
IL LIBRO CONTIENE ALCUNE PAGINE DELLA FONDATRICE DELL OPERA DELLA CHIESA TRATTE DAI VOLUMI LA CHIESA E IL SUO MISTERO" E "VIVENCIAL DEL ALMA". "
Veronica, se ben interpretata e compresa, rappresenta anche oggi, nell'ottica dell'ecclesiologia promossa dal Concilio Vaticano II, un aiuto certo per incontrare Gesù e vivere il cristianesimo. Il suo pensiero, riflesso di un'esperienza quanto mai ricca e assorbente, certamente, non è immediatamente fruibile. La distanza, cioè, va segnalata, ma non rappresenta un ostacolo insormontabile. Le conoscenze specifiche, relative all'epoca, alle dimensioni culturali, religiose e teologiche sono necessarie. Non meno importante è l'addentrarsi nel suo universo psicologico e umano, ma le dinamiche vitali e permanenti dell'esperienza cristiana ce la consegnano come nostra contemporanea. Ascolto biblico, liturgia, vita della grazia, testimonianza della carità convergono nel produrre una sensibilità che, se coltivata, sfocia, proprio a partire dall'esperienza, nella comprensione cristiana dell'esistenza. Questa, rimanendo del tutto umana, si propone nella specificità del compimento evangelico prima ancora che nel discernimento teorico nelle scelte consapevoli e nel rifiuto di ciò che evangelico non è.
Amo ripetere a me stesso questa frase. Se non parli con l'uomo e la donna di oggi, ma ti ostini a parlare all'uomo e alla donna di ieri, stai diventando muto. Le tue parole sono logore. Chi ripete, non è fedele alla tradizione. Perché la tradizione si è continuamente incarnata, rinnovata, ricreata. Una Chiesa che non parla alle nuove generazioni è una Chiesa che non parla a nessuno. Chi non ascolta il grido che emerge dalla tragedia della pandemia non è fedele alla storia e non è un fedele al Dio della storia. Con questo piccolo libro, a partire dalla mia esperienza di malato di Covid e dalla mia vicinanza alla morte, ma soprattutto dalla voglia di rinascere, provo a offrirti alcuni spunti per guardare nuovamente con fiducia il futuro. Alla luce di quanto diceva Madeleine Delbrêl: "L'importante è nascere per bene in ogni morire". Prefazione di Matteo Zuppi.
E voi chi dite che io sia?. È la domanda diretta che Gesù rivolge ai suoi, alla quale fa eco la spontaneità e la fede di Pietro: "Tu sei il Cristo". E poi l'annuncio della passione di Cristo e un finale a sorpresa che rivela tutta l'umanità di Pietro...L'illustratore Roberto Battestini firma questo e altri originalissimi fumetti: un modo insolito ma molto efficace per accostare piccoli e grandi alle pagine dell'Antico e del Nuovo Testamento. E anche un pensiero simpatico per ricordare un battesimo, una comunione, una cresima?
Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite: Gesù accoglie e ama chi si fa piccolo come un bambino, chi ha un cuore umile e semplice. Pagine dolcissime di Vangelo narrate in punta di matita, fino all'epilogo a sorpresa, un piccolo consiglio per i grandi... L'illustratore Roberto Battestini firma questo e altri originalissimi fumetti: un modo insolito ma molto efficace per accostare piccoli e grandi alle pagine dell'Antico e del Nuovo Testamento. E anche un pensiero simpatico per ricordare un battesimo, una comunione, una cresima?
La poesia, al suo primo scatto, nasce per celebrare il divino. È una scala per ascendere tra le bestie celesti; è un agguato, la trama - fatale, fatata - per imporre la museruola alla divinità. Tra Orfeo che incanta il re degli inferi e Giovanni che a Patmos vede angeli, draghi e micidiali cavalieri; tra le visioni degli sciamani siberiani e le preghiere ad Ammone, una continuità è ben salda. La poesia è il codice che dissigilla i cieli e solletica gli dèi, li intima a svelarsi in forma di pioggia, rivelazione, luce. Parola che fiammeggia, quella qui antologizzata, da sussurrare con il cuore teso a stendardo. Dai versi di Milarepa a quelli di Boris Pasternak, da Giovanni della Croce a Ikkyû e 'Attâr il rapporto con il divino è declinato in ogni aspetto: a volte si conforma in amore nuziale e in conforto, altre in accesa gelosia, altre ancora in accusa. Nulla limita il dire del poeta: il linguaggio - sublime combustibile, tra obbedienza e ribellione - dà voce all'onnipotente nella sua gloria e nella sua erranza tra gli orrori del mondo. A volte, il dio ha un corpo glorioso, la vigoria di una belva, altre il volto del "buon pastore", del servo che conosce ogni patire; la poesia, sempre, è strategia di battaglia, un'infinita caccia reale. Effimeri! Con una Lettera ai poeti di papa Francesco.
Questa raccolta di cento liriche, dedicate alla multiforme tematica amorosa da settantuno poeti del Novecento italiano, non è una semplice antologia, bensì una proposta per riscoprire un sentimento, una passione per cui vale la pena di giocarsi la vita intera, fosse anche per un solo attimo di folgorante intensità.
Sono cento poesie, per la maggior parte brevi o brevissime, che, accanto a formule ormai familiari, offrono espressioni così imprevedibili da farci sorridere della nostra presunzione di sapere già tutto dell’amore, di non avere più nulla da imparare, niente di nuovo da comunicare alla persona amata.
Un piccolo libro di aforismi per San Valentino. Un piccolo pensiero d’amore.
Antonio Donadio, laureato in filosofia e già docente di materie letterarie alle superiori, si occupa di poesia e di critica letteraria. Autore di alcune raccolte di liriche, ha vinto il “Premio Internazionale di Poesia Circe Sabaudia 1997”. Giornalista, collabora con quotidiani e riviste di settore; come traduttore, figura nel volume Poeti latini tradotti da scrittori italiani contemporanei (Milano, 1993). Nato a Cava de’ Tirreni nel 1949, vive con la moglie e il figlio a Bergamo.
Il volume raccoglie pensieri sull'Avvento-Natale tratti da omelie, messaggi, meditazioni che Paolo VI ha tenuto durante il suo pontificato (1963-1968).
Dio è la nostra innocenza indifesa che chiede di essere soccorsa. È questa la provocatoria premessa a partire dalla quale si sviluppano le riflessioni e i dialoghi di Roberto Gagno in questo suo nuovo, coraggioso, esercizio di coscienza che prosegue il racconto avviato con Itinerario (2006). Il quale è soprattutto un viaggio verso casa, nel quale il lavoro di introspezione si intreccia con quello di osservazione della realtà che ci circonda, e ci fa dono di aforismi folgoranti e indimenticabili: saper amare è la cosa più difficile, ma è la sola su cui poter contare. Un percorso che ha un duplice obiettivo, grazie al quale il narratore “salva”, a un tempo, la storia e l'eterno: giungere con l'aiuto di Dio alla liberazione dal male che ci assedia, ma anche e soprattutto attingere con entusiasmo e fecondità alla gioia dell’amore di Dio che ci avvolge.
Questo libro raccoglie gli ultimi scritti di monsignor Aldo Del Monte, già vescovo di Novara dal 1972 al 1990, per molti semplicemente padre Aldo. In questi fogli egli ci consegna la parabola dei suoi anni sereni trascorsi nel ritiro ospitale di San Salvatore a Massino Visconti (NO), luogo straordinario per clima salubre, bellezza paesaggistica e storia, generosamente accolto dalla famiglia Enoc. Si tratta, come lui stesso scrive, di un inno di ringraziamento al Signore e alle persone che con squisita carità hanno desiderato accompagnarlo fino a che, indossati i colori dell'aurora, il Signore fosse giunto a visitare la sua sera. È una grazia potersi affacciare, attraverso le pagine scritte da monsignor Del Monte, a questo stupendo riepilogo delle opere e dei giorni del suo lungo viaggio esistenziale, «illuminato dal fuoco del roveto ardente, e attratto dalla nostalgia di tutta la verità». Le sue parole mostrano in concreto che la gloria di Dio è l'uomo vivente, e che la visio Dei è proprio la vita dell'uomo al quale è dato fin d'ora di immergersi nel fulgore di Dio e trasmetterne il gusto e la bellezza ai fratelli in umanità.