
Noi siamo nel mondo, ma non siamo del mondo: come Gesù, non gli apparteniamo, perché siamo creature nuove. Questa è la grande avventura di chi si lascia possedere dall'amore del Signore: uscire dal mondo come modo di essere, per ritornare ancor più impegnati nelle realtà terrene. Gesù porta la vera rivoluzione: la rivoluzione dell'anti-potere, dell'anti-dominio, dell'anti-possesso. È la rivoluzione dell'amare e del servire. Se dentro di noi avviene la scelta di essere amore e servizio, è la rivoluzione. Allora sono possibili nuove relazioni tra di noi, nascono mondi vitali nuovi. Don Oreste, in questo quinto libro della collana "Vivere in Gesù", ci aiuta a riconoscere le forze istintive che ci dominano nel rapporto con gli altri e ad intraprendere il cammino di liberazione che trova nella preghiera e nella contemplazione un mezzo insostituibile. Indicandoci modi semplici per scegliere il nostro modo di pregare.
Piccolo itinerario alla ricerca di uno stile di vita piu' coerente e luminoso per raggiungere la vera fissita' di Dio.
Questo libro originale presenta il percorso degli Esercizi, riletto, tappa per tappa, attraverso i Salmi. I Salmi e sant'Ignazio c'insegnano a usare l'immaginazione per favorire la nostra presenza al mistero. Visti dalla nostra situazione storica, i salmi sono vecchi, sono stati composti venticinque-trenta secoli fa: cosi`ragionano alcuni. Si possono attualizzare? Ne vale la pena? Visti dalla nostra cultura tecnologica, i salmi risultano appartenenti alla cultura agricola, primitivi: cosi`affermano altri. Non sarebbe piu`pratico comporne di nuovi? Ma la poesia puo`rendersi contemporanea attraverso generazioni. La cultura diversa non e`un recinto impenetrabile. Lo stesso spirito che ha ispirato i salmi come repertorio di preghiera ha mosso e illuminato ignazio per comporre i suoi esercizi spirituali. Questo stesso spirito risiede attivamente nel cristiano, animandone il la
«C'è qualcosa di più beato che possiamo fare nei riguardi della Trinità che contemplarla e imitarla: entrare in essa! Noi non possiamo abbracciare l'oceano, ma possiamo entrare in esso; non possiamo abbracciare il mistero della Trinità con la nostra mente, ma possiamo entrare in esso». Queste parole - prese dalla prima delle meditazioni tenute alla Casa Pontificia e qui raccolte - sono la miglior presentazione di questo libretto. Padre Raniero, attingendo alla teologia, alla spiritualità, all'arte, guida il lettore a contemplare e a «entrare» nel mistero della Trinità.
Consumazione è un libro senza progetto fatto per accogliervi la vita, perché l'evento che ha accecato l'autore per la prima volta nella vita ritorni una seconda volta per abbagliarlo sulle pagine. "Un evento nella vita - dice Bobin - è una casa con tre porte separate: morire, amare, nascere. Non si può entrare se non varcando le tre porte simultaneamente. È impossibile, ma questo avviene". Bobin è un autore particolare che sembra indifferente a tutto ciò che appartiene all'ordine del sapere. La persona viva che ripetutamente evoca è il bambino, colui che ama, che gioca ad amare, che non deve giustificare le proprie azioni. Nessun autentico incontro può avvenire fuori dall'amore, ma nessun amore è possibile se non comincia dalla spogliazione del proprio io, dal ristabilire dentro di sé il silenzio che prelude all'accoglienza.
Questo breve manuale aiuta tutti coloro che si trovano vicino a chi soffre a causa della perdita di una persona cara. Il libro fornisce strumenti semplici e validi per venire incontro a chi vuole essere parola e gesto di consolazione ai fratelli e alle sorelle che sono nel lutto. Partendo dagli aspetti tipici di questo servizio, l'autore mette in evidenza ciò che occorre fare e ciò che bisogna evitare in queste occasioni, e affronta l'esperienza del lutto nelle varie fasce d'età, affinché questo servizio abbracci tutte le situazioni di dolore che la comunità credente è chiamata ad affrontare nella fede.
Perché consolare gli afflitti se il vangelo li proclama beati? Perché essi sono innanzi tutto coloro che percepiscono l'assenza di Dio- Perciò, pur soffrendo per il mistero del male, sono felici rispetto a coloro che hanno nella propria superficialità un comodo anestetico, perché da questa lontananza può scaturire il senso della sua misericordiosa presenza. Perciò sono questi afflitti, non i giusti, che Cristo è venuto a consolare con la Buona Notizia, rendendoli a loro volta capaci di consolarsi a vicenda, perdonandosi e accettandosi gli uni gli altri con le loro ferite.
Consolare chi soffre è uno dei gesti più rivoluzionari che la fede cristiana richiede. Ci domanda di mobilitarci tutti per lottare contro ogni ingiustizia. La vera solidarietà si vede anche nelle lacrime.
Una breve presentazione della vita e della spiritualità della Beata Maria Pierina De Micheli (1890-1945), suora della congregazione Figlie dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires, e una serie di suoi pensieri commentati per l’occasione da Nicola Gori.
Destinatari
Per chi vuol conoscere o approfondire la figura della Beata Maria Pierina De Micheli.
L’autore
Nicola Gori, laureato in lingue e letterature straniere presso l’Università di Firenze, collabora con la Cattedra di Letteratura spagnola della Facoltà di Lettere e Filosofia ed è corrispondente dell’Osservatore Romano. Studioso appassionato degli autori mistici, ha pubblicato numerosi libri in questo campo. È anche autore di premiati racconti e poesie.
Con la venuta del Figlio di Dio sulla terra si assiste ad un salto qualitativo del concetto di «adorazione» e di «culto». Termina il culto legato a luoghi particolari e si inaugura il culto «in Spirito e Verità» (Gv. 4, 24). Si tratta di un culto che ha come principio vitale lo stesso Spirito Santo. Un culto offerto con tutta la propria vita così come lo ha vissuto Cristo stesso.
È proprio un male dubitare? O è il primo passo verso la verità? Se non è mancanza di fiducia, il dubbio fortifica il sapere e la fede. Aiutare a fare discernimento: anche questa è misericordia. Per farlo serve un’umiltà costante.
Le opere di misericordia per un cristianesimo semplice.
Oggi più che mai, le due opere che danno il titolo a questa nostra riflessione sono necessarie. Insegnamento e consiglio sono i primi due passi verso la sapienza interiore: quella che guarda alla realtà non con la sola emozione, ma con quella che è stata ben definita l'intelligenza delle emozioni; che sa considerare gli istinti del momento, le passioni che ci muovono, per trovare direzioni percorribili nel tempo e indicazioni che possano, quelle stesse emozioni, portarle a compimento, realizzarle, appunto; che sa offrire scelte che siano durature e che riconosce, quando esse non dovessero durare, i motivi dei fallimenti senza timore alcuno, per condurre le nostre vite a nuovi progetti, a nuove realizzazioni, con consapevolezza.