
La dottrina che emerge dagli scritti spirituali di Madre Luisa Margherita (le cui virtù eroiche sono state riconosciute da Papa Benedetto XVI) testimonia l'avventura possibile a tutti dell'incontro con l'Amore che crea, redime, salva e desidera essere conosciuto, soprattutto tramite il ministero sacerdotale. Sono pagine scritte dal cuore di una donna che pulsava all'unisono con il Cuore misericordioso di Gesù.
Le pagine dei quotidiani sono sempre più piene di quelle che abbiamo imparato a conoscere come le "morti del sabato sera". I lutti tra i giovani, improvvisi come un incidente o a causa di malattie, sono il tema di questo libro nato dall’esperienza di un insegnante a diretto contatto con tante storie di giovani e genitori toccati dalla perdita di un amico o di un figlio. Per questo il libro si rivolge a loro in prima persona e si propone all’acquisto di operatori del sociale, insegnanti e sacerdoti impegnati nell’affronto di queste tematiche. L’autore propone un "percorso positivo" per uscire dal vicolo cieco del dolore e del risentimento per questi tragici eventi, vissuti come inspiegabili e ingiusti. Si parte dal rifiuto di ciò che è accaduto per approdare, evitando strade illusorie come lo spiritismo o le teorie new age, alla riproposta della speranza cristiana, capace di dare una vera risposta al senso alla vita, compresa la morte.
Se davvero si vuole essere cristiani non bastano discorsi generici o semplicemente attenti alle motivazioni; occorre una sapienza spirituale che governi la vita e venga tradotta in vita, una sapienza che sappia indicare “come si fa”, qual è la via e come imboccarla praticamente.
Con inusuale capacità e stile sapienziale, le pagine dell’autore mostrano quali siano le porte per entrare nella vita spirituale e come fare a percorrerla. È un parlare per esperienza all’esperienza, al fine di risvegliarla.
L’itinerario rende ragione dei fondamenti della vita spirituale secondo l’insegnamento della grande tradizione della Chiesa d’Oriente e d’Occidente (Scritture e Padri sono i riferimenti costanti), e insieme ne rende accessibili il fascino, la comprensione e la percorribilità, affinché i cuori tornino capaci di credere alla promessa di Dio rivelata nel Signore Gesù.
Sommario
Presentazione (L. Guccini). Introduzione. Prima tappa. Le ragioni della fatica: la fatica inutile. Seconda tappa. La fatica della lotta: la fatica giusta. Terza tappa. La sapienza che viene dall’alto. Quarta tappa. Il principio del discernimento. Quinta tappa. La ricerca del frutto. Appendice. Isacco il Siro: discorso 37. Massimo il Confessore: commento al Padre nostro. S. Francesco: le ammonizioni.
Note sull'autore
Elia Citterio, nato a Inverigo (CO) nel 1950, sacerdote della diocesi di Alessandria, vive nella Comunità dei Fratelli Contemplativi di Gesù, in Capriata d’Orba (AL), studiando in particolare i fondamenti patristici della tradizione orientale e il rinnovamento filocalico che caratterizza in epoca moderna e contemporanea il mondo ortodosso.
"Caro politico, ti scrivo in quanto fratello in Cristo con il desiderio di mostrarti come grazie al tuo servizio, tremendo ed affascinante allo stesso tempo, puoi dare splendida e luminosa testimonianza della bellezza della vita cristiana. Ti scrivo perché spero, ancora di più e meglio, tu possa convincerti che fare politica e credere in Gesù non siano due realtà separate ma costituiscono un'unica e medesima realtà".
Questo piccolo libro presenta una trentina di lettere che don Efrem Cirlini scrisse a Emanuela Ghini, monaca carmelitana scalza. Nella Introduzione essa traccia il percorso spirituale del suo interlocutore dentro la vicende della comunità orante della Piccola Famiglia dell'Annunziata, fondata nel 1956 da Giuseppe Dossetti nella Chiesa di Bologna, e chiamata dagli arcivescovi Manfredini prima, e Biffi poi, a prestare il suo servizio monastico diocesano nel luogo delle stragi naziste di Monte Sole (Marzabotto, 1944). Il libro ha un'attenta Prefazione di don Athos Righi, per molti anni superiore della Comunità di don Efrem.
È un testo per appassionati di felicità. Per chi la sogna al primo posto nei programmi di governo; per chi desidera che se ne parlasse in TV e sui social e fosse la prima materia insegnata a scuola. Guardando la società, anche oltre il Covid, è vero il contrario: di felicità si parla poco, specie tra giovani. Che al posto del benessere inseguono il benestare: fama, soldi, potere. Perché non hanno messo Dio al posto giusto: riferimento della propria vita. Come l'artigiano munisce di un «libretto istruzioni» il suo prodotto perché sia impiegato al meglio, Dio, che è l'Autore della vita, ci ha dato il «modello » per avere il meglio da questo viaggio terreno: Gesù. Questo meglio è la felicità.
L’epoca che stiamo vivendo, che molti chiamano "post-moderna", è complessa e drammatica. Per poter vivere appieno è importante saper cogliere il messaggio di novità contenuto nei Vangeli, perché è avvicinandosi a Dio che l’uomo si arricchisce di dignità. Ma ci sono degli ostacoli: l’affievolirsi della coscienza del Trascendente, l’affermarsi di teorie sulla "morte di Dio", o anche solo le troppe distrazioni del nostro quotidiano. L’autore ci invita ad affrontare i momenti difficili con amore e razionalità, mantenendo al primo posto il messaggio di Gesù, affidandoci in particolare agli insegnamenti di Papa Francesco e senza mai perdere la speranza nel futuro.
Com'è Dio? Che faccia ha? È veramente buono come dice il Catechismo? Spesso nella nostra immaginazione costruiamo idee sbagliate su Dio. In questo breve viaggio attraverso le immagini stereotipate di Dio, scopriremo che non è un vitello d'oro, non è sadico né crudele, non si diverte a prenderci in giro, non è cattivo né vendicativo, ma è misericordia e tenerezza, amore infinito che si rivela nel volto di Gesù.
Pagine intessute nel tran tran della vita quotidiana dell'autore, per una spiritualità del quotidiano.
Una commovente storia vissuta con gli angeli, gioie e difficoltà superate grazie al loro intervento, toccanti testimonianze di chi mi ha incontrato. Lasciatevi guidare: "chiudete gli occhi ed aprite il vostro cuore, solo così potrete incontrare gli Angeli".
Don Dolindo è stato un sacerdote umile e nascosto, non cercò mai la gloria letteraria: scrisse solo per condurre le anime a Dio. La sua opera monumentale, nutrita di preghiera e sacrificio, non fu altro che un’estensione del suo ministero sacerdotale, vissuto fino all’ultimo come offerta per la salvezza delle anime. In queste pagine affiora il suo spirito infaticabile, la sua carità paterna e materna, il suo abbandono totale alla volontà divina. Don Dolindo, anche quando perseguitato e frainteso, seppe rispondere con umiltà disarmante, trasformando ogni sofferenza in occasione di offerta e redenzione. Leggere i suoi scritti significa entrare in una pedagogia spirituale viva, ardente, dove la conoscenza delle Scritture si intreccia con la testimonianza concreta di un’esistenza consumata nell’amore. In un mondo che parla troppo e vive poco, la sua figura si staglia come un faro di coerenza, di preghiera incarnata, di fede viva e soprattutto come un campione di umiltà che ci insegna con il suo esempio e con i suoi scritti.
Claudio CircelliÈ nato a Napoli nel 1959. Dopo la laurea in sociologia ha conseguito il diploma di scuola magistrale e ha insegnato nella scuola primaria per quasi 15 anni. Attualmente insegna agli adulti in un Istituto Penitenziario della Campania. È Postulatore delle Cause dei Santi e giornalista iscritto all’albo. Ha pubblicato “Il Quattr’ore” e “Dov’è Bubbolo” (due libri per l’infanzia), “Padre Pio e la sofferenza redentiva” e “Don Dolindo Ruotolo, devoto delle anime purganti” (con don Marcello Stazione) e, per le Clarisse dell’Immacolata, “Madre Maria Pia Miari: la monaca guerriera di Dio”.
Lo sguardo di Gesù sa cogliere i particolari, sa vedere oltre, in profondità. Questo atteggiamento dona la capacità di leggere nel cuore, cogliere aspetti della vita che ad altri sfuggono. L’autore propone la lettura e la meditazione di alcune scene del Vangelo ove si coglie uno «sguardo» particolare di Gesù e offre, come commento di attualizzazione, pagine tratte dall’esortazione apostolica Evangelii gaudium di papa Francesco, che invita a «dare al nostro cammino il ritmo salutare della prossimità, con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione, ma che nel medesimo tempo sani, liberi e incoraggi a maturare nella vita cristiana».

