
Può, un libro rivolto a chi non indossa più la talare e l'àbito della sua consacrazione, diventare un libro di spiritualità? Può, una veste che si logora e passa, segnalare una verità eterna e che cambia la vita? Può una tradizione secolare, multiforme e che si adatta ai luoghi e alle persone, essere espressione dell'unica fede in Cristo Signore? Può un sacramentale di stoffa raccomandare al Cielo chi lo indossa e difendere dalle tentazioni chi lo ama? A partire dalla propria intuizione e storia, ma attraverso la storia e le leggi e la vita ecclesiastiche, l'autore risponde a tutte queste domande; offre la premessa di antropologia soprannaturale che conduce sia a una vita virtuosa sia ai segni; approfondisce e unifica il tema; difende da inconsistenti obiezioni l'uso dell'àbito; si appoggia a tanti fulgidi esempî; ed infine esalta e suggerisce il santo equilibrio cattolico. De habitu sancto ovvero La fede fa l'àbito rompe parecchi luoghi comuni, primo fra tutti quello che l'àbito non faccia il monaco.
La figura di Mons. Romero è ancora da molti ricordata ed amata, nonostante il trascorrere degli anni. Ciò che sostenne la sua coscienza di pastore, profeta, credente e salvadoregno, disposto a difendere i diritti umani sino al dono di sé, fu la chiarissima percezione della necessità della liberazione dal peccato come radice di ogni altra liberazione. Cristo risultava essere, nella sua riflessione, colui che porta la liberazione integrale, che non permette di nascondere il conflitto e le responsabilità storiche, ma che invita tutti alla conversione, partecipando in pienezza del dono dello Spirito offerto dal Risorto, tramite i sacramenti, indispensabili per la vita del credente. Romero fece propria una cristologia integrale per sostenere la sequela dei credenti al servizio dei poveri e sofferenti ed illuminare l'azione pastorale della chiesa nella denuncia di mali storici e sociali.
"Il 13 maggio 1981 mio marito, Mehmet Ali A?ca, attentò alla vita di Giovanni Paolo II. Perché lo fece e per conto di chi? In quarantatré anni sono state seguite diverse piste e formulate molte ipotesi investigative e giornalistiche, lo stesso A?ca ha fornito versioni diverse di quel fatto. Raramente tuttavia è stata detta la verità e mai fino in fondo. I depistaggi e la disinformazione hanno regnato sovrani per oltre quattro decenni, dunque credo sia arrivato il tempo giusto per fare definitivamente chiarezza. Ho deciso di mettere per iscritto oltre otto anni di confidenze, nel preciso intento di porre fine, una volta per tutte, al grande imbroglio di questa storia, cioè che Ali A?ca fosse un killer di Mosca. Ormai vivo stabilmente in Turchia e non penso che avrò occasione di tornare in Italia in un prossimo futuro. Mi sento quindi più libera di raccontare la verità...". "Dopo gli spari di piazza San Pietro, il Papa polacco della Guerra Fredda raccolse la pistola del suo attentatore e la puntò contro il Cremlino".
Dalla Pentecoste di Gerusalemme al pontificato di Giovanni Paolo II, fino a raggiungere l’attualità, 2000 anni di storia cristiana per tutti. Una rassegna di momenti cristiani raccontata, nel testo e nelle tavole illustrative, attraverso i personaggi che Cristo ha interpellato col suo messaggio: dal centurione della Coorte Italica di Cesarea Marittima, che chiama Pietro a battezzarlo, alla studentessa Nakamura di Hiroshima che prima di morire per la bomba atomica chiede di ricevere il corpo di Cristo nella città carbonizzata. Il volume segue un ordine rigorosamente cronologico, sforzandosi però di non trascurare ogni utile riferimento all’attualità e di identificare analogie, somiglianze, paralleli tra personaggi e situazioni ben lontani tra loro nel tempo. E lo stile non è quello del saggio storico, ma quello invece del racconto e a volte quasi del reportage giornalistico, della cronaca. Appunto perché tutto è attualità, anche il fatto più lontano nelle date; tutto accade contemporaneamente a noi e concerne noi.
Gli autori
Domenico Agasso sr. è nato nel 1921 a Carmagnola (TO) dove tutt’ora risiede. Ha cominciato il lavoro giornalistico nel 1951 al quotidiano torinese «Il popolo nuovo» e nel 1960 è passato al settimanale mondadoriano «Epoca» a Milano. Dal 1968 al 1971 è stato caporedattore del settimanale cattolico «Famiglia Cristiana», e poi direttore dei settimanali «Epoca» e «Il nostro tempo». Nel 1978 la Casa editrice Mondadori ha pubblicato la sua Storia d’Italia in otto volumi. È autore di opere biografiche come Mi chiamerò Giovanni (Papa Giovanni XXIII) per la Mondadori; Le chiavi pesanti. Paolo VI e Giacomo Alberione, editore per Dio per l’editrice San Paolo. Domenico Agasso jr, nato nel 1979 a Carmagnola (TO), laureato in Scienze politiche, giornalista e scrittore. Lavora per il quotidiano «La Stampa» (in particolare per il portale «Vatican Insider»), e ha collaborato con «Il Sole 24 Ore» e il nostro tempo (su cui ha tenuto le rubriche “Il vostro Santo” e “Parole di vita”). Ha curato per il settimanale «Famiglia Cristiana» l’opera editoriale in tredici volumi «I Santi nella Storia. Tremila testimoni del Vangelo», ed è autore di vari libri, tra
i quali: Un profeta dell’Africa. Daniele Comboni, con una riflessione del card. Carlo Maria Martini (con Domenico Agasso sr, San Paolo); Il piombo e il silenzio. Le vittime del terrorismo in Italia (1967-2003) (con Renzo Agasso, San Paolo); Dentro la storia. Carlo Tancredi testimone di speranza (San Paolo); Il Risorgimento della Carità. Vita e opere di uomini e donne di fede (con Domenico sr e Renzo Agasso, Effatà Editrice); I Fratelli della Sacra Famiglia. Sorsi di vita (San Paolo); Fratel Luigi Bordino (Effatà Editrice). twitter@agasso_domenico
Dopo Giovanni XXIII, sulla Cattedra di San Pietro si sono succeduti Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI: tutti "uomini suoi", potremmo dire. Erano difatti già intorno a lui, con funzioni differenti, nel giorno in cui si aprì il Concilio Vaticano II; e nel mondo ferito dalla violenza hanno poi divulgato - ciascuno con il proprio accento - il grido della sua enciclica Pacem in terris, per una pace che non sia solamente cessazione dei combattimenti, ma che sorregga e salvi, in tutto il mondo, l'essere umano. Nei loro appelli il mondo percepisce l'eco della sua voce. E scopre l'attualità e la necessità di quei suoi ammonimenti anche nei pericoli e nelle insidie di oggi. La questione di fondo è sempre, come ha detto lui, "salvare l'essere umano". Papa Giovanni continua a parlare, lo possiamo tutti ascoltare anche oggi. La sua beatificazione, forse, è un preludio, non un epilogo. Una biografia per ricordare papa Roncalli. Con la versione originale del "Discorso della luna".
Ha detto di lui il suo secondo successore, san Giovanni Paolo II: ''Paolo VI fu un dono del Signore alla sua Chiesa. (…) Oggi comprendiamo meglio quanto ferma fosse la sua fede: quanto grande il suo amore per la Chiesa: quanto profonda la sua spiritualità: quanto lungimiranti le sue decisioni: quanto illuminante la sua saggezza''. In questa biografia breve, ma incisiva e dettagliata, l'autore fa la sintesi della vita e della morte del Papa che ha cambiato la Chiesa.
Paolo VI è vissuto in tempi di grandi rivolgimenti. Il travaglio del postconcilio, a cui non era estraneo il Sessantotto, ha trasformato questo sacerdote e vescovo di origini lombarde nel traghettatore chiamato a guidare la Chiesa in tempi tormentati mantenendola unita. Montini, arcivescovo di Milano, creato cardinale e valorizzato da papa Roncalli, viene scelto dal Conclave del giugno 1963 proprio perché continui il Concilio e lo guidi con mano sicura. E portare a termine il Vaticano II, facendo sì che i suoi documenti fossero votati praticamente all'unanimità, fu il primo vero miracolo di Papa Montini, per certi versi ancora più eclatante della guarigione inspiegabile del bambino non nato che lo porta alla beatificazione, raccontata in questo libro direttamente dal postulatore della Causa, padre Antonio Marrazzo. Rivisitando le puntuali cronache sul campo di Domenico Agasso senior, gli autori ripercorrono i passi di questo grande Pontefice che, assumendo il nome dell'Apostolo delle Genti, lasciò più volte Roma per andare ad annunciare il Vangelo agli uomini e alle donne del suo tempo, fino agli estremi confini della terra.
Che cos'è una regola, se essa sembra confondersi senza residui con la vita? E che cos'è una vita umana, se in ogni suo gesto, in ogni sua parola, in ogni suo silenzio non può più essere distinta dalla regola? È a queste domande che il nuovo libro di Agamben cerca di dare una risposta attraverso un'appassionata rilettura di quel fenomeno affascinante e sterminato che è il monachesimo occidentale da Pacomio a San Francesco. Se il libro ricostruisce nei particolari la vita dei monaci nella loro ossessiva attenzione alla scansione temporale e alla regola, alle tecniche ascetiche e alla liturgia, la tesi di Agamben è, però, che la vera novità del monachesimo non sta nella confusione fra la vita e la norma, ma nella scoperta di una nuova dimensione, in cui forse per la prima volta la "vita" come tale si afferma nella sua autonomia e la rivendicazione dell'"altissima povertà" e dell'"uso" lancia al diritto una sfida con cui il nostro tempo deve ancora fare i conti. "Come pensare una forma-di-vita, cioè una vita umana del tutto sottratta alla presa del diritto e un uso dei corpi e del mondo che non si sostanzi mai in un'appropriazione? Come pensare la vita come ciò di cui non si dà mai proprietà, ma soltanto un uso comune?"
"Dietrich Bonhoeffer, pastore evangelico, uno fra i massimi teologi del Novecento, membro attivo della resistenza al nazismo, morì il 9 aprile 1945, a trentanove anni, impiccato per ordine di Adolf Hitler. Quando decisi di rievocarne le principali vicende, compresi che le opere di Bonhoeffer mi spingevano verso i luoghi in cui lui era vissuto. Ho cercato a Roma i riscontri del viaggio che Dietrich compì insieme al fratello Klaus. Sono stato nelle case aristocratiche che lo videro crescere. Ho voluto conoscere le chiese nere di Harlem, tappa decisiva per la sua formazione. Mi sono aggirato fra le dune sabbiose di Zingst sul Mar Baltico e i calcinacci di Finkenwalde, in Polonia. Ho visitato l'abbazia di Ettal, in Baviera. Ho raggiunto il patibolo di Flossenbürg. Questo libro è il racconto di quell'itinerario, fisico e spirituale, nel cristianesimo di Dietrich Bonhoeffer, un uomo che non ha esitato a misurarsi con le tragedie della storia e la cui vita rappresenta, ancora oggi, una ragione di speranza per molti in ogni parte del mondo." (Eraldo Affinati)
Il volume è frutto di un lavoro condotto con grande serietà. Si avvale ditutta la documentazione oggi disponibile su Paolo VI che l’autrice studiaormai da decenni, offrendo così un prezioso contributo per far conosceree amare di più questo grande papa. L’opera affronta la figura di Montini a partire dalle sue radici familiari e spi-rituali, soffermandosi poi sul suo ministero alla Segreteria di Stato e con igiovani universitari e sull’esperienza dell’episcopato milanese. Ciò che emerge dalla biografia è, poi, la centralità del pontificato diMontini nella storia ecclesiale, ma anche civile, politica, culturale delNovecento: la documentano la paziente tenacia nel condurre a termine ilConcilio e soprattutto il post Concilio;i viaggi,fino a quel momento impen-sabili; la spiccata coscienza ecumenica; la lettura mai banale e liquidatoriadella contestazione giovanile;l’infaticabile e grandioso magistero per la pace;l’atteggiamento fermo sui valori, soprattutto quelli legati alla difesa e pro-mozione della vita umana;la continua disponibilità al dialogo e alla trattati-va, di fronte alle crisi che a più riprese investivano in quegli anni il corpoecclesiale; la sensibilità sociale, a livello planetario; la compartecipazioneaffettuosa alle sofferenze dei poveri…
L'importanza del pontificato di Montini nella storia ecclesiale, ma anche civile, politica e culturale del secolo scorso è documentata dalla paziente tenacia nel condurre a termine il Concilio; dai viaggi, fino a quel momento impensabili, per un papa; dalla spiccata coscienza ecumenica; dalla lettura, mai banale, della contestazione giovanile; dall'infaticabile e grandioso magistero per la pace; dall'atteggiamento fermo sui valori, soprattutto quelli legati alla difesa e alla promozione della vita umana; dalla continua disponibilità al dialogo di fronte alle crisi che a più riprese investivano in quegli anni il corpo ecclesiale; dalla compartecipazione affettuosa alle sofferenze dei poveri... Tutti questi e altri aspetti emergono nel presente volume che, tappa dopo tappa, ripercorre il cammino di santità dell'uomo, del sacerdote, dell'educatore, vescovo e papa Giovanni Battista Montini-Paolo VI, con il frequente ricorso dell'autrice agli appunti personali del pontefice e alle testimonianze dirette di quanti lo hanno conosciuto da vicino. Una biografia, che guarda all'intera vita di Paolo VI a partire dalla sua interiorità, dalla sua fede, dal suo cuore.
Un gruppo di giovani studiosi - specializzandi e dottorandi presso la Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa dell'Università Gregoriana - con la guida maieutica di S. Adamiak e S. Tanzarella ha discusso per oltre un anno sulla problematica relazione tra l'imperatore Costantino e il cristianesimo del suo tempo (dalla cosiddetta libertà religiosa alla 'conversione' e al battesimo dell'imperatore, dalle leggi a favore dei cristiani alla posizione assunta nei confronti dei donatisti, dalle politiche legislative di Costantino al culto liturgico a lui riservato e all'arco dedicatogli a Roma). I risultati di quel lavoro, per intensità del confronto, per il rifiuto di ogni tendenza apologetica e celebrativa e per l'impegno cooperativo realizzatosi nel gruppo di ricerca, offrono un contributo originale, scientifico e divulgativo ad un tempo, su una questione storiografica ancora aperta e dibattuta della storia della Chiesa e dell'Europa. Il volume - che raccoglie studi di Stanislaw Adamiak, François Agbadi, Axel Alt, Airton José Dallazen, Nicholas Joseph Doublet, Silvia Giuliano, Davide Marino, Stefano Perego, Mirko Pettinacci, Ivan Zubac - è dedicato all'insigne e giovane studiosa Marilena Amerise (1975-2009) di cui Emanuela Prinzivalli, dell'Università 'La Sapienza', traccia un lusinghiero profilo bibliografico.