
Cinque saggi su autori e temi della narrativa del '900 europeo che cercano le tracce di un Dio ora chiaramente additato (Chesterton e Bono), ora invocato senza essere raggiunto (Buzzati) ora avvertito come domanda (Kafka e Ionesco) oppure semplicemente sottinteso, come discreto regista dell'epopea umana (Tolkien).
Questo libro racconta la storia e la vita di J.H. Newman, dai primi anni fino alla conversione al cattolicesimo. Il punto di partenza del volume è la provocazione lanciata da Benedetto XVI durante il suo viaggio in Gran Bretagna nel 2010, quando ha invitato a guardare a Newman come esempio di cristiano che ha vissuto tutto il problema della modernità e a imparare dalle sue tre conversioni, che sono di fatto tre conversioni alla realtà. Gli autori di questo profilo della vita di Newman hanno giustamente posto l'accento sul tema del "reale" e dell'"irreale" come chiave per comprendere Newman. "Possano le parole di questo volume permettere al beato J.H. Newman di parlare a voi, oggi: e ancor di più permettere alla sua conoscenza e al suo amore per Dio di raggiungere, attraverso di lui, i vostri cuori." (Dall'introduzione di Richard Duffield)
Conchita ci presenta Gesù così come lei lo vive nelle sue esperienze mistiche e nelle sue riflessioni in preghiera.
Dialogo tra un fervente credente e l'amico, ateo e razionalista. Botta e risposta in cui emerge la bellezza dell'istituzione della Chiesa voluta da Dio.
Moltissime visioni della monaca di Dresda sono state confermate dai fatti storici: avvicendamenti politici, la conversione della Russia, l’elezione al soglio papale di Ratzinger, lo strapotere della scienza, l’inquinamento che ci sta uccidendo e la reggenza, che sta per imporsi o si è già imposta, della gerarchia di Satana su questo mondo.
Preparatevi ad essere proiettati in un elenco drammatico di turbamenti della terra, predetti fino quasi al Tremila. Ma soprattutto, preparatevi a fronteggiare i 6666 giorni di buio, ovvero la dominazione sul mondo degli uomini di Satana. Si sono già insediati o stanno per insediarsi?
La malattia può essere un modo per entrare in noi stessi e fare verità? E se, di fronte a un ammalato, invece di provare disagio e imbarazzo, provassimo a metterci in ascolto? È la sfida di questa raccolta di pensieri sul perché del dolore, sul pudore, sulla consapevolezza della propria malattia, sulla speranza di guarire. Le tracce di un percorso nella malattia come occasione per ritrovare il senso del vivere e il legame profondo tra il corpo e l'anima che lo abita, tra la salute da riacquistare e l'armonia interiore da ricostruire mediante il perdono.
Cos’hanno a che vedere i Simpson con la Chiesa e il mistero di Dio rivelatosi in Gesù Cristo? Eppure, al cospetto di questi personaggi dissacranti, volgari, geniali e provocatori, la fede e la religione, pur irrise, non escono mai perdenti. I Simpson riescono in qualche modo a restituirci un’immagine dell’amore e della fede purificati dal buonismo e dal bigottismo. In questo libro ritroviamo la praticità di Marge, l’onestà intellettuale di Lisa, l’innocenza di Maggie, la provocazione di Bart, il bigottismo di Ned Flanders e la fede di abitudine del reverendo Lovejoy. Ma soprattutto troviamo Homer, che sembra non capire molto di Dio e del catechismo, eppure è un vero prediletto del Padre Eterno perché dentro ha ancora l’amore di un bambino per la vita e per la sua famiglia.
Gesù preferirebbe una serata con Homer e famiglia, piuttosto che con certi cristiani altezzosi... Azzardato? D’oh!
Don Diego Goso è sacerdote della Diocesi di Torino. Vive e lavora tra Leinì (TO) e Roma dove si occupa di pastorale giovanile e giornalismo. Collabora a diverse testate nazionali e locali e gestisce il blog «Lo Spillo.it» dove ogni giorno dialoga con i suoi lettori. Per Effatà Editrice ha pubblicato Cattolicesimo. Manuale di sopravvivenza, una ricerca umoristica sulla vita delle comunità parrocchiali; Scherzi da prete. Ridere della religione, religiosamente, una raccolta di aneddoti e testi comici sul mondo cristiano e le vite dei papi; e Il Vangelo secondo... Dr. House, un’analisi della famosa serie televisiva in chiave cristiana. Ama la birra e la tv come Homer, è pignolo nel lavoro come Marge, allergico ai benpensanti come Bart, passa molto tempo a leggere come Lisa e rimpiange purtroppo di non avere più l’innocenza di Maggie. Caso mai vi chiedeste perché ha scritto questo libro...
Un florilegio in cui il curatore ha raccolto il meglio del messaggio dell'Abbé Pierre, affinché queste briciole di spiritualità continuino a irradiare il cammino di uomini e donne del nuovo millennio. I pensieri, uno per ogni giorno dell’anno, sono tratti dalle sue riflessioni più significative.
Autore
Abbé Pierre (1912-2007), a diciannove anni entra in un convento di cappuccini dove compie studi di filosofia e teologia, nel 1939 lascia il convento e si dedica attivamente al salvataggio di ebrei perseguitati e alla lotta partigiana. Dopo la guerra viene eletto deputato e nel 1949 accoglie in casa sua Georges, assassino, ex ergastolano. Da quel primo incontro nasce la comunità di Emmaus: straccialioli che recuperano per le strade di Parigi tutto quello che la gente butta via. L’Abbé Pierre, instancabile pellegrino, ambasciatore dei diseredati nel mondo, muore il 22 gennaio 2007.
Una raccolta di lettere semplici e sincere che testimoniano i frutti prodotti dalla Parola annunziata, ascoltata e meditata dai detenuti.
...il titolo del volumetto: "In carcere ma liberi!" è una certezza e una speranza, liberi nel cuore perché l’ascolto della Parola rende tali e liberi nell'attesa di tornare nella comunità civile per essere uomini nuovi.
Ho potuto constatare personalmente il desiderio dei detenuti di ascoltare la Parola di Dio, difatti ogni qualvolta che ho visitato le carceri mi è sempre rimasto nel cuore il grido dei fratelli: “Dacci di quest’acqua”.
Nelle visite in carcere ho sperimentato la forza della Parola che seminata generosamente è destinata a portare frutti abbondanti.
Queste lettere semplici e sincere vogliono testimoniare i frutti prodotti dalla Parola annunziata, ascoltata e meditata.
L’amicizia spirituale, eredità del mondo greco, è stata praticata come una virtù fin dai primi secoli del cristianesimo. Non di rado essa si è trasformata in emulazione, sia per migliorare la vita sulla terra, sia come cammino verso il cielo. L’amicizia è infatti all’origine della fondazione di ordini, di slanci missionari, di scambi epistolari e opere di mistica.
Il volume è organizzato in tre parti – l’amicizia spirituale al maschile, l’amicizia spirituale tra donne e l’amicizia spirituale fra uomo e donna – dove vengono presentati brevi ma incisivi ritratti di cristiani la cui amicizia è stata feconda per sé e per gli altri.
Fra le coppie di amici famose che il lettore ritroverà: Girolamo e Paola, Francesco e Chiara, Erasmo da Rotterdam e Tommaso Moro, Teresa d’Avila e Giovanni della Croce,Vincenzo de’ Paoli e Luisa di Marillac, Hans Urs von Balthasar e Adrienne von Speyr.
Jacqueline Kelen, laureata in lettere classiche, da più di vent’anni lavora per FranceCulture e tiene conferenze e seminari sulla comunicazione in pubblico nelle scuole superiori. Studiosa dei miti della tradizione occidentale e della vita mistica, ha scritto molti libri tra cui Aimer d’amitié, La Déesse Nue e L’Esprit de solitude (premio Alef 2002).