
Nel libretto vengono indicati i compiti e le caratteristiche della nuova evangelizzazione. Partendo dal presupposto che per nuova evangelizzazione" non si intende l'annuncio di un Vangelo nuovo, cioè diverso, ma il rinnovamento del suo primo e originario annuncio attestato negli scritti del Nuovo Testamento, in questo libretto vengono indicati i compiti e le caratteristiche della nuova evangelizzazione: aprire i nostri orizzonti, liberarci dalle nostre carceri, condurci a Dio, che è amore e fonte della vita. "
Un momento di silenzio all'inizio della giornata o alla fine prima di dormire. Lasciare da parte il ricordo di quanto si è vissuto o il pensiero, talvolta la preoccupazione, per quanto ci aspetta da vivere. Solo così, nel silenzio, si può dare spazio alla meditazione per incontrare e dialogare con Dio in noi. Il volume vuole accompagnare e sostenere il lettore in questo momento. Propone un breve brano per ogni giorno dell'anno. Trecentosessantacinque letture che corrispondono al giorno e al mese sotto cui sono elencate e particolarmente adatte, in alcuni casi, a specifiche ricorrenze liturgiche: la Quaresima, la Pasqua, l'Ascensione e la Pentecoste, l'Avvento e il Natale. «Lo scopo di questi testi è quello di introdurre il lettore ai pascoli della preghiera ove è possibile incontrare Colui che oltrepassa qualsiasi umana definizione» (dalla Premessa).
"Seme di vita" che nutre la nostra "fame di vita" (cf. Lc. 8, 11), la Bibbia è, per il cristiano, testo vivente, luogo privilegiato per l'incontro con Dio, compagna inseparabile per chi vuole condurre la propria vita sulla strada della Parola. Eppure spesso i cristiani hanno della Bibbia una conoscenza superficiale e le dedicano solo una lettura sbrigativa e saltuaria. L'intento dell'Autore attraverso queste pagine è di far scoprire e accendere l'interesse del lettore per i tesori nascosti nei testi sacri. Cos'è la Bibbia? Come si "rapportano" l'Antico e il Nuovo Testamento? Come va letta? Che cos'è la lectio divina? Come può alimentare la preghiera personale? Sulla base di questi argomenti, con un linguaggio accessibile a tutti, Stinissen - in occasione del Sinodo dei Vescovi ("La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa", ottobre 2008) - offre una meditazione sulla Parola di grande profondità spirituale e ricca di spunti stimolanti.
Il tempo è un dono di Dio, che in qualsiasi momento ci offre la possibilità di uscire dall'isolamento dell'egoismo e di incamminarci per la via giusta. Una serie di meditazioni sulla bontà di Dio che, attraverso il tempo, può illuminare la nostra vita in ogni situazione, perché possiamo comunicare con il bene che ci circonda, imparando a fidarci dell'amore divino.
L'amore muove il mondo. Da sempre. È un'esigenza dell'essere umano - quella di amare ed essere amati - forte, eterna, insopprimibile che ha informato in ogni tempo e cultura le arti, la letteratura, la mistica, la filosofia. In queste pagine l'autore ne propone una riflessione a "tutto campo": dall'amore sponsale a quello che lega due amici; dall'amore trinitario all'amore di Dio per l'uomo e dell'uomo per Dio e il prossimo. Con rara profondità e grande capacità divulgativa Stinissen illumina sul senso profondo di questo sentimento umano e divino, "la più universale, la più potente e la più misteriosa di tutte le energie cosmiche" (Theillard de Chardin).
L'intenzione del libro non e ispirare che cosa sia il tempo. La questione invece e: come possiamo vivere nel tempo ed essere tuttavia sostenuti dall'eternita?
Quando diciamo che l'essere umano è a immagine di Dio, a quale essere umano pensiamo? Una certa retorica antievangelica sul valore salvifico della sofferenza, quanto in realtà è violenta nei confronti delle persone con disabilità? In quest'opera a due voci, Simone Stifani, a partire dal proprio vissuto, offre chiavi di lettura che interrogano la comprensione della disabilità da parte di chi non la vive, mettendo in discussione un immaginario di Dio, della chiesa, dell'essere umano pensato e narrato sempre dai presunti "normali". Luciano Manicardi ricorda che ciò che chiamiamo "disabilità" è una possibilità dell'umano. Una possibilità indesiderata ma reale. La vulnerabilità è una dimensione antropologica costitutiva dell'umano, che anche i vangeli affrontano: lo sguardo di Gesù si pone in modo particolare su quelle persone malate nel corpo e nella psiche che noi oggi chiamiamo "disabili". Prefazione di Veronica Donatello.
Biografia su San Francesco che insegna ad amare, nel Santo di Assisi, la concezione francescana della vita. Questo libro e entrato di diritto tra i classici della letteratura francescana. Un testo che riesce a cogliere - attraverso una scrittura semplice e coinvolgente - l'attualita del Santo di Assisi, cosi da presentarlo vivo anche al lettore di oggi.
Aspettando la sua beatificazione, torna in libreria il racconto della straordinaria vita di Armida Barelli, la donna che 100 anni fa fondò l'Università Cattolica, unica tra tanti uomini e che si impose con le sue scelte e la sua tempra nel mondo cattolico femminile, cambiandone la storia.
Per san Francesco il bacio al lebbroso fu il gesto decisivo che lo avviò sulla via della piena e autentica vita secondo il vangelo, che lo porterà a «far pace» con tutte le creature: anche con fratello lupo, perfino con sorella morte. Anche per padre Bob, francescano americano, l'esperienza traumatizzante dell'incontro con una aggressiva forma di tumore maligno è stata l'avvio di un difficile cammino verso la scoperta sentita e vissuta della paternità di Dio, verso la pacificazione con sé e con il creato, a cominciare proprio da fratello cancro.Queste pagine sono come il diario interiore della sua sofferta e vitale esperienza, scandite dal continuo riferimento a momenti decisivi della vita di san Francesco, rivissuti e attualizzati nella propria vita di uomo colpito dalla sofferenza.
Destinatari
Pur d'intonazione francescana, il libro, per la viva attualità del tema affrontato, potrà interessare un pubblico molto vasto, non solo di credenti.
Autore
Robert M. Stewart, frate minore statunitense, era professore all'Università San Bonaventura nello stato di New York. Nel 1996 fu colpito da una forma particolarmente aggressiva di sarcoma alla coscia, che negli anni successivi si diffuse dapprima a tre costole e infine al fegato.Queste sue riflessioni risalgono a un anno prima della sua morte, nel settembre 2001.