
Il volume offre al lettore, in edizione critica, fondamentali carte inedite dell'Archivio Casaroli. Oltre a una ricca documentazione su trattative, accordi e relazioni fra Santa Sede e paesi del blocco sovietico, vengono pubblicate carte personali, per la più parte manoscritte, in cui il cardinale appunta conversazioni, annota impressioni, esprime punti di vista e giudizi che si forma durante le trattative e i viaggi di lavoro al di là della cortina di ferro. Il materiale è destinato a gettare nuova luce, oltre che sulla storia della diplomazia pontificia del secondo Novecento, sul complesso delle relazioni internazionali in Europa, a partire dagli anni che precedettero la costruzione del muro di Berlino, fino alla sua caduta. Da quelle carte emerge un tempo e un uomo: un tempo difficile, di divisione e tensioni e insieme il carattere di un uomo che, con la pazienza antica della fede, seppe in solitudine varcare i confini e percorrere le strade dell'Est, e farsi interlocutore - grazie non solo alla finezza diplomatica, ma anche a una speciale capacità di ascolto e alla riconosciuta gentilezza d'animo - di uomini e governi asserragliati al di là di un apparentemente invalicabile muro.
I testi qui selezionati e raccolti di Paolo VI intendono evidenziare la forte e ricca personalità di questo uomo di Dio che si è trovato a vivere anni molto difficili nella conduzione della Chiesa e, contemporaneamente, anni pieni di contrasti e di violenze nella società italiana,nel mondo. Di questa figura dall’alto spessore spirituale e culturale vengono messe a disposizione alcune delle sue linee guida, convogliate in sprazzi tematici: la parola di Dio,l’amore riconciliato,lo stupore della croce,la presenza continua di Dio,l’arte come strumento di comunicazione delle meraviglie divine, la preghiera e l’impegno cristiano. “Nel turbinio della storia del suo tempo con le grandi sfide alla dignità umana e alla vita stessa della Chiesa (si pensi alla cosiddetta “contestazione” del Sessantotto, con il susseguirsi di momenti tragici di crudeltà e violenze assurde), Paolo VI (…) è sempre stato un uomo di forza d’animo e di profonda serenità attinta nella luce della croce e della risurrezione di Cristo”. (Giorgio Basadonna)
AUTORE Paolo VI, al secolo Giovanni Battista Montini, nasce a Concesio (Brescia), il 26 settembre 1897 e conclude il suo pellegrinaggio terreno a Castel Gandolfo nella residenza estiva papale,il 6 agosto 1978. Ordinato sacerdote nel 1920, prosegue gli studi di diplomazia ecclesiastica a Roma. In breve tempo consegue tre lauree (filosofia, diritto civile e diritto canonico). Nell’ottobre 1924 entra nella Segreteria di Stato e nel 1944 collabora strettamente con Pio XII. Alla morte di Schuster,viene nominato arcivescovo di Milano. Nel 1962 partecipa attivamente alla preparazione del Vaticano II.Il 21 giugno 1963, alla morte di Giovanni XXIII, viene eletto papa. Lavora molto a favore del dialogo ecumenico e interreligioso, affronta i problemi del postconcilio, gli anni di piombo con la morte di Aldo Moro e apre vie nuove per la missione evangelizzatrice della Chiesa. Chiusa l’indagine giuridica il 18 marzo 1999, ora è Servo di Dio.
Raro esempio di appello italiano al raggiungimento della pace tra cattolici e protestanti, L'"Adhortatio ad concordiam" di Isidoro Cucchi da Chiari è un testo unico nel suo genere: opera di un abate benedettino poi assurto alla dignità di vescovo, è la preziosa testimonianza del clima di libertà culturale che si respirava a Roma durante i primi anni del pontificato farnese. Profondamente pervaso da uno spirito irenico, il testo costituisce la più chiara espressione nella Penisola dell'adiaforismo erasmiano e di quella tendenza alla dissimulazione religiosa che tanto caratterizzò i tentativi riformistici italiani.
La lunga e articolata vicenda dell'Azione Cattolica viene ripercorsa al fine di offrire un'aggiornata lettura storica sul ruolo avuto da quest'associazione nella Chiesa e nella società italiana. Il volume coglie, da differenti prospettive, la graduale maturazione del laicato cattolico come movimento organizzato nel nostro Paese. Vengono prese in considerazione alcune tematiche connesse: la dimensione religiosa, che costituisce una natura costante periodicamente "riscelta", la cultura sociale, sindacale e politica, ma anche la questione femminile, la questione nazionale, le relazioni fra storia del laicato e pratiche di spiritualità. Si arriva infine all'analisi di due modalità di radicamento territoriale, geograficamente agli antipodi della penisola: il caso veneto e il modello meridionale. In un panorama sociale e politico oggi radicalmente mutato, l'approccio storico può assumere un valore inedito. È opportuno, infatti, recuperare il cammino di questa lunga tradizione con uno sguardo complessivo, per constatare come la centralità della Parola, della liturgia, della cultura sia stata vissuta dall'Ac in tutta la sua valenza educativa e culturale.
La scoperta del Nuovo Mondo offrì all'Europa l'inattesa possibilità di realizzare una "conquista spirituale" che aprì interrogativi epocali. Come condurre l'immensa opera di conversione alla fede cattolica di popolazioni, che per secoli avevano vissuto nell'ignoranza dell'annuncio cristiano e fuori dai confini della Chiesa? Quale linguaggio parlare a genti che venivano percepite infinitamente lontane non solo geograficamente ma anche per culture e credenze religiose caratterizzate da valori giudicati inferiori e "selvaggi" rispetto a quelli che strutturavano l'identità e la coscienza cristiana? Come evangelizzare gli indios in un contesto di conquista armata e di dominazione coloniale? Come rispondere alla sfida di coniugare non solo la liberazione spirituale dal peccato, ma anche quella temporale dalla servitù, dall'oppressione e dalle violazioni della dignità umana che accompagnavano la conquista materiale? Il volume vuole dare una risposta a queste domande analizzando le esperienze concrete in Messico, Perù e Brasile: un quadro complesso, che mostra come dal versante europeo nacque l'esigenza di una nuova teologia e di una visione della Chiesa depurata da ogni compromissione con il potere; dal versante indigeno, come si produssero forme di ibridazione culturale e di cristianizzazione dell'immaginario sociale.
Attraverso il caso esemplare dei Colonna, il libro studia le strategie messe in atto dalle grandi casate della nobiltà romana per fronteggiare gli eventi che tra metà Quattrocento e inizio Cinquecento - con l'affermarsi della potenza asburgica e l'incoronazione imperiale di Carlo V - mutarono profondamente gli equilibri politici in Italia e in Europa. Obiettivo comune, in quei decenni tempestosi, fu la conservazione (e, possibilmente, l'accrescimento) degli antichi domini territoriali. I Colonna, in particolare, seppero adattarsi al nuovo quadro di potere in Italia razionalizzando le forme del proprio dominio, coordinando le forze della famiglia, ampliando le reti di relazioni e confermando la propria preminenza nella fazione ghibellina. Ma il graduale inserimento nella struttura di potere asburgica e pontificia avviò anche la loro trasformazione da "veri signori di quelle loro terre" a vassalli del papa.
"Pellegrino di Roma" è un libro "rovente": messo all'Indice dalla Chiesa Cattolica, osteggiato fortissimamente e per questo ancora oggi introvabile, seppur ricercatissimo. Spesso citato dai maggiori filosofi laici contemporanei quali Cacciari o Galli della Loggia, è comunque sempre al centro del dibattito tra laici e cattolici. E' l'avvincente autobiografia di Ernesto Buonaiuti, sacerdote antifascista, scomunicato dalla Chiesa Cattolica per le sue idee, figura saliente del modernismo italiano, un movimento che scuoteva la teologia tradizionale e la sua cristallizzazione. Buonaiuti, attuale e rivoluzionario, mette in discussione la vecchia mentalità cattolica, sostenendo che l'evolversi della fede deve portare necessariamente ad una sempre nuova comprensione democratica. I dogmi religiosi devono riflettere le esigenze e le inquietudini dell'uomo, che sono oggi diverse da quelle delle origini. La collusione tra Chiesa e Stato Pontificio è la vera origine della degradazione cattolica. Da queste pagine appassionanti si leva un grido fortissimo contro la Chiesa in politica: il Cattolicesimo dovrebbe essere al di sopra delle vicende politiche e economiche; chiunque dovrebbe sentirsi cittadino di una città superiore e in quanto tale essere portavoce di equilibrio, di condiscendenza, di perdono nei confronti degli altri e mai di divisione e schieramento.
Grazie ai documenti conservati nel fondo Corporazioni religiose soppresse dal governo francese, presso l'Archivio di Stato di Firenze, è stato possibile ricostruire la storia del monastero fiorentino della Santissima Concezione di via della Scala. Fondato, grazie alle ultime volontà di Eleonora di Toledo,dal figlio Ferdinando I, ospitava le fanciulle delle più illustri famiglie fiorentine. Per entrarvi era necessario sostenere le provanze di nobiltà, come avveniva per coloro che volevano indossare l'abito equestre dell'Ordine di Santo Stefano. Infatti le monache erano anche chiamate "le cavaliere" dell'Ordine. Il monastero era sotto il controllo del Gran Maestro della Religione e del Priore della chiesa conventuale; dal 1785, grazie ad una legge di Pietro Leopoldo, invece, passò sotto la direzione all'Arcivescovo di Firenze.
Si fa presto a dire Vaticano. In quel minuscolo spicchio di Roma grande meno di mezzo chilometro quadrato si trova il cuore di una fede condivisa da due miliardi di persone, insieme a una macchina complessa e affascinante costruita nei secoli per aiutare il vicario di Cristo a “governare” la Chiesa. Questo libro ci svela com’è fatto e come funziona lo Stato più piccolo e prestigioso del mondo. Storia, curiosità, notizie pratiche si alternano in questa “visita guidata”, scritta con stile giornalistico, spigliato e ricco di humour, da un autorevole vaticanista.
La Chiesa e i cattolici nei mesi decisivi dell'Assemblea Costituente: uno studio su documenti inediti.
Il grande lavorio per la formulazione della Costituzione repubblicana, fra 1946 e 1947, oggetto di questo volume di Giovanni Sale Ë, come negli altri suoi libri, corredato dalla pubblicazione integrale dei documenti dellíArchivio della Civilt‡ Cattolica sullíargomento e orienta nuova luce sullíopera svolta dai costituenti in un serrato e anche duro confronto con esponenti della stessa Civilt‡ Cattolica e della Segreteria di Stato vaticana.
La complessa materia Ë sviluppata in modo da condurre a una sempre maggior comprensione sia degli attori sia delle problematiche in campo. Ne emerge nitidamente il cammino che porta al maturarsi di una riflessione e allíesprimersi di una cultura giuridica e politica che Ë capace di affrontare questioni delicatissime con precisione, rigore ed apertura di mente, pur allíinterno di margini strettissimi di confronto e di mediazione.
Il volume Ë organizzato in tre parti: i protagonisti; la materia; i documenti.
Nei ìprotagonistiî si affronta líattivit‡ dei cattolici nellíAssemblea Costituente, quindi si incontra Giuseppe Dossetti e la preparazione dellíarticolo 7 della Costituzione e, poi, Alcide De Gasperi, soprattutto intorno a due temi dallo statista trentino ritenuti essenziali: la forma di governo e i rapporti tra Stato e Chiesa.
La materia viene identificata prima di tutto con líarticolo 7, sui rapporti tra Stato e Chiesa, poi con Famiglia e matrimonio nella Costituzione, quindi con la Scuola statale e non statale nellíart. 33 della Costituzione per concludere con la libert‡ religiosa in Costituzione.
Su questíultimo tema vengono esposti fra líaltro il progetto della Civilt‡ Cattolica, di allora, in materia di libert‡ religiosa e la posizione della Santa Sede di fronte alla discussione costituzionale sulla libert‡ religiosa.
Comunione e Liberazione, Opus Dei, Legionari di Cristo, Focolari, Neocatecumenali: sono solo le sigle più note di una galassia che ha avuto una storia articolata e complessa lungo tutto il Novecento e che ha conosciuto una forte espansione sotto i pontificati di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. I movimenti sono le "divisioni militanti" del nuovo cattolicesimo o la loro esuberanza dissimula la debolezza della Chiesa cattolica? Comprenderne la storia è la chiave per cogliere uno snodo dei rapporti tra chiesa, politica e società contemporanea.