
Il testo è un "classico" della spiritualità medievale, scritto fra la fine del XII secolo e l'inizio del XIII, quasi certamente in un monastero benedettino e attribuito erroneamente a Bernardo di Chiaravalle. L'opera si propone di guidare l'uomo nella ricerca delle "cose necessarie", aiutandolo a discernere ciò che rende una vita saggia, rivolta alla ricerca di Dio, e rigettando tutto ciò che ostacola il cammino dell'uomo verso il suo vero fine. Nonostante il linguaggio e le immagini, talvolta lontane dalla nostra sensibilità, il testo ha nutrito per sette secoli generazioni di cristiani: sacerdoti, monaci e laici.
La nube della non-conoscenza è una guida spirituale scritta nel XIV secolo da un anonimo scrittore inglese. È considerato uno dei migliori scritti di argomento ascetico e spirituale della sua epoca. La tematica principale che viene trattata è la preghiera contemplativa.
Riscoperto poco più di un secolo fa, dopo un lungo periodo di oblio, questo gioiello della letteratura spirituale medievale fu proposto per la prima volta in traduzione integrale italiana nel 1981, dopo che autori come Elemire Zolla ne avevano proposto alcuni brani negli anni Sessanta.
“Classiche e indimenticabili sono le pagine della ‘Nube della non-conoscenza’, opera di un anonimo scrittore inglese del XIV secolo. Non è mai stato scritto un libro sul misticismo con una così realistica aderenza al senso comune” (Thomas Merton).
˛ˇ L u n g o l a s t r a d a c h e d a G e r i c o s a l e a G e r u s a l e m m e , l a s t r a d a p e r c o r s a d a l b u o n s a m a r i t a n o e d a G e s ® s t e s s o , s o r s e r o f i n d a i p r i m i s e c o l i n u m e r o s i m o n a s t e r i , t r a c u i i l p i ® f a m o s o fi a n c o r a o g g i q u e l l o d i S . G i o r g i o d i C h o z i b a , m e t a o b b l i g a t a d i t u t t i i p e l l e g r i n i i n T e r r a S a n t a . Q u i v i s s e , t r a i l v i e i l v i i s e c o l o , G i o r g i o d i C h o z i b a : n e l p e r i o d o d r a m m a t i c o d e l l i n v a s i o n e p e r s i a n a e p o i a r a b a , G i o r g i o f u u n a u t e n t i c o p a d r e s p i r i t u a l e c h e , s e n z a p r e s i e d e r e n È f o n d a r e a l c u n a c o m u n i t ‡ , s e p p e s o s t e n e r e s p i r i t u a l m e n t e i f r a t e l l i . A c c a n t o a l o r o n e l l a f e r i a l i t ‡ d e l l a v i t a c o m u n e , p r o n t o a c o n s o l a r e e i n c o r a g g i a r e c o n d i s c e r n i m e n t o e m i s e r i c o r d i a , G i o r g i o f u u o m o d i c o m u n i o n e , l i e v i t o n e l l a p a s t a c a p a c e d i r i d a r e v i t a e s p e r a n z a a o g n i u o m o . L e a h C a m p a g n a n o D i S e g n i , d e l l U n i v e r s i t ‡ E b r a i c a d i G e r u s a l e m m e , c i r e n d e c o n t e m p o r a n e i d i q u e s t a f i g u r a a f f a s c i n a n t e , c o s ˝ c o m e d i G e r a s i m o , r i f o r m a t o r e d e l m o n a c h e s i m o p a l e s t i n e s e . I n a p p e n d i c e l ' a n t i c h i s s i m a t e s t i m o n i a n z a d e i m i r a c o l i d e l l a V e r g i n e d i C h o z i b a .
«La meditazione non è una terapia. La meditazione non ci fa fuggire dal disagio e non ci fornisce soluzioni. La meditazione riguarda l’affrontare quello che siamo.» Portare la meditazione nella vita ci mostra, con semplicità e immediatezza, come la pratica zen possa diventare una pratica quotidiana e migliorare ogni aspetto della nostra esistenza. Il monaco buddhista Claude AnShin Thomas è sopravvissuto alla guerra del Vietnam e alla depressione che ne è seguita, rinascendo a nuova vita grazie alla scoperta della spiritualità e del potere della meditazione zen. In queste 108 brevi lezioni condivide la sua esperienza e gli insegnamenti che ha ricevuto, guidandoci in un cammino di esplorazione e conoscenza personale che potrà innescare, anche per noi, una vera e propria rivoluzione. Il suo è infatti un invito a guardare oltre la separazione tra i momenti dedicati alla meditazione zen e il resto delle nostre giornate, portando il silenzio, la disciplina e lo studio all’interno della nostra quotidianità. Un percorso che ci aiuterà a sviluppare una relazione più consapevole e onesta con le nostre contraddizioni, le nostre fatiche, la nostra sofferenza per non farci dominare da esse, e che ci condurrà fino a reimparare ad ascoltare, a respirare e ad abitare davvero il nostro presente anche nei momenti più difficili.
Il giudizio ci permette di conoscere la realtà colmando lo spazio che c'è tra l'astrazione e la concretezza. Ma l'atto di giudicare si traduce molto spesso nella pratica di pensare male senza motivo. Nel Vangelo Gesù dice: «Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato» (Mt 12, 36-37). Attraverso riflessioni, approfondimenti e meditazioni, il volume consente di comprendere come giudicare male sia sempre una mancanza d'amore, poiché equivale a ignorare il cuore, la storia e il mondo di un'altra persona. Tutti noi siamo chiamati a guardare gli altri non attraverso i nostri occhi ma lasciandoci ispirare dal Signore.
In un mondo che predica la velocità, venera il "tutto e subito" ed è schiava della possibilità di essere sempre online, la pazienza non è debolezza ma la sola possibilità, umana e cristiana, di scardinare il tempo. In essa convivono dolore e passione ed è proprio in questo contrasto che risiede la sua forza. È per questa sua natura che la pazienza è tra le virtù che identificano le vite dei santi, dei saggi, dei samurai, dei monaci, dei pescatori, dei contadini e degli artisti. Perché la pazienza è una forza che trasforma e modella. E tutto ottiene.
"Il silenzio è indispensabile a tutti gli uomini, per l'equilibrio stesso della persona umana, abitata dalla presenza di Dio, a cui si addicono la riverenza e il sacro silenzio. Nel mondo in cui viviamo, però, il silenzio è stato mandato in esilio. Urge perciò cercarlo e rimetterlo al centro delle nostre esistenze. Fra Emiliano Antenucci ci mette sulle sue tracce in modo pratico e convincente. Passando in rassegna varie situazioni esistenziali, e citando suggestivi testi di autori spirituali antichi e contemporanei, evidenzia dodici passi indispensabili per un autentico cammino di spiritualità ritmato dal silenzio." (Dalla Prefazione di Madre Anna Maria Cànopi) "Io suono le note come sono scritte, ma è Dio che fa la musica." (Johann Sebastian Bach)
Il libro è diviso in tre parti. L'arte del Silenzio descrive dodici tipi di silenzio, con l'aiuto del genio artistico del Beato Angelico. La danza del Silenzio mette in movimento tutto l'uomo (mente, cuore, sensi, corpo) per incontrare il silenzio (Dio). La musica del Silenzio traccia gli strumenti spirituali per vivere il cammino del silenzio. "Quanto rumore nel mondo! Impariamo a stare in silenzio davanti a noi stessi e davanti a Dio." (Papa Francesco)
I cristiani non devono essere felici per «marketing», per fare pubblicità al loro credo o vendere prodotti oppure ottenere voti e consenso popolare. La felicità, per i cristiani, non viene da una tecnica della mente, del cuore o del corpo per stare bene. Si è felici se ci si sente profondamente dentro di sé amati da Dio, che è la fonte, la sorgente, l'origine della vera felicità. Lo scopo di questo libro è rendere più felice chi lo legge. Felici perché amati: questo rende felici noi e tutte le persone che incontriamo ogni giorno.

