
Sono raccolte in questo libro le confidenze di un sacerdote, i suoi ricordi, le esperienze, le gioie, le attese... Il libro che don Mario Pieracci ha scritto, con tono semplice e schietto, sono le confidenze di un sacerdote che vuole essere fedele al mandato ricevuto da Gesu con l'ordinazione sacerdotale, rendendo ragione della speranza che e in lui. Queste pagine sono a loro modo un annuncio, una testimonianza di un presbitero, che ha voluto rendere gloria a Dio scrivendo, quasi come annotando su un diario, i propri ricordi, le esperienze, le gioie, le attese...proteso verso quell'orizzonte di eternita, che fin da ora possiamo da lontano intravedere.
Questo settimo volume ha un tema che è attualmente nel cuore della Chiesa: Cristo speranza dell'umanità.
"In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, in cui gli uomini hanno perso il proprio punto di riferimento, la vocazione, e in alcuni casi anche la dignità, è importante ritagliarsi qualche minuto della giornata per dedicarlo alla ricerca della strada che ci condurrà alla gioia eterna." È questo l'obiettivo che si è prefissato don Antonio Riboldi con la sua partecipazione alla trasmissione "Ascolta si fa sera", storico programma di Radio Rai. I suoi interventi, raccolti ora in questo libro, sono ispirati a temi di cronaca e di attualità e si propongono di offrire gli strumenti per intraprendere un cammino non solo di fede, ma anche di vita. "Nelle mie riflessioni non seguo uno schema preciso. Provo a immaginare di essere seduto in macchina a chiacchierare con l'uomo alla guida, oppure al tavolo di una cucina a sorseggiare il caffè offertomi da una signora intenta a preparare la cena per i propri cari. In quei pochi minuti di trasmissione, le frequenze radiofoniche si trasformano in un ponte: attraverso la Parola di Dio entro in comunicazione con gli altri, dando vita a uno scambio che è molto più reciproco di quanto possa sembrare". Parroco nel Belice ai tempi del terremoto e poi vescovo di Acerra, in terra di camorra, don Riboldi, con un linguaggio piano e comprensibile a tutti, affronta alcuni punti cardine del moderno vivere sociale (dalla crisi della famiglia alle difficoltà economiche, dal recupero degli emarginati al tema dell'accoglienza).
Il volume raccoglie le puntate delle trasmissioni radiofoniche di Mons. Enrico dal Covolo nella rubrica domenicale di Ascolta si fa sera, in onda su Rai Radio 1. È la continuazione di un libro precedente ("Luce nella sera. Storie semplici", edito da Rai Eri, Roma 2013). Sono raccolte così le puntate successive, dal mese di settembre 2013 fino al luglio 2014. L'autore intende dedicare questo secondo volume alle persone che l'hanno seguito nelle trasmissioni, e che lo hanno spronato (o costretto?) a pubblicarle. Queste persone sono tante, ma in modo speciale sono gli appartenenti al Gruppo parrocchiale "Lectio e servizio" di Santa Maria della Speranza in Roma.
Comincia il nuovo ciclo di commenti alle letture della domenica, delle Solennità e di alcuni momenti-forti dell'anno liturgico, per accompagnare il cammino di fede dei credenti attraverso la liturgia. Un discorso immediato, ma incisivo e provocatorio - che esprime la cordialità del rapporto che l'Autore riesce a stabilire con i suoi interlocutori (studenti, parrocchiani o amici) dà alla sua esperienza fascino nella semplicità, aiutando così il lettore ad accogliere la Sacra Scrittura nella propria vita come lo specchio su cui ci si deve riflettere se ci si vuole dire cristiani. Utile per uso personale di ogni credente, è altresì adatto per sacerdoti o per i gruppi liturgici che vogliano approfondire la Parola.
L'udito e la vista sono i due sensi più importanti dell'essere umano, Oggi rischiamo il loro ottundimento, perché siamo circondati senza sosta da rumori, immagini e informazioni che si rovesciano su di noi come una pioggia battente. C'è chi in casa tiene il televisore acceso tutto il giorno. C'è chi anche quando va a correre al parco o a passeggiare in centro ha le cuffie sulle orecchie e ascolta musica. Così, però, non sentiamo quello che avviene introno a noi. Qualcosa di simile avviene con l'atto di vedere. Prendendo lo spunto da alcuni episodi biblici, dalla Regola di san Benedetto, da illuminanti intuizioni filosofiche, Grün dimostra come l'ascolto e la visione - due pilastri della nostra vita di ogni giorno - si ripercuotano sulla nostra interiorità. Sono vie a una vita ricca e intensa. Ci aiutano a giudicare e ad agire in maniera diversa, più consapevole e più attenta: con le orecchie del cuore e gli occhi del cuore. Ci aprono al mistero di Dio: ci portano a sentire l'Inudibile e a vedere l'Invisibile. Senza clamori, dall'ascoltare e dal guardare passa dunque l'azione di Dio verso di noi - e passa la risposta che noi diamo a lui!
Sfogli le prime pagine e a colpire quasi fossero veloci pennellate sono personaggi e paesaggi che popolano le pagine del Vangelo di Marco. Veloci, dirette, sintetiche. Perché così è Marco. Capace di andare al cuore di tutto senza troppi giri di parole. Il deserto, Giovanni, il Regno, il nuovo del Vangelo... Tutto viene decisamente incontro al lettore che da quelle pagine si voglia, onestamente e silenziosamente, lasciare raggiungere. A parlare è l'inedito. A voler essere ascoltato è l'inaudito. Don Paolo Scquizzato allora attraversa tutto il Vangelo secondo Marco, commentandone oltre 50 brani, pagine scelte appunto, in modo breve ed efficace, facendo emergere quell'in-audito capace di parlare e chiamare.
Ascoltare il prossimo è essenziale come respirare; nutriente come mangiare; affascinante come vivere. Perchè aprirsi all'altro è aprirsi a innumerevoli sorprese ed emozioni.
Quante volte ci è capitato di chiuderci a colui che parla? Quante volte, prevenuti, abbiamo rifiutato la sua idea o non abbiamo dato peso e valore a quello che diceva? Eppure siamo convinti di ascoltare l’altro, di rispettarlo e di amarlo. In realtà, non sappiamo ascoltare. E non vivere questa fondamentale attività umana è fonte di grandi incomprensioni, di interminabili discussioni e di inutili sofferenze.
Questo libro, frutto di un lungo percorso spirituale e professionale, intende aiutare a scoprire che ascoltare il nostro prossimo è essenziale come respirare, nutriente come mangiare, affascinante come vivere. Perché aprirsi all’altro è aprirsi a innumerevoli sorprese ed emozioni. Dobbiamo solo vincere la paura che questo essere umano ci incute e accoglierlo con disponibilità, chiunque esso sia: moglie, marito, figlio, figlia, parente, amico, conoscente, collega, straniero... Accogliere le sue parole è accoglierlo. Accoglierlo è dargli vita.
L’altro è un’inestimabile ricchezza. Una fonte a cui abbeverarsi. Un continuo imparare. Un umano mistero. Un prezioso messaggero.
Autore
Un invito alla riflessione personale che aiuta a vivere più serenamente la giornata: un piccolo dono per farsi ricordare tutto l'anno e per far giungere a tutti la Parola di Dio. Nel suo pratico formato, si adatta sia a essere appeso che a un utilizzo da scrivania. Per la copertina, sono disponibili soggetti differenti, in modo da accompagnare ogni giorno dell'anno con l'immagine sacra preferita.
Un invito alla riflessione personale che aiuta a vivere più serenamente la giornata: un piccolo dono per farsi ricordare tutto l'anno e per far giungere a tutti la Parola di Dio. Il "calendario liturgico dell'Ascolto" è un calendario a strappo giornaliero con le indicazioni per la Celebrazione dell'Eucaristia feriale e Domenicale, i Santi del giorno, la Liturgia delle Ore. Ogni giorno dell'anno evidenzia una frase diversa tratta dalle letture quotidiane della Santa Messa accompagnata da un breve commento tratto dalla Patristica, dagli scritti dei Santi, dal Magistero della Chiesa.
Questa è la raccolta delle meditazioni di padre Timothy Radcliffe al Sinodo sulla sinodalità dell'ottobre 2023. Nel suo abituale stile di scrittura, nel quale si intrecciano riflessione teologica e spirituale, dialogo con la cultura contemporanea nelle sue diverse forme (letteratura, poesia, arte, cinema...) e aneddoti di vita quotidiana, Radcliffe ritrae la sinodalità come lo stile della Chiesa del terzo millennio, così come papa Francesca auspica.