
Non perdiamo la Parola: vuol dire chiedersi che posto prende la Parola nelle parole della propria vita; se diventa reale, se diventa vita. Non perdiamo la Parola: occorre fermarsi per chiedersi se ci si ricorda che ogni giorno c'è una Parola che merita di essere ascoltata. Non perdiamo la Parola: una parola interiore, che risuoni dentro, nella serenità, nella pace. Urgente per ogni cristiano è "Non perdere la Parola", per ritrovare originalità e freschezza spirituale. Per guardare dentro la Parola di Dio e ritrovare il proprio volto più autentico.
C'è una santità molto evidente di alcuni uomini, ma c'è anche la santità sconosciuta della vita quotidiana: è quella testimoniata da Charles de Foucauld, che ha voluto imitare l'esempio della vita nascosta di Gesù a Nazareth. Frate Charles ha cercato di manifestare il Vangelo in maniera laboriosa e nascosta, nel silenzio in cui Dio dimostra la sua presenza nella forma di una "brezza leggera". Lui, che voleva "gridare il Vangelo con la vita", ha dimostrato che i gesti semplici possono parlare di Gesù.
Il culto del Sacro Cuore di Gesù nell'insegnamento di Paolo VI offre una vera e propria scuola di spiritualità, il punto focale per chi vuole capire il cristianesimo, per farne la luce della propria vita spirituale.
Un libro che parla direttamente ai giovani. Un utile strumento per riflettere e pregare. Con un'immaginaria dedica a ciascun giovane, l'Autore in apertura dice: Tu sei un Mistero che mai piu accadra di nuovo. Tu sei un Miracolo che mai prima e accaduto". E questa e anche la chiave di lettura del libro. Non dire grandi cose o teorie astratte sui giovani, ma un parlare che va dritto al loro cuore - come dice il sottotitolo - ponendosi loro accanto nell'avventuroso ed entusiasmante viaggio della vita. Un discorso diretto e accattivante che si serve del materiale vario e colorito che appartiene molto alla vita quotidiana degli adolescenti e giovani di oggi: citazioni da romanzi, cinema, dalle pieces teatrali, dalle canzoni... Ma anche sapienti riflessioni nutrite dalla Parola di Dio, dalla migliore lettura spirituale, dall'esempio vivo dei santi e dei testimoni. "
365 benedizioni per ogni giorno dell'anno. Invocazioni e preghiere per affidare le nostre giornate e i nostri cari alla protezione di Dio. Parole di pace che sanno infondere speranza lungo il cammino della vita e aiutano a riconoscere la presenza del Signore in ogni circostanza.
Un itinerario di crescita nella vita di fede sulle orme dell'apostolo Tommaso, di solito considerato il simbolo della durezza di cuore e dell'incredulità. In sette capitoli viene ripercorso il cammino spirituale dalla domenica di Pasqua alla domenica successiva in Albis, quando Tommaso finalmente incontra il Cristo risorto. Si tratta di una settimana di ricerca e di spoliazione di sé, un compendio di vita cristiana verso la luce della Resurrezione. In questo pellegrinaggio l'autore si basa sui testi evangelici, usando alcune immagini per chiarire i momenti del cammino spirituale: il "deserto o notte oscura" come simbolo del graduale avvicinamento del discepolo alla sequela della Croce; gli "strati di terreno nel cuore" considerati il simbolo degli ostacoli alla vita spirituale; le "perle preziose", ossia i momenti cardine da cui recuperare con la preghiera gli strumenti per percorrere il cammino.
Nell'incontro fra due anime, Teresa ed Ester, nasce una relazione speciale fra maestra e discepola, che pian piano conduce a un itinerario affascinante sempre più coinvolgente: la riscoperta di una presenza che abita la propria vita, quella di Dio. Essenziale diventa l'attrattiva dinanzi al mistero del cuore umano, che la monaca suscita nella ragazza ancora ai primi passi, prima di dischiuderla al così detto "mistero degli accordi-. Attorno a questi accordi, svelati capitolo dopo capitolo, l'autore costruisce una "catechesi essenziale- per la vita cristiana, secondo una duplice scansione: "gli accordi che fondano la vita cristiana-, percorribili da quei cristiani di buona volontà, come ad esempio la nostra Ester, in cui sboccia una profonda sete di conversione, perché si giunga a una crescita nella fede che prepari alla scelta di vita matura; "gli accordi che elevano alla fede matura-, più elevati e non sempre raggiungibili da tutti. Sottesa a tutti gli accordi, è sempre la ricerca dell'Amato, essenziale per chiunque si approcci a questo percorso col cuore disponibile a rimettersi nelle mani di Dio Amore!
L'originalità di questo studio scaturisce dalla fusione di due pensieri sui misteri fondamentali della fede cristiana, espressi nella riflessione teologica di Papa Benedetto XVI sul Credo, e nell'esperienza mistica di Concepcion Cabrera de Armida, simbolizzata nella Croce dell'Apostolato.
Il testo costituisce una breve e articolata guida per il tempo di conversione e penitenza quaresimale e della Pasqua di Gesù. La sua specificità consiste nella modulazione di uno stile riflessivo e un incedere esistenziale del racconto il quale, partendo da dodici domande di Gesù poste nei giorni dell'approssimarsi della sua passione, morte e risurrezione, desidera abitare semplicemente lo spazio delle domande, che chiedono l'abbandono pregiudiziale delle risposte preconfezionate e un percorso verso le sorprese di Dio. Si tratta di dodici brevi meditazioni, con un'introduzione e una conclusione.Destinato a quanti intendono prepararsi a vivere bene la Pasqua, lasciandosi da essa interrogare.Il sussidio può essere utile, oltre che per la meditazione personale, anche per la condivisione nei gruppi e può prevedere una teatralizzazione per rappresentazioni sacre della Settimana Santa.
La raffinata riflessione del cardinale Sarah analizza, quasi disseziona, una celebre frase di Romano Guardini, "Vorrei aiutare gli altri a vedere con occhi nuovi", assumendola come compito, oggi più di ieri necessario, della guida dei fedeli verso la comprensione dei Misteri Cristiani. L'evento da vedere e da cui si è visti è sempre Cristo; è Lui che ci dà la forza di trasformare il mondo. Gli occhi nuovi, scrive il cardinale Sarah, richiamando il pensiero di Benedetto XVI, sono quelli che riescono a vedere che la bellezza è una forma superiore di conoscenza, che tocca l'uomo con "tutta la grandezza della verità". Perché non pensare quindi che la bellezza sia anche una missione affidata alla Chiesa di "continuare a convertire, dunque a umanizzare il mondo"?
Sono colpito dal talento dell’uomo moderno di deturpare ciò che tocca. Guardiamo lo spazio: le immagini dei pianeti e delle stelle hanno una bellezza mozzafiato. Ogni cosa è al proprio posto. L’ordine dell’universo ispira la pace. Guardiamo il mondo, le montagne, i fiumi, i paesaggi, tutto ispira una serena bellezza. Guardiamo il viso di un bambino che riede di gusto, il viso di un anziano pieno di rughe per l’età. Dio ha plasmato la sua creatura con tanto amore da ispirare sempre una sensazione di nobiltà e bellezza. E poi guardiamo ciò che crea il mondo moderno!
«Alla radice della decadenza dell’Occidente c’è una crisi culturale e identitaria. L’Occidente non sa più chi è perché non sa più, e non vuole sapere, chi lo ha plasmato...».
L’affermazione del cardinale Robert Sarah esprime con precisione l’intenzione del suo terzo libro di conversazioni con Nicolas Diat. La conclusione a cui perviene è semplice e insieme impietosa: il nostro mondo è sull’orlo di un abisso. Crisi della fede e della Chiesa, declino dell’Occidente, relativismo morale, mondialismo sfrenato, capitalismo selvaggio, nuove ideologie, inaridimento della politica, derive da totalitarismo islamista... È necessario tentare una diagnosi senza invocare pretestuose attenuanti. Non si tratta però soltanto di prendere in esame il grande cambiamento cui è andata incontro la nostra epoca: richiamando l’attenzione sulla gravità della situazione che stiamo attraversando, il cardinale dimostra che è possibile evitare l’inferno di un mondo senza Dio, di un mondo senza uomo, di un mondo senza speranza.
In questa ambiziosa meditazione, il cardinale Sarah si impegna senza riserve nell’analisi delle diverse crisi del mondo contemporaneo.
Robert Sarah
Dal cuore dell’Africa al centro della Cristianità: così potremmo riassumere lo straordinario percorso di vita del cardinale Robert Sarah. Ordinato prete nel 1969; consacrato vescovo nel 1979 – il vescovo più giovane del mondo – chia- mato da Giovanni Paolo II nel 2001 a Roma come Segretario della Congre- gazione per l’Evangelizzazione dei Popoli; nominato da Benedetto XVI Presi- dente del Pontificio Consiglio Cor Unum nel 2010 e infine nel 2014 chiamato da Francesco a presiedere il Dicastero vaticano che si occupa della liturgia. Guardando il povero bambino di Ourous, figlio di contadini e attratto dalla vita dei missionari, nessuno poteva immaginare il piano di Dio ma si potrebbe affermare che certo Dio sapeva quel che faceva.
Si deve guardare in faccia la realtà: il sacerdozio sembra vacillare. Certi preti sembrano come marinai la cui nave è stata sconquassata dalla violenza di un uragano. Annaspano e vacillano. Quando si viene a conoscenza di qualche episodio di abuso sui minori, non possiamo evitare di porci delle domande. Non si può fare a meno di avanzare dei dubbi. Il sacerdozio, il suo statuto, la sua missione, la sua autorità, sono messi al servizio di quanto c'è di peggio al mondo. Il sacerdozio è stato strumentalizzato per nascondere, insabbiare, e persino giustificare la profanazione dell'innocenza dei bambini. Talvolta, la stessa autorità episcopale è stata piegata allo scopo di pervertire e distruggere la generosità di coloro che desideravano consacrarsi a Dio. La ricerca della gloria mondana, del potere, degli onori, dei piaceri terreni e del denaro, è penetrata nel cuore di sacerdoti, vescovi e cardinali. Com'è possibile tollerare tali episodi senza tremare, senza piangere e senza metterci in discussione? Non possiamo fare finta che tutto ciò non esista, come se si trattasse soltanto di un incidente di percorso. Dobbiamo guardare il male in faccia. Perché tanta corruzione, sviamento e perversione? È giusto che ce ne venga chiesto conto. È giusto che il mondo ci dica: "Siete come i farisei: dite e non fate" (cfr. Mt 23,3). Il popolo di Dio guarda con sospetto i suoi sacerdoti. Chi non crede li disprezza e diffida di loro.