
Da quasi trent'anni Franco Barbero sostiene la necessità di creare nella Chiesa un clima di dialogo con le persone gay e lesbiche per aprire così una via che veda nell'omosessualità ben più che uno scherzo della natura e per invitare tutti coloro che si sentono parte della Chiesa cattolica a riflettere sul proprio atteggiamento verso queste persone. Il libro è una raccolta parziale ed esemplare delle numerose lettere giunte in questi anni a Franco Barbero seguite da una sua breve risposta: sono tutte una testimonianza e un invito a vivere la propria storia umana e cristiana "sotto il sorriso di Dio", nella consapevolezza che è il Suo l'unico "giudizio" che conta, che ci giudicherà, senza distinzioni, con un unico metro: quello dell'Amore. Il libro offre numerosi spunti per una pastorale con le persone omosessuali capace sia di liberarle da ciò che impedisce loro di avere un rapporto sereno con se stesse e con Dio, sia di metterle nella condizione umana e cristiana di "adultità".
"La missione dei cristiani in un mondo laico è quella di ricordare che la finalità della storia, la finalità della vita e la finalità della politica è sempre la stessa: operare per la riconciliazione". Su queste premesse, tratte dalla prefazione di Arturo Paoli, il libro analizza le contraddizioni e i conflitti, spesso duri e profondi, in atto da tempo all'interno della Chiesa Cattolica, tra la gerarchia, con il mondo clericale che la sostiene, e il variegato "popolo cattolico" - fedeli, sacerdoti e religiosi - che nella pratica e nel pensiero hanno posizioni diverse e contrastanti rispetto alla dottrina ufficiale. Si tratta di un vero e proprio "scisma", seppur silente, non dichiarato, perché non è dato spazio alla sana controversia e al dialogo. I I dissidenti, soprattutto teologi e sacerdoti, pagano con l'emarginazione e l'esclusione. L'autore analizza i fondamenti teologici/biblici/comunicativi e i processi che sostengono questo tipo di Chiesa, e conclude indicando piste di lavoro e di comunicazione ecclesiale per una nuova comunità-chiesa dove il dialogo e la profezia permettano un rinnovamento nel segno della Fede, della Speranza e della Carità.
Questo piccolo volume raccoglie il risultato, il nocciolo, di quarant'anni vissuti insieme. L'esperienza di uno sgangherato gruppo dentro e fuori dalla chiesa, ai margini di partiti e associazioni, è la piccola metafora di un cammino che vorremmo suggerire anche a chi non l'ha conosciuto. Riflessioni 'sapienziali', sociali e teologiche, nate in una piccola comunità che regaliamo volentieri agli amici. Il Gruppo Lavoratori di Modena è nato nel 1968, come 'Gruppo di Azione Cattolica'. Quando, dopo alcuni anni, l'A.C. è andata in crisi, questo gruppo di amici ha continuato l'esperienza di comunità. Sia in un impegno condiviso: nel carcere, con i disabili, nel sindacato, nel volontariato, sia in montagna con ferie organizzate insieme in una casa a Vezza D'Oglio in Alta Val Camonica.
In occasione del 50° anniversario dall'inizio del concilio Vaticano II e nella consapevolezza che le resistenze al concilio non hanno fatto che accrescersi nel corso degli ultimi anni, lasciando in ombra quell'invito alla riforma della chiesa e alla conversione del cuore di cui parla il decreto sull'ecumenismo ai paragrafi 6 e 7, l'Autore e l'Editore ritengono opportuno ripubblicare una ricerca apparsa alcuni anni or sono, in quanto conserva tutta la sua attualità, pur essendo da lungo tempo esaurita. Si è ritenuto utile, inoltre, ripubblicare in appendice la postfazione preparata per la seconda edizione di "Divorzio Nuove Nozze e Penitenza nella chiesa primitiva". La chiesa cattolica potrebbe tornare a prendere coscienza del potere ricevuto da Cristo di assolvere tutti i peccati, anche quelli più gravi, come il peccato di avere infranto il proprio patto coniugale e di essere entrato in una seconda unione. Si tratta dell'esempio concreto di una riforma che può essere già oggi realizzata e che appare sempre più urgente sia per motivi pastorali che ecumenici.
Che cosa pensiamo (a chi pensiamo) quando diciamo "Dio"? Può, il cristiano, farsi un'idea di Dio? Se l'uomo è stato creato "a immagine e somiglianza di Dio" chi lo autorizza a pensare a un Dio fatto, al contrario, a immagine e somiglianza dell'uomo? E ancora: quale segreto nasconde l'etimologia della parola Dio che usiamo con troppa disinvolta leggerezza? Non è forse giunto il tempo, per un cristianesimo adulto, di emanciparsi da ogni immagine infantile della divinità e di cominciare a riflettere sul fatto che anche questa parola è solo una metafora per dire qualcosa per cui non abbiamo parole migliori? Un lavoro di bonifica del linguaggio sul divino è quello che l'autore propone con questo libro non solo al credente, ma anche all'ateo, allo scettico, all'agnostico del XXI secolo per uscire da ogni idolatria e per scampare al pericolo di una liquidazione troppo sbrigativa del Mistero.
Alla luce del nuovo pontificato di Papa Francesco, i contributi raccolti in questo libro sono attraversati, anche se in modalità diverse, dalla speranza che nella chiesa cattolica si faccia strada una diversa coniugazione tra potere e servizio. Una tale attesa è alimentata dallo stesso messaggio evangelico dove si afferma che il potere affidato alla chiesa è il potere di servire. È un'attesa che porta dentro di sé un'urgenza sempre più diffusa: di una vera riforma della chiesa cattolica nel senso di una sua rigenerazione sotto l'imperativo del servizio, come segnale da offrire a tutti i popoli e nazioni, alle diverse chiese e comunioni cristiane, alle altre religioni, al mondo secolarizzato, dominato dalla finanza e dalla tecnica. Una riforma che se deve essere interiore, nel pensiero, nella spiritualità e nella parola liberata, deve incidere necessariamente e profondamente la dimensione strutturale della chiesa, pena l'inefficacia di ogni tentativo, anche sincero. In questo il ruolo del successore di Pietro è giunto a un momento di svolta epocale: ha la possibilità di comunicare a livello simbolico - nella somiglianza percepibile con l'unico Pastore - attivando un processo che non può esaurirsi nella povertà e nell'ascetismo personale, ma deve esprimere un'energia di trascinamento che coinvolga la chiesa anche nelle sue strutture organizzative e nei vari ministeri di direzione.
A 50 anni di distanza, un'attenta rilettura di questo "Commento" consente di capire ogni singola espressione del Decreto sull'ecumenismo ("Unitatis Redintegratio", 1964). Altresì, ci restituisce il clima che aveva accompagnato la redazione del decreto, le reazioni immediate alla sua pubblicazione, l'entusiasmo con il quale esso è stato accolto e la convinzione che era pienamente collegato alle nuove prospettive di riconciliazione e di ristabilimento della piena comunione che il concilio Vaticano II aveva aperto alle chiese cristiane.
La ricerca e il recupero della dimensione femminile in un viaggio tra le culture e le tradizioni religiose, questo è l'orizzonte del testo, frutto di un lavoro di équipe. Le dinamiche corporee - femminili come maschili - vengono svelate sia nella loro componente materiale che in quella spirituale tramite una duplice lettura, storico-sociale ed esoterica, ma sempre in ottica interculturale. I lettori vengono così accompagnati in un percorso attraverso le più diverse tradizioni (ebraiche e semitiche, islamiche e cristiane, orientali e andine), per approdare ad una proposta di guarigione - personale e globale - mediante una pluralità di piste suggerite. Il libro è uno strumento di meditazione ma anche di comprensione di sé per oltrepassare i tabù e superare le polarità contrapposte. Con testi di: Roberta Arinci, Gabriella Campioni, Silvia De Todaro, Mariapia Quintavalla, Sonia Scarpante.
Il libro cerca di rispondere a domande rilevanti per la comprensione della realtà, affettiva e sociale, dell'omosessualità. Cosa succede quando un genitore cristiano scopre che il figlio o la figlia è gay, come si sente e cosa si chiede un genitore dopo questa scoperta? Come vive certi pronunciamenti della Chiesa cattolica e della società su suo figlio? Come influenza il modo di vivere la Chiesa, di leggere la Bibbia e la fede di una madre? L'autrice, giornalista, ha incontrato due madri italiane di figli omosessuali e credenti che hanno scelto di vivere apertamente le proprie identità personali. Il racconto delle esperienze fatto dalle madri con il loro sguardo attento e partecipe alla vita dei figli, offre tutta una serie di riflessioni che, in sintesi, richiamano al diritto di ogni persona di poter vivere l'amore in modo autentico.
Obiettivo del libro è di ripercorrere per grandi scenari e in senso storico il tema ecumenico. Il testo si sofferma su alcuni riquadri fondamentali: - La frattura più grave e tragica, quella fra la nascente comunità cristiana e Israele. - Il secolo dell'ecumenismo, il Novecento, con il concilio Vaticano II. - I tanti problemi tuttora irrisolti, forse più etici che teologici. Infine, in un ampio capitolo, uno sguardo sull'oggi e le speranze. - In ordine sparso sono presentate alcune figure che hanno rappresentato delle svolte decisive, o dei momenti chiave: fra gli altri, Matteo Ricci, Jules Isaac, Luigi Sartori, e -naturalmente - lo stesso papa Francesco.
Grazie ai contributi di noti rappresentanti delle chiese riformate e cattolica, un approccio di per sé già notevole a livello ecumenico, il libro, promosso dal Centro Studi Albert Schweitzer di Trieste, illustra la storia della donna nel cristianesimo con un focus particolare su questi temi: il rapporto di Gesù con le donne (Paolo Ricca); le donne e la chiesa (Lidia Maggi); i movimenti dei diritti civili e ecclesiali delle donne nell'800 (Elisabeth Green); il contributo della teologia femminista (Dieter Kampen); i nodi non risolti, sessualità e struttura patriarcale, tra storia e teologia (Stella Morra, Gianfranco Hofer). In Appendice documenti di: Olympe de Gouges, Elizabeth Cady Stanton e Marinella Perroni.
L'importanza di questo testo è dato dall'ampia scelta di testi della tradizione cristiana che parlano del matrimonio e dell'amore nel matrimonio, a partire dagli ebrei e dall'Antico Testamento, passando per i Padri fino alla chiesa attuale. Il libro mette in risalto la concezione del matrimonio come comunione di amore e di vita, fatta propria dal Concilio Vaticano II e dello stesso codice di diritto canonico.