
Il libro vuole essere un contributo per aiutare le persone della terza età (ma non solo) ad affrontare la vita con un atteggiamento positivo. Un libro che svela come affrontare il tempo nei suoi chiaro-scuri del pellegrinare terreno. Il testo focalizza prioritariamente sui doni, le capacità e le possibilità che la persona adulta ha a propria disposizione, le potenzialità e le “luci” spesso non utilizzate. Certo spesso ci sono situazioni delicate, difficili, piene di tanta sofferenza. Il Signore però è presente e aiuta, e “tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” (Rm 8,28). La vita è un viaggio, siamo in cammino, il tempo è un dono, una possibilità di crescita e di maturità (cap. 1). Ogni uomo e ogni donna sono protagonisti, la loro vita è nelle loro mani (cap. 2). La vita ci presenta anche tante difficoltà, molto dipende dal nostro atteggiamento (cap. 3). Davanti alle varie prove siamo chiamati a fermarci, riflettere ed eventualmente ristrutturare il nostro stile di vita, di pensieri, sentimenti e azioni (cap. 4). Si tratta soprattutto di accogliere e crescere nella parte affettiva, gustare e nutrirsi di ogni bene che la vita ci offre (cap. 5). È necessario poi soprattutto aprire il nostro cuore a Dio che attraverso la fede ci fa vivere alla sua presenza e ci fa gustare il suo amore, piccolo acconto della pienezza di vita che ci darà nel suo regno di luce e di gioia. Un volume ricco di citazioni dei più grandi poeti, teologi e filosofi di tutti i tempi e bellissime preghiere per ogni stagione della vita.
Citazioni e aforismi per illuminare il cammino di giovani e adulti in cerca di un senso profondo. Moltissimi sono i libri dove si trovano citazioni di autori di ogni genere e specie. Il punto di forza di questo libro è la selezione accurata e mirata, scegliendo sempre e solo "le più belle", le più profonde, le più esistenziali, le citazioni che realmente parlano al cuore, danno una direzione al cammino, l'energia, la forza e la gioia per camminare verso mete elevate. E' un invito a guardarsi attorno (la creazione, il prossimo), a guardarsi dentro (la persona), per riuscire a guardare in alto (Dio), e scoprire la fonte di ogni dono, per ringraziarlo e amarlo.
Il libro propone sei temi che trattano di relazioni. La prima relazione è con se stessi, è la relazione dell’armonia che nasce da una sana autostima (cap. I). La seconda è con gli altri: l’uomo nasce dalla relazione e per la relazione (cap. II). Espressione speciale di queste relazioni è l’amicizia (cap. III). La relazione ha luogo poi nel libero gioco delle singole libertà (cap. IV). Le tensioni che nascono dalle relazioni trovano la loro medicina nel perdono (cap. V). Possiamo vivere, così, in pienezza le nostre giornate, le nostre ore, il momento presente (cap. VI).
A far da sottotraccia a tutto il volume la relazione con Dio, presente – come linfa vitale – nei sei argomenti affrontati.
L'autore
Vito Spagnolo, nato a Cattolica Eraclea nel 1957, è sacerdote della Società San Paolo. Ha compiuto gli studi di teologia in Irlanda, dove ha vissuto alcuni anni, e ulteriori studi sulla Formazione e sulla Spiritualità. Ha lavorato nel campo vocazionale. Dal 2005 segue le Annunziatine (Istituto Maria Santissima Annunziata), laiche consacrate appartenenti alla Famiglia Paolina fondata dal beato Giacomo Alberione.
Un percorso devozionale, un viaggio con Maria attraverso le Scritture e le opere di santi e fedeli appassionati: Madre amorevole, Dimora della Parola, Vergine in ascolto, Sposa dello Spirito Santo. Bellissime al riguardo, le parole di Madre Cànopi un "brevissimo nome, poco più di un soffio" che "ha il potere di creare un'atmosfera di silenzio e di pace, di confidenza e dolcezza inesprimibile".
L'uomo è chiamato a fare il bene. L'uomo virtuoso è colui che pratica il bene: ha intuito la sua identità, ha fatto esperienza dell'amarezza del male e ha deciso di orientare definitivamente pensieri, sentimenti e azioni verso il Bene sommo che è Dio. Intraprende quindi un cammino stupendo, nel corso del quale cresce di virtù in virtù; se cade, si alza e cammina ancora più spedito, gioioso e forte. Da una parte riceve l'aiuto divino, con la grazia delle virtù teologali; dall'altra mette in moto le proprie potenzialità per il raggiungimento del bene con le virtù cardinali. L'umiltà lo mantiene nella verità, capace di riconoscere i doni di Dio e la propria miseria e di decidere di «camminare umilmente» con Lui (Mic 6,8) verso la pienezza che desidera.
Ogni uomo viene al mondo segnato dal peccato originale e porta in sé le radici dei sette vizi capitali. Il vizio fa l'uomo schiavo, gli sottrae la libertà e lo rende dipendente e impotente. Riflettere sui vizi capitali ci porta a conoscere meglio noi stessi e i nostri nemici interiori, onde imparare a non scaricare troppo frettolosamente colpe e responsabilità sugli altri, ma a essere e sentirci responsabili dei nostri pensieri e delle nostre azioni e a cominciare un cammino di liberazione e guarigione. L'uomo è libero: può dirigere la sua vita verso il bene o verso il male. Costruttore di se stesso, può contare sull'aiuto onnipotente della grazia di Dio, che è sua forza e sua gioia, e può intuire già l'esito della battaglia che deve affrontare fidandosi della parola di Gesù. Con la forza del Signore, infatti, si possono sconfiggere tutti i nemici e si possono vivere in pienezza le virtù cristiane.
Una riflessione per ogni giorno dell'anno con Fratel Cosimo, una riscoperta delle preghiere del cristiano attraverso i suoi insegnamenti fondati su una formidabile spiritualità mariana, tipica della Madonna dello Scoglio. Proposte di vita che riscaldano il cuore a diretto contatto con l'amorevole tenerezza di Maria, raccolti e ordinati da padre Rocco Spagnolo. Fratel Cosimo, cui è apparsa la Madonna l'11 maggio 1968 a Santa Domenica di Placanica (Calabria), ha impegnato la sua vita per aiutare i fratelli nella fede a ritornare alla preghiera e alla spiritualità. Da allora sono milioni i pellegrini di tutto il mondo che sono accorsi allo Scoglio della Madonna.
Può Dio intervenire nel tempo e nella storia?
Che cosa è l’intervento di Dio?
Qual è il relativo atteggiamento dell’uomo contemporaneo?
Gli può bastare solo quello ideologico o semplicemente razionalista?
Queste ed altre domande stanno sullo sfondo del libro. Curiosità ed interesse verso le tematiche trattate saranno ampiamente ripagate dalla lettura del testo. Ogni pagina sarà una piacevole sorpresa. I fioretti di fratel Cosimo parlano di un Dio più presente di quanto si possa pensare, simpatico, teneramente materno, che si prende cura di ogni essere vivente. I fatti straordinari, avvolti nel mistero, non sempre spiegabili razionalmente o scientificamente, che si verificano alla Madonna dello Scoglio, riportano il lettore ad un atteggiamento di ascolto e di apertura.
Percorso di meditazioni sul tema della preghiera lode che guida il lettore nella riscoperta della mano di Dio nella propria vita. Il testo incoraggia ad andare oltre se stessi nell’incontro con quel Tu che si rivela attraverso il volto del fratello. Lo stile è quello di Gesù Maestro che ci aiuta a superare la tristezza attraverso quei segni presenti nella vita di ogni uomo e che rendono possibile una testimonianza nel mondo sotto la guida dello Spirito. Il volume incoraggia il cammino della lode come rimedio all’angoscia nella riscoperta della Comunità come luogo di crescita interiore.
Con il secondo volume delle sue Meditazioni di un cristiano. Una scelta dai Salmi 52-150, (la traduzione del primo volume, pubblicata nel gennaio 2020, ha riscontrato un'ottima accoglienza elevata), Robert Spaemann ha portato a termine quello che viene considerato come il suo vero testamento spirituale. "Pensieri di un laico, di un cristiano che crede nella Rivelazione e di un filosofo che crede nella ragione, pensieri che non rivendicano alcuna competenza e non vogliono convincere nessuno, ma che mi sono stati d'aiuto nell'appropriazione orante dei Salmi", egli confessa. Quando questi testi finirono tra le mani di Hans Urs von Balthasar, ne caldeggiò convintamente la pubblicazione. La prospettiva adottata da Spaeman è "teologico-spirituale". A proposito dei Salmi, egli dice, "il sapere che informa sull'origine di un testo non può pregiudicare l'appropriazione personale di questo testo, ma essere per essa un guadagno. In ogni caso, ciò richiede a sua volta una appropriazione di secondo livello, e cioè la ricezione della storia della ricezione e dello stato attuale di questa".
Quando il nuovo Papa si è affacciato alla loggia delle benedizioni, ha suscitato emozioni e attese. Da allora molto si è detto e commentato, paragonando lo stile di Francesco e quello di Leone. Al di là dell'ovvia osservazione che un Papa succede sempre a un altro e ne prende a carico l'eredità, pochi hanno cercato di approfondire il legame tra i due pontefici. Spadaro lo ritrova nel tema dell'inquietudine, come marca dell'umano contemporaneo. Questione agostiniana e pure profondamente ignaziana, l'inquietudine permette di avere una traccia per annunciare il vangelo oggi. La riflessione è arricchita da tre testi: una introduzione di Bergoglio a un libro su Agostino, la sua omelia al capitolo generale dell'ordine agostiniano e un'ampia intervista nella quale Prevost parla della sua visione della chiesa e dei suoi rapporti con Francesco.
Ogni passo dei Vangeli è un'avventura dei sensi. Gesù si lascia ungere con oli profumati, mescola il fango con la sua saliva, chiede di essere gustosi come il sale, offre la sua stessa carne da mangiare. Ogni episodio della sua storia apre a interpretazioni controverse. E i primi a fraintenderlo sono proprio i discepoli. Dopo aver raccontato con taglio cinematografico movimenti, discorsi e percorsi del «personaggio» Gesù, Antonio Spadaro torna a confrontarsi con i testi evangelici e ne intraprende una lettura nuova e sorprendente. Attraverso lenti squisitamente letterarie, dà vita a un universo di suoni e odori, sensazioni tattili e immagini, che parlano delle sfumature dell'esistenza umana e del pericolo della libertà. Il Maestro non è un replicante divino paracadutato sulla terra per farsi portavoce dell'Eterno. Pretende di essere veramente Dio e pienamente uomo. Ma non basta la carne per essere umani: è necessaria la libertà. Da queste pagine Gesù sfonda la «quarta parete», si volta verso i lettori e chiede loro: «E voi chi dite che io sia?». Prefazione di Liliana Cavani.

