
Affetto, riconoscenza, stima, ammirazione... ecco alcune chiavi di lettura dell'opera pensata e realizzata per onorare l'80° genetliaco del card. Ravasi. Tutto scaturisce dal termine Lógos-Verbum, accostato ovviamente non tanto nell'orizzonte primigenio della filosofia greca, ma nell'ottica di quella connotazione che ha trovato il suo esito nella pienezza della rivelazione cristiana e quindi negli scritti del Nuovo Testamento. Dall'intreccio tra rivelazione e cultura prende forma il titolo della presente opera con l'intento di esplicitare alcuni degli infiniti "germi- che il Lógos ha disseminato nella storia delle vicende umane. I percorsi offerti da queste pagine ne costituiscono un segno eloquente, mentre invitano ad aprirsi su vari aspetti che possono apparire marginali ma che, di fatto, contribuiscono a cogliere più in profondità gli esiti da essi prodotti. Scoprire questi "germi- costituisce un invito pressante a vederne gli sviluppi nei contesti culturali più diversi. Alcuni indicatori, evidenziati nelle pagine che seguono, possono offrire elementi utili per individuare, in una prospettiva di apertura verso ulteriori sintesi, quegli aspetti che costituiscono le coordinate per cogliere e sviluppare il dialogo tra tematiche diversificate. L'esortazione di Paolo in 2Tm 4,2 costituisce la chiave per attuare e comprendere le infinite modalità attraverso cui il Verbum si fa caro: nutrimento e vita di tante realtà. Percorrere le varie parti dell'opera permette di cogliere alcune delle infinite modalità attraverso cui il Verbum si è fatto carne e continua a farsi carne nella storia dell'umanità. È la logica e tangibile conseguenza di quel porre la propria tenda fra di noi, che dà vita alle molteplici forme e contesti attraverso cui il Verbum si fa vita, storia, cultura. I contributi racchiusi nell'opera ne sono un segno mentre costituiscono a loro volta un invito per ulteriori ineffabili sviluppi. Con un saluto beneaugurante di Papa Francesco e di Sergio Mattarella Volume a cura di Manlio Sodi.
Nella temperie culturale del V secolo che vide la redazione del Codex Theodosianus, la Storia della Chiesa di Socrate di Costantinopoli, noto con l’attributo di scolastico, prosegue l’omonima opera di Eusebio di Cesarea: la narrazione va dall’abdicazione di Diocleziano nel 306 fino al regno di Teodosio II del 439, riportando al contempo eventi ecclesiastici e secolari che restituiscono l’affresco storico della vicenda umana, in terra d’Oriente, a cavallo tra IV e V secolo.
In questo terzo volume viene delineata la complessa evoluzione della chiesa allo sbocco del tardo medioevo fino alle soglie della rivoluzione francese
La relazione e i legami sono la vita di ogni persona umana. Tuttavia, sperimentiamo sempre più, a livello globale e intersoggettivo, come essi siano fragili e costantemente da coltivare e custodire. Il libro nasce dalla contemplazione del desiderio eterno di Dio che tutti gli uomini e le donne vivano in fraternità e armonia, in dialogo e nella pace; tutti noi siamo stati pensati, desiderati e creati come la grande famiglia dei figli di Dio - nel Figlio Gesù - e siamo chiamati all'eschaton finale della ricapitolazione di tutta la creazione in Cristo. Queste pagine guardano alla vita e alla fede di Francesco d'Assisi, per coglierne la sua vocazione alla fraternità e la sua testimonianza di riconciliazione universale. Le relazioni - redente - vengono fortemente proposte all'antropologia attuale, quale fonte di realizzazione per ogni uomo e donna del nostro tempo; nel triangolo tra Dio, l'Io e il Tu, e nella generatività di legami contagiosi di bene.
Papa Francesco potrebbe essere il pontefice più tirannico e senza scrupoli nei tempi moderni? È così secondo lo storico della chiesa Henry Sire come emerge dal suo saggio. Il cardinale Jorge Bergoglio dall'Argentina è stato eletto papa nel 2013 come liberale e riformatore ma secondo l'autore non era né l'uno né l'altro.
Nello studio della diffusione del Cristianesimo sono pochissime le pubblicazioni che approfondiscono il processo di cristianizzazione nei Paesi che si collocano ai confini dell'Impero romano o oltre di essi. Eppure in essi sono fiorite comunità cristiane che hanno espresso testimonianze religiose e culturali di grandissimo valore. L'intento dell'Autore è di colmare tale lacuna, operazione questa fondamentale per conoscere pienamente la storia e la realtà della Chiesa delle origini che fu di fatto una Chiesa di Chiese locali. Dopo aver affrontato la questione nodale del rapporto tra la prospettiva universale, propria del Cristianesimo, e gli elementi locali, e aver dedicato uno spazio specifico alla Chiesa di Gerusalemme, l'opera ripercorre la storia delle antiche Chiese orientali e la produzione letteraria che ad esse fa capo.
La storia del cristianesimo nel Vicino e nel Medio Oriente è poco nota. Si sa che tutte le Chiese particolari risalgono alla Chiesa di Gerusalemme. Di là, dal giorno della Pentecoste, partì la missione evangelizzatrice degli Apostoli che dalla Palestina si estese ad Antiochia, alla Siria e all'Asia Minore, per toccare poi, oltre naturalmente all'Europa, l'Egitto, la Persia, l'Armenia e la Georgia. Nacquero, così, le Chiese siro-occidentale e siro-orientale (o assira), la copta, l'armena e la georgiana. Gemmate da una o dall'altra di queste comunità ecclesiali, ebbero poi origine la Chiesa dell'India a Est, la Chiesa Etiopica a Sud e la Chiesa Maronita del Libano in area mediterranea. In un tale panorama così vasto e complesso si colloca la materia storica di questo volume, il cui intento è quello di recare un contributo alla conoscenza di comunità cristiane che hanno espresso in poco meno di due millenni testimonianze religiose, civili e culturali di grande valore, generalmente ignorate. Comunità che, in maggioranza, stanno vivendo tragici giorni di sofferenza e di immani distruzioni, con il pericolo reale di scomparire proprio là dove, oltre mezzo millennio prima delle conquiste islamiche, hanno cominciato a vivere.
In breve
Sullo sfondo della situazione politica, sociale, economica, religiosa dell'Impero, le modalità della diffusione del cristianesimo, il carattere dell'azione missionaria, la fisionomia e la vita dei cristiani, le critiche e le accuse di cui sono fatti oggetto da parte dell'intellettuale pagano o dell'uomo comune, le persecuzioni che subiscono, le risposte che danno mediante la vita e la parola. E poi, dopo la svolta costantiniana, la graduale 'cristianizzazione' dell'Impero, i risvolti sociali delle eresiee degli scismi, il drammatico incontro con i barbari.
Indice
Premessa – – PARTE PRIMA – I Le origini – II. L'impero romano e la difiusione del cristianesimo – III. Il mondo ellenistico-romano di fronte al cristianesimo – IV. Le reazioni del potere politico e la risposta dei cristiani – V. Le comunità ecclesiali – VI. Modi e limiti di una presenza cristiana nella società tardoantica – PARTE SECONDA – VII. L'età costantiniana – VIII.Politica, teologia e società – IX. Impero e Chiesa da Costanzo II a Teodosio – X. Cristiani e pagani del IV-V secolo tra Oriente e Occidente – XI. L'Occidente e i barbari – XII. La Chiesa e l'impero d'Oriente – Prospetto cronologico e sinottico – Bibliografia – Indice dei nomi propri e di alcune cose notevoli
I contributi raccolti nel presente volume analizzano i rapporti che si sono intrecciati tra Giovanni Battista Montini-Paolo VI, Chiara Lubich, Igino Giordani e il Movimento dei Focolari (Opera di Maria). È una storia che risale a ben prima della stagione del Vaticano II e che ha avuto un seguito anche dopo la metà degli anni Sessanta, in un periodo che ha visto la crescita e l'affermazione all'interno della Chiesa cattolica di numerosi movimenti ecclesiali. Dall'analisi di documenti d'archivio inediti emerge il profondo legame tra Chiara Lubich e Giovanni Battista Montini, il quale, fin dagli anni del servizio in Segreteria di Stato e durante il suo pontificato, seppe valorizzare e incoraggiare la dimensione cristocentrica, fraterna ed ecumenica del carisma del Movimento dei Focolari. A testimonianza le parole di Chiara Lubich dopo la morte di Paolo VI: "Per me il Papa non è morto, ha cambiato sede: dalla cattedra di Pietro dalla quale vigilava anche su di noi e ci proteggeva, alla presenza di Dio dove non può non continuare a proteggerci con quell'amore sensibile, fattivo, materno, costante di cui ci aveva colmati quando era su questa terra".
Un saggio illustrato che si legge come un romanzo, in cui Marcello Simoni svela i segreti nascosti negli affreschi che decorano l’abbazia, una vera e propria “Bibbia di pietra” in cui convivono diavoli, mostri ed episodi dalle scritture. Simoni rintraccia le fonti di questo labirinto di simboli, e suggerisce una lettura sorprendente di uno dei capolavori dell’arte medievale. Un viaggio - illuminato dai disegni dell’autore - nella bellezza di un luogo dal fascino immutato, che racchiude mondi letterari e artistici tutti da scoprire, rivelati dalla scrittura appassionante dell’autore italiano di thriller più tradotto al mondo.
Il libro vuole essere un contributo alla inesausta ricerca sull'affascinante tema del bilinguismo ecclesiastico. Attraverso uno studio storico, l'Autore ripercorre le motivazioni che hanno indotto la Chiesa a scegliere il latino come sua propria lingua e ad adottare, in contesti mutati, la lingua volgare.