
Sant'Agostino aveva il cor inquietum finché non trovò il motivo di esistenza della sua vita. Quel motivo era l'Amore, la Verità che da sempre lo cercava e lo stanò dalla sua vita vagabonda per riportarlo sulla strada dell'amore alla Verità, e per amore della Verità all'amore verso i suoi fratelli. Una volta trovato l'Amore poté dire: «Ama e fa' ciò che vuoi». L'amore è la verità dell'uomo, che incarnato in un corpo, pensa, vuole, si relaziona, lavora, spera, tutto perché si sente attratto da un polo magnetico di valore. E l'attrazione è l'inizio del processo di amore. Tutto si compie perché ci si sente attratti da un motivo di amore. L'uomo può pure soddisfarsi per le mete particolari, ma non potrà mai placarsi in esse, poiché queste non esauriscono tutto. Egli sente che solo l'inesauribile valore dell'amore può placare il suo insaziabile cuore. Solo nell'amore l'uomo trova la risposta alla domanda sulla vita. E nessuna vita è inutile e vuota se è amata, nessun uomo è inutile se può donare amore e si riconosce nel progetto di costruzione, insieme agli altri, dell'umanità dell'amore. Prefazione di Vincenzo Pelvi.
Da anni, nei suoi interventi, nelle comunicazioni pastorali alla diocesi, monsignor Olivero utilizza l'immagine della vita conviviale, della tavola, del brindisi, per indicare un luogo di incontro dove anche la fede possa tornare a dirsi a tutti (ma davvero a tutti) in una maniera comprensibile ai vicini e ai lontani, a coloro che vivono la compagine ecclesiale e a coloro che la incrociano nelle loro vite spesso "ai margini- di questa stessa Chiesa. Ebbene, in questo libro il pensiero del vescovo di Pinerolo trova una sintesi in cui il sedersi a tavola si incrocia con la ricerca dell'altro che ci sta accanto e di quell'Altro così unico che è Dio stesso. Cristo ci ha insegnato nella sua vita terrena che la tavola poteva e può essere l'occasione dello scambio, dell'incontro, dell'ascolto: Derio Olivero ripercorre questo "progetto- rendendolo comprensibile per il nostro tempo. Un altro elemento è, oggi, particolarmente attuale nell'ambito dell'annuncio: quello dell'arte, portatrice "sana- di bellezza. L'uomo d'oggi è sensibile al tema della bellezza e Dio, non a caso, ci viene incontro nello splendore del suo amore: ecco dunque che tavola e bellezza diventano due alleate nel ricondurre l'uomo verso l'uomo, affinché questo incontro possa mostrare l'incontro decisivo, quello con il Dio che ci ha fatti fratelli nella fatica e nella gioia.
L'Eucaristia è ritenuta «fonte e culmine di tutta la vita cristiana» (LG 11). Quale spazio, allora, le singole Chiese lasciano aperto alla possibilità di un incontro attorno alla stessa mensa? Chi è il soggetto della reciproca ospitalità? Quale rapporto esiste tra l'unico Battesimo e la celebrazione dell'Eucaristia? Alla ricerca di spazi di dialogo scevri di rigidità dogmatiche, R. Penna, E. Genre e G. Getcha mettono sul piatto il presupposto, incontestabile, che ogni confessione cristiana è d'accordo sul fatto che l'Eucarestia sia il momento di maggior espressione della propria fede poiché la comunità, radunata dal suo Signore, si pone in ascolto della Sua parola e accoglie, appunto, il suo invito a partecipare alla sua mensa. E così fanno gli autori in questo settimo volume della collana di teologia interconfessionale, ponendosi in ascolto delle proprie e delle reciproche comunità per trovare terreno comune su cui costruire nuovi spazi di convivialità interconfessionale.
Verità e amore: in questo binomio si può compendiare tutta l'eredità del pontificato di Benedetto XVI. Come ben emerge da questo volume, in cui sono raccolti gli insegnamenti più significativi del suo illuminato magistero, egli infatti si è prodigato nel dimostrare che il vero senso della vita consiste nella ricerca della verità e nel dono di sé nell'amore. Per raggiungere questa meta è necessaria però una convinta e coerente affermazione del primato di Dio, uno dei temi sui quali Benedetto XVI ha maggiormente insistito. Così, nell'orizzonte di una "nuova evangelizzazione", il suo impegno primario è stato quello di far riscoprire tale primato, soprattutto in quei Paesi di antiche radici cristiane, dove è stato smarrito a causa di una mentalità secolarizzata, materialistica ed edonistica. Lungo tutto il suo pontificato, da teologo e da pastore, Benedetto XVI si è fatto umile compagno di viaggio in questo comune cammino verso una fede sempre più consapevole e matura, che non si accontenta di ciò che ha trovato, ma che ogni volta cerca nuova luce, nella gioia dell'incontro col Signore risorto.
Nella tradizione devozionale cattolica i mesi di maggio e giugno sono dedicati in maniera particolare alla Madonna e al Sacro Cuore di Gesù. Questo agile volume raccoglie: Misteri del rosario; Litanie alla beata Vergine; Coroncina del mese di maggio; Supplica alla Vergine del Rosario; Visita al santissimo Sacramento; Visita a Maria santissima; Lodi a Maria santissima; Coroncina al sacro Cuore di Gesù; Litanie al sacro Cuore di Gesù.
"La bellezza salverà il mondo". Sono parole, note a molti, pronunciate da Fëdor Dostoevskij. Adriano Sella prende spunto dal grande narratore russo e approfondisce la dimensione della bellezza alla ricerca di quel che realmente può riscattarci e salvarci dalle tendenze attuali che generano bruttezza del vivere e dolore. Non si tratta di mere speculazioni, infatti Sella narra come è stata riscattata e vissuta la dimensione di bellezza, da parte di persone o comunità. L'incontro con questi "testimoni" permette al lettore di apprendere come vivere nella concretezza della vita quotidiana quella dimensione di bellezza capace di trasformare il mondo. A chiusura del volume, una Lettera aperta all'umanità: "Cara sorella umanità, smettila di camminare sulla via della repressione del male... È la bellezza che contiene la forza per poter ridurre il male, in quanto rende visibile tutto quell'impegno di tante persone, gruppi, comunità e istituzioni, e non sono pochi, che danno splendore alla tua esistenza su questo pianeta terra".
I carismi sono doni che oggi rischiamo di dimenticare - il carisma di guarigione, di profezia, il parlare in lingue... - come se Dio avesse smesso di comunicarli alla Chiesa e si trattasse di doni che riguardano solo i tempi antichi. Frère Daniel-Marie racconta in queste pagine cosa sono davvero i carismi, come riconoscerli, accoglierli e utilizzarli per costruire la Chiesa. Un'esperienza di unzione, di immersione a cui il lettore è chiamato per scoprire in che modo, nella nostre vite, il soprannaturale diventa naturale.
Bernanos accarezzò a lungo l'idea di scrivere una vita di Gesù, ma si decise a intraprendere l'opera solo nei suoi ultimi mesi di vita, quando ormai era gravemente ammalato. Del suo progetto originale abbiamo soltanto il frammento iniziale che esprime chiaramente il suo desiderio di scrivere un testo per le persone semplici e umili: «Vorrei parlare di Gesù Cristo molto semplicemente agli uomini che non lo conoscono più, vorrei parlarne dalla soglia di una chiesa o dietro un pilastro, da povero uomo come gli altri». Questo libro vuole esaudire in qualche modo il desiderio di Bernanos raccogliendo le pagine migliori della produzione narrativa, saggistica e teatrale di Bernanos che si riferiscono alla figura di Gesù o alle sue parole.
Un libro di esercizi spirituali pensato per mettere ordine nella propria vita. Il testo segue le tappe classiche della tradizione spirituale: la via purificativa, la via illuminativa, la via unitiva, ripensate per l'oggi. Forte presta infatti attenzione al messaggio biblico e alla cultura del nostro tempo. Il simbolo della via purificativa è il profeta Elia, il simbolo della via illuminativa è l'apostolo Giovanni, il simbolo della via unitiva sono le donne del Vangelo di Luca. A conclusione del libro sono proposte alcune piste concrete per l'esame di coscienza e il discernimento della vita.
La semplicità e immediatezza del parlare di Gesù viene recuperata in questo libro in cui Enrico Impalà rilegge con noi e attualizza gli inviti, le esortazioni, i proverbi del Nuovo Testamento fornendoci briciole di saggezza eterna commentate e attualizzate per la nostra vita quotidiana. Un libro perfetto per essere tenuto sul comodino, per una breve meditazione serale o da regalare a chi è in cerca di frammenti di sapienza (sia essa o esso credente o meno) e in cui le frasi del Nazareno possono diventare una sorta di mantra quotidiano, di preghiera del cuore da ripetere quotidianamente. Per chi è in ricerca, l'incontro con una saggezza eterna; per i credenti, un nuovo modo di incontrare la Parola di Gesù e di riscoprire la sua modernità, la sua ricchezza.
Che cosa ha a che fare la ricerca e la valorizzazione degli elementi di umanità con l'ambizione di perseguire una vita di successo? Possono i valori come l'empatia, la compassione, lo spirito di servizio, l'altruismo... sedersi allo stesso tavolo di una leadership conference, guidare una strategia di sviluppo aziendale, oppure sostenere un piano di ristrutturazione industriale? I punti di contatto tra le due sfere di azione sembrano essere davvero pochi. Ha senso, nel momento storico in cui ai rapporti tra le persone viene richiesta la massima efficienza, aspirare alla connessione tra individui nella globalità dei loro valori individuali? Forse sì. Jake Esman permette al lettore di "guardare" il suo itinerario di scoperta, la sua esperienza spirituale, estremamente radicata nel quotidiano. È una spiritualità che non diffonde profumi d'incenso, ma risuona del vociare dei consigli di amministrazione. Lungo questo percorso, la valorizzazione dell'errore, l'esaltazione del dubbio, la potenzialità dell'imprevisto guadagnano un ruolo di insperata dignità. È un'occasione, non una soluzione, per guardare e vedere, per conoscersi e per riconoscersi addosso la parte di umanità che cerchiamo.
Scopo di questo volume è mostrare come le verità cristiane sulla Madre del Signore possono essere lette come un'illustrazione fedele del cammino spirituale di ognuno di noi. Spesso i dogmi che riguardano Maria ci sembrano astratti e lontani dalla vita, ma così non è. Dietro ogni asserto di fede sulla Madre di Dio si nasconde la perla preziosa di un moto particolare della grazia, di un desiderio divino di raggiungerci. Maria, con la sua esistenza e con i suoi misteri, può veramente essere la guida della nostra vita spirituale. Bisogna sempre ricordare, come emerge dalla devozione mariana, che su Maria non è importante sapere molto, ma assumere la sua forma spirituale con pazienza e tenacia. Se ciò avverrà, come scriveva san Luigi Maria Grignon de Montfort, «l'esperienza ti insegnerà infinitamente di più di quanto ti dico io». Il futuro è di chi ama la Parola. Ecco perché, nota giustamente l'autore di questo prezioso volume "mariano", nel nostro domani di credenti la giovane donna di Nazaret rimarrà sempre come Madre e come Discepola.

