
In una società in cui tutto sembra spezzato, frenetico, veloce... gli "appunti per la vita" sono una sosta ristoratrice per "prendere il largo" e stare in disparte, là dove il tempo e la luce si uniscono nella gioia del momento. La comunicazione, nella sua vera profondità, ha un solo scopo: costruire relazioni d'amore autentiche. Ed è soprattutto per questo che in ciascuno di noi alberga un bisogno inarrestabile di comunicare... per oltrepassare il confine della parola scritta e del pensiero e giungere là dove probabilmente è racchiusa l'essenza stessa della vita. "Quando un uomo ama, il suo cuore trabocca di questo amore e vorrebbe condividere la sua gioia con gli altri; questa caratteristica l'ha ereditata dal suo Creatore." (Dal Catechismo per i giovani, Youcat, n. 2)
L'autore scopre per la prima volta la sua vena spirituale, a tratti addirittura mistica. Brevi riflessioni, quasi delle poesie, che squarciano le nubi e creano un canale diretto tra l'esperienza terrena e umana (il mondo, il proprio cuore, le relazioni...) e il cielo abitato dallo Sposo: "Lo Sposo, luce profonda, parla. La sua voce è di un silenzio profondo, avvolgente, caldo. Le orecchie dell'anima gustano i sussulti delle sue parole. Sono parole piene d'amore, dell'amore che Lui, innamorato folle, porge" .Il libretto è arricchito da foto d'autore che accompagnano i testi e rendono questa pubblicazione adatta per tutte le età; un piccolo scrigno da donare a tante persone per varie occasioni.
Chi è il bambino evangelico? È il cristiano, che vive la complessità della vita contemporanea dando il meglio delle proprie facoltà umane ed esprimendo con tutto se stesso anche la trascendenza della Grazia divina, che ha ricevuto con il battesimo. Ezio Aceti propone il suo libro più profondo e mistico, raccontando come ciascuno di noi può essere, anzi è, il "bambino evangelico". Siamo figli che hanno ricevuto il seme della Grazia, che si trova depositata nel nostro cuore. Siamo figli che ricevono l'amore incondizionato di Dio e che danno la propria testimonianza, come fratelli, in un mondo in piena deriva narcisistica. Eppure, riallacciare i legami è possibile, i cristiani sono chiamati a farlo: la crisi è un'opportunità, va vista come il dolore di un parto, nella direzione dell'amore e della costruzione di un mondo accogliente, unito e plurale.
In un mondo in continuo cambiamento è importante non solo saper cogliere i semi di progresso e di novità al servizio della crescita, ma anche mantenere vivi i valori fondanti la persona e l'educazione. E la Chiesa ci ricorda che la prima comunità è la famiglia, terreno ove ciascun essere umano cresce e si sviluppa. Il volume si articola in cinque capitoli che trattano dei fondamenti dell'educare, dall'infanzia alla giovinezza, e si propone di accompagnare genitori, educatori ed educatrici, insegnanti, nel loro delicato compito educativo, mediante un'"alfabetizzazione" relativa ai processi di crescita umana e dei bambini, dei ragazzi e degli adolescenti.
La complessità del mondo contemporaneo porta con sé il tratto del pluralismo e, con esso, le spinte più contradditorie. In questo contesto, è facile cedere a tendenze disgregatrici e antagonismi più spietati. Papa Francesco nell'enciclica Fratelli tutti ci invita ad "accarezzare il conflitto". Accarezzare il conflitto per unire e mettere insieme le ragioni di tutti, per imparare anche a litigare bene e per confrontarsi in modo costruttivo. Quali sono dunque gli atteggiamenti da adottare? Quali i germi del Vangelo da disseminare? Come sapere che è proprio nel concreto e nel reale che Dio ci attende? Con il suo consueto linguaggio confidenziale e diretto, il Dottor Aceti, dalle pagine di questa piccola perla, suggerisce modalità, ispirazioni e criteri per entrare in questo mistero e in questa sfida inevitabile: entrare nei conflitti per portavi luce, serenità e appianamento.
Dieci meditazioni per ricongiungerci con le nostre fragilità. Scritto con il suo consueto stile brillante e diretto, il Dott. Aceti ha saputo parlare della fragilità facendone elogio. Il mondo contemporaneo, frenetico e inarrestabile, trascina tutto e tutti in un vortice che sembra escludere i "fragili". Non c'è tempo per chi invecchia, per chi è malato, per chi non produce, per chi va lento, per chi non sta al passo. Eppure, il segreto del vivere sta proprio lì, nella fragilità costitutiva di ogni persona: una dimensione con la quale occorre riappacificarsi.
La preghiera è un bisogno dell'essere umano, paragonabile al mangiare e respirare. La preghiera nasce dal desiderio di superare i limiti umani e di entrare in contatto con l'infinito. Il Dottor Aceti, con il suo inconfondibile stile semplice e schietto, sottolinea l'importanza di riconoscere i propri limiti non come debolezze, ma come opportunità per avvicinarsi a Dio. Il libro si propone di guidare il lettore nell'imparare a pregare, seguendo i versetti del Vangelo di Matteo, per sperimentare la presenza di Dio nella propria vita.
Un grande pericolo che rischiamo di correre è vivere nell'illusione di sapere chi siamo. Ciascuno di noi è abbastanza lucido per giudicare gli altri, ma farlo con se stessi è più difficile: ci esaltiamo o ci denigriamo. Percepirsi come si è realmente è molto arduo, eppure quanto è importante prendersi cura di sé! È un cammino progressivo, faticoso ma avvincente, dove si impara a gustare la vita in pienezza e a riconoscere cosa veramente conti nella nostra esistenza. In queste pagine, scritte a quattro mani, gli Autori ci conducono in un viaggio - sia di impronta psicologica che spirituale - per apprendere, passo dopo passo, ad amarsi pienamente e tornare ad essere liberi. Ci accompagna l'esperienza di Francesco d'Assisi: è anche grazie a lui che impariamo a dare un senso nuovo alla nostra vita e riscoprire il senso di infinito che abita il cuore dell'uomo.
Come che vada o venga, è sempre vero che non è mai troppa. La pazienza, come l'attesa, dona sapore alle cose. Le pagine del libro sono incentrate «su quattro personaggi e sulle loro storie; si tratta, indubbiamente, di storie "vere", nel senso che diamo oggi a questa parola, in quanto le fonti a disposizione sono indubbiamente di prim'ordine anche dal punto di vista storico; quattro storie, ma non quattro mondi diversi: i primi due protagonisti sono infatti madre e figlio (Monica e Agostino), mentre gli altri (Francesco e Chiara) appaiono indissolubilmente legati dalla sequela di Gesù povero, un percorso sulle vie di Dio nel quale l'uno fu guida sapiente per l'altra, che dal proprio canto lo riconobbe come un punto di riferimento indiscusso, la sua più grande consolazione - così scrisse nel proprio Testamento - dopo Dio. Quattro itinerari diversi, attraverso cui i protagonisti hanno dovuto apprendere sulla loro stessa pelle cosa significhi aver pazienza, non stancarsi, non irrigidirsi, non deflettere dai propri obiettivi. Quattro storie che possono insegnare tanto a persone come noi, sempre di corsa, sempre in ritardo, incapaci di attendere anche un minuto in più, ai quali è stato tanto difficile abituarsi alla quarantena forzata che il Covid-19 ci ha imposto (e che ha propiziato la scrittura di queste pagine)» (dall'Introduzione).
LIBRETTO CHE SI LIMITA A RICOSTRUIRE LA STORIA COSI`COME LE FONTI CE LA TRASMETTONO, CERCANDO DI NON FORZARLE CADENDO NELLA RETORIA. Si prova spesso un notevole imbarazzo a parlare del dolore: da un lato se ne ha quasi paura, dall'altro si teme di pote r cadere nella superficialita o, peggio ancora, nella retorica. Eppure la sofferenza e`connaturale alla nostra vita: appare parte ineliminabile di essa: e`una dimensione del vivere quotidiano, in tutta la sua realta drammatica e cruenta. A volte, perr, riesce anche a mostrare tutta la sua luce. Come nell'esistenza di francesco, che lodava dio per coloro che sostengono infirmitate e tribulazione" ed anche "per sora nostra morte corporale". Non si puo`parlare facilment e del dolore se non se ne ha fatta esperienza. Francesco, invece, lo ha vissuto appieno, nella solidarieta con cristo crocifisso, e il dolore e`divenuto per lui, e attraverso lui, fonte di luce. "per que sto - ci dice l'autore - racc ontarne la storai, cercando di evitare ogni tipo di forzatura, mi e`sembrata la cosa migliore". "
Il colloquio con il Crocifisso nella chiesa di San Damiano è uno degli eventi più noti della vita di Francesco: dinanzi a quell'immagine, il Poverello riceve dal Signore la richiesta di "riparare la sua Chiesa". Quale ruolo ha avuto la croce nell'esperienza del Santo di Assisi? Può un'opera d'arte continuare a "parlare" all'uomo di oggi? L'Autore - a partire dalle Fonti - ci guida in un affascinante percorso tra arte, storia e spiritualità e ci accompagna fino al cuore dell'avventura cristiana di san Francesco.