
Il canto delle pietre è il diario immaginario del monaco che nel XII secolo edificò in Provenza l'abbazia di Le Thoronet, un capolavoro di architettura cistercense. La vita di un cantiere medioevale, i problemi tecnici, finanziari e dottrinali che ostacolano i lavori, le soluzioni adottate, di una modernità sorprendente, appaiono ben poco conformi a quell'immagine convenzionale del Medioevo che si è consolidata nel corso dei secoli. Ma ciò che nel racconto "tocca" e coinvolge di più è la lotta che il monaco ingaggia con la fragilità degli uomini e l'inerzia della materia, e, soprattutto, con le proprie contraddizioni interiori. La costruzione dell'abbazia diventa così un viaggio iniziatico nel profondo dell'essere umano. Ma non è tutto. Questa cronaca che per altro si fonda su ricerche storiche originali e su una lunga esperienza di costruttore - è anche una riflessione appassionata sui rapporti fra il bello e il necessario, fra l'uomo e la natura, fra il dovere verso gli altri e quello verso Dio. Ed è una meditazione lirica sull'Ordine nel quale tutti gli ordini trovano spazio, e su quell'arte che riassume tutte le altre: l'architettura.
Questo libro tratta un tema molto attuale. La depressione, l'accidia, cioè la secchezza, il deserto spirituale, e la notte spirituale. Non è facile distinguere fra questi tre stati dell'animo, pertanto l'autore intende fornire alcuni strumenti per il discernimento delle situazioni, ed anche alcune indicazioni per rimediare ed accompagnare. La trattazione è fruibile e resa ancor più illuminante dall'esempio di tre grandi Sante: S. Teresa d'Avila, Teresa di Lisieux e Madre Teresa di Calcutta. Si citano, inoltre, anche altri autori spirituali, dai Padri della Chiesa ai Padri del deserto, per giungere a Papa Francesco.
Donne e uomini di diverse eta, razze e culture, formazione e attivita professionale, scelti come testimoni della chiamata universale alla santita.
La vicinanza, recita il titolo di questo libro, è "lo stile di Dio", che Gesù è venuto a svelarci con la sua vita. È anche, come ricorda papa Francesco, la strada maestra per portare Dio agli uomini e alle donne del nostro tempo, a partire dai poveri e dagli ultimi. E poi, insieme alle persone di buona volontà, per promuovere la giustizia e la pace. Tutto ciò si riflette nella vita di Chiara Lubich. Investita dalla luce di Dio che le fa comprendere come Egli sia Amore e ami ciascuno immensamente, ella comunica questa luce a più persone possibili. Dà così inizio a un Movimento ecclesiale che vuole contribuire alla fraternità e all'unità della famiglia umana. Il libro approfondisce dunque il tema della vicinanza nell'orizzonte dell'esperienza della Lubich. Parte del volume presenta una ricca raccolta di scritti e discorsi che ella ha tenuto negli anni, tratta dell'eredità anche letteraria che ci ha lasciato.
E' troppo poco dire che non sappiamo amare. La verità è, soprattutto, che abbiamo paura di amare.Sì, temiamo che gli altri respingano il nostro amore per loro, e che in ultima analisi respingano noi stessi. Lo temiamo perché noi stessi non abbiamo fiducia in noi. John Powell ci aiuta a guardare questa nostra tortuosa psicologia. C'insegna a conoscerci e ad accettarci come realmente siamo. E ci mostra come l'auto-conoscenza e l'auto-accetazione costituiscono la piattaforma del lungo viaggio verso l'amore.è un viaggio dall'itinerario paradossale. Se amiamo gli altri per attirare la loro attenzione su di noi, se riduciamo gli altri a mezzi per provare noi un pò di calore, infallibilmente la nostra destinazione sarà la soluzione. Se invece dimentichiamo noi stessi per interessarci disinteressatamente agli altri, daremo amore autentico e riceveremo amore autentico.Attraverso questo ritmo del dare e del ricevere amore, ciascuno di noi realizza la propria maturazione personale e risponde nell'unico modo valido al Dio che è Amore.
Come riuscire a comunicare pienamente il nostro intimo ad un’altra persona.
Affrontare i problemi quotidiani attraverso gli occhi della fede, solo così per l'autore sarà possibile cogliere in profondità il senso della vita, risolverne i conflitti e modificare gli atteggiamenti negativi.
Una buona comunicazione umana è possibile attraverso dei comportamenti e delle abitudini specifiche. I consigli per apprenderla non vanno dunque solo letti, ma messi in pratica. All'inizio sembrerà difficile, ma la pratica renderà tutto più semplice, finché coltivare rapporti umani profondi e duraturi diventerà un'abitudine e gli altri - gli amici e i familiari - ce ne saranno davvero grati.
Abbracciare la vita, dice l'autore, un gesuita americano, significa coglierne il significato più profondo per poi innamorarsene e desiderare di volerla riabbracciare di nuovo con più vigore. E' lasciare le proprie angosce, l'agitazione, i momenti di crisi, sottrarsi alla programmazione, ai pregiudizi.
Esercizi per una conoscenza profonda e reale di noi stessi.