
Il testo dal titolo “Saint Lucy” è la versione inglese del libro "Santa Lucia".
Dal Meeting di Rimini 2012, riflessioni e progetti per vincere una crisi che sacrifica la dignità delle persone alle pretese di un'economia cieca e arrogante. Contributi di Benedetto XVI, Mario Monti, Giorgio Vittadini, Javier Prades, Mary Ann Glendon.
“Non è forse strutturalmente impossibile all’uomo vivere all’altezza della propria natura? E non è forse una condanna questo anelito verso l’infinito che egli avverte senza mai poterlo soddisfare totalmente? L’Infinito, per farsi risposta che l’uomo possa sperimentare, ha assunto una forma finita.” – Benedetto XVI
L’autore, con l’ausilio di nuove scoperte, ricostruisce con rigore il viaggio ad Avignone di Caterina da Siena e dei suoi compagni nel 1376, nonché la sua occasione immediata cioè la missione di pace in favore di Firenze, condannata con l’interdetto da papa Gregorio XI. Ha poi descritto la permanenza di Caterina ad Avignone e l’intenso scambio con il papa sui temi della pace, della crociata in terra santa, della riforma della Chiesa e del suo ritorno alla sede di Roma, che in lei risultano interdipendenti.
Il risultato della partenza del papa da Avignone, lungi dal rappresentare il fallimento della missione di Caterina ne rappresenterà il suo coronamento.
Biografia su Anna Maria Fulgida Bartolacelli. I temi trattati riguardano il significato della sofferenza e del male in generale, il senso della vita in condizioni di gravi disabilità, il rapporto del malato con la società e infine il valore salvifico della sofferenza dell'uomo unita a quella di Cristo.
Ecco un'antologia speciale. Molto più di un glossario. Dalla A alla Zeta, le certezze più salde e feconde su cui poggia la profezia di don Tonino Bello, il suo alfabeto esistenziale: le parole centrali da articolare, i verbi fondamentali da coniugare per rinascere alla fede e legarla alla vita. Ad ogni lettera sono associati diversi temi (A: Altro, Amare, Avvento; B: Bambini, Bellezza, Buona notizia; P: Pace, Povertà, Profezia; S: Segni, Speranza, Stupore...) proponendo brevi brani tratti dai testi o dai discorsi di don Tonino (molti sono inediti) e seguiti da una citazione biblica, che ne amplifica il senso. Un vademecum per diventare "contemplattivi", uomini e donne, giovani e adulti di preghiera e di azione; capaci di frequentare il cielo e la terra, la Bibbia e il giornale, gli orizzonti complessivi e i cantieri della cronaca. E' la parola di un vescovo speciale, parola di un uomo a stretto contatto con la parola di Dio. Introduzione di Antonio Riboldi.
Questo volume costituisce una sorta di breviario intessuto di cronaca e di eternità:: 365 brevi ma intense riflessioni, una per ogni giorno dell'anno, sui temi più: impegnativi e decisivi per il cristiano. Dalla vita alla morte, dalla preghiera al servizio, dalla Parola alla testimonianza, dalla Croce alla Pasqua. Chi ci accompagna è: il servo di Dio don Tonino Bello, un testimone che ha incarnato la fede nell'impegno feriale, con lo sguardo costantemente rivolto agli orizzonti del Regno di Dio. In volume rilegato, un regalo ideale per ogni occasione.
Legate intorno all'unico dorso, ecco le pagine più audaci e profetiche di don Tonino Bello. Il messaggio che le abita è: per bere l'azzurro del cielo - cioè per vivere la comunione, la santità, la missione - occorre immergersi nel quotidiano e dissetarsi alla fonte della fratellanza. Ecco dunque il breviario del vescovo della fede, della speranza, della carità. Icona di pace, giustizia, salvaguardia del creato. Perennemente in estasi verso l'alto e verso l'altro. Cielo e terra. Parola e vita. Stola e grembiule. Identità e prossimità conviviale. In tre corpose sezioni antologiche - Essere Chiesa oggi, La navata del mondo, Briciole di pane sapido - il disegno generativo della novità cristiana, annunciata e testimoniata da un cuore senza confini.
Ogni viandante ha bisogno di una guida che lo indirizzi sulla strada: don Tonino può esserlo oggi in maniera ancora molto attuale, per la sua capacità di accorgersi delle deviazioni inopportune, di evidenziarle come tali e di saper proporre un’alternativa più ricca di senso. Per questo motivo, specie per chi muove i primi passi del proprio cammino, potrebbe essere utile portare in bisaccia un po’ dell’esperienza di questo prete pugliese.
Don Tonino (così amava firmarsi e così tutti affettuosamente chiamavano mons. Tonino Bello) nacque ad Alessano (Lecce) nel 1935. Ordinato sacerdote nel 1957, fu educatore in seminario e parroco. Nel 1982 divenne vescovo di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi. Costruttore infaticabile di pace e di dialogo, dal 1985 presidente nazionale del movimento Pax Christi, fu pastore mite e difensore dei poveri, degli immigrati e degli ultimi che ospitò anche a casa sua. Colpito da un male incurabile, visse il suo calvario facendone un “luminoso poema”. Morì il 20 aprile 1993. Scrittore ispirato e profeta della speranza, si è imposto all’attenzione del pubblico per la profondità del suo messaggio e la freschezza del suo stile. La pubblicazione delle sue opere è stata possibile grazie all’accurato lavoro della Fondazione Don Tonino Bello in collaborazione con le Edizioni San Paolo.
Contenuto
Fede, speranza, carità. Virtù teologali. Architravi di santità. Don Tonino Bello ha frequentato queste dimensioni dello spirito nella ferialità del vivere; le ha interpretate e testimoniate con esemplarità nell’esperienza episcopale. Diventano, ora, briciole di riflessione dagli scritti del grande pastore. Poche parole, autentiche e rigeneranti, che, se accolte in radice, valgono più di mille libri, generano più di mille vocazioni, disegnano più di mille arcobaleni.
Destinatari
Raccomandato ai giovani. Ma è anche una grande testimonianza per tutti.
Autore
TONINO BELLO (Alessano 1935 - Molfetta 1993) è stato vescovo di Molfetta-Ruvo di Puglia-Giovinazzo-Terlizzi. Testimone di Cristo, amante dei poveri e della povertà, campione del dialogo, infaticabile costruttore di pace, ha attraversato la navata del mondo facendo della propria vita un’esperienza di servizio e di santità. Con la parola, lo scritto e i gesti ha indicato un sentiero di rinnovamento della vita cristiana aperto alle sfide del terzo millennio. Nel 2007 la chiesa cattolica lo ha proclamato Servo di Dio, avviando il processo di beatificazione e canonizzazione.
Tre icone bibliche per credenti in cammino, estrapolate dai vangeli di Luca e di Giovanni, nel sorprendente commento di don Tonino Bello. Corrispondono alle parole chiave del pontificato di papa Francesco: misericordia, servizio, missione. Il vescovo santo, come il pastore universale, cerca il volto di Cristo nella Bibbia: lo contempla e accarezza sulla Gerusalemme-Gerico: nel luogo della lavanda dei piedi; al pozzo di Sichar. E nell’oggi: lo contempla nelle odierne periferie esistenziali; entra nella storia secondo la logica dell’incarnazione; sceglie di amare i poveri in modo viscerale.
I pensieri qui raccolti dalle sue più diverse pubblicazioni o interventi intendono esprimere l’integrale generosità di una vita spesa per Dio e per altri, in particolare per la dignità e la difesa dei più bisognosi, degli ultimi, degli indifesi.
Don Tonino Bello è stato una spina nel fianco, se così possiamo dire, sia per la Chiesa sia per la società. La sua parresia evangelica è andata oltre ogni confine. Comunione, evangelizzazione e scelta degli ultimi sono stati i perni su cui egli ha sviluppato tutta la sua attività nella Chiesa (la «Chiesa del Grembiule») e nella società. Rimane uno dei profeti del Novecento.
Tonino Bello, nato ad Alessano (LE) il 18 marzo 1935, rimarrà sempre, anche da vescovo, «don Tonino». Studia in seminario, prima a Ugento poi a Molfetta. Frequenterà l’Onarmo (Opera nazionale assistenza religiosa e morale degli operai). L’8 dicembre 1957 è ordinato sacerdote e dopo un anno viene nominato maestro dei piccoli seminaristi. Nei successivi diciotto anni è capace di mediare tra severità del metodo ed esigenze giovanili. Collabora per la diocesi alla rivista Vita nostra. Alla fine degli anni Settanta è nominato parroco di Tricase, la cui esperienza gli fa toccare con mano l’urgenza dei poveri, dei disadattati, degli ultimi. Nel 1982 viene nominato vescovo di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo eTerlizzi (BA) e nel 1985,presidente di Pax Christi. Nell’agosto 1991 avverte i primi sintomi del male che lo condurrà alla morte, avvenuta a Molfetta il 20 aprile 1993.
Zaccheo e Maria sono le figure attorno cui si sviluppano le due meditazioni che compongono il libro e tratteggiano l'amore di un Dio che ci cerca e ci chiama per nome. Spesso nel Vangelo Gesù attraversa città per raggiungere l'essere umano lì dove si trova. Gesù è il Dio fattosi vicino a noi, in lui è profonda la solidarietà con il mondo, con la storia, con la geografia degli uomini, soprattutto di quelli poveri ed emarginati. Don Tonino scava in questi episodi dei Vangeli con il suo caratteristico stile e la sua radicalità nel portare la Parola nell'oggi di ciascuno di noi, anche attraverso riferimenti a vicende reali. E' la nuova edizione economica del libro in edizione regalo, pubblicato con il titolo "L'attesa si fa danza".

