
I primi secoli di storia della religione cristiana in un'esposizione concisa, ma completa e sistematica, scritta da un noto storico del cristianesimo. Partendo dalle radici ebraiche e dai principi fondamentali di una lettura critica dei testi sacri, Pincherle illustra i processi di diffusione del cristianesimo in Oriente e in Occidente, l'organizzazione della Chiesa primitiva, il rapporto tra cristianesimo e impero romano, fino alla metà del V secolo.
Caroline Pigozzi, vaticanista di «Paris-Match», ha incontrato i prelati di Cina, Australia, Stati Uniti, Canada, America Latina, Africa, Iraq, Polonia, Austria, Bosnia-Erzegovina, Francia e, naturalmente, Italia... Sarà tra loro il nuovo Papa? Per la prima volta i principi della Chiesa si confessano in un volume dall’approccio internazionale al mondo cattolico.
I cardinali intervistati: Paul Poupard , Philippe Barbarin, Péter Erdö, Oscar Andrès Rodriguez Maradiaga, Odilo Pedro Scherer, Emmanuel III Karim Delly, Vinko Puljic, Leonardo Sandri, Christoph Schönborn,Angelo Scola, Jean-Louis Tauran, Francis Arinze, Francis George,Wilfrid Fox Napier, Marc Ouellet, George Pell, Telesphore Placidus Toppo, Joseph Zen Ze-kiun, Stanislaw Dziwisz e Roberto Tucci.
Argomenti divendita
Tra gli intervistati c’è probabilmente il prossimo Papa.. Un libro che ha avuto un grande successo in Francia, tanto che l’autrice è vincitrice del premio “Prix Mumm” per i suoi reportage su Wojtyla. Il suo primo libro è stato un bestseller in Francia e Polonia e tradotto persino in arabo. La prefazione è di Marco Politi, giornalista vaticanista.
Destinatari
Un libro destinato a un ampio pubblico.
L’autrice
Caroline Pigozzi, francese di origini italiane, ha compiuto gli studi presso l’Istituto San Domenico di Roma e ha frequentato per breve tempo la facoltà di Giurisprudenza. In seguito agli studi di giornalismo presso la New York University, ha lavorato per «Le Figaro Magazine» e da tredici anni è a «Paris Match», per il quale si è specializzata nel settore religioso. A partire dal 1996 ha trascorso lunghi periodi in Vaticano a diretto contatto con il Papa. Per i suoi reportage su Wojtyla ha ricevuto nel 1997 il “Prix Mumm”. Il suo primo libro Le Pape en privé, bestseller in Francia e in Polonia, è stato tradotto persino in arabo.
Nel corso della prima Guerra Mondiale furono impiegate in trincea circa 33.000 unità tra Cappellani militari, preti– soldato e chierici. Si tratta di un pezzo di storia italiana poco conosciuta se non addirittura dimenticata su cui questo volume si propone di fare luce. Il libro, a cura di Mons. Vittorio Pignoloni, prosegue e approfondisce il discorso intrapreso con I Cappellani Militari d’Italia nella Grande Guerra. Relazioni e testimonianze (1915–1919) e raccoglie lettere, testimonianze e brevi diari recuperati dall’archivio dell’Ordinariato militare. Tra i documenti, particolarmente significativa è la lettera di don Angelo Giuseppe Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII, in qualità di Cappellano Militare presso l’ospedale militare di Bergamo.
Con la Prefazione di S. E. R. Mons. Santo Marcianò, Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia.
Celso Costantini (1876-1958) è una figura geniale oggi riscoperta. Integrò profili diversi e di assoluto rilievo. Fu pastore esemplare, scultore rinomato, scrittore fecondo, protagonista nell'arte sacra del secolo XX. Durante le due guerre mondiali fu insigne operatore di carità e pace riuscendo a salvare molte vite, dai "figli della guerra" a personaggi come Alcide De Gasperi. Amministratore apostolico di Fiume, fronteggiò Gabriele D'Annunzio evitando un bagno di sangue alla città martoriata. Primo delegato apostolico in Cina, vi compì gesta indelebili. Convocò e presiedette il Primo - finora unico - Concilio Cinese a Shanghai nel 1924. Accompagnò a Roma i primi sei vescovi autoctoni per essere consacrati dal Papa e da lui stesso nel 1926. Fondò il primo istituto religioso clericale indigeno nel 1927. Inaugurò L'Azione Cattolica Cinese nel 1928. Diede vita all'Università cattolica di Pechino. Sviluppò un intenso dialogo con le autorità politiche, sfociato nelle piene relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Cina. Nel 1946 rinunciò a ricevere la porpora a favore del primo Cardinale cinese. Da segretario del dicastero missionario della Curia romana dal 1935 al 1952, incentivò la decolonizzazione religiosa, promosse il clero indigeno e favorì l'inculturazione cristiana nei paesi di recente evangelizzazione. Divenuto Cardinale Cancelliere di Santa Romana Chiesa, fu tra i più stretti collaboratori di Papa Pio XII nell'ideare una casa comune europea, nel sostenere un ordine mondiale giusto e benefico e nel costruire un "ponte" stabile tra l'Oriente e l'Occidente del pianeta.
La Cina ha spalancato le porte per le Olimpiadi del 2008 e per l'Expo del 2010, presentandosi come un Paese in grande sviluppo economico e culturale. Ci sono segnali di un'analoga apertura in campo religioso? Una risposta in positivo è propiziata dalla presente opera che, partendo dalle imprese del Cardinale Celso Costantini in Cina, fornisce i fili del dialogo e offre soluzioni ai nodi problematici del rapporto tra la Chiesa Cattolica e il più grande Stato dell'Asia.
Le ultime riflessioni di Celso Costantini, Servo di Dio, non solo aiutano a conoscere meglio una vita ricca di vicende e di esperienze, ma servono anche a mantener viva la memoria di uno spirito nobilissimo, che ha reso grandi servizi alla Chiesa. Queste memorie, venute alla luce postume, continuano quell'opera di apostolato in mezzo alle anime, che fu per l'amatissimo Cardinale la ragione suprema del suo vivere terreno.
Questo lavoro presenta i documenti legati alla prima fase della così detta "crisi ariana" ed al concilio di Nicea (325). In esso si cerca di spiegare quale ruolo abbia avuto l'Imperatore Costantino, parte dei sostenitori di Ario e i loro avversari, seguendo la narrazione di Eusebio di Cesarea confermata da Atanasio. Si analizzano anche i documenti post conciliari arrivando alla conclusione che le lettere di Costantino alla Chiesa di Alessandria e quella del sinodo alla medesima, siano lettere false, prodotte solo dopo la morte di Atanasio. Tali lettere sarebbero la fonte principale su cui si basa la leggenda sull'anti arianismo del concilio.
Un testo sulla storia della Chiesa Cattolica.
Grazie ai Commentarii, tutto il mondo politico e religioso del Quattrocento europeo risorge davanti ai nostri occhi e si trasforma con l'evolversi di intricate vicende, attraversate da un infaticabile testimone-attore che compone la sua vita come un'opera d'arte e al tempo stesso la traccia come un disegno della Provvidenza, secondo una mirabile ambivalenza rinascimentale.
Nella collana "Sapientia ineffabilis" trova posto anche il linguaggio di Pio II, e le conoscenze geografiche allora conosciute. Nell'incontro con tanti popoli e culture desta interesse l'insieme delle argute osservazioni con cui il pontefice fa conoscere storia e caratteri di popolazioni. Lasciarsi prendere da questa lettura è un'occasione per immergersi nelle conoscenze culturali e storico-geografiche al tempo del secolo XV, alla vigilia dell'invenzione della stampa!
Nei Commentari Piccolomini non narra tanto la sua vita, quanto il suo operato di Pontefice; del modo in cui e arrivato sul soglio di Pietro; del programma politico che, in questo ruolo, aveva cercato di attuare i commentari di pio ii rappresentano un vero e proprio memoriale dell'ascesa di enea silv io piccolomini al pontificato, scandito in dodici libri, tanti quanti sono quelli dell'en eide virgiliana, modello di riferimento principe per il piccolomini, ai quali fu aggiunto il tredicesimo libro. I commentari possono considerarsi insieme come un'autobiografia, un a cronaca storica e sociale del tempo, una descrizione geografica molto minuziosa. La cronaca si interrompe con il tredicesimo libro, incompiuto, dove si narrano le vicende relative all'allestimento del la crociata, un sogno di pio ii che non ha mai visto la luce. I volumi sono stati t radotti dal latino in italiano corrente da mino marchetti e sono arricchiti da sedici illustrazioni a colori (otto per volume). Esse raffigurano gli affreschi della libreria piccolomini (duomo di siena) che narrano gli episodi salienti della vita di enea silvio piccolomini, eseguiti da bernardino di betto detto il pinturicchio.