
L'anima e il nostro soffio vitale. E' lo spirito, il vento che muove ogni nostro gesto e si commuove in se stesso. Gioca, girando e rigirando su se stesso. Un abisso che chiama se stesso in un fondo in cui tutto e suprema leggerezza e calma infinita. In questo segreto silenzioso e dolce, l'anima ascolta il mormorio leggero di un venticello che e in lei ma non e lei. E qui l'anima comincia a sussurrare le sue parole. Appena affiorano nel respiro della voce, e come se fossero l'anima stessa che si dice. Sono degli spiragli: di li si affaccia lo spirito.
Dedicato ai cercatori della Luce, a chi non si rassegna al buio della morte e continua ad esplorare il senso della Vita.
L'autore di "Filosofia per tutti" - un manuale per la vita piena e felice, libro amatissimo dai lettori di tutte le età - con stile accattivante, fecondando il riferimento ai testi evangelici con passaggi poetici e riflessioni filosofiche, propone, dopo il libro sulla "grammatica della speranza" dedicato al Natale, un testo che accosta con particolare profondità l'evento pasquale.
In queste pagine Angelo Comastri, Stanislaw Dziwisz, Czeslaw Drazek e Renato Buzzonetti raccontano gli ultimi giorni di Giovanni Paolo II. Entriamo nell'intimità della sua sofferenza, vissuta come supremo atto d'amore, il suo legame con i malati e la sua profonda spiritualità. Dall'attentato del 1981 fino al suo ultimo respiro, il Papa affrontò il dolore con fede incrollabile, offrendo la sua vita per la Chiesa. Un racconto intenso e toccante che rivela la forza nella debolezza e la santità di un uomo che ha segnato la storia.
Lasciarsi muovere verso l'abbraccio è la condizione necessaria per sentire l'amore. Dio è amore. Egli abbraccia continuamente l'umanità attraverso l'amore di Gesù, il Figlio amato, che ama con tutto se stesso, donandoci il suo corpo, mostrando all'umanità intera la potenza dell'Amore vero, appassionato, totale, ferito. Questo libro si sviluppa a partire dalla contemplazione del corpo di Gesù, ci porta a sentire una sempre più forte comunione con Lui, a costruire la comunione e la pace tra noi, a essere segno della sua tenerezza e della sua bellezza nel mondo. È dalla relazione umana tra noi e il corpo di Cristo che ci possiamo aprire alla comunione d'amore con l'Unico Dio.
Argomento del libro è il Padre nostro. Questa preghiera è esaminata dall'autrice C. Uguccioni attraverso un'intervista alle seguenti personalità: Maria Ignazia Angelini, Luigi Ciotti, Angelo Comastri, Rinaldo Fabris, Pierangelo Sequeri.Le interviste sono accompagnate da brani - riguardanti la preghiera e il Padre nostro - di diversi autori, antichi e moderni, fra i quali: Agostino d'Ippona, Teresa di Lisieux, Dietrich Bonhoeffer, Carlo Maria Martini, David Maria Turoldo, Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta. Molti i temi che emergono dalle interviste e dai brani: il rapporto del credente con Gesù e i fratelli, la paternità di Dio, la misericordia e il perdono divino e umano, la preghiera con la sua bellezza e le sue fatiche, il problema del male, l'esperienza della prova di fede e della tentazione, l'equa distribuzione dei beni, l'impegno del cristiano nella società.
La notte può contenere momenti di disorientamento e di chiarezza riflessiva, perdite difficili e sorprendenti nuovi inizi; può metterci in contatto con le domande che riguardano l’identità (chi siamo in noi stessi e in rapporto con gli altri), la realtà (che cosa viviamo e che cosa vorremmo vivere), il significato (perché siamo qui e qual è lo scopo di ciò che ci accade), la comunità (alla quale apparteniamo) e il tempo (quando accadranno sviluppi positivi). Per ciascuna di queste domande, che hanno una rilevanza sia individuale che sociale, il volume esplora storie e riflessioni che possono aiutare a coltivare e vivere la speranza. È difficile definirla, la speranza, così come è difficile definire l’amore. È più facile conoscerla vivendola.
Note sull'autore
Luca Badetti insegna al John Felice Rome Center della Loyola University Chicago. Coniugando la sua formazione in teologia, psicologia clinica e disability studies, con la sua esperienza di leadership comunitaria inclusiva, propone un approccio alla crescita individuale e sociale attento ai bisogni psicologici e spirituali della persona. Ha scritto Io Credo in Te (San Paolo, 2021).
"In quell'istante il mio presente fu spazzato via, il mio passato cancellato e il mio futuro annichilito": è il 9 agosto 1945 e sono le ore 11:02. È l'istante in cui Takashi Nagai e pochi altri sopravvissuti si ritrovano, come in un incubo, in una Nagasaki ridotta in cenere dall'esplosione della bomba atomica. Ha perso la sua amata moglie Midori, gran parte dei suoi amici e conoscenti, tutti i suoi averi e i frutti degli sforzi di una vita intera. Già malato di leucemia e condannato a morte prossima, resta solo insieme a due figli bambini che presto dovrà lasciare orfani in quel deserto post-nucleare. "Lasciando questi ragazzi" è una raccolta di brevi testi che Nagai scrive ai suoi figli affinché le sue parole possano accompagnarli nel cammino della vita che dovranno percorrere senza i genitori al loro fianco. Una vita che sarà piena di sofferenza ma che, proprio per questo, griderà ancor più forte l'urgenza di qualcosa che porti luce e speranza. Per Nagai ogni circostanza, persino quando porta il volto atroce della morte e della distruzione, è il luogo dove la Verità ci raggiunge, facendosi strada proprio attraverso le ferite che si aprono nel cuore. Prefazione di Massimo Camisasca.
Questo "intenso" vademecum si propone come uno strumento utile per capire e vivere il Giubileo straordinario della Misericordia, voluto da Papa Francesco. All'inizio - e come necessario fondamento spirituale - del cammino personale e comunitario di quest'Anno, accogliamo con entusiasmo e serietà l'invito del Santo Padre: "Lasciamoci sorprendere da Dio!", da questo Dio che si rivela a ciascuno di noi e all'umanità intera come "Misericordia", "Amore", "Tenerezza", "Pace".
Dieci brani di Vangelo e dieci quadri biblici per proporre la buona notizia del perdono, per scoprire il volto misericordioso di Dio Padre e il volto di ogni uomo, sfigurato dal peccato e fatto nuovo dall'amore di Dio. Il libretto, articolato in dodici momenti di preghiera personale o comunitaria, propone un itinerario biblico illustrato per mostrare come nella vita e nel messaggio di Gesù si compie la rivelazione dell'amore di Dio all'umanità bisognosa di redenzione.
Come abbandonare le nostre sicurezze e scoprire la vita spirituale in tutta la sua ampiezza e densita. Le riflessioni proposte in questo libro vogliono contribuire a vicere le paure, a mettere in crisi le idee preconcette e le prigre abitudini, per gettare uno sguardo nuovo sulla vita spirituale e scoprirne le molteplici ricchezze e le bellezze insospettate. Al di la dei suoi limiti e delle sue difficolta, la vita spirituale si presenta come una meravigliosa avventura che vale realmente la pena di tentare.
"Spesso superare indenni le sfide della quotidianità si rivela più difficile che attraversare periodi di effettiva crisi, perché è la continua reiterazione di momenti di stress a logorarci e sfinirci, a riempire 'il vaso' finché trabocca." Se l'aria che tira in ufficio è diventata soffocante, se il tempo non ti sembra mai abbastanza per fare tutto, se hai paura di situazioni che prima non ti facevano né caldo né freddo, se ti senti sempre sotto giudizio e vorresti piacere a tutti (prima che a te stesso), e se questo mix di stress, ansia e preoccupazioni è diventato costante, è arrivato il momento di prendere in mano la situazione. Perché ti meriti di tornare a vivere con leggerezza, di stare meglio con te stesso e con gli altri, di affrontare con lucidità e pacatezza le sfide di ogni giorno e di ricominciare a goderti a pieno le piccole e grandi gioie quotidiane! In questo libro le autrici tracciano un percorso che, partendo dall'accettazione e passando dalla gratitudine, dalla fiducia e dal perdono, ti insegnerà l'arte preziosissima di "Lasciare andare". Con brevi (e potenti) esercizi quotidiani imparerai a entrare profondamente in comunicazione con te stesso e a ritrovare la tua centratura, il tuo equilibrio. Arriverai "a capire che sei tu il regista del tuo lungometraggio, che sei libero, di una libertà meravigliosa, interiore, profonda, immensa. E che puoi stare bene".
«La protagonista del racconto è un oggetto e la sua identità consiste soltanto nell'essere un materiale. Non capisce concetti come la consistenza, la temperatura o lo scorrere del tempo. Per questo guarda gli uomini e si stupisce della voce, di ciò che è leggero, della capacità creativa, ma anche delle lacrime, degli abbracci, della vergogna, di tutto ciò che chiamiamo "emozioni". Di che materia sono fatti gli uomini? Di voce. Siamo parola, musica e canto».