
La raccolta delle opere di santa Caterina da Genova (1447-1510) costituisce un autentico tesoro letterario e mistico, accantonato dagli studiosi per tanti anni e ora da ricollocare nel vasto panorama agiografico della storia letteraria della religiosità d’Italia. Questa pubblicazione ridona visibilità a un’opera che (insieme al Breve compendio di perfezione cristiana di Achille Gagliardi/Isabella Cristina Berinzaga) generò un notevole influsso italiano sulla Scuola francese di spiritualità del XVII secolo. Caterina si riallaccia alla tradizione francescana (di San Bonaventura e di Iacopone da Todi) dandole una forma decisamente innovativa quanto a lessico e a unicità d’esperienza. Nella storia della spiritualità occidentale appare come un fiore di rara bellezza il cui profumo, a distanza di oltre cinque secoli, rimane inalterato.
Dio è estremamente creativo e raccoglie ogni cosa per farne un'opera d'arte. In Gesù, l'amore di Dio percorre le vie più impervie e raggiunge i luoghi che nessuno ha il coraggio di visitare. Questo libro presenta alcune delle persone trasformate dall'incontro con Gesù, entrando nel vivo dei loro sentimenti, dei peccati inconfessabili, delle speranze inespresse. Tutto questo con l'aiuto dell'immaginazione e della forza evocatrice del linguaggio.
Il monachesimo è uno degli aspetti caratterizzanti della società medievale. Partendo dalle sue prime manifestazioni nel III secolo, il volume ricostruisce il complesso succedersi delle diverse esperienze, illustrandone i tratti spirituali e istituzionali. A una prima lunga fase formativa, in cui l'ideale della vita monastica si affermò come la più autentica forma di vita cristiana, seguirono i "secoli d'oro" nei quali parve che la comunità monastica dovesse incarnare l'intera società cristiana. Gli sviluppi dei secoli basso-medievali e la nascita dei nuovi ordini mendicanti segnarono infine un grande cambiamento: i monaci uscirono dai chiostri per agire nel mondo e trasformarlo.
"In passato mi sembrava che ogni cosa fosse solo per me: è tutto come allora, ogni emozione è rimasta al suo posto. Io no. Gli esiti di una banale influenza hanno cambiato radicalmente la mia esistenza. Ho dovuto riorganizzare la mia vita con l'illusoria sensazione che si trattasse di una situazione provvisoria e che ieri sarebbe tornato ad essere oggi." (Roberto Rapaccini)
Le dodici parole-chiave del Giubileo, quelle che accompagnano una ogni mese il celeberrimo Calendario di Frate Indovino 2025, vengono associate a uno o più personaggi del XX secolo conosciuti per la sicura scia di santità che hanno lasciato dietro di loro. Rimemorare in spirito francescano le loro biografie, grazie alla penna di alcuni collaboratori di Frate Indovino, incastonandole nel grande disegno del Giubileo, è un dono che Frate Indovino offre a tutti coloro che amano Francesco e la Chiesa che lo ha espresso.
Questo è un libro davvero necessario, quello che mancava, una piccola chiave preziosa per cercare di aprire il cuore, di sfondare quella barriera che sembra inesorabilmente dividere quando si parla di aborto, di comunicare nel modo giusto con le donne che sono tentate dal dire no alla vita, ma soprattutto con quelle che hanno già fatto quel passo. È un libro che parla ai cuori spezzati con un cuore spezzato dal loro dolore, capace di una compassione profonda, che credo oggi sia l’unica via da provare a percorrere per trovare ascolto anche tra le orecchie più chiuse dai preconcetti. È incredibile come Jorge María Randle riesca a giudicare con chiarezza le azioni, mantenendo nello stesso momento uno sguardo dolcissimo e misericordioso sulle persone.
Dalla Prefazione di Costanza Miriano
Sono milioni ogni anno i bambini non nati a causa dell’aborto. Le vittime non sono però soltanto coloro a cui viene tolta la vita nel grembo materno, ma anche le loro madri e i loro padri. Queste pagine sono state scritte per loro. E, di conseguenza, mostrano che cosa dire, che cosa fare a chiunque si trovi accanto una persona che soffre a causa di un aborto.
La vita, la spiritualità, la predicazione, la santità e la sapienza profetica di un sacerdote straordinariamente ordinario.
Ferdinando Rancan (Verona, 1926-2017) è stato sacerdote della diocesi di Verona. Per molti anni si è dedicato all’insegnamento nel Seminario diocesano e nei licei della città. Si è laureato in Scienze Naturali presso l’università La Sapienza di Roma. È conosciuto soprattutto come zelante pastore di anime, fervente predicatore, confessore e direttore spirituale. Con Fede & Cultura, di cui è stato co-fondatore, ha pubblicato In quella casa c’ero anch’io (2005), La Madonna racconta (2016) e Ricevi questo anello (2017).
I movimenti carismatici nella Chiesa e 100 risposte sulla Comunita Papa Giovanni XXIII. Lo Spirito e il soffio che suscita santi e carismi nuovi in risposta alle sfide alle quali la Chiesa deve fare fronte in ogni epoca. La barca e la Chiesa, che ha saputo attraversare i secoli annunciando la gioia di Cristo risorto. Le vele sono le Comunita carismatiche in cui la forza del Vangelo si fa sentire con vivacita, e che insieme alle chiese locali costituiscono la struttura viva della Chiesa. Con questa allogia l'autore - in occasione del secondo incontro internazionale del Papa con i movimenti carismatici fissato per il 3 giugno a Roma - ci accompagna nel mondo ancora poco esplorato dei carismi suscitati dallo Spirito Santo, dall'esperienza della prima comunita cristiana alle aggregazioni ecclesiali dei nostri giorni. Nella seconda parte viene approfondita la vocazione specifica della Comunita Papa Giovanni XXIII. Con Presentazione di Mons. Pacomio e prefazione di don Oreste Benzi.
Comincia il nuovo ciclo di commenti alle letture della domenica, delle Solennità e di alcuni momenti-forti dell'anno liturgico, per accompagnare il cammino di fede dei credenti attraverso la liturgia. Un discorso immediato, ma incisivo e provocatorio - che esprime la cordialità del rapporto che l'Autore riesce a stabilire con i suoi interlocutori (studenti, parrocchiani o amici) dà alla sua esperienza fascino nella semplicità, aiutando così il lettore ad accogliere la Sacra Scrittura nella propria vita come lo specchio su cui ci si deve riflettere se ci si vuole dire cristiani. Utile per uso personale di ogni credente, è altresì adatto per sacerdoti o per i gruppi liturgici che vogliano approfondire la Parola.
I fatti di cronaca rischiano di scoraggiarci, non ci spronano a investire le migliori energie. Viviamo in un corpo sociale ed ecclesiale spesso anemico sul versante speranza perché guidato dal deprimente «non ne vale la pena» o dal mortificante «si è sempre fatto così». Don Sandro Ramirez prova a evidenziare parole e atteggiamenti di fiducia e di bene presenti nella realtà, iniettando dosi di speranza. Ogni capitolo del libro parte da un brano della Spes non confundit e contiene alcune riflessioni, suddivise in parole-chiave, che rappresentano un commento o un'attualizzazione di quanto papa Francesco invita a vivere.