
Traduzione dall'originale russo di Maria Campatelli.
Finita di scrivere nel 1916, al tempo della prima guerra mondiale, e pubblicata nel 1917 a Mosca, tra la rivoluzione di febbraio e quella d’ottobre, quest’opera è il bilancio intellettuale e spirituale di Sergej Bulgakov alla vigilia della sua ordinazione sacerdotale.
Quale pensiero e quale esperienza ci fanno entrare in contatto con Dio? Come è possibile la religione? Che cos’è la religione in ordine al sentimento, alla morale, al mito, al dogma, alla filosofia in generale? Bulgakov si pone questi interrogativi passando in rassegna le esperienze intellettuali e mistiche più significative dell’umanità. Un’opera fondamentale in cui è possibile riscontrare la gestazione di tutte le tematiche teologiche affrontate dal Bulgakov successivo.
Prefazione di Piero Coda - introduzione di Maria Campatelli
Indice: Natura della coscienza religiosa * Il niente divino * Il mondo * L’uomo.
Presentazione e traduzione dal russo di Maria Campatelli.
Gli angeli sono prepotentemente tornati di moda nel contesto culturale odierno. Eppure, anche se argomento classico della teologia, oggi praticamente non trovano spazio nei libri di dogmatica. Questo libro, scritto da Bulgakov nel 1929, aiuta così ad approfondire uno dei temi di sempre della teologia cristiana. La vita è un fruscio di voci e gli angeli, esseri personali che contemplano il volto di Dio, comunicano con le creature personalmente. "Scala di Giacobbe", gli angeli sono questo nesso personale che rimanda al Dio personale. In questo modo anche la vita si personalizza e diventa un continuo dialogo tra cielo e terra.
Indice: Presentazione * Nota dell'Autore * Introduzione: l'Amico celeste * 1. Cielo e terra * 2. L'angelo custode * 3. Gli angeli nella vita del mondo * 4. La natura degli angeli * 5. La vita degli angeli * 6. Teofanie e angelofanie * 7. L'incorporeità degli angeli * 8. Il mondo degli angeli e l'incarnazione di Dio * Conclusione.
Introduzione e traduzione dal russo di Maria Campatelli.
La cultura può essere spiritualmente neutra? L'evangelizzazione è usare la cultura per fini che le sono estranei, oppure esiste una giustificazione religiosa della cultura in sé? In che rapporto sta quanto è custodito dalla Chiesa e quanto si muove e si sviluppa esternamente ad essa? 11 scritti di Sergej Bulgakov che rispondono a queste domande.
Indice: Introduzione * 1. Chiesa e cultura * 2. Russia, emigrazione, ortodossia * 3. Il volto creativo della Chiesa * 4. Ortodossia e socialismo * 5. I fondamenti dogmatici della cultura * 6. Ortodossia e cultura * 7. L'idea dell'"opera comune" * 8. Nazioni e umanità * 9. "Presso il fiume Chebar" * 10. Dogma e dogmatica * Appendice: il sacerdote Pavel Florenskij.
Un viaggio nel sacro dell’Est Europa, tra il Baltico, il Mar Nero, Il Caspio e il Mediterraneo, alle frontiere della spiritualità orientale, in bilico fra cristianesimo, islam ed ebraismo.
“In queste terre - dice Monika Bulaj - sotto le ceneri languiva l’infanzia d’Europa, il nostro oblio e le nostre paure, la storia si confondeva con il mito, il vero con l’irreale e le ombre di quelli spazzati dalla Shoah e dei deportati si mischiavano ai presenti. Mi sono spinta un po’ alla volta, sempre più a Est, seguendo i canti. Ho viaggiato tra i vecchi credenti della Polonia e i rom della Macedonia, gli armeni della Romania e i lemki polacchi, tra gli hutzuli ucraini e i tartari bielorussi, tra gli aleviti della Albania e gli Udini del Caucaso.”
Un percorso di esercizi spirituali secondo il modello di Sant'Ignazio di Loyola. L'approccio degli Esercizi Spirituali ignaziani è un cammino di liberazione dalle pulsioni nevrotiche" per far emergere la propria personalità. Questa troverà la via per la sua realizzazione nella figura di Cristo, che la ispira e la coinvolge fino a portarla ad autotrascendersi in una comunione con sé che la divinizza. "
Giuseppe ci racconta con la sua vita che ogni padre sulla terra è solo l'ombra del Padre nostro che continua ad insegnaci che ogni gesto non è affatto scontato, ma tutte le nostre azioni sono audaci, rischiose, libere e già pagate a caro prezzo. L'esempio di san Giuseppe, padre amorevole e straordinario, ci aiuta così a comprendere il significato vero della paternità e soprattutto a viverlo con tutto il nostro impegno. Egli visse pienamente la sua missione e la continua ancora oggi a favore di tutta la Chiesa e di tutta la famiglia umana: «Tutti possono trovare in San Giuseppe, l'uomo che passa inosservato, l'uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà. San Giuseppe ci ricorda che tutti coloro che stanno apparentemente nascosti o in "seconda linea" hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza» (Patris corde).
Se il tempo di Quaresima è sacramento della conversione, la Settimana Santa è un "sacramento abbreviato", un distillato del percorso che, a ogni anno liturgico, la Chiesa si propone di vivere per lasciarsi rinnovare dal mistero pasquale. Il testo accompagna i giorni più intensi dell'esperienza cristiana per richiamare quanto meditato nelle settimane precedenti e per recuperare quanto la vita spesso frenetica ha impedito di approfondire. Ogni giorno si metterà a fuoco un tema a partire da testi biblici che si leggeranno alla luce della esistenza personale ed ecclesiale. Non erudizione, ma cambiamento di mentalità per cogliere quanto di prezioso il Signore ha in serbo per i suoi figli e figlie, come ci insegna Paolo: «La sua grazia in me non è stata vana» (1Cor 15,10).
Ognuno di noi si è trovato almeno una volta nella vita a terra, desiderando una parola che aiutasse a rimettersi in piedi, a riprendere il cammino, almeno fino alla caduta successiva! Una parola per riprendersi, risorgere, ricominciare a vivere. Nella Bibbia la consolazione giunge proprio nei periodi di difficoltà, ma non si tratta di anestetizzare il dolore con un effetto tranquillizzante. È la forza di una parola diversa a garantire l'effetto e aprire varchi di consolazione anche attraverso parole dure che sanno far verità su una situazione, soprattutto su ciò che non va. Emanuela Buccioni, appassionata lettrice e studiosa della Bibbia, si mette alla ricerca con noi fino a intuire quella parola che sia come acqua fresca nell'arsura, come una stella in una notte buia, come un appiglio solido in una scalata. Ma queste mete non sono facili risposte, sono raggi inaspettati e potenti che hanno però la forza misteriosa di far ripartire. La bellezza di queste pagine sta nelle domande aperte che stimolano nuove ricerche e creano vicinanza, un sentirsi compresi nelle proprie personali svolte e difficoltà. Se la vita è raggiungere degli scopi che ci si è prefissati e l'esito è stato disastroso, che senso ha continuare a impegnarsi, a lottare? A che serve sperare ancora? A cosa sono servite tante parole e una vita onesta e integra? Dove hanno portato sacrifici e veglie per affrontare tante ostilità? «Si crede che tutto sia finito, ma poi c'è un pettirosso che si mette a cantare» (Paul Claudel), suggerisce l'autrice. "Ricominciare" vuole offrire una delle monete più rare eppure più ricercate, la consolazione. Che non è un gesto tranquillizzante, ma l'esperienza spirituale che nasce dall'azione più scontata di questo mondo, l'ascolto di una parola da cui un giorno si è trovati e salvati.
"La nostra vita può essere sconvolta in un attimo, in un battito di ciglia, in modo doloroso e traumatico da una grave inattesa perdita. Non è altrettanto immediato trovare successivo significato alla nostra esistenza e reagire; in ogni caso se ne esce m qualche modo cambiati.
Attorno a questi due temi ruota questa testimonianza autentica. Meditare e scrivere un po' alla volta queste pagine mi ha permesso di rielaborare, dare valore e significato alla mia triste esperienza e al mio percorso successivo di prendere corpo…"
(dalla premessa dell'autore)
Il libro è indirizzato a tutti i cercatori di Dio, a coloro che sanno ricominciare ogni giorno il cammino, senza mai illudersi di essere giunti alla meta; in particolare, è rivolto a chi ha "più dubbi che certezze" e desidera intravvedere i contorni di un progetto capace di unificare l'esistenza e percepire la vita come un gioioso, irrinunciabile compito. La metafora del cammino ne accompagna le pagine, progettate come un piccolo itinerario alla scoperta della vita buona del Vangelo. Il punto di partenza non è un'"idea teorica", ma lo stupore di percepire, con gli occhi di un viaggiatore e la sete di un cercatore di verità, di essere importanti per Qualcuno. Il punto di arrivo è la consapevolezza che la "scommessa della Fede" può illuminare il senso dell'esistenza e rinnovare il rapporto con i compagni di viaggio e con se stessi; senza sterili moralismi e mossi da una convinzione di felicità che attraversa le parole di vita eterna del Vangelo.
Oggi circa il 52% della popolazione mondiale vive in contesto metropolitano, e si prevede che nel 2025 si arriverà al 70%. Non sorprende, per questo, che la città contemporanea si trovi sotto la lente di ingrandimento di innumerevoli discipline, non esclusa la teologia. I saggi raccolti in questo volume offrono spunti per l'elaborazione di un pensiero sulla Chiesa nella città odierna, considerando quest'ultima come un "segno dei tempi" nella linea del Vaticano II, additando in essa lo spazio dell'unità e della pace sulla scia della lezione biblica, proponendo la città come "luogo teologico" alla luce del magistero di papa Francesco.

