
Un lavoro di approfondimento dedicato alla parabola del Buon Samaritano, secondo un approccio di studio innovativo. Rispetto alle diverse interpretazioni finora attuate (cristologico-teologica, antropologicopsicologica, etica ecc.), l'autore si sofferma sulla dimensione comunicativa del linguaggio usato da Gesù nella parabola, con l'intento di mostrare come la misericordia a cui invita Gesù viene da lui messa in atto già nel comunicare con il suo interlocutore.
Cinque donne stanno nell'elenco maschile delle generazioni tra Abramo e Ieshu/Gesù. Cinque casi unici forzano la legge, confondono gli uomini e impongono eccezioni. Le donne qui fanno saltare il banco, riempite di grazia che in loro diventa forza di combattimento.
Nell'anno paolino, il testo guida i credenti nella scoperta della Lettera ai Filippesi, uno scritto unico nel suo genere, dal tono confidenziale, immediato e improntato alla più viva cordialità, capace di far sognare un volto di Chiesa autentica, fedele al suo Signore. In un concerto di amicizia, affetto e gioia, l'autore svela il segreto del suo legame con il Signore Gesù e la sua vocazione missionaria. Allo stesso modo, oggi, in un contesto di Chiesa che cambia e chiede uno stile di presenza sempre più improntato alla comunione e alla corresponsabilità fra pastori e fedeli laici, monsignor Giudici sollecita il lettore ad assimilare in profondità la lezione dell'apostolo, così da lasciarsi plasmare dalla sua impronta spirituale, prima di doversi rivolgere agli imperativi della missione della Chiesa nell'oggi.
Il cardinale Carlo Maria Martini, grande appassionato e conoscitore della Sacra Scrittura, ci offre un'intensa meditazione sulla preghiera più famosa dei cristiani, insegnata direttamente da Gesù. Soffermandosi sulle invocazioni che il credente rivolge al "Padre che è nei cieli", Martini entra nelle più remote pieghe dell'esistenza e aiuta il lettore a mettere a nudo le sue domande più autentiche. Il commento segue dunque un andamento "pedagogico e didattico", come dice il cardinale stesso, partendo dal primo "grido del cuore" umano, "liberaci dal male". È il grido più elementare, più semplice, che sta sulla bocca di tutti coloro che vivono la tribolazione, la malattia, che sono assaliti dalle piccole o grandi sofferenze e preoccupazioni che porta con sé la vita quotidiana. "Ho scelto di iniziare da ciò di cui abbiamo maggiore esperienza", spiega Martini, "come il male, la tentazione, i peccati, la fame. Sono domande che possiamo trovare sulle labbra di credenti e non credenti, dei seguaci di ogni religione, perché non c'è esperienza più universale di quella del male."
«Se m'avessi detto che dovevi venire stasera, maestro, avrei fatto preparare un pasto degno di te, un festino regale, con molti invitati, come piace a te. E noi ti avremmo ascoltato, sospesi alle tue labbra, abbagliati dalla tua saggezza. Ma tu arrivi così, da solo e senza preavviso. Hai la faccia stanca. Oh, capisco che sei stanco, stanco delle folle, dei discepoli, di tutto!» Attraverso la riproposta drammatizzata della narrazione evangelica, Bellet ci offre la lettura avvincente di un incontro che inquieta e segna in profondità l'uomo Zaccheo, pubblicano, peccatore disprezzato.
Un libro che fa conoscere l'origine della Chiesa, nella fede e nella vita degli apostoli e delle prime comunita di cristiani.
La storia della salvezza e presentata attraverso una serie di brani dell'Antico Testamento in una sorta di antologia biblica con sussidi, schede e documenti oltre a foto e disegni a colori.
"Vangelo e Atti degli Apostoli", nella nuova
versione della Conferenza Episcopale Italiana.
Caratteristiche:
- note a piè pagina;
- introduzione generale;
- breve presentazione dei singoli libri;
- dettagliato indice analitico;
- cartine dei luoghi del Nuovo Testamento.
Il testo ha caratteri grandi che consentono una più agevole lettura.
È un'edizione pensata per essere offerta come dono
in occasioni particolari.