
Le oltre trecento lettere raccolte in questo libro aiutano ad approfondire la profonda amicizia tra don Primo Mazzolari e don Guido Astori. Compagni di ordinazione, i due preti lombardi condividono l'esperienza di cappellani militari nella prima guerra mondiale, prima di occuparsi di alcune parrocchie della diocesi: Mazzolari a Cicognara e Bozzolo, nel mantovano, Astori a Bordolano, Casalbuttano e Cremona nella parrocchia di Sant'Agata. Il volume mette a tema l'amicizia presbiterale, uno degli aspetti più interessanti ma anche poco sondati della spiritualità sacerdotale. È un tassello in più per approfondire la figura di don Primo, soprattutto nella ferialità delle sue amicizie e del suo impegno pastorale in parrocchia. I testi d'archivio riportati in appendice consentono di rileggere le parole con le quali don Mazzolari parla dell'amico, presentandolo, nel 1934, alla parrocchia di Casalbuttano e, nel 1940, alla parrocchia cittadina di Sant'Agata, nonché di riscoprire il discorso pronunciato da don Astori al funerale di don Mazzolari, nell'aprile 1959. Postfazione di monsignor Gualtiero Sigismondi.
Francesco Zambotti, sacerdote camilliano, ha consacrato la sua vita ai fratelli in difficoltà, fondando per loro - in Italia e nel mondo - le Tende di Cristo che oggi sono numerosi luoghi di accoglienza familiare in cui ci si prende cura degli emarginati e dove la misericordia è quotidiana. In questo nuovo libro, propone brevi meditazioni sulla misericordia, piccole perle che possono espandere il nostro cuore alla conoscenza affettuosa che Dio ha per ognuno di noi.
Negli ultimi anni un crescente numero di persone avverte l’esigenza di cambiare vita e darsi una seconda possibilità. I motivi sono molteplici: c’è chi comincia una seconda vita entrando nell’età della pensione, chi non vuole più esser schiavo del lavoro e sceglie di guadagnare meno ma avere più tempo per sé, infine c’è chi cambia semplicemente perché sente che è meglio così. Molte di queste persone decidono di trasferirsi all’estero e cambiare radicalmente attività. Sono i “nuovi emigranti”: emigranti dell’anima, non per bisogno materiale.
Tra gli intervistati ci sono sessantenni, manager musicali di successo che scelgono di fare il “mammo” o dedicarsi ai bambini del terzo mondo, giornalisti che aprono resort in Kenya, truccatrici che vanno a fare i gelatai in Australia e molti altri ancora.
Destinatari
Un libro destinato, per il suo argomento, a interessare un vasto pubblico.
Autore
Serena Zoli ha scritto per oltre trent’anni sul «Corriere della Sera», occupandosi principalmente delle pagine della Cultura.Tra i suoi libri: E liberaci dal male oscuro (Longanesi, 1993) sui temi della depressione, del panico e dell’uso degli psicofarmaci e, sullo stesso argomento: Vivere senza depressione (Tea, 1995) e Storie di ordinaria resurrezione (Rizzoli, 1998), ricordiamo anche Quand’ero piccolo credevo che...(Mondadori, 1994), La generazione fortunata (Longanesi, 2005) e Il lavoro smobilita l’uomo (Longanesi, 2008).
Punti forti
Un tema che intercetta un bisogno diffuso: la necessità di cambiar vita. Un sempre crescente numero di persone decide di cambiare la propria vita, alla ricerca di un’esistenza più vera e di maggiore qualità.
Un’autrice importate e conosciuta, che ha già pubblicato per editori di prestigio come Rizzoli, Mondadori e Longanesi.
Cosa significa credere? Che rapporto c'e tra fede e ragione? Il tema affonda le sue radici nelle origini del Cristianesimo ma viene affrontato in queste pagine in tutta la sua attulita. Un libro per essere capaci di comprendere e trovare le ragioni della fede ma nello stesso tempo pagine per quanti desiderano trovare dei motivi per cui credere. Chi crede porta in se il dono di una grazia che apre la mente a ritrovare le ragioni gia conosciute ma non sempre esplicitate. Chi e lontano invece, ha un desiderio a cui bisogna dare ascolto, e risposta. Pagine che tendono a mostrare come la fede cristiana corrisponda pienamente all'esigenza piu profonda dell'uomo diincontrare Dio.
In queste rivelazioni a Catalina, Gesù spiega il senso profondo della sua Passione e morte in croce, delle torture non solo fisiche ma anche interiori che ha vissuto da vero Uomo e vero Dio.
Mario Albertini (1925-2013), prete di Vittorio Veneto che fu per 25 anni a Roma; dotato di una rara capacità di scrittura, ha diffuso in vita tra gli amici alcuni piccoli testi stampati a sue spese e molti di più ne ha lasciati nella memoria del computer, pronti per essere diffusi. Qui ne pubblichiamo dieci, il resto è accessibile on line in una pagina a lui dedicata che l'unione sacerdotale di San Raffaele Arcangelo di Vittorio Veneto, alla quale apparteneva, ha allestito nel proprio sito: istitutosanraffaele.it. Parabole, dialoghi con Dio, discussioni con gli scrittori sul mistero del male, quadretti di vita quotidiana vissuta nella gratitudine e nell'amicizia, poesie: sono tante le corde che quest'uomo sapiente ha saputo toccare con una scrittura asciutta e fresca, saporosa di vita. La pubblicazione è a cura dell'Unione Sacerdotale San Raffaele Arcangelo, che vi è presente con introduzioni alle diverse parti firmate dal direttore don Ermanno Crestani. Vi hanno collaborato Luigi Accattoli e Giovanni Benzoni, amici della stagione romana di don Mario, che sono restati in contatto con lui fino agli ultimi giorni.
Un laico scrive a un prete e un vescovo a un laico. Con taglio diretto, personale si narra il sentimento cristiano di stupore e gratitudine di fronte al mistero insondabile dell'amore del Padre. Dalla bellezza della chiamata, al mistero dell'eucaristia, al segno misericordioso della penitenza e della riconciliazione. Ma esiste uno stile "giusto" nelle relazioni tra preti e laici? Queste due lettere rinnovano corresponsabilità, comunicazione e speranza. Per coltivare una profondità interiore che nasce da un buon rapporto con se stessi e da una vita di comunione. Per essere, infine, lanterne e scintille. In un unico abbraccio: cielo e terra, eternità e storia.
Piccoli libri per tutti in cui brevi pensieri di Autori di ogni tempo e Paese si alternano a immagini significative e simboliche. Adatti ad ogni occasione speciale, ne fanno un momento di riflessione e meditazione sul tema prescelto.
Questo libro è un racconto a "cuore aperto" scaturito dall'immenso affetto di una mamma per suo figlio e dall'indicibile dolore per la sua prematura scomparsa: uno strappo, una ferita sempre aperta che mai, mano mano potrà ricucire. Eppure è proprio dalle macerie di questa tragedia che sboccia il fiore più bello: la speranza nella vita nuova da vivere e far vivere fino in fondo sempre accompagnati dalla luce della fede. Mariano oggi continua a vivere nel ricordo di chi lo ha generato, di chi lo ha amato, conosciuto e di chi si avvicinerà a lui grazie alle pagine di questo atto d'amore. Pagine di cui il lettore alla fine potrà dire: "ho letto d'amore". prefazione del cardinale Ersilio Tonini.
Il libro raccoglie 80 domande “senza peli sulla lingua” che la gente rivolge a un prete, un missionario dai molti viaggi nel terzo mondo e di lunga navigazione nel giornalismo e nella vita. E l’ottantenne padre Piero Gheddo tenta di rispondere con la schiettezza, la serenità e la fede sincera che lo hanno reso famoso al pubblico della tv, della radio, dei giornali e dei suoi molti libri. Questo poi lo si legge volentieri e stuzzica indubbiamente la curiosità: infatti le domande rivolte all’autore, e a cui risponde, sono tra quelle “più domandate” (FAQ = Frequently Asked Questions).
Il messaggio di fondo, accennato già nel titolo, vuole essere il seguente: i problemi del mondo e della Chiesa sono più dei miei anni, ma guardo lo stesso con fiducia all’avvenire.
AUTORE Piero Gheddo, è nato a Tronzano (Vercelli) nel 1929 e ha due fratelli, Franco (1930 1997) e Mario (1931). Sacerdote del Pime nel 1953, è stato per molti anni direttore di Mondo e Missione, di I.M.(Italia Missionaria)e fondatore dell’agenzia Asia News. Ha viaggiato molto nelle missioni di ogni continente, collabora con vari giornali, radio e televisioni. Dal 1994 è direttore dell’Ufficio storico del Pime e postulatore di varie cause di canonizzazione. Insegna nel seminario preteologico del Pime a Roma. Ha scritto più di settanta libri; tra gli ultimi, in ordine di tempo, pubblicati dalle Edizioni San Paolo, ricordiamo: Davide e Golia. I cattolici e la sfida della globalizzazione (20022); Il testamento del capitano. Mio padre Giovanni disperso in Russia nel 1942(2003); La missione continua. Mezzo secolo a servizio della Chiesa e del mondo(2003); Questi santi genitori. Rosetta Franzi e Giovanni Gheddo (2008).
"Vogliamo convertirci, Signore. Finora siamo vissuti "fuori"; d'ora in poi dobbiamo vivere "dentro", come Maria […]. Vivere "dentro", crescere l'interno, staccarsi da tutto, non per rimanere sospesi fra cielo e terra, ma "radicati" in Cielo, fissi nel Cuore di Cristo…". Così ha vissuto Chiara Lubich (1920-2008) tutta la sua esistenza nella dimensione del dialogo e rapporto con Lui. È quanto ritorna costantemente nelle sue meditazioni. La Curatrice ne ha raccolto alcune come guida alla preghiera e meditazione accompagnando ciascuna con un ampio commento.

