
Si può perdere molto, se si vive senza saggezza. Si può gettare la propria vita e sprecare quanto si è già raggiunto, se si prendono decisioni avventate, senza riflettere a sufficienza. Si può vanificare la fatica di molti anni di lavoro, se non si risparmia o se si investono i soldi nel modo sbagliato. Si può perdere l’amicizia o la fiducia di una persona per una parola non ponderata o una decisione precipitosa. In tutto ciò è necessaria la saggezza, poiché spesso la sola conoscenza non è sufficiente: non basta essere intelligenti, leggere e accumulare nozioni. È assolutamente necessario puntare alla saggezza, che sola ci è rimasta, per dare un senso alla vita e non smarrirlo. E proprio della saggezza parla questo libro.
E' il testo di due conferenze tenute dal Padre Generale dei Gesuiti sulla discesa di Cristo agli inferi e sulle 'Lettere' di Sant'Ignazio.
È abbastanza inusuale che un cardinale si metta a scrivere delle favole. Ma da sempre raccontare — ripescare nella memoria episodi del passato, raccontare aneddoti e barzellette, far rivivere cose antiche, sepolte — è una delle caratteristiche di Tomás Spidlík, che spiega anche il suo successo come pedagogo e professore nella sua opera scientifica. Questi dieci racconti hanno tutta la freschezza del mondo incantato dei bambini. Gli animali che ne sono protagonisti non rappresentano la personificazione di vizi e virtù umane — con l’astrattezza che ogni moralismo sempre rappresenta —, ma un universo vivo, pieno di voci e di suoni, che ci introduce alle grandi verità della vita: la lotta tra bene e male, tra buoni e cattivi, tra il buono e il cattivo che è in ognuno di noi, il riconoscere che tutto è vivo e parla, la capacità di vedere il miracolo, cioè tutte le forze che agiscono nel mondo, nel modo semplice e immediato dei bambini.
I disegni che arricchiscono il libro contribuiscono a creare quest’atmosfera fiabesca.
Indice: La saggia civetta e l'emiro di Karkemish * Come la saggia civetta diventò consigliera del re degli animali * L'oro di un avaro * La vita umana * Il cane che parlava la lingua degli uomini * La legge della natura * Il corvo ambizioso * L'esperienza di un fagiano * Il lupo e il cane pastore * L'ultimo discorso.
Biografia del Santo di Padova, scritta con i pregi di una prosa sciolta e gradevole, ma precisa nella materia storica, minuziosamente controllata nelle fonti.
Invito a riscoprire l'attualità di sant'Antonio in linea con i temi del grande Giubileo del 2000: rafforzare la fede, annunciare la Parola e pregare come faceva il grande santo.
Il testo dal titolo “Saint Lucy” è la versione inglese del libro "Santa Lucia".
Abbiamo passione per la nostra pluridimensionalità? Ci prendiamo cura della nostra dimensione più profonda? Il libro delinea un percorso per riscoprire il gusto della vita spirituale attraverso le ispirazioni tratte dagli scritti di Antoine de Saint-Exupéry, una figura chiave della letteratura francese, autore di uno dei libri più letti al mondo. L'esperienza dell'autore affiora nel susseguirsi delle pagine rendendo più "incarnate", esperienziali e parlanti le riflessioni. Leggendo e rileggendo gli scritti di questo "aviatore mistico", ci si può immergere tra le grandi domande che preoccupano gli esseri umani: chi siamo? Cosa siamo venuti a fare su questo piccolo pianeta sperduto nell'immensità delle galassie? Il rapporto di Antoine de Saint-Exupéry con Dio rimarrà un enigma... ma il suo itinerario è un'instancabile avventura interiore di ciò che è più umano, più fraterno e che lo guida verso Dio.
Tutti conosciamo la felicità, e malgrado ciò ci sfugge. Questo libro ci insegna a ritrovarne le tracce, come briciole di pane nella memoria: vacanze, libri, amici, un pranzo in riva al mare, la maionese fatta in casa, una foto in bianco e nero, la tromba di Chet Baker, le dune di Dakar, una serata speciale sotto la pioggia sottile di Parigi... In un gioco di immagini, associazioni e rimandi Françoise Héritier compone una riflessione sull'essenza della vita, che è insieme esperimento letterario e inno d'amore per la quotidianità.
«Una cristianità non si nutre di marmellata più di quanto se ne nutra un uomo. Il buon Dio non ha scritto che noi fossimo il miele della terra, ragazzo mio, ma il sale. Ora, il nostro povero mondo rassomiglia al vecchio padre Giobbe, pieno di piaghe e di ulcere, sul suo letame. Il sale, su una pelle a vivo, è una cosa che brucia. Ma le impedisce anche di marcire» (George Bernanos, Il diario di un curato di campagna). Prendendo spunto da questa cruda ma realistica affermazione di Bernanos, don Luigi Maria Epicoco accompagna il lettore in un vero e proprio ripensamento delle potenzialità della vita cristiana, partendo dalla contestazione di una certa visione "buonista" della fede e ricordandoci che la vita del credente non dipende da nessuna legge che non sia quella della Carità di Cristo a noi donata nel Battesimo. Non a caso «i santi sono quelli a cui funziona il Battesimo», è scritto in queste pagine; e le potenzialità che il Battesimo immette in noi sono riassumibili nelle tre virtù teologali - Fede, Speranza e Carità - che sfociano in quella che è la condizione della vita secondo Cristo: un'esistenza gioiosa e libera, perché amata. Il libro di Luigi Maria Epicoco si propone, dunque, di riflettere e ripensare queste "tre virtù" a partire dalla vita stessa, illuminata da alcune storie bibliche, che divengono traccia e provocazione per l'esistenza di ognuno.

