
Un volume che intende far conoscere i Missionari di san Vincenzo de Paoli, ma accenna anche a tutte le altre realtà che si rifanno idealmente al santo francese della carità: i Missionari Vincenziani, le Dame della Carità, le Figlie della Carità e tutti coloro che si rifanno all’insegnamento e all’esempio di San Vincenzo de Paoli mettono sempre al primo posto la carità, perché è il modo migliore per servire ed essere più vicini a Dio; il santo infatti affermava che: La carità è superiore a tutte le regole e ad essa deve tendere tutto il resto: è una padrona generosa che decide quello che si deve fare sul momento.
L'AUTORE
Giuseppe Guerra, nato a Napoli nel 1944, è stato ordinato sacerdote nella Congregazione della Missione di S. Vincenzo de Paoli nel 1968. Laureato in filosofia e teologia, ha insegnato nella Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale a Napoli. Ha scritto Credere e capire (1987), Senza dualismi (1996); Storia dei Missionari vincenziani nell’Italia meridionale (2003), Oltre la persona individuale (San Paolo, 2009). Dirige la rivista «Informazione Vincenziana».
In questi giorni ero in visita a varie comunità cristiane della diocesi. La diocesi di Rumbek non è proprio come quelle italiane. Ha un territorio molto vasto che si percorre con grosse Toyota Land Cruisers. Ha strade che potremmo meglio definire come piste di terra battuta piene di dossi e buche. Al passaggio si alza un polverone che copre tutto. Se si viaggia dopo una pioggia, bisogna saper sguazzare nel fango evitando le pozze più profonde. E dopo chilometri e ore di viaggio si incontra la vita del villaggio, la gioia dell'incontro dopo tanta attesa. All'ingresso di ogni villaggio ho trovato un gran numero di persone a darmi il benvenuto sotto il sole cocente. Era da dodici anni che non vedevano il loro vescovo. La loro gioia era straripante e si è dimostrata fino all'eccesso con grande rullio di tamburi, canti a squarciagola e il sacrificio un bel numero di tori. In ogni villaggio sono entrato lasciando alle spalle un povero animale sgozzato la cui carne viene divisa dalla gente come segno che l'ospite è una benedizione per tutti specie
i più miseri. E ogni villaggio è diventato poi luogo di incontro, di ascolto, di testimonianza e di preghiera che si fa rendimento di grazie.
dall'introduzione di MONS. CHRISTIAN CARLASSARE
In occasione dell'anniversario dei vent'anni dalla morte di Mons. Guérard des Lauriers il Centro Librario Sodalitium pubblica, raccolti in un opuscolo, due testi di spiritualità del grande teologo domenicano. La Via Regale, è una meditazione della Via Crucis che fu pubblicata negli anni sessanta sulla rivista "Tabor" e negli anni novanta da Sodalitium.
Un breve trattato sapienziale sui doni dello Spirito Santo. Un testo ormai classico, e sempre riedito, firmato da un grande liturgista.
Quando la preghiera e un’intensa meditazione sulla Sacra Scrittura si incontrano con un amore sincero e appassionato per la divina liturgia, non possono che nascere opere dal respiro universale ed eterno come L’Anno liturgico dell’abate Guéranger. Scritto e pubblicato tra il 1841 e il 1866, non era più disponibile in italiano. Questa edizione rinnovata nella forma e nella traduzione ha il merito di colmare questo vuoto e di restituire alle mani di addetti ai lavori e semplici fedeli un patrimonio profondamente attuale, di analisi, spiegazioni e meditazioni sui sacri testi e sulle forme liturgiche. La ricchezza e la profondità di questi scritti rimangono tuttora per molti versi insuperate. Nella sua millenaria sapienza, la Chiesa ha saputo fare di ogni gesto, di ogni parola, di ogni momento liturgico un segno intriso di significato teologico e spirituale, che potesse condurre più facilmente e sicuramente l’anima a gustare la gioia dell’incontro profondo con Dio. Oggi, in un tempo in cui la cura della Bellezza nella liturgia ha lasciato il passo alla superficialità, quando non alla sciatteria, le parole del Guéranger sapranno nuovamente condurre il lettore a riscoprire quel tesoro di sublimità inestimabile racchiuso in ogni atto di culto divino.
La prospettiva di vincere l'infinito deve spingerci a giocare la vita per vincere il magnifico premio di una felicità infinita.
"Il libro dei fratelli Corrado ed Enrico Guelpa è un avvenimento editoriale di notevole spessore. Si tratta di un'opera che si aggiunge e in certo senso completa la serie fortunata dei precedenti libri tutti dedicati alla formazione spirituale del cristiano. Nascono dalla vita vissuta all'insegna della fedeltà all'ispirazione interiore. La nostra tradizione cattolica ha sempre privilegiato le opere ascetiche che hanno segnato in profondità la spiritualità dei grandi santi e dei grandi mistici... Mi auguro che questo libro venga assimilato da ogni viandante dello spirito che anela alle vette della santità. Qui troverà i preziosi segnali che gli permetteranno di raggiungere quella trasfigurazione sul monte dal quale non si vorrà più discendere. Qui troverà quelle indicazioni pratiche che gli permetteranno di condurre una vita santa, mostrando a tutti quella maturità umana e spirituale che caratterizza il testimone autentico della vita cristiana." (dalla prefazione di don Giuseppe Bona, rettore del Seminario di Biella)
Quante volte siamo stati colti da un improvviso senso di smarrimento e ci è sembrato che la nostra vita fosse ineluttabilmente vuota; ci siamo domandati se fossimo ormai condannati a vivere in quello stato di inquieta insoddisfazione fino all’ultimo nostro respiro o se non ci fosse un modo per giungere alla vera pace e alla piena realizzazione... Questo libretto dei fratelli Corrado ed Enrico Guelpa propone con un linguaggio immediato la risposta ai nostri quesiti e alle nostre inquietudini.
È un viaggio affascinante e avvincente in un itinerario di profonda spiritualità, e non solo: indica, attraverso uno schema semplice e facilmente attuabile, la via della salvezza per chi desidera concretamente seguire le orme di Gesù (dalla prefazione di P. Carlomagno).
Il volume propone la vita di una mistica laica, morta nel 1964, e di cui è in corso la causa di beatificazione. Madeleine Delbrel si dedicò per circa quarant'anni ai più emarginati, a Ivry alla periferia di Parigi, tesimoniando, in un ambiente scristianizzato, la sua fede, il suo amore e la sua solidarietà per tutti.
Papa Francesco affronta spesso il tema della mondanità spirituale e la definisce «il più grave problema della vita consacrata oggi». Prendendo come punto di riferimento le parole del pontefice, il libro indaga sui luoghi in cui essa si manifesta e sulle forme in cui si esprime, non solo in riferimento ai religiosi, ma anche ai laici. Il percorso mette in evidenza situazioni e problemi noti che, allo sguardo di papa Bergoglio, sono evidentemente da considerare non come aspetti inevitabili, ma situazioni, mentalità e stili di vita che vanno superati recuperando senso e pienezza della vocazione e della vita comunitaria. Ciò che sta a cuore al papa è la fedeltà al Vangelo, il bene della Chiesa e la limpidezza della sua missione in un mondo in continuo mutamento.