
Verso la fine del mese di febbraio 1431, nella gelida cappella del castello-fortezza di Rouen, Giovanna d'Arco compare per la prima volta davanti ai suoi giudici. Si tratta ufficialmente di un processo di "inquisizione in materia di fede" che vede una inerme ragazza di diciannove anni, reduce da una folgorante campagna di guerra, sottoposta al giudizio di autorevoli uomini di Chiesa legati al potere inglese; in realtà - e questo non sfugge a nessuno, nemmeno a Giovanna - il processo è politico. Al presidente del tribunale Cauchon e agli altri giudici gli inglesi avevano lasciato il compito di dare a questo processo tutte le apparenze della legalità. Ma di fronte a loro sta una vera forza della natura, un'adolescente che un anno di terribile prigionia non ha né domato né piegato. Alle domande Giovanna risponde con intelligenza e precisione, con foga e insolenza; si infervora nel rievocare la sua vita di soldato, racconta con grazia distaccata episodi della sua infanzia a Domrémy, risponde con testarda fierezza alle questioni riguardanti le sue Voci, diventa sbrigativa e insofferente quando le si rimprovera l'abito maschile o la non sottomissione alla Chiesa militante. Il contrasto violento tra le limpide convinzioni di Giovanna e, dall'altra parte, la forza pressoché inattaccabile delle istituzioni e dei loro provati meccanismi costituisce per chi legge oggi i documenti di questo processo un elemento di struggente drammaticità.
Affascinanti vite di donne in comunione con la chiesa e con gli uomini tutti.
Gli studi sulla condizione della donna nella chiesa antica sovente si sono limitati a evidenziare l’antifemminismo dei padri della chiesa. Forse c’è qualche altra parola sulle donne, qualche altra parola di donne che, nonostante tutto, è pervenuta fino a noi. In questa raccolta abbiamo voluto cercare queste parole di donne e sulle donne nell’ambito ristretto della vita monastica dai suoi albori fino al vi secolo, cioè fino a Scolastica, sorella di Benedetto; le biografie di monache qui raccolte provengono da ambienti sociali e culturali molto diversi, dall’oriente e dall’occidente, da un’area geografica che dall’Egitto risale a Roma passando per la Palestina.
La dimensione femminile serba in sé un anelito alla vita di comunione, perché vi è inscritto nelle viscere uno spazio di accoglienza per altri, e per Altro, una custodia delicata e forte. Nei vangeli si legge di donne abitate da passioni forti, di donne che seguono il Signore fin sotto la croce, si prendono cura di lui, del suo corpo, fino a diventare le prime testimoni del Risorto: quel volto luminoso ha continuato nella storia a muovere il desiderio di incontro con chi si ha accanto nella casa, nella comunità, nella chiesa, nel mondo, il desiderio di relazioni che danno vita.
Il clericalismo, definito da Papa Francesco una 2piaga nella Chiesa" che raccoglie nuovi seguaci non solo tra i preti ma anche tra i laici, è in forte aumento. Un sistema viziato tutto da comprendere. Senza indignarsi perché a suo modo risponde a delle attese, calma delle tensioni, rassicura incertezze, semplifica la complessità. L'autore, parroco e psicoterapeuta, dopo aver descritto la bellezza del sacerdozio vissuto come grazia e servizio, elenca i limiti e i pericoli del clericalismo sempre più diffuso non solo tra i preti ma anche tra i laici. E conclude con una serie di suggerimenti per contrastarlo.
Il pellegrinaggio è uno dei fenomeni più radicati e rilevanti nella storia del cristianesimo. Nel corso dei secoli, generazioni di fedeli hanno provato il desiderio di mettersi in cammino - percorrendo brevi distanze o attraversando interi continenti, impiegando poche ore o lunghi anni - per cercare l'incontro con Dio in luoghi e tempi "speciali". Questa aspirazione ha accompagnato lo sviluppo del cristianesimo seguendone progressi, tensioni e rotture dal tardoantico all'età contemporanea, per giungere fino ai nostri giorni. Adottando una prospettiva storica, il volume analizza motivazioni religiose e spirituali, condizionamenti politici e istituzionali, risvolti sociali ed economici, aspetti materiali e ambientali di una pratica diffusa a livello planetario che, in contesti geografici e cronologici diversi, ha coinvolto, e lo fa tuttora, laici ed ecclesiastici, individui e comunità, masse ed élite.
Poche figure come quella del parroco hanno saputo divenire nel corso dei secoli punti di riferimento per individui e comunità, guide di coscienze umane e di corpi sociali, protagoniste nella vita spirituale e in quella pubblica di un paese. Il sacerdote con cura d'anime non è espressione di una Chiesa che agisce lontano dal mondo e fuori dal tempo: la sua missione è infatti l'uomo, il suo orizzonte la società. Pur essendo stata codificata - non senza difficoltà e resistenze - all'epoca del Concilio di Trento, l'identità del clero curato ha poi saputo adattarsi alle trasformazioni imposte dalla storia. È alla capacità dei parroci vissuti in Italia dal Cinquecento ad oggi di interagire con un popolo, di entrare in simbiosi con esso, di essere, insomma - per usare parole di papa Francesco - pastori "con l'odore delle pecore", che sono dedicate le pagine di questo libro.
Da oltre mezzo secolo che la vita religiosa non si è sentita sfidata a essere parte viva delle grandi trasformazioni che hanno attraversato l'Occidente. L'incapacità di interpretare la fine di un'epoca e di uno stile ha impedito di comprendere che nella Chiesa sono apparse forme nuove, non meno ricche e più ampie di appartenenza al vangelo. Per tornare a esprimere la sua forza attrattiva, la vita religiosa è invitata a ridare un'immagine positiva di sé e della propria missione rivisitando il rapporto tra "mondo" e "convento" e cercando nuove tracce di senso. La bussola non può essere soltanto la memoria o le teorizzazioni, ma deve essere individuata nella ricerca di un nuovo profilo più realistico e meno idealistico, più virtuoso che virtuale, capace di recuperare la relazione con gli altri in una comunicazione non superficiale o mascherata, guidata dalla paura del giudizio altrui o da improprie immagini di perfezione.
Perché il mondo è comprensibile? In questo libro si esplorano le radici profonde del mistero della razionalità del mondo, un'indagine cominciata duemilacinquecento anni or sono, quando un manipolo di audaci pensatori avviò l'impresa di cercare di capire la Natura con la sola forza della ragione, rigettando le futili spiegazioni fornite da miti e leggende. Attraverso molte avventure fìlosofiche e teologiche, alla fine il concetto greco di razionalità gettò le basi del metodo scientifico moderno, inaugurato da Galileo. Quando consideriamo i risultati più recenti dell'indagine sulla razionalità del mondo - dalla relatività, alla meccanica quantistica, alla grande unificazione delle leggi fisiche - viene da chiedersi: quali sono i limiti del metodo scientifico? Principio fondamentale del pensiero razionale è che non dobbiamo mai smettere di porci domande, fìntanto che a tutte non sia stata data una risposta.
Il volume affronta un tema centrale per la Chiesa cattolica postridentina, quello della formazione del clero, all'interno del passaggio storico, dalla Rivoluzione alla Restaurazione.
Al primo volume dell'opera è allegato un CD-ROM con apparato cartografico, di riferimento per tutta l'opera.