
Di Giuseppe non si registra una sola parola. Il suo nome si perde tra genealogie, la sua persona si ritrae per lasciare spazio al mistero; i suoi passi si interrompono all'improvviso. Diventa quindi necessario decifrare nomi e circostanze, colmare i vuoti narrativi, rendere eloquenti i silenzi. È quanto si sono proposti i sei autori, lavorando in stretto contatto e secondo le proprie competenze. Trattandosi di un'opera scritta a più mani, accoglie una varietà di approcci e di prospettive metodologiche indicando soluzioni agli interrogativi che nascono da un'attenta lettura del testo. Ciò permette di apprezzare la vera statura di Giuseppe: in sintonia con la prospettiva generale del primo vangelo, la sua grandezza consiste in un fare che esprime adesione piena alla volontà di Dio. Al culmine della sequenza dei giusti, egli persegue la via della giustizia e, aprendosi alla volontà di Dio, mai in regola con la logica simmetrica umana, accoglie il Messia d'Israele e lo custodisce così da donarlo alle genti.
Un nuovo ampio trattato di Teologia spirituale da uno dei maestri della disciplina teologica. Ampiezza e Completezza sono le due caratteristiche fondamentali di quest'opera di base nella quale l'autore ricorre costantemente alla Sacra Scrittura come fonte di tutto il pensiero cristiano e all'integrazione continua con le nuove prospettive psicologiche e teologiche. Temi quali l'affettività, la dualità uomo-donna, il simbolismo, l'influsso dell'ambiente, le manifestazioni dello Spirito Santo sono stati affrontati con serenità e apertura di mente, anche allo scopo di chiarificare i problemi della direzione spirituale. Charles André Bernard è nato a Berck-sur-Mer (Pas-de-Calais, Francia) nel 1923 ed è morto a Roma il 1° febbraio 2001.
Trascorriamo circa un terzo della nostra vita dormendo, ma ci descriviamo a partire solo dallo stato di veglia, riducendo il sonno a una stazione di servizio per "fare il pieno- e riprendere subito il cammino. Quando il dormire viene alla ribalta è quasi sempre per i noti problemi legati ai "disturbi del sonno-, sicché un terzo della vita o non merita di essere pensato, o è requisito dal medico. Eppure Dio, creando l'uomo e la donna, li ha immaginati contraddistinti anche dal dormire. Questo dettaglio vorrà pur dire qualcosa! Avrà pure qualcosa da dire il fatto che Gesù Cristo, il Salvatore del mondo, abbia vissuto almeno tre anni (i suoi primi!) passando gran parte del tempo dormendo, come ogni bambino. Partendo da tali considerazioni, il presente volume propone un'originale lettura del rapporto sonno-fede. A ben guardare, le Sacre Scritture dedicano molta attenzione al sonno, all'insonnia, alla sonnolenza e alla pigrizia, alla notte, al sogno. Parlano di fede e incredulità anche a partire dall'esperienza del dormire. Il grande insegnamento che ne deriva è che dobbiamo imparare ad "abbandonarci- al sonno, nella consapevolezza che mentre noi dormiamo in pace, Qualcuno si prende cura di noi, della nostra vita e del mondo.
Il rapporto fra Rivelazione, Tradizione e Scrittura è una questione complessa che ha attraversato i conflitti fra le varie confessioni cristiane riguardo l'interpretazione della Bibbia, dei simboli e delle pratiche della fede. All'interno del volume tre teologi dialogano intorno al tema in una sorta di scambio evangelico di doni. Dal punto di vista cattolico, Sergio Gaburro recupera la prospettiva di Dei Verbum del Concilio Vaticano II per affermare che fra Tradizione e Scrittura esiste un rapporto di mutua interdipendenza. Eric Noffke mette a fuoco il primato assoluto della Scrittura nella prospettiva evangelica, affidando alla Chiesa il ruolo di discepola in ascolto. Infine, l'ortodosso Petros Vassiliadis affronta l'unità viva di Scrittura e Tradizione, dove un ruolo speciale è svolto dall'azione dello Spirito Santo.
Questo libro presenta al pubblico i successivi passi compiuti per giungere alla stesura, alla condivisione e alla firma (il 4 febbraio del 2019, ad Abu Dhabi) dello storico Documento sulla Fratellanza Umana, un successo epocale nel dare un fondamento solido ai rapporti tra musulmani e cristiani in tutto il mondo. L'autore ha collaborato e assistito personalmente all'intensificarsi del dialogo e della reciproca comprensione tra il professor Ahmad At-Tayyeb, Grande Imam di Al-Azhar, e Papa Francesco. A seguito di alcune storiche visite e incontri tra i due autorevoli personaggi, si è sviluppata una relazione rispettosa e amichevole. In questo clima è nata l'idea di un Convegno sulla fratellanza universale e di un Documento da firmare insieme davanti al mondo. Il testo evidenzia anche il ruolo svolto dagli Emirati Arabi Uniti (UAE) nel sostenere l'iniziativa assunta dai due capi religiosi, come contributo al dialogo tra musulmani e cristiani e alla pace nel mondo. L'accurata cronaca del giudice Abdulsalam non manca di umanità ed è ricca di aneddoti personali. Lo stesso autore ha guadagnato, durante quel lungo periodo di serrato lavoro per la pace universale, la fiducia e la stima del Santo Padre. Oggi si occupa dell'applicazione del Documento firmato ad Abu Dhabi, come Segretario Generale del Comitato per la Fratellanza Umana.
Il presente libro raccoglie tre testi nati come predicazione al Papa e alla Curia nel 2021, durante la pandemia, e si offre come un vero e proprio accompagnamento alla comprensione della figura di Cristo, cui sono dedicati in maniera speculare e poi complementare i tre capitoli che lo compongono. In essi Cristo è presentato come vero uomo, vero Dio in una persona. Questi tre elementi, attorno ai quali ruotano tutta la cristologia e tutta la riflessione sulla salvezza cristiana, sono i perni delle meditazioni di padre Raniero e ci spingono a ricomprendere il vero punto essenziale della nostra fede che, a volte, tendiamo a dimenticare: in Gesù, sia l'uomo che Dio trovano un volto. Ed è, questo, un volto che ci interpella oggi, che pone una domanda fondamentale alla nostra esistenza. Il testo di padre Cantalamessa offre una luce di speranza cristiana dentro un tempo che è stato difficile, ricordandoci che l'unica salvezza possibile è quella offerta da Colui che "pur essendo di natura divina-, "si è fatto carne per la nostra salvezza".
«Va' dove ti porta il cuore». Questo consiglio dei Padri del deserto è divenuto il titolo fortunato di una scrittrice contemporanea, ma nella tradizione patristica esso ha fatto coppia con una famosa dichiarazione di Sant'Agostino che diceva: «Ama e fa' quello che vuoi». L'intento di questa introduzione alla spiritualità dei Padri della Chiesa arriva al termine di una serie di volumi che contribuiscono a scoprire il Sapore dei Padri della Chiesa nell'esegesi biblica con specifico riferimento al metodo e ai contenuti della lettura spirituale della Bibbia così come essa veniva letta durante il primo millennio della storia della Chiesa segnato dalla presenza dei monaci e delle monache nella triplice forma di vita cenobitica, vita eremitica e vita idioritmica. L'autore ha elaborato un metodo di lettura non soltanto della Bibbia, ma anche del mistero che si cela nel cammino del credente verso la santità. Il lettore viene iniziato al gusto della vita spirituale percorrendo le quattro tappe del «mistero della mandorla». Egli ha l'opportunità di crescere in una progressiva intimità con la parola di Dio, fino a che, per Sua grazia, avrà interiorizzato il testo a tal punto da trasformare la propria vita in una pagina in cui la parola di Dio si fa carne e si rende leggibile a tutti.
Un saggio che sposa un approccio multidisciplinare, per offrire al lettore una straordinaria ricostruzione storico-critica della prospettiva con cui la chiesa, nei secoli, ha interpretato sesso e amore nella propria riflessione teologica e nell'azione pastorale. Dall'enfasi secolare sul fine procreativo del matrimonio - che aveva messo in ombra la centralità dell'amore nelle relazioni coniugali - il volume approfondisce eventi e figure fondamentali della storia e della teologia, fino alle Catechesi sull'amore umano di Giovanni Paolo II e all'Esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco, per mostrare una rivoluzione nello sguardo e nei significati dell'amore e della sessualità che arriva al cuore della pastorale familiare. Il sesso non è un "periculum" ma neanche un "totem", l'amore non è egoista né fine a se stesso: è oggi possibile, per la comunità cristiana, diventare custode della bellezza della famiglia, con la franchezza dell'annuncio e la tenerezza dello sguardo.
Da più di quindici secoli le sette antifone maggiori di Avvento conosciute come Antifone O illuminano gli ultimi giorni prima della solennità della Natività del Signore: O Sapienza, O Signore, O Radice di Jesse, O Chiave di Davide, O Oriente, O Re delle genti, O Emmanuele... Il testo aiuta a scoprire e gustare in profondità questo piccolo, ma inestimabile tesoro della Chiesa e con esso lo spirito dell'Avvento.
Il Paese è debitore di generazioni di cattolici che hanno contribuito a promuovere riforme sociali per il bene e la crescita di tutti. Poi, di decennio in decennio, sono aumentati il disimpegno, il tradimento degli ideali e la complessità di una realtà sempre più difficile da interpretare. Oggi si tende a privatizzare la vita di fede e a nascondere l'impegno sociale e politico dei cristiani, eppure resistono voci ed esperienze che spingono a procedere controcorrente. Papa Francesco, innanzitutto, richiama da tempo a un nuovo protagonismo, dopo aver tracciato temi precisi nel suo magistero sociale. Il gesuita Francesco Occhetta, muovendo da queste sollecitazioni, analizza il contesto, rilegge la storia recente d'Italia e propone un modello che spinga i credenti a costruire la giustizia a partire dalla propria fede, per sperare nel futuro ed essere responsabili verso le generazioni che crescono. A una condizione però: portare ciascuno il proprio mattone per costruire lo spazio del bene comune.
Il libro della Genesi ci racconta di rapporti di fratellanza che rischiano di diventare fratricidi: Abele e Caino, Isacco e Ismaele, Esaù e Giacobbe, Giuseppe e i suoi fratelli. Così riconoscere il disagio che crea la presenza del "fratello diverso", dello straniero, è un punto di partenza dal quale iniziare una conversazione sull'immigrazione, in un contesto politico dove questo tema è scomodo e scottante. In queste pagine, introdotte da un testo di Antonio Rizzolo, René Micallef ragiona sull'esperienza migratoria attingendo a piene mani dalle scienze umane e dell'etica teologica. Senza ricorrere a racconti vividi e crudi, senza far leva sul pur nobile sentimento della compassione, l'autore dimostra così come la comprensione del fenomeno possa farci immaginare quale sia il nostro futuro: un domani da costruire insieme con lo straniero che resterà al nostro fianco, un futuro dove non saremo più stranieri ma fratelli.
Opera Mariana e Trinitaria, il presente volume - secondo l'auspicio dell'autore - è un'opera di meditazione dei messaggi di Maria a Medjugorje, attraverso la quale «si sono ottenute bellissime preghiere con le stesse parole e sentimenti della Gospa, in linea con le parole di papa Francesco, che in una catechesi ha detto: "La Parola divina si è fatta carne e nella carne dell'uomo la Parola torna a Dio nella preghiera!-». A partire da questo spunto e dalla consapevolezza che le parole che possiamo rivolgere a Dio ci vengono esse stesse suggerite dallo Spirito, per poter essere parole di verità, Aldo Ottomanelli ci accompagna in un originale viaggio orante che attraversa i quarant'anni delle apparizioni medjugorjane. Ne viene un libro che accompagna i devoti a Maria (e non solo) in una riflessione sempre attenta e profonda e in una preghiera che tende alla contemplazione.