
Fedor Dostoevskij nel suo celebre romanzo, "L'idiota", fa chiedere al protagonista se sia stato lui a proferire la frase: "La bellezza salverà il mondo" ed egli, infine, risponderà che la bellezza è un'enigma. E la Bellezza è tale perché ha la sua origine in Dio che è Mistero: "È un'emanazione della potenza di Dio, un riflesso della Sua Luce perenne, uno specchio senza macchia della Sua attività" (Sap 7,25-26). Egli l'ha diffusa in tutte le sue opere lasciando in esse profusa la Sua immagine e impronta.
Se, come scrisse A. Rivaroli, “la speranza è un prestito fatto alla felicità”, è pur vero che essa ci avvia, come ha scritto, nella sua celebre ode, Alessandro Manzoni “pei floridi sentieri della speranza ai campi eterni, al premio che i desideri avanza...” (Il 5 maggio).
Il cammino da percorrere e il Premio da conquistare sono stati chiaramente indicati da Benedetto XVI: “Non si darà mai un giorno in cui l’uomo rinuncerà a sperare, in cui smetterà di essere colui che, sperando, aspira a quell’infinitamente grande – cioè Dio stesso – che trascende tutto ciò che è del mondo”.
Anche l'uomo contemporaneo, accostandosi ad Agostino, lo trova ricco di vitalità, con nella voce accenti moderni e parole armoniose che affascinano. I passi agostiniani selezionati e raccolti in questo ponderoso volume sono stati collocati secondo un ordine di successione logico-didattico, per cui ne risulta come l'ossatura di un trattato. Agostino con la sua parola impegna fortemente l'intelletto del fedele, ma lo soddisfa nelle sue esigenze profonde infondendogli una pace appagante.
La vita come via: Perchè? Lungo quale percorso? Verso quale meta? Le risposte di un grande educatore cristiano.
Questa antologia non e soltanto una selezione di testi edificanti, ma e la documentazione della storia di un mondo spirituale.