incarnazione fino alla sua morte e risurrezione.
Particolare enfasi è data all'esperienza di abbandono e di morte vissuta dal Figlio di Dio per redimere il mondo in forza della sua obbedienza al Padre, sotto la mozione dell'amore trinitario di Dio per l'uomo. Proprio nel suo essere il Verbum Caro, Gesù di Nazareth è nello stesso tempo la pienezza della espressione o rivelazione visibile del Padre invisibile, ed è il vertice dell'azione salvifica che Dio ha realizzato nella storia, entro il proscenio del «teatro del mondo». Di conseguenza, l'uomo Gesù è la verità definitiva di Dio ed è la norma storica per la realizzazione escatologica dell'uomo.
Seconda edizione riveduta e aumentata.
Un’opera completa e documentata su una delle più ardue tematiche teologiche emergenti.
Dalla quarta di copertina:
La problematica della teologia delle religioni è stata protagonista, in anni recenti, di un'evoluzione dalla questione della possibilità di salvezza in Gesù Cristo per i membri delle altre tradizioni religiose a quella del ruolo che tali tradizioni svolgono nella salvezza dei loro aderenti.
Tale problematica è attualmente oggetto di un'ulteriore trasformazione: ci si comincia a domandare quale significato positivo possa ricoprire, nel piano divino per l'umanità, il pluralismo religioso che caratterizza il tempo presente e di cui il mondo ha acquisito chiara coscienza. La risposta a tale interrogativo non può essere dedotta a priori da affermazioni dogmatiche, ma deve basarsi al contempo sulla prassi del dialogo interreligioso, in un vero e proprio "circolo ermeneutico" fra l'esperienza cristiana originaria e quella odierna.
Una puntuale introduzione tematica alla teologia di Karl Rahner, che individua e sviluppa le vie dell’esperienza religiosa di Dio nella vita umana.
Il volume costituisce una somma" senza confronto sullo Spirito Santo, Colui che esprime l'essenza stessa di Dio, l'amore e la comunione, e dunque l'anima della Chiesa. "
Uno studio documentato sulla teologia della risurrezione che collega il momento cristologico (la risurrezione di Gesù) e il momento soteriologico (la nostra partecipazione alla sua risurrezione). Una sintetica teologia della risurrezione, svolta nei suoi momenti essenziali.
Dalla quarta di copertina:
L'impressione diffusa è che la teologia della risurrezione sia solo un corollario del valore salvifico della vicenda di Gesù, incentrata sul sacrificio della croce. Ne soffre l'annuncio cristiano, specialmente la predicazione e la catechesi, che, in occasione del messaggio pasquale, sviluppa riflessioni sulla speranza cristiana, tanto generiche da essere solo "simbolo" per l'agire dell'uomo come artefice del suo futuro e della storia. Le dimensioni propriamente salvifiche, antropologiche, ecclesiali, missionarie dell'annuncio pasquale sono svolte senza esplicito riferimento alla risurrezione di Gesù. Tale situazione è il riverbero della riflessione teologica sulla risurrezione. Nella cristologia corrente la valenza salvifica della Pasqua è come appannata ed è difficile vedere il raccordo interiore che corre tra il momento "cristologico" (la risurrezione di Gesù, il suo rapporto con il Padre) e il momento "soteriologico" (il dono dello Spirito, la conversione dei discepoli, la costituzione della chiesa, l'invio della missione, l'attesa del ritorno di Gesù).
Il documento sudio intende collegare il momento cristologico (la risurrezione di Gesù) e il momento soteriologico (la nostra partecipazione alla sua risurrezione). Tale sguardo sintetico è ritrovato proprio nella fede pasquale, quale luogo in cui si realizza "simultaneamente" il compimento della vicenda di Gesù e la possibilità reale della nostra partecipazione al suo cammino. Una sintesi teologica della risurrezione, svolta nei suoi momenti essenziali.