
Il libro racconta la vicenda di due sacerdoti che hanno scelto di sacrificare la vita per la salvezza dei loro parrocchiani e del loro paese. Siamo a Boves, piccolo centro del cuneese, nel 1943: don Giuseppe Bernardi è da cinque anni parroco del paese, don Mario Ghibaudo, giovanissimo, è il suo vice ed è a Boves da solo due mesi. In una fase particolarmente delicata della Seconda guerra mondiale, a Boves è in atto una difficile trattativa, in cui è coinvolto don Giuseppe, per liberare due soldati tedeschi. Nonostante l'esito positivo dell'iniziativa, il 19 settembre si verifica la rappresaglia da parte dei nazisti, la prima in Italia dopo l'8 settembre. E i due sacerdoti vengono trucidati. Il volume narra questa storia in modo semplice, partendo da quel giorno. In primo piano i due "don" di Boves, attorno la vita del paese, sullo sfondo le vicende storiche. È attualmente in corso il processo di beatificazione dei due sacerdoti, testimoni di libertà.
Predicatore, taumaturgo, campione di vita monacale, protettore contro l'ergotismo (il "fuoco di sant'Antonio"), per oltre mille e cinquecento anni Antonio ha incarnato molti ruoli, anche contraddittori, che ne hanno definito l'immagine nella storia. Nella cultura popolare è ricordato come fondatore del monachesimo cristiano e primo degli abati, ma anche come colui che seppe resistere alle tentazioni del demonio. Il libro racconta la storia del santo vissuto nel III secolo, dall'infanzia nel Medio Egitto all'eremitaggio nel deserto, fino alla morte alla veneranda età di 105 anni, e ricostruisce la fortuna successiva del suo modello di ascetismo, capace di ispirare anche - si pensi a Bosch, Flaubert, Dali - la letteratura e l'arte.
John Henry Newman (1801-1890), canonizzato da papa Francesco il 13 ottobre 2019, appartiene ai più grandi pensatori cristiani dell'Ottocento. Appassionato ricercatore della verità e convertito al cattolicesimo (1845), egli «diventa oggi un faro sempre più luminoso per tutti quelli che sono alla ricerca di un preciso orientamento e di una direzione sicura attraverso le incertezze del mondo moderno» (papa Paolo VI, 1975). Le sue opere arricchiscono la teologia, la sua persona viene già venerata in tutta la Chiesa. Non sorprende, quindi, che molti vedono in lui un nuovo dottore della Chiesa. Il volume intende anzitutto offrire un breve tratto biografico e teologico di Newman. Fa poi sentire la sua chiara ed equilibrata voce su alcune questioni cruciali della vita ecclesiale: lo sviluppo della dottrina cristiana, la testimonianza dei fedeli, l'unicità della Chiesa, il significato della coscienza, le caratteristiche di un cuore apostolico. Appare così la straordinaria attualità della vita e del pensiero di questo teologo santo. Come scrisse il cardinale Joseph Ratzinger già nel 1990: «Newman appartiene ai grandi dottori della Chiesa, perché egli allo stesso tempo tocca il nostro cuore e illumina il nostro pensiero».
A partire dalla ricostruzione del culto alla 'Virgo sacerdos', il saggio propone uno studio su forme devozionali, ricerca spirituale, simbologie e pratiche di vita religiosa che a cavallo tra '800 e '900, soprattutto in Francia e Italia, hanno posto il problema del ruolo femminile nel sacerdozio cattolico, anticipando elementi del dibattito attuale. Insieme alla vicenda dell'indagine inquisitoriale cui fu sottoposto il piccolo ordine contemplativo delle Figlie del Cuore di Gesù della Deluil Martiny, il saggio tematizza esplicitamente la necessità del soccorso femminile di fronte all'inadeguatezza maschile nell'esercizio dei ministeri sacri, e mostra anche su questo piano un protagonismo femminile che resta in buona parte ancora da approfondire.
Per quanto si trattasse di un organismo che trovava la sua ragion d'essere in esigenze di carattere etico-religioso e non politico, nel Ventennio l'Unione Femminile Cattolica fu intrisa di una visione ideologica del ruolo femminile all'interno del progetto complessivo di "restaurazione cristiana": fu in virtù di tale visione ideologica che essa svolse nella società italiana una funzione politica, pur escludendo dall'orizzonte del destino femminile proprio quest'ordine di interessi. La ricerca condotta nell'area delle Venezie mostra come il potenziale dell'azione cattolica femminile andò manifestandosi soprattutto sul piano sociale quale terreno precipuo della "restaurazione" auspicata: in primo luogo con una costante mobilitazione contro la presunta degenerazione morale della società, ma anche assumendo progressivamente vari compiti nell'ambito dell'assistenza e dell'intervento sociale pubblico, parallelamente alla trasformazione del ruolo dello Stato anche per gli effetti della "grande crisi". Organismo monolitico, efficiente e ben organizzato nelle realtà urbane, con punte di vero protagonismo in alcune diocesi e una sostanziale assenza di pluralismo interno, l'azione cattolica femminile veneta "risolve" la rottura epocale della Grande Guerra in una concezione di maternage sociale, che negli anni Trenta viene decisamente orientato verso la collaborazione con precisi settori d'intervento sviluppati dal regime e dallo Stato fascista.
Gli ultimi secoli della Patrologia sono in genere i meno studiati, ma offrono inaspettati punti di interesse. Accanto alle riflessioni originali di argomento cristologico (soprattutto per combattere le eresie del nestorianesimo e del monofisismo) trovano spazio ampie riflessioni esegetiche sui testi della Sacra Scrittura, ma anche interpretazioni e commenti dei testi dei Padri della Chiesa dei secoli precedenti (in modo particolare Agostino e Origene), segno che ormai la Patrologia inizia a riflettere su se stessa. Gli autori più importanti che trovano spazio in questo volume non sono soltanto Padri della Chiesa, ma anche rappresentanti del nascente monachesimo, oppure esponenti della cultura e della filosofia dell'epoca (Boezio e Cassiodoro primi fra tutti). Non manca un ampio capitolo che analizza la letteratura armena, siriana e copta, insieme alle prime controversie con il mondo islamico. Il volume è diviso in due parti: a una esposizione chiara e precisa della vita e delle opere degli autori della letteratura cristiana antica, fa seguito un'ampia antologia di testi, in modo che il lettore possa confrontarsi direttamente con i testi degli autori di volta in volta studiati.
La spiritualità di colei che viene affettuosamente chiamata "santa Teresina" non è riducibile a una pratica o a una virtù particolare. Consiste piuttosto in un atteggiamento interiore che si manifesta attraverso un'apertura fiduciosa del cuore all'azione di Dio e un desiderio bruciante di "vivere d'amore". Per Teresa, l'amore ha sempre l'ultima parola. In questa esperienza centrata sulla persona di Gesù, l'autore individua dieci atteggiamenti interiori che sono altrettanti inviti a vivere "l'avventura della santità": 1) desiderare amare Gesù; 2) sopportare con dolcezza le proprie imperfezioni; 3) sperare nella misericordia divina; 4) crescere in piccolezza; 5) scegliere la piccola via della santità; 6) ritornare costantemente al Vangelo; 7) fare tutto per amore; 8) abbandonarsi a Dio nella preghiera; 9) estinguere la sete di Gesù; 10) unirsi a Gesù nella sofferenza. Ne emerge un ritratto appassionato, intessuto di numerose citazioni dalle opere di Teresa, che esorta ciascuno a fare proprio quell'amore ardente che animava la santa.
Eretico fra gli eretici, vagabondo dello spirito, nemico sia della Riforma che della Controriforma, cultore delle immagini, teorico della memoria, maestro di magia, ma anche padre della moderna cosmologia. Tra i mille volti del "filosofo di Nola" Hilary Gatti privilegia quello dell'interprete della crisi della propria epoca, di un Rinascimento che segna la fine del vecchio mondo e l'inizio del nuovo. Giordano Bruno fu insieme testimone della nascente cultura scientifica e pensatore capace di coglierne le implicazioni etiche.
Una vivace e avvincente narrazione attraverso la penna d'un professionista milanese - non credente - colpito dal tributo di affetto e devozione versato da una marea di gente alle esequie del cardinale Schuster. Marco Garzonio offre un approccio inedito e profondo alla personalità del vescovo; insieme mostra come il Cardinale si relazioni alla complessità del tessuto ecclesiale, sociale, politico della Chiesa Ambrosiana negli anni tormentati in cui visse la sua avventura pastorale (1929-1954) e Milano patì il fascismo e la guerra, per passare poi dalla lotta di Liberazione alla Ricostruzione. Schuster testimonia una fede che inquieta per radi-calità, capacità di riannodare i fili di una civiltà sfaldata, attingendo alla forza sorgiva e creativa del vangelo. A venticinque anni dalla beatificazione di Schuster, e altrettanti dalla prima edizione di questo libro, la presente nuova pubblicazione si accompagna all'auspicio che la straordinaria avventura di una città e del suo vescovo qui rievocata sia un esempio che dalle crisi, anche gravi, si può uscire migliori, cambiati dentro e con stili di vita ispirati a sobrietà e solidarietà. Questo è «ricostruire».
Il terzo volume presenta fra Pierre Benoit, esegeta e professore all'Ecole biblique et archéologique française di Gerusalemme, precursore nella riflessione biblica sull'Ispirazione e sulla Chiesa.
Recentemente Benedetto XVI ha rinunciato ad usare per se' il titolo di Patriarca d'Occidente. Qual'e' l'origine e il senso del titolo di patriarca? Quali i poteri dei patriarchi? Qual'e' la visione della Chiesa soggiacente ad essi?
La Chiesa cattolica negli Stati Uniti è oggi la prima chiesa del Paese per ordine di fedeli. Dopo una prima immigrazione irlandese risalente agli anni Quaranta dell'Ottocento, è stata una seconda ondata prevalentemente italiana, a cavallo tra XIX e XX secolo, ad alimentare il numero di fedeli cattolici. Il volume porta alla luce una parte della storia di questa emigrazione, focalizzando la propria attenzione sulle religiose italiane e sugli ordini femminili religiosi cui dettero origine. Un tassello di storia di genere, dunque, che consente di arricchire la storia della relazione tra cultura maschile e femminile in ambito confessionale.