
Rivista trimestrale n. 51/luglio - settembre 2007 sulla Grande Dea dell'Anatolia.
Il Testo Ufficiale dei Carmelitani Scalzi del famoso libro di Santa Teresa di Lisieux.
Una biografia del card. Matteo d'Acquasparta. Nell'anno 1300, mentre a Roma giungono migliaia di pellegrini in occasione del primo Giubileo, arriva a Firenze il cardinale Matteo d'Acquasparta, inviato da papa Bonifacio VIII per riappacificare le fazioni dei Bianchi e dei Neri, in lotta tra loro per il predominio cittadino. In realta' papa Caetani mira all'assoggettamento del comune di Firenze, nella speranza di acquisire l'intera Toscana, secondo un progetto di partizione dell'Europa elaborato gia' da alcuni decenni da diversi canonisti.
In un clima già rovente per le decisioni del papa Giovanni XXII, si inserisce una disputa di carattere più teologico ed erudito. Un gruppo di dissidenti francescan, detti Fraticelli d'opinione" o Michelisti, sosterrà che Cristo e gli apostoli non ebbero alcun possesso e dominio, ma vissero nell'assoluta povertà. "
Inizialmente voluta dai suoi studenti e colleghi della Pontificia Università Gregoriana, la Miscellanea ha progressivamente raccolto il contributo di trentatré Autori di diverse istituzioni universitarie e culturali. La prima Sezione è dedicata al P. Mezzadri nella sua duplice veste di storico della Chiesa e della sua Congregazione della Missione, mentre nelle altre tre vengo-no pubblicate inedite monografie su singoli importanti aspetti della Storia della Chiesa tra XVI-XVII, XVIII-XIX, e XX Secolo.
Un testo sui Pontefici del XX secolo che hanno promosso soprattutto valori spirituali.
Il volume descrive i comuni urbani e le abbazie cisterceni nell'Italia nord-occidentale, nei secoli XII-XIV L'esperienza del monachesimo riformato dei Cistercensi ebbe un grande successo nell'Italia settentrionale dei secoli XII e XIII. Le fondazioni dei monaci bianchi trovarono l'entusiastico supporto così delle famiglie signorili come dei membri del popolo urbano, oltre che dei vescovi e delle autorità comunali. Al di là delle teoriche proibizioni degli statuti dell'Ordine, le città divennero presto il principale punto di riferimento per le abbazie della regione.
In questo saggio si ripercorrono, attraverso le vicende biografiche del vescovo romano, i più importanti passaggi della politica italiana del dopoguerra. Ecco quindi vissute dal movimento ed interpretate dall'osservatorio privilegiato delle testate promosse da Civiltà Italica (l'omonimo mensile, il quindicinale L'Italiano e l'Agenzia Romana Informazioni) le delicate vicende della ricostruzione italiana, la "scelta di campo" del 18 aprile 1948, fino a quel "centrismo" degasperiano (1948-1953) e "post-degasperiano" di cui mons. Ronca fu il più attivo e determinato avversario. Il suo disegno politico, infatti, mirava ad intensificare l'azione anticomunista nel Paese e nella società, attraverso l'alleanza delle forze autenticamente anticomuniste e "nazionali". Fu il vescovo romano così ad ideare e promuovere, all'inizio degli anni '50, inediti esperimenti di coalizione a livello amministrativo locale, dalla più nota "operazione Sturzo" a Roma (che fallì) alla meno conosciuta ma significativa "lista Bartolo Longo" a Pompei (che amministrò la piccola cittadina campana dal '52 al 1955). Essi causarono tanto di quello scompiglio nella politica nazionale, da generare una campagna diffamatoria contro Ronca che lo portò ad un completo isolamento dal punto di vista umano ed ecclesiale. Da tale "caduta in disgrazia", nel 1955, egli si riprese solo in seguito all'ascesa al pontificato di Giovanni XXIII, che lo conosceva e lo stimava fin dai primi anni del sacerdozio.
Un testo di patristica per far avanzare il Regno di Dio nel mondo e nel cuore di ogni uomo. Introduz. P. Francesco Sciullo. Dove ho meglio conosciuto Vincenzo Brosco, è sato al di quà" delle "sbarre", tra i fratelli privati della libertà, nel carcere napoletano di Poggioreale. In quel luogo la Parola di Dio arrivava a tutti. La pecorella smarrita si sentiva immediatamente trasportata sulle spalle del Buon Pastore anche se all'allegria del Padre misericordioso e del figliuol prodigo si alternavano drammi e tragedie, quasi ogni giorno."