
Veramente intensi e di sentito fervore sono questi dialoghi redatti dal padre francescano Leonardo Spada agli inizi del ’900. Il tema centrale trattato è quello della penitenza. Vi è il primo libro completamente legato al sacramento della confessione. Poi gli altri libri sono dedicati al decalogo. La parte finale del quarto libro è dedicato ai comandamenti della Chiesa e riprende anche l’ultima parte del primo libro. È un’opera organica in cui il tema centrale è la remissione dei peccati ed il fine della salvezza.
Esiste, in Italia nel mondo intero, un patrimonio inestimabile del quale spesso non ci accorgiamo o di cui sottovalutiamo l'importanza: una fitta rete di santuari e luoghi sacri eretti a ricordo e testimonianza di avvenimenti insoliti che hanno trasceso le facoltà conoscitive dei sensi umani e che la tradizione e la fede hanno identificato come miracoli. Su di essi gli autori hanno svolto un'indagine accurata, esaminando non solo i fatti che vi si sono verificati, ma anche la storia dei luoghi attinenti al miracolo. L'intento non è di fornire una spiegazione dei vari fenomeni, bensì di offrire delle indicazioni per stimolare un interesse e uno studio più approfondito di una materia e di un patrimonio che possono fornire un valido contributo all'ampliamento della conoscenza.
Michael Davide Semeraro racconta la vecchiaia come un capitolo originale dell'esistenza e non come un'età triste e rassegnata. Un libro per tutti, che attinge alla spiritualità semplici e preziosi consigli sull'arte di "inventare la vecchiaia", anche quando si è costretti a fare i conti con il semaforo rosso della debolezza, della solitudine e della malattia. Un libro non solo per "vecchi", che migliora la qualità della vita e aiuta a riflettere su un passaggio cruciale e inevitabile di ogni esistenza.
Prete eremita, che cammina a piedi dal 2013, da quando ha compiuto in solitaria il Cammino di Santiago senza zaino e senza soldi, Johannes Maria Schwarz racconta la sua parabola umana e spirituale, i suoi viaggi e i suoi pellegrinaggi. Una voce molto conosciuta nel mondo cattolico: sul proprio canale YouTube, infatti, l'autore ha 95.000 iscritti e quasi un milione di visualizzazioni. Le sue parole si rivolgono a un pubblico trasversale ed estremamente eterogeneo, interessato alle storie di vita e di fede e ai cammini a piedi.
La raccolta delle opere di santa Caterina da Genova (1447-1510) costituisce un autentico tesoro letterario e mistico, accantonato dagli studiosi per tanti anni e ora da ricollocare nel vasto panorama agiografico della storia letteraria della religiosità d’Italia. Questa pubblicazione ridona visibilità a un’opera che (insieme al Breve compendio di perfezione cristiana di Achille Gagliardi/Isabella Cristina Berinzaga) generò un notevole influsso italiano sulla Scuola francese di spiritualità del XVII secolo. Caterina si riallaccia alla tradizione francescana (di San Bonaventura e di Iacopone da Todi) dandole una forma decisamente innovativa quanto a lessico e a unicità d’esperienza. Nella storia della spiritualità occidentale appare come un fiore di rara bellezza il cui profumo, a distanza di oltre cinque secoli, rimane inalterato.
Il cuore della spiritualità russa pulsa grazie al fecondo rapporto tra misticismo e teologia, che si illuminano l'uno con l'altra e diventano esperienza vissuta. I mistici russi vivono ancora oggi nella tradizione dei padri del monachesimo antico, fondandosi sui capisaldi della preghiera e della custodia dei pensieri. A partire dal XV secolo, sono presentate in questo volume le figure più significative del misticismo russo di area monastica, da san Nilo di Sora al vescovo Ignatij Brjančaninov, con uno sguardo d'insieme che abbraccia personalità più note, come Paisij Veličkovskij e Serafino di Sarov. Vite intense, temperamenti diversi ma che ci fanno trovare spunti di crescita personale nello spirito.
Se davvero si vuole essere cristiani non bastano discorsi generici o semplicemente attenti alle motivazioni; occorre una sapienza spirituale che governi la vita e venga tradotta in vita, una sapienza che sappia indicare “come si fa”, qual è la via e come imboccarla praticamente.
Con inusuale capacità e stile sapienziale, le pagine dell’autore mostrano quali siano le porte per entrare nella vita spirituale e come fare a percorrerla. È un parlare per esperienza all’esperienza, al fine di risvegliarla.
L’itinerario rende ragione dei fondamenti della vita spirituale secondo l’insegnamento della grande tradizione della Chiesa d’Oriente e d’Occidente (Scritture e Padri sono i riferimenti costanti), e insieme ne rende accessibili il fascino, la comprensione e la percorribilità, affinché i cuori tornino capaci di credere alla promessa di Dio rivelata nel Signore Gesù.
Sommario
Presentazione (L. Guccini). Introduzione. Prima tappa. Le ragioni della fatica: la fatica inutile. Seconda tappa. La fatica della lotta: la fatica giusta. Terza tappa. La sapienza che viene dall’alto. Quarta tappa. Il principio del discernimento. Quinta tappa. La ricerca del frutto. Appendice. Isacco il Siro: discorso 37. Massimo il Confessore: commento al Padre nostro. S. Francesco: le ammonizioni.
Note sull'autore
Elia Citterio, nato a Inverigo (CO) nel 1950, sacerdote della diocesi di Alessandria, vive nella Comunità dei Fratelli Contemplativi di Gesù, in Capriata d’Orba (AL), studiando in particolare i fondamenti patristici della tradizione orientale e il rinnovamento filocalico che caratterizza in epoca moderna e contemporanea il mondo ortodosso.
Il testo contiene il materiale preparatorio - in certo senso gli abbozzi - di una grande opera di predicazione ("Opus Sermonum") progettata dal Maestro domenicano (1260-1328 ca.) che però non ci è giunta. Ci troviamo così in presenza di un caso unico nella storia del pensiero e della spiritualità: nella officina, per così dire, di un intellettuale medievale, di fronte alla testimonianza viva del suo metodo di lavoro, nella fase di preparazione di un'opera. L'importanza eccezionale di questi abbozzi - peraltro sviluppati spesso come un'intera predica - sta nel fatto che essi mostrano in tutta evidenza i temi principali che Eckhart ha avuto sempre in mente e che intendeva trattare. Ritroviamo qui perciò, in primo luogo, la concezione dell'uomo distaccato, che nel distacco è fatto una cosa sola con Dio: in cui soltanto, per grazia, assume reale consistenza, davvero è, non più smarrito nell'oceano doloroso della lontananza dall'essere, dal Bene.

