
Essere interiormente appagati e più equilibrati, vivere più semplicemente: come riuscirci? Nella vita di ogni giorno spesso prestiamo troppa poca attenzione alla nostra anima. Il monaco benedettino Anselm Grün ci presenta la sua ricetta dell’arte di vivere bene, dodici percorsi diversi per dare una svolta decisiva alla nostra vita. Dalla vita, per la vita: troveremo tanti consigli pratici costruttivi, esperienze condivise e un’infinità di punti di vista sorprendenti per rendere la vita più facile. Un libro che ci invita a sperimentare la creatività con le possibilità offerte dalla nostra vita quotidiana che offre già a ognuno doni preziosi che la rendono degna di essere vissuta.
Il Testo di meditazione personale Signore, è bello per noi essere qui!, rinnovato nella forma e nella proposta, accompagna il nuovo anno associativo 2025/2026 dell’Azione Cattolica Italiana, rivolgendosi in modo particolare agli Adulti di Ac ma aprendosi anche a tutti coloro che desiderano accostarsi alla Parola. Guidati dalla luce dei Vangeli delle domeniche e delle feste dell'anno liturgico, i lettori sono invitati a intraprendere un percorso spirituale articolato su tre livelli di riflessione: Verità, Invito e Promessa. La Verità sollecita a interiorizzare la Parola, accogliendola nel cuore; l'Invito chiama alla conversione concreta nelle scelte quotidiane; la Promessa apre alla testimonianza personale e comunitaria, propria del battezzato e, in particolar modo, del socio di Ac. Questi è chiamato a vivere tutto ciò non da solo, ma accompagnato da una associazione che guida, sostiene e sollecita nell'agire missionario. Il testo si conferma così uno strumento prezioso per la formazione spirituale del laico, il quale, attraverso l'ascolto e la preghiera, giunge al discernimento. Il titolo del volume richiama l'icona della Trasfigurazione (Mt 17,1-9), sottolineando la bellezza di camminare insieme, nella sinodalità, con Cristo e per Cristo, accanto ai fratelli.
Un vero e proprio Evangeliario tascabile che pur nella semplicità della veste grafica racchiude la solennità e la ricchezza straordinaria del fondamentale libro liturgico. Sono raccolti i brani del Vangelo della liturgia quotidiana festiva e feriale dall'1 gennaio al 31 dicembre 2026. Un libro facilissimo da usare. Papa Francesco non ha smesso di ricordarci che «il Vangelo ha la forza di cambiare la vita! Esso è la Buona Novella, che ci trasforma solo quando ci lasciamo trasformare da essa. Ecco perché vi chiedo sempre di avere un quotidiano contatto col Vangelo, di leggerlo ogni giorno, un brano, un passo, di meditarlo e anche portarlo con voi ovunque: in tasca, nella borsa». La lettura assidua, unita alla meditazione e alla preghiera, dei testi della Parola del Signore, fonte inesauribile di salvezza, è il nutrimento indispensabile ed efficace dell’anima per un fruttuoso cammino di santità.
"Vi è mai capitato di sentirvi amici di una persona che non avete mai conosciuto? Vi siete mai sentiti talmente vicini a qualcuno che è vissuto millenni prima di voi da mettervi a conversare con lui? Suppongo di sì: i libri e lo spirito compiono di questi miracoli. Di recente a me è capitato con Giona, un po’ per caso. Credevo di sapere già tutto di lui dopo aver ascoltato la sua storia innumerevoli volte. Mi sbagliavo. Questa volta, mettendomi a leggere le pochissime pagine della Bibbia che raccontano la sua bizzarra vicenda, mi è sembrato di incontrarlo davvero". In queste brevi pagine l’autore entra in dialogo con Giona, intrattiene una corrispondenza con lui, lo interpella, lo chiama a fare verità in sé stesso, gli si fa accanto per aiutarlo a compiere quel passo, tanto faticoso quanto liberante, che porta verso la vita adulta. Ciascuno di noi può riconoscersi in quel Giona che si ribella a Dio e sceglie, per paura, strade mortifere, ma che porta in sé un profondo desiderio di una vita piena.
Cosa significa vivere la nostra vita come pellegrini? Da dove ha origine la nostra speranza? Da dove possiamo attingere forza sempre nuova per ripartire? Attraverso questa serie di meditazioni sulle Scritture, frére Matthew ci accompagna ad abbeverarci alle sorgenti della fiducia e ad ascoltare la voce di Cristo nella nostra vita, per scoprire che Dio è fedele e ci invita alla fedeltà ai nostri impegni e alla perseveranza nella strada dietro a lui.
"L’unico modo per comprendere le promesse di Dio è viverne ed essere grati per averle ricevute. Non temere di essere in cammino, ma vivi con radici profonde". Cosa significa vivere la nostra vita come pellegrini? Da dove ha origine la nostra speranza? Da dove possiamo attingere forza sempre nuova per ripartire? Attraverso questa serie di meditazioni sulle Scritture, frére Matthew ci accompagna ad abbeverarci alle sorgenti della fiducia e ad ascoltare la voce di Cristo nella nostra vita, per scoprire che Dio è fedele e ci invita alla fedeltà ai nostri impegni e alla perseveranza nella strada dietro a lui.
Una parola scorre sotto tutte le parole della Bibbia, come una corrente sotterranea, una nervatura delle pagine. Questa parola è "vita". A partire dal libro della Genesi, quando Adamo divenne un essere che ha vita (Gen 2,7), proseguendo con i racconti dell’Esodo quando, nei giorni dell’alleanza, il Signore disse: «Hai davanti a te la vita e la morte, scegli!» (Dt 30,19), attraversando i Salmi, la cui supplica più ripetuta è: «Fa’ che io viva!», fino ai Profeti, che rivelano il volto del Dio della vita, tale parola agisce da protagonista nascosta. Queste pagine ci accompagnano lungo un itinerario che culmina nella figura di Gesù: questi ha l’audacia di attribuirsi, come suo nome proprio, come sua identità, la vita: «Io sono la vita» (Gv 14,6); anzi, ne fa la sua missione specifica: «Sono venuto perché abbiano la vita in abbondanza» (Gv 10,10).
Non basta cercare risposte: serve ascoltare le domande. Quelle vere, che ci abitano nella fatica, nei legami, nei silenzi. In queste pagine di padre Gaetano Piccolo emerge una spiritualità che prende sul serio la vita, con le sue ferite e le sue attese. L’autore, ispirandosi alle chiacchiere degli anziani, udite da ragazzo nei crocicchi del suo paese, ci invita a un dialogo sulle questioni più pressanti della vita, che apra a un cammino senza scorciatoie, dove la fede non sia rifugio, ma spazio di verità. Le domande, così, diventano luogo di incontro con Dio, con sé stessi, con l’altro. Un testo essenziale e profondo, pensato per chi accompagna, per chi è in ricerca, per chi desidera abitare con autenticità le domande che ci fanno umani. Perché solo non sfuggendo alle domande, si può imparare a credere davvero.
L’obiettivo del volume è aiutare a riscoprire le radici spirituali, culturali e politiche del cristianesimo, ponendo l’accento sull’importanza della Pentecoste come elemento fondante della comunità cristiana evangelizzante. L’Autore con uno stile coinvolgente e accessibile, esplora il ruolo dello Spirito Santo nella storia degli uomini, mettendo in luce come la fede possa trasformare la società, la cultura e la politica. Nella prima parte il libro affronta il tema dell’opera dello Spirito Santo nella storia umana, mostrando come la santità possa incarnarsi nella vita di figure esemplari come don Luigi Sturzo, Alcide De Gasperi e il beato Francesco Faà Di Bruno. Nella seconda il focus si sposta nella società civile e sulle sue sfide. Nella terza parte, infine, ci si concentra sull’azione dei cristiani nel mondo, dall’emergenza educativa alla persecuzione strisciante anche in Occidente fino a denunciare la necessità di un nuovo slancio missionario e di autentica testimonianza, lontano da compromessi sulle verità della fede e dal politicamente corretto.
Le origini del culto dei sette Arcangeli descritte nel codice X.G.5 dell'opus De Septem Spiritibus
Un manoscritto ritrovato che svela le radici dimenticate di un’antica devozione cristiana. Riscoperto dopo secoli di oblio, questo affascinante manoscritto attribuito a mons. Tommaso Bellorosso – protonotario apostolico, esorcista, teologo e mistico del primo Cinquecento – offre un contributo unico e originale alla comprensione delle radici del culto dei Sette Arcangeli. Bellorosso fu uomo di vasta cultura e profonda spiritualità. Durante il suo incarico in Ungheria, e successivamente come vicario nelle diocesi di Palermo e Monreale, coltivò una devozione ardente verso gli spiriti celesti. Fu proprio a Palermo, nel 1516, che rinvenne un antico affresco raffigurante i Sette Principi assistenti al trono di Dio, all’interno della chiesa di Sant’Angelo, dando avvio a una riflessione mistica e dottrinale di straordinario valore. Il testo si distingue per la sua profondità esegetica e per l’influsso delle visioni del beato Amadeo da Sylva. Nelle pagine più intense Bellorosso analizza i nomi, le funzioni e i segreti mistici dei Sette Arcangeli, integrando rivelazioni mistiche ricevute da penitenti e materiali tratti da fonti profetiche ed esorcistiche. Un’opera unica, a cavallo tra teologia, mistica e devozione popolare, che illumina un filone spirituale tanto affascinante quanto controverso nella storia del Cristianesimo.
Note sull'autore
Carmine Alvino (Avellino, 1978), avvocato, conciliatore professionista ed esperto in bioetica e in diritto delle nuove tecnologie informatiche, da diversi anni, a seguito di singolari scoperte devozionali, si occupa della conoscenza, dello sviluppo e della diffusione del culto cattolico ai Sette Arcangeli Assistenti al Trono di Dio (Tb 12,15 - Ap 1,4), e più specificamente altresì dell’Arcangelo Uriele, per il quale recentemente ha stilato un’istanza volta alla sua approvazione di oltre 150 pagine, inoltrata alla Congregazione per le Cause dei Santi e al Santo Padre Francesco, in cui ha chiesto di approvarne il nome e di festeggiarne il culto il giorno 29 settembre di ogni anno accanto alla Santa Memoria degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Ha scritto oltre 40 libri sull’argomento e diversi articoli e creato un sito internet (www.settearcangeli.it) dedicato a questo tema.
Se i Vangeli fossero su WhatsApp, cosa ci scriverebbero? Viviamo in un tempo in cui tutto passa attraverso messaggi brevi, vocali e notifiche. E se anche i Vangeli potessero arrivare così, direttamente sul nostro smartphone?In questo libro originale e profondo, Franca Ferrandini Troisi immagina i quattro Evangelisti – Matteo, Marco, Luca e Giovanni – come se ci mandassero SMS spirituali: brevi frasi tratte dai loro scritti, capaci di toccare il cuore e far riflettere anche in pochi secondi. Ad ogni messaggio segue un breve commento che aiuta ad approfondire il significato del Vangelo nella vita quotidiana, in modo semplice ma mai superficiale. Un modo nuovo, fresco e attuale di incontrare la Parola, che parla anche oggi… proprio come un messaggio ricevuto da Chi ci ama di più.
Note sull'autore
Già docente di Epigrafia greca nell’Università di Bari, è madre di otto figli (una dei quali morta a tre anni) e nonna di tredici nipoti. Ha pubblicato diversi libri riguardanti le epigrafi greche di varie località, soffermandosi in particolare sulle iscrizioni della Puglia. Per molti anni si è occupata, insieme al marito, di formazione dei genitori e degli adolescenti, nel campo del volontariato.
Quando la vita crolla, cosa resta davvero di noi? Non è il riflesso nello specchio a raccontare chi siamo. Ma ciò che scopriamo guardandoci dentro, nell'intimità della coscienza, alla luce di Dio. In questo memoir intenso e coraggioso, Nardo si mette a nudo, senza difese, per raccontare una discesa e una risalita. La discesa nel dolore, nel senso di fallimento, nella perdita di ciò che sembrava solido e indistruttibile. Ma anche la risalita verso una luce nuova, che non viene dagli uomini, ma dall’incontro con il volto misericordioso di Cristo. Un racconto di sofferenza, sì – ma soprattutto di speranza.
Una testimonianza vera, profonda, che parla al cuore di chi ha vissuto l’oscurità e ora desidera rimettersi in cammino. Perché solo attraversando il buio con fiducia possiamo scoprire che Dio non ci abbandona mai.
Anche quando tutto sembra perduto, Lui è già lì, che ci aspetta.
Note sull'autore
È nato a Sorengo e cresciuto a Paradiso, in Svizzera, dove ha trascorso un’adolescenza ribelle e inquieta. A 24 anni un grave incidente in moto segna una svolta. Oggi, a 65 anni, vede chiaramente un “prima” e un “dopo” nella sua vita, e vive con gratitudine per la grazia ricevuta.

