
Una profonda riflessione sulle relazioni tra ebrei e cristiani da parte dell'Arcivescovo Emerito di Parigi. Il mistero d'Israele" alla luce del Vangelo di san Matteo. " La Promessa I miei occhi prevengono le veglie per meditare sulle tue promesse" (Salmo 119,148). L'invito a predicare gli esercizi spirituali ad un gruppo di monache diventa per l'Autore, allora prete della Diocesi di Parigi, occasione per meditare il mistero di Israele alla luce del Vangelo di san Matteo. Una visione profetica radicata nella tradizione ebraica da cui il Cardinal Lustiger discende. La seconda parte del volume raccoglie una serie di conferenze sul tema di Israele e delle relazioni tra cristiani ed ebrei. "
Una lettura in chiave vocazionale, secondo il medoto della Lectio Divina, del noto inno all'amore presente nella 1a lettera di S.Paolo ai Corinti. Nella sua 1a Lettera ai Corinti San Paolo mostra come la via piu eccellente" per realizzare il progetto di Dio sia l'amore. Un amore come soggetto, "senza declinazioni al genitivo", come termine di confronto del cammino della maturita umana e cristiana della persona. Ogni credente, in questo modo, e chiamato a scrutare le belle ed impegnative espressioni dell'inno paolino e riscoprirvi la propria vocazione all'amore"
La liturgia è la narrazione della salvezza, ma una narrazione che salva mentre narra, così come nella Genesi Dio crea gli esseri mentre li chiama per nome. La liturgia è la parola pronunciata dalla Chiesa che più si avvicina, per partecipazione, alla potenza creatrice della Parola di Dio. Perciò, nella Chiesa antica, liturgia non era semplice sinonimo di culto, ma aveva un significato più ampio, un carattere anzitutto ecclesiologico: rendere la Chiesa quello che è. Questa raccolta di articoli di p. Taft, divisi in tre grandi sezioni—una di taglio più introduttivo, una che propone lo studio di alcune questioni più specifiche, una di carattere più biografico—, con uno studio a tutto campo sulle liturgie cristiane, fa intravedere da più punti di vista (la sacramentaria, l’inculturazione, la pastorale, lo studio liturgico specifico...), la necessità dell’apporto sostanziale dell’Oriente cristiano, espresso caratteristicamente nelle sue liturgie, per equilibrare la coscienza della cattolicità che la Chiesa ha di se stessa.
Indice: La liturgia nella vita della Chiesa * “Presupposti orientali” e rinnovamento liturgico occidentale * Liturgia ed eucarestia * Lo sforzo missionario delle Chiese orientali come un esempio di inculturazione * Per una comprensione dell’oblazione dell’anafora bizantina * La questione dell’epiclesi alla luce delle tradizioni ortodossa e cattolica della lex orandi * La settimana santa nella tradizione bizantina * Liturgia e culto dei santi in area bizantino-greca e slava: problemi di origine, significato e sviluppo * Messa senza Consacrazione? L’accordo sull’eucaristia tra la Chiesa cattolica e la Chiesa assira d’Oriente promulgato il 26 ottobre 2001 * La “comunione nello Spirito Santo” nell’eucaristia bizantina * La salmodia liturgica cristiana: origini, sviluppo, decomposizione, crollo* Da “31 gesuiti si confessano. Imago Mundi” * Un pellegrinaggio alle origini della vita religiosa: i padri del deserto di oggi.
Queste bestiole dal volto umano ti diranno che nella vita ci sono più domande che risposte, che tante cose che sembrano importanti sono in realtà delle sciocchezze colossali, e che l'unica cosa che conta veramente è fare ciò che ci piace, seguire le proprie passioni, dare retta al cuore e usare la nostra testa.
"Una meditazione onesta e seria, lontana da ogni desiderio di 'fare letteratura' o sfoggio di cultura, di un uomo che, arrivato a ottant'anni, decide di mettere per iscritto i punti fondamentali del suo credo, confrontandosi con la sua fede cristiana, le sue ragioni e la sua necessità, senza dar niente per scontato o acquisito, cercando le proprie risposte a domande che sono teologiche, etiche, umane, alla luce di una fede conquistata e approfondita da letture, incontri, esperienze e considerazioni... E proprio perché non è un teologo né un letterato, ma un 'uomo come tanti altri', come vuole definirsi, la sua testimonianza può forse suscitare più risonanze e offrire più spunti di riflessione per tutti noi, uomini come tanti altri, che non libri più specifici di studiosi".
Osho ci accompagna nell'incredibile mondo dei chassidim: il movimento che nacque e si diffuse nel XVIII e nel XIX secolo nell'Europa Orientale, come un vento mistico al quale il più comune degli uomini si poteva avvicinare, sicuro di trovare una fiamma di vita in grado di dare un senso reale alla vita. Lo spirito del nostro tempo rende attuale quel messaggio, trasmesso da Osho nella sua purezza.
Questo libro comprende, con alcune modifiche e integrazioni, una serie di meditazioni pubblicate da Paoline nel 1995, in due volumetti: Il tesoro e la creta e Le ferite che guariscono. Nessuno ignora che la vicenda di Cristo comincia in una stalla e finisce su una croce. Ma il credente è chiamato a gettare il suo sguardo, e il suo desiderio, oltre il visibile, nello spazio dove irradia la luce della risurrezione. Ed è qui che si stabilisce la connessione tra la fragilità e la forza, quella che dà il via, e il senso, a tutta una serie di paradossi che la Bibbia e la liturgia non si stancano di proclamare, e che trovano in alcune sintesi vertiginose la loro formulazione più essenziale. Una per tutte: "Quando sono debole, è allora che sono forte" (2Cor 12,10).
Il "modo nuovo" di pregare prospettato da V. Albisetti in queste pagine presuppone l'esistenza di una dimensione inconscia dello spirituale: nell'essere umano, cioè, fin dalla nascita, è presente la capacità di trascendere se stesso. Dopo questa premessa di carattere psicologico, si sottolinea l'importanza di una preghiera fatta "con il cuore", cioè semplice e spontanea, autentica comunicazione d'amore con Dio, e "con il corpo", accompagnata cioè da un atteggiamento esteriore che favorisca la concentrazione e sappia valorizzare le capacità espressive del corpo. La seconda parte del testo offre suggerimenti pratici su come, dove, quando e quanto pregare, cui si aggiungono consigli psicofisici su come raggiungere una calma interiore che faciliti la preghiera.
Mentre il mondo televisivo segue il mitico "tour de France" del 1992, un giovane pavese inizia, nel silenzio dei camminatori, il lungo viaggio a piedi che da Lourdes porta a Santiago de Compostela, e poi fino all'oceano in cui va a finire l'Europa. Perché affrontare una fatica come questa? Non si tratta certo di una vacanza o di una sfida sportiva: il pellegrino Gandini ha bisogno della strada e della solitudine per placare il suo dolore. Il percorso è lungo, la speranza non sempre solida, la preghiera compagna: solo perseverando si può scoprire la bellezza del Portico della Gloria, che è sì quello romanico che immette nella Basilica di Santiago, ma lo sono anche tutte le cappelle e i rifugi che sul Camino de Santiago accolgono i pellegrini: portico di gloria perché in essi l'umanità si rigenera interiormente e il suo cammino diventa cammino dell'animo. L'"Invito alla lettura" a firma di Vittorio Messori, che costituisce la novità di questa ristampa, definisce l'opera un "libro importante".
È ancora possibile, oggi come sempre, per un cristiano non fuggire dal mondo e al tempo stesso non mettervi radici? Come dovrà essere il suo rapporto con la casa, le ore della giornata, il lavoro, il denaro, il potere, l'amore, i figli, i mass media, il tempo libero e la domenica? L'autore si propone di mostrare l'attualità del distacco e della libertà evangelica nella nostra epoca, nonché la loro praticabilità concreta. Egli passa in rassegna dieci fondamentali aspetti della vita quotidiana nella città secolare e segnala le possibili scelte di vita che si offrono al cristiano comune. Tra racconto autobiografico e riflessione epocale, un invito all'ottimismo sulla possibilità di affrontare oggi la vita e la morte con i sentimenti che furono di Gesù.
Le riflessioni raccolte nel volume sono frutto di anni di studio e di lavoro, ma soprattutto dell’incontro e dell’ascolto con numerose persone ferite. Ogni persona, con la propria storia, diventa maestra di vita e offre un frammento del grande puzzle della felicità: basta saperlo scorgere e cogliere. Il segreto della felicità, dice l’autore, è dentro di noi, nel più profondo del nostro essere, nel vissuto dei fatti e degli incontri quotidiani. Esso consiste nel saper vivere qui ed ora la vita, nel saper valorizzare tutto quello che si è e si ha, nell’accogliere la realtà che ci si presenta, senza sfuggirla.
Note sull’autore
Antonio Ventre, psicologo psicoterapeuta, vive e lavora a Torino. Ha lavorato nei servizi per la cura delle tossicodipendenze, nei servizi sociali, nelle comunità residenziali, nei servizi psichiatrici. Attualmente è impegnato presso il Servizio di psichiatria dell’Ospedale Molinette e collabora con alcune associazioni di volontariato. Insegna presso la Scuola di specializzazione per psicoterapeuti in analisi transazionale di Torino (ITAT), presso la Scuola per educatori professionali e all’Università di Torino nel settore dei Diplomi universitari per infermieri.