
Diversus in latino significa "voltato" in altra direzione. Purtroppo, però, è uso comune intendere "diverso" come "contrario", "opposto", e in alcuni casi addirittura "deviante" o "sbagliato". È innegabile che esistano diversità, ma è altrettanto ovvio che non si possa considerare la propria singola visione del mondo come l'unica e "la" giusta. Bisogna accettare e convivere con tutte le differenze, e questo rappresenta non un limite, bensì la vera ricchezza del nostro mondo. Un'opportunità per scoprire e discutere sulle diversità ci è data dal festival denominato appunto "Uguali-Diversi", il cui intento non è quello di fornire risposte, ma semplicemente di "aiutare a porre correttamente le domande". Ne è nata anche una collana, voluta dal Comune di Novellara e da Aliberti editore, che raccoglie gli interventi di personaggi noti e studiosi sul tema dell'integrazione e della necessità del confronto in un momento storico come il nostro, di rapide trasformazioni.
L'Autore desidera contribuire alla riflessione sul significato del Natale, con una raccolta di pensieri appropriati, citazioni sulla nascita del Redentore prese dalla Scrittura, enunciate dai Padri della Chiesa, dai papi e dai teologi, che ci portano a riflettere su questa festività di centrale importanza.
All'interno della fortunata collana "100 Pensieri", dopo il Battesimo, il Matrimonio, la Prima Comunione, la Cresima e il Natale, si colloca questo piccolo ma pregevole testo, in cui il Curatore desidera contribuire alla riflessione sul sacramento della Riconciliazione, con una raccolta di citazioni prese dalla Scrittura, enunciate dai Padri della Chiesa, dai papi e da teologi.
Testo letterario dall’architettura elegante e cesellata, la Meghillath Ekhah (il rotolo delle Lamentazioni) si rivela un alfabeto della disperazione, una sillabazione dello strazio, un ululato che modula ciò che altrimenti risulterebbe inarticolabile. Per l’ebraismo, questa meghillah rinvia alla distruzione del Santuario di Gerusalemme e al doloroso esilio di Israele, perdurato per numerosi secoli. Per il cristianesimo, si tratta di rinvii simbolici, evocativi e prolettici, afferenti alla missione di Gesù di Nazaret. Nei secoli, purtroppo, queste pagine veicolarono anche, da parte cristiana, insegnamenti e comportamenti antiebraici. L’ebraismo contemporaneo, in generale, non ha fatto ricorso alle Lamentazioni per rileggere la tragedia della Shoah. A differenza di quanto narra il libro biblico in relazione a Israele, nessuna Chiesa cristiana ha sperimentato sulla propria pelle, a livello di popolo e di singoli individui, la conquista e la razzia, lo stupro, l’esilio, la diffamazione e il dileggio, l’annientamento e il genocidio, se non quelle armena e assira. In questo volumetto tre voci diverse ma con
cordi (una cristiana cattolica romana, una ebraica e una cristiana armena) riascoltano un urlo mai sopito.
Una rilettura del messaggio" dantesco alla luce della storia e della fede contemporanee. " L'opera di Tonino Caputo non e nata come una semplice presunzione di voler elaborare una nuova edizione del testo dantesco, ma piuttosto come una rilettura del messaggio" dantesco alla luce della storia e della fede contemporanee. Se e vero che il principio ispiratore dell'Alighieri che ha animato l'intera opera, che per questo e denominata Divina Commedia, e stato il Mistero dell'Incarnazione del Dio fattosi storia per l'uomo, allora questo stesso principio travalica l'uomo e la storia di un tempo particolare e continua ad agire nell'oggi di tutti i tempi. Occorre, quindi, saper avere occhi, cuore e fede per leggere attentamente questa presenza che e attualizzazione. Con questo scopo va dunque approfondito il modo, direi quanto mai singolare e nuovo, con cui l'autore propone la rilettura dell'opera medioevale al lettore d'oggi"
Una breve ma intensa intervista di Giovanni Capurso a Padre Anselm Grun presso l'abbazia di Munsterschwarzach, in Baviera. domande sul bene e sul male, sul senso della vita, sui cambiamenti del mondo. In ogni parola un messaggio di speranza.
Seconda edizione in tre mesi per un volume dedicato a Josemaría Escrivá. Guariti senza una ragione scientificamente dimostrabile: questo libro dà voce a 18 casi collegati all'intercessione del beato Josemaría Escrivá, fondatore dell'Opus Dei, che conosciuto come l'apostolo della vita ordinaria, del lavoro quotidiano, opera dal Cielo miracoli davvero straordinari che insegnano quanto siano efficaci la preghiera e la comunione dei santi.Sono qui compresi naturalmente anche i due miracoli (entrambi da gravi tumori) ritenuti «decisivi» durante la causa di canonizzazione, di cui mons. Flavio Capucci è il postulatore.