
«Siamo solo due persone attorno a un tavolo, due persone tra loro molto diverse che hanno iniziato a raccontarsi cosa significhi oggi sperare, a conoscersi nella lunga prospettiva di un futuro da costruire per tutti. Siamo diversi. I nostri cammini sono e saranno diversi. Credevamo addirittura paralleli. Invece, alla fine, abbiamo scoperto che i punti di incontro, i centri focali dell'esistenza di ognuno sono i medesimi».
Risultato di questo dialogo tra i due autori sono le pagine confluite nel volume. Anche se i linguaggi e i contenuti sono differenti, poiché il tema della speranza viene evocato dall'uno, frate francescano, come fede religiosa e dall'altra, insegnante laica, come fede civile, alla fine entrambi i percorsi paiono confluire sulla stessa via: la profonda essenza dell'uomo, che è, per eccellenza, "animale che spera".
Sommario
Avvenne... I. LA MANO DEL SEMINATORE (C. Dallari). Per iniziare. 1. Il buon seme. 2. Sassi, rovi e zizzania. 3. Il seminatore. 4. La mano del Seminatore. 5. Fiducia nel seme. 6. La speranza non va da sola. 7. Potenza di un piccolo seme. 8. La letizia di un uomo di speranza. 9. Nel segno di Maria. E, per finire, dieci passi sul sentiero della speranza. II. SPERARE OGGI: RESISTENZA E DISOBBEDIENZA (P. Luppi). 1. Orizzonti oscuri. 2. Libertà è partecipazione. Partecipazione è speranza.
Note sugli autori
CARLO DALLARI è sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori. Insegna ecumenismo allo Studio teologico S. Antonio di Bologna e alla Facoltà teologica dell'Emilia-Romagna. Presso le EDB ha pubblicato Quando dici Dio. Il cristiano tra fede e idolatria (2004) e Nel cuore del Padre. Riscoprire il Padre nostro con san Francesco (2006); Padre Nostro... insieme a Maria (2008). Ha curato la traduzione delle opere di Olivier Le Gendre, Le maschere di dio (2001); Il rischio di Dio (2002); Nella casa del Padre mio (2004); I Vangeli dei genitori (2007); e del volume di Michel Hubaut, Non disperare mai (2010).
PATRIZIA LUPPI, bolognese, insegnante elementare a riposo, tra i vari hobby coltiva quello della scrittura creativa e degli studi storici; appassionata di storia italiana e del territorio, collabora come volontaria con l'Associazione Arte e Cultura del '700 e con l'Unione Campanari Bolognesi con articoli e ricerche. Ha curato, assieme a p. Dallari, la traduzione delle opere di Olivier Le Gendre e Michel Hubaut.
Tre racconti, "tracce di vita" all'incrocio tra spiritualità e narrativa, storie accomunate dalla voglia di vivere la vita in tutta la sua profondità e bellezza.
Viaggio alla scoperta di Cesare Pavese: i luoghi, la natura, l'aria, la luce, le voci.
Il testo propone approfondimenti spirituali sui sette dolori di Maria e sulle ultime sette parole di Cristo sulla Croce. Ogni meditazione si conclude con una preghiera. La riflessione culmina con due testi sulla risurrezione.
Il testo, scritto a quattro mani, ha come filo conduttore l'affermazione di papa Francesco: «Non siamo in un'epoca di cambiamento, ma in un cambiamento d'epoca». Mentre la Chiesa è impegnata nel cammino sinodale, la nostra era si sta caratterizzando sempre di più come un momento di grande transizione. Emerge il desiderio di autenticità per vedere realizzati valori che, per troppo tempo, sono stati proclamati, ma non adeguatamente incarnati. Per realizzare questo percorso, gli Autori propongono un ritorno alle origini, a Cristo, nuova umanità, e l'apertura a una stagione di creatività culturale che sappia parlare a un ampio pubblico, per aggregare il popolo degli esclusi, sempre più numerosi.
Nulla può essere conservato se non nella trasformazione. Ogni giorno ci è chiesto di rimettere in gioco tutto. L'umano è un cantiere aperto e inconcluso. In tutti gli ambiti della attività umana assistiamo a un mutamento profondo, al passaggio da un tipo di umanità ad un altro, ad una transumanza. In un panorama di mutazioni epocali, scientifiche e antropologiche, è ancora rinvenibile lo Spirito e dove? Il cammino percorso da Ivan Nicoletto evidenzia tre dinamiche di un processo transumante: la prima in cui coglie le situazioni in cui affiorano i nuovi modi di vedere e di sentire in campo cognitivo, sociale, emotivo; la seconda in cui sente l'affiorare di una nuova percezione della vita che connette i diversi aspetti della realtà: umano, caosmico (caos e cosmo) e divino; la terza in cui esamina le modalità di stare al mondo che le fratture della modernità rendono disponibili.
Attraverso le più significative vicende biografiche del sacerdote Divo Barsotti, l'autrice ricostruisce la tappe verso la scoperta della spiritualità dell'Oriente cristiano, sulle cui basi il mistico toscano fonda una Comunità di "monaci nel mondo", mentre intraprende un viaggio spirituale verso la Trasfigurazione in compagnia di San Serafino di Sarov, ma anche di San Francesco d'Assisi.
Un piccolo manuale di spiritualità che aiuta a "trasfigurare" la vita cristiana secondo lo stile e il modo di agire di Gesù.
Prima di essere pubblicato, questo libretto è stato a lungo sperimentato dalle Guide dei Laboratori di preghiera e di vita ñ un servizio ecclesiale che padre Larrañaga iniziò nel 1984 come sviluppo delle "scuole di preghiera" ñ ed è divenuto documento d'identità, fonte di ispirazione e linea orientativa per le Guide di tutto il mondo. Vuol essere una pedagogia sperimentalmente progressiva, di carattere eminentemente pratico.
Ignacio Larrañaga, sacerdote francescano, è nato in Spagna ma vive in America Latina, dove esercita una nuova ed efficace forma di apostolato mirante al "risveglio" delle comunità cristiane: per esse organizza "incontri di esperienza di Dio" e "scuole di preghiera", note come Laboratori di preghiera e vita. Ha pubblicato libri ad ampia diffusione, tradotti in diverse lingue; in versione italiana, presso le Edizioni San Paolo, ricordiamo: Mostrami il tuo volto, 199711; Il silenzio di Maria, 199712; Dalla sofferenza alla pace, 19965; Itinerario verso Dio (2000).
Come possiamo superare la rassegnazione che proviamo di fronte al contesto umano, sociale e politico nel quale viviamo oggi? Roberto Mancini, filosofo appassionato, propone un percorso originale per liberarci da quella impotenza diffusa che ci fiacca e ci intristisce per cominciare a riaprire il futuro e a ridare pienezza alla nostra vita. È un percorso che ci chiede di valorizzare soprattutto la nostra autonomia di pensiero e la nostra capacità di immaginare. "Trasformare la vita" diventa quindi un contributo importante per riprendere in mano la nostra vita liberandola dall'individualismo e dalle pulsioni egoistiche per raggiungere finalmente una libertà solidale.

