
Mistica e politica della sequela.
Viviamo in una società sempre più polarizzata, incattivita, divisa su tutto e su tutti. La coesione sociale si è indebolita, vecchie tensioni che sembravano sopite sono riemerse o vengono perfino esasperate. Ai consueti conflitti generazionali o di tipo economico (ricchi e poveri) o di marca ideologica (progressisti e conservatori), si sono aggiunte le diatribe fra globalisti e sovranisti, euroscettici ed euroentusiasti, ecologisti e negazionisti, pro-vax e no-vax... Anziché solidarietà, stiamo sperimentando una sempre maggiore ostilità. Anche all'interno delle nostre Chiese. C'è una sola via per tornare a una maggiore coesione: la riconciliazione. Purché non la si intenda in senso intimistico. E il requisito fondamentale per una convivenza più armoniosa, ci ricorda Grün, è tentare di capirsi reciprocamente, per quanto a volte sia arduo. Il celeberrimo autore di spiritualità ne parla ampiamente in questo libro, dimostrando che la divisione non è un destino già segnato: la riconciliazione è anzi possibile e necessaria.
Spesso si dice: "Vorrei dire una preghiera, ma non ho tempo". È vero, in un mondo sovraccarico di attività come il nostro, la difficoltà è reale e non può essere sottovalutata. Va notato, tuttavia, che questo non è sempre il vero problema. Piuttosto è importante sapere cosa conta davvero nella nostra vita. Troviamo sempre (o meglio prendiamo!) il tempo per fare ciò che consideriamo vitale. Prima di dire che non abbiamo tempo per pregare, cominciamo a interrogarci sulla nostra gerarchia di valori, su ciò che è veramente importante per noi. La preghiera mi darà la grazia di vivere ogni momento della mia vita in modo molto più fruttuoso. Jacques Philippe, sacerdote della Comunità delle Beatitudini e autore di numerose opere di spiritualità come Imparare a pregare per imparare ad amare, Ritrovare la gioia di pregare e Accogliere la pace.
In questo volume sono raccolti gli aforismi di tre delle opere più significative del filosofo francese Gustave Thibon: L'échelle de Jacob del 1942, L'ignorance étoilée del 1974 e Le voile et le masque del 1985. L'essenzialità e la pregnanza dell'aforisma danno perfetta forma alla profonda riflessione di Thibon sullo smarrimento spirituale e morale dell'uomo contemporaneo che, affrancatosi da Dio, è divenuto prigioniero dei falsi idoli e miti del progresso che si è costruito. L'unica nobiltà e l'unica via di salvezza dell'uomo consistono per Thibon nel riscatto del tempo attraverso la bellezza, la preghiera e l'amore, impronte terrene dell'Eterno. Perché «tutto ciò che non appartiene all'eternità ritrovata appartiene al tempo perduto».
L'ultimo libro di p.Giovanni Alberti, rettore del Santuario di Nettuno, dal titolo "Tenda di Dio, Cuore della Terra".
Il libro nasce da oltre 25 anni di pellegrinaggi in Terrasanta compiuti dall'Autore che, dall'alto della sua esperienza come guida in quei luoghi, ha voluto raccontare la "sua" Terrasanta, così come viene scritto nell'introduzione:
<<Possono essere definiti appunti di viaggio e non hanno la pretesa di essere "un'altra guida di Terrasanta", essendoci già delle ottime ed interessanti edizioni. E' piuttosto la "mia" Terrasanta, quella che in oltre venticinque anni di frequentazioni si è manifestata ai miei occhi. Anni di visita, seppur limitata nel tempo, mi hanno permesso di diventare un testimone dei tanti cambiamenti succedutisi sia nella geografia sia nella storia di Israele.>>
Un testo carico di riflessioni, meditazioni e spiritualità, che accompagna idealmente ogni pellegrino che desidera, o ha già fatto, il viaggio nella terra di Gesù, in quei luoghi che Paolo VI definì <<il Quinto Vangelo>>.
Un'originale rilettura della vita spirituale a partire dall'immagine biblica della tenda. Secondo F. Castellana, se la Chiesa oggi vuole essere incisiva nell'evangelizzazione del mondo, deve ridiventare quella tenda in cui, nel deserto durante il cammino verso la terra promessa, abitava Dio. La Chiesa, e quindi ogni credente, deve lasciarsi riempire dalla presenza di Dio. Una presenza esclusiva, che non lascia posto agli idoli, al potere, alle preoccupazioni mondane?La storia ci interpella, gli uomini aspettano Cristo e noi non possiamo dar loro devozioni o moralismi. Cristo di nuovo oggi si sta proponendo alla coscienza come l'ospite divino che vuole abitare nella sua tenda in mezzo agli uomini. Ogni battezzato, religioso, laico, sacerdote, sposato, è chiamato a diventare tenda per Dio. Tutto ciò naturalmente avviene attraverso un lungo processo in cui ognuno ridiventa "spazio" di Dio, ridiventa puro, "vergine". Proprio in questo consiste la vita spirituale, nello stabilire giorno per giorno un rapporto unico, esclusivo con Cristo, nel quale egli ci purifica e ci rende capaci di ospitare Dio, di diventare cioè tende per Dio.
L’uomo attraversa la storia portando nel cuore un desiderio innato di felicità. Cavalca le onde, percorre le valli in cerca di quella fonte che disseta i deserti dell’anima. Molto spesso è un girovagare da un luogo all’altro senza trovare: la strada imboccata può essere ora solitaria con poca luce, ora grigia e gelida. Ma è in quel silenzio di spogliazione di sé che si riesce a percepire una voce nuova che parla d’amore e di perdono. Ed ecco che il superfluo si dissolve, la creatura incontra il Creatore e le terre aride diventano giardino.
Un'esortazione a non tirarsi indietro nella quotidiana "lotta spirituale". Contro i vizi capitali e contemporanei si può scegliere per il bene con il Vangelo. Ad ogni vizio c'è una soluzione possibile, una alternativa, un'intuizione. Per tenere alta la vita non basta sfrattare vizi, bisogna scegliere di abitare le stagioni della vita e della fede. Un testo che fa scendere in profondità in sé stessi e rilancia sempre più in avanti, sempre più in alto. Perché si possa allargare, giorno dopo giorno, il possibile della vita buona.
Tenerezza di Parola è Parola che illumina, custodisce, protegge. È conforto nell’ora della prova, è compagnia nel cammino della vita. È tenerezza di un Padre che ama i suoi figli.
In questo mondo in cui le parole volgari, arroganti, menzognere mettono a tacere le parole del cuore, c’è bisogno di una Parola Alta che sovrasti la terra e annulli ogni limite, ogni confine.
In questo mondo diviso dalla smania del potere, da interessi personali in cui la corruzione, la violenza, l’individualismo hanno preso il sopravvento su ogni valore etico, Tenerezza di Parola è l’unica risposta alla sofferenza, alle inquietudini, alle contraddizioni che interpellano il nostro tempo.
Il volume è arricchito dalle illustrazioni di Blasco Pisapia.
Gennaro Matino (1956), Moderatore della Curia arcivescovile di Napoli, è docente di Teologia pastorale. Insegna Storia del cristianesimo presso l’Università Suor Orsola Benincasa. Editorialista di «Avvenire» e de «Il Mattino», cura ‘’Speciale domenica: il Vangelo della speranza’’ su «Famiglia Cristiana». Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: La tenerezza di un Dio diverso (20043); Nostalgia di cielo (2003); Raccontami di Lui. Una sera sulla spiaggia di Mumbai (20072); Il Pastore della meraviglia (20073), L’ultimo dei Magi (2008); Buon Natale Gentilezza (2009); La culla vuota. Lettera a Gesù (2010). Insieme a Erri De Luca, Mestieri all’aria aperta (2004); Sottosopra (20072); Almeno 5 (2008). Con Angelo per un giorno (Feltrinelli) ha vinto il ‘’Premio Elsa Morante’’ ragazzi 2007. Blasco pisapia, architetto, vive tra Napoli e Milano. Collabora come illustratore, fumettista e sceneggiatore con varie case editrici italiane e straniere. In particolare, ha scritto e disegnato diverse storie per la Disney Italia, e ha creato graficamente il personaggio di Bat Pat per Piemme Battello a Vapore. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Il pastore della meraviglia, graphic novel tratta dal romanzo omonimo del suo grande amico padre Gennaro Matino.

