
"Battesimo, eucaristia, matrimoni misti, culto a Dio e ai santi: temi su cui riflettere per una fede che realizzi una vita davvero cristiana."
Il testo-diario di Carmelo Gaudiano è la sintesi di uno sgambettare di fanciulli, che con il passare del tempo, raggiungono l'età della matura giovinezza. L'autore, con amore e riconoscenza, si riflette in questi anni, che certamente hanno dato la firma matrice della sua vita che trova il suo primo e vero avvio nel Collegio-Seminario della Pia Società San Paolo di via Vassallo in Bari. I ricordi sono tanti, raccontati con limpidezza espressiva e comprensibili a ciascun lettore: il prete don Passarin, una persona meravigliosa, sempre disponibile, formatore di coscienze e grande educatore; le classi di scuola media con vari avvenimenti ricchi di curiosità e validi per l'orientamento più serio della vita; la bella amicizia dell'autore con un compagno, ben presto perduto agli inizi della seconda media per il suo trasferimento caparbiamente voluto dai genitori. Un volume che, oltre a suscitare grande interesse pedagogico, può aiutare i giovani e meno giovani a riscoprire i valori fondamentali della vita, quali la sincerità, la gratitudine, l'amicizia e un'autentica capacità relazionale. Si è davanti a una narrativa "valoriale" che si legge con piacere perché riporta ad un "gusto" della vita, ad una finezza spirituale oggi raramente presente in letteratura.
La spiritualità di colei che viene affettuosamente chiamata "santa Teresina" non è riducibile a una pratica o a una virtù particolare. Consiste piuttosto in un atteggiamento interiore che si manifesta attraverso un'apertura fiduciosa del cuore all'azione di Dio e un desiderio bruciante di "vivere d'amore". Per Teresa, l'amore ha sempre l'ultima parola. In questa esperienza centrata sulla persona di Gesù, l'autore individua dieci atteggiamenti interiori che sono altrettanti inviti a vivere "l'avventura della santità": 1) desiderare amare Gesù; 2) sopportare con dolcezza le proprie imperfezioni; 3) sperare nella misericordia divina; 4) crescere in piccolezza; 5) scegliere la piccola via della santità; 6) ritornare costantemente al Vangelo; 7) fare tutto per amore; 8) abbandonarsi a Dio nella preghiera; 9) estinguere la sete di Gesù; 10) unirsi a Gesù nella sofferenza. Ne emerge un ritratto appassionato, intessuto di numerose citazioni dalle opere di Teresa, che esorta ciascuno a fare proprio quell'amore ardente che animava la santa.
Quando si parte per un cammino a piedi è inevitabile ritornare all'essenziale: si impara a spogliarsi delle cose che non sono davvero necessarie e ci si rende conto che in fin dei conti basta veramente poco per stare bene. Questo è il diario di un viaggio che ha segnato nel profondo una ragazza. È la testimonianza di un itinerario che, attraversando la metà settentrionale del Portogallo e una parte della Galizia, giunge alla famosa cattedrale di Santiago di Compostela, mèta e sogno di tantissimi pellegrini che ogni anno decidono di intraprendere un'esperienza mistica, religiosa e d'introspezione. È il racconto di un Cammino che già dalle prime tappe si rivela un grande insegnamento di vita. Un viaggio che è anche un'esperienza di crescita personale che porta non solo al raggiungimento della mèta prefissata, ma soprattutto alla comprensione e accettazione di sé stessi, alla scoperta di un profondo senso di gratitudine nei confronti della vita e ad una maggiore consapevolezza. La strada, pertanto, non termina alla cattedrale, ma va oltre e prosegue dritta al cuore. Nelle ultime pagine si trovano pochi ma utili consigli per chi decide di intraprendere il Cammino; una mini guida pratica che l'autrice avrebbe voluto leggere ma non ha mai trovato.
L AUTORE DI QUESTO STUDIO MARIOLOGICO E`UN AUTORITA VERA E PROPRIA NEL CAMPO DEGLI STUDI SULLA MADONNA.
"Tre libri in uno" non è soltanto una frase evocativa, ma descrive accuratamente questo lavoro che tesse insieme tematiche apparentemente separate ma profondamente interconnesse, tutte radicate nella Bibbia e focalizzate sull'impatto dell'esperienza pentecostale nella vita di un credente consacrato a Dio. L'autore trasmette in questo volume la sua profonda conoscenza e il suo impegno nel sottolineare l'importanza del battesimo nello Spirito Santo e dei doni spirituali nelle comunità cristiane. Attraverso le pagine di questo volume, i lettori avranno l'opportunità di esplorare e approfondire il proprio cammino di fede, arricchiti dalla saggezza e dall'esperienza di uno dei più influenti pensatori pentecostali.
I testi dei vangeli e gli scritti degli apostoli in più occasioni invitano i primi cristiani a non limitarsi all'ascolto della predicazione del Signore, ma li sollecitano a fare, a mettere in pratica. Le opere di misericordia spirituale e corporale sono dunque la realizzazione concreta della fedeltà al comandamento dell'amore. Esse, tuttavia, richiamano anche la "materia" sulla quale - ha detto Gesù - verterà il giudizio finale.
Le riflessioni dell'autore propongono una rilettura agile e insieme profonda delle quattordici opere di misericordia corporale e spirituale, indirizzata soprattutto al lettore disponibile a lasciarsi interrogare. Esse attingono anche all'esempio di figure illuminate della tradizione della Chiesa, nella consapevolezza che queste indicano un metodo capace di ispirare un linguaggio e un impegno adeguati ad accostare le necessità dell'uomo moderno.
Sommario
Presentazione. Il giudizio e la misericordia. Ieri e oggi. Una stessa radice. Sette, perché? Il pittore e la misericordia. Pane e grissini. «Dar da mangiare agli affamati». Liscia o gassata? «Dar da bere agli assetati». C'è nudo e nudo. «Vestire gli ignudi» Cinque stelle per i VIP. «Alloggiare i pellegrini». Ospedali e beauty farm. «Visitare gli infermi». Le mie prigioni. «Visitare i carcerati». Tobia e Antigone. «Seppellire i morti». Il dubbio metodico. «Consigliare i dubbiosi». Un'altra fame. «Istruire gli ignoranti». Farsi i fatti altrui. «Ammonire i peccatori». L'urlo di chi soffre. «Consolare gli afflitti». Settanta volte sette. «Perdonare le offese». Lasciate che i piccoli... «Sopportare con pazienza le persone moleste». Salotti e cimiteri. «Pregare per i vivi e per i morti».
Note sull' autore
Aimone Gelardi, sacerdote dehoniano, ha insegnato teologia morale ed etica filosofica. Ha pubblicato: Parapsicologia. Per una risposta a interrogativi di sempre, Àncora, Milano 1976; Reincarnazione. Un mito che rinasce, EMP, Padova 1987; Direzione spirituale e cristiani comuni, EDB, Bologna 1991; Lettere a Patrizia, EMP, Padova 1989; Reincarnazione?, EDB, Bologna 1995; Dare voce alla morte. Celebrare la speranza, EDB, Bologna 1995; Verso il Giubileo, EDB, Bologna 1996; Pensieri feriali, EMP, Padova 1998; Parole nel vento, EMP, Padova 2003. Nella stessa collana ha curato i volumi La mia preghiera di ogni giorno (2005), La festa del perdono (2006) e Hai invitato anche me! La Comunione dei bambini (2008).
Descrizione dell'opera
Naturale seguito del volume sui vizi (2010), il discorso sulle virtù deve oggi lottare per trovare un proprio spazio, poiché virtù è parola impopolare e percepita come fuori moda.
«Bisognerebbe "dire" di nuovo la virtù con parole attuali, parlare di uomini e donne che, nella loro libertà, provano a essere lineari e maturi nelle relazioni, spontanei come i bambini, che il Vangelo chiede di imitare per entrare nel Regno dei cieli. Virtuoso è chi prova a essere padrone di sé, modesto, pacificato e capace di costruire la pace, giusto di una giustizia più grande, tollerante, in grado di sperare, nella sua fede, che la perequazione dei conti la farà comunque Dio».
Come i vizi, anche le virtù sono sette. Le tre teologali - fede, speranza, carità - stanno a indicare riferimento a Dio, da lui hanno origine, sono pegno della presenza dello Spirito Santo.
Le quattro cardinali - prudenza, giustizia, fortezza, temperanza - sono attitudini umane, disposizioni stabili che guidano la condotta e rendono capaci di praticare il bene.
L'autore accompagna il lettore a comprenderne la ricchezza nonché il più autentico significato.
Sommario
Premessa: un discorso incompleto. Vocabolario e catechismo. Incontro con le virtù. Tra oblio e nostalgia. Virtù teologali. Tre che restano. Fede. "Sostanza di cose sperate". Speranza. "Attender certo de la gloria futura". Carità. "Lo ben che fa contenta questa corte". Virtù cardinali. Quattro… senza porpora. Prudenza. Non si tratta di cautela. Giustizia. Per qualcuno è malinconia. Fortezza. La "forza" proprio non c'entra. Temperanza. Tra briglie, ampolle e… matite. Quasi una favola per finire. Appendice. Lui chi è?
Note sull'autore
AIMONE GELARDI, sacerdote dehoniano, ha insegnato teologia morale ed etica filosofica. Ha pubblicato: Parapsicologia. Per una risposta a interrogativi di sempre, Àncora, Milano 1976; Reincarnazione. Un mito che rinasce, EMP, Padova 1987; Direzione spirituale e cristiani comuni, EDB, Bologna 1991; Lettere a Patrizia, EMP, Padova 1989; Reincarnazione?, EDB, Bologna 1995; Dare voce alla morte. Celebrare la speranza, EDB, Bologna 1995; Verso il Giubileo, EDB, Bologna 1996; Pensieri feriali, EMP, Padova 1998; Parole nel vento, EMP, Padova 2003. Nella stessa collana ha pubblicato: «Lo avete fatto a me». Una rivisitazione delle opere di misericordia (2008), Le «Dieci Parole». Una rivisitazione dei Comandamenti (22011), Beati voi. Una rivisitazione delle Beatitudini (2010), Vizi vezzi virtù. Una rivisitazione dei peccati capitali (2011).
Descrizione dell'opera
Penitenza, pentimento, conversione, perdono, riconciliazione: sono diversi riferimenti che rimandano al sacramento della Confessione, che tra i cristiani non gode propriamente di buona salute. La sua è una storia singolare: «ha voluto rassicurare, ma talora l'ha fatto dopo avere angustiato i peccatori; ha perdonato instancabilmente, ma ha allungato oltre i limiti della ragionevolezza la lista e le circostanze dei peccati; ha affinato le coscienze e fatto progredire l'interiorizzazione e il senso di responsabilità, ma ha concorso, suo malgrado, alla nascita di quella specie di malattia che è lo scrupolo…».
Con lo stile agile e profondo che lo contraddistingue, l'autore accompagna a comprendere le ricchezze della riconciliazione sacramentale, dell'apertura alla misericordia di Dio, fonte di consolazione.
Sommario
Introduzione. I. Il nome non è tutto ...però, non è detto! II. Tutto comincia a Pasqua. Il dono e il perdono. III. L'oggetto misterioso. Che cos'è il peccato? IV. Quel «prodigo». ... la mia storia, la tua storia. V. Lui perché? Cosa c'entra il sacerdote. VI. Confessione. Del peccato ma non solo. VII. Quattro tappe. Un cammino. VIII. Conoscere e riconoscere. Il mio peccato. IX. Signore, apri le sue labbra. Peccati che vorrei ascoltare... X. Io, tu, noi. Il mio, il tuo, il nostro... XI. Parola e parole. Sacramento e consolazione. XII. Chiamata e risposta. Una Conclusione. Appendice. Lui chi è…
Note sull'autore
AIMONE GELARDI, sacerdote dehoniano, ha insegnato teologia morale ed etica filosofica. Ha pubblicato: Parapsicologia. Per una risposta a interrogativi di sempre, Àncora, Milano 1976; Reincarnazione. Un mito che rinasce, EMP, Padova 1987; Direzione spirituale e cristiani comuni, EDB, Bologna 1991; Lettere a Patrizia, EMP, Padova 1989; Reincarnazione?, EDB, Bologna 1995; Dare voce alla morte. Celebrare la speranza, EDB, Bologna 1995; Verso il Giubileo, EDB, Bologna 1996; Pensieri feriali, EMP, Padova 1998; Parole nel vento, EMP, Padova 2003. Nella stessa collana ha pubblicato «Lo avete fatto a me». Una rivisitazione delle opere di misericordia (2008), Beati voi. Una rivisitazione delle Beatitudini (2010), Le «Dieci Parole». Una rivisitazione dei Comandamenti (22011), Vizi vezzi virtù. Una rivisitazione dei peccati capitali (2011), Il bruco e la farfalla. Una rivisitazione delle virtù (2011) e E... poi? Una rivisitazione delle «cose ultime» (2012).