
"Gesù non aveva una cattedra o un pulpito fissi, ma era un maestro itinerante, che proponeva i suoi insegnamenti, che erano gli insegnamenti che gli aveva dato il Padre lungo le strade, percorrendo tragitti non sempre prevedibili e a volte poco agevoli… E' cosa buona avere con noi un piccolo vangelo in tasca e leggerne un passo, un piccolo passo, in ogni momento della giornata, e li è Gesù che parla". Papa Francesco
I 150 salmi contenuti nell’omonimo libro della Bibbia sono da sempre un testo di preghiera comune a Cristiani ed Ebrei.
Dio, nella storia, dal “sì” di un uomo, Abramo, ha fatto nascere un popolo che per duemila anni ha camminato imparando a gridare. Nella prova, nella gioia, nell’abbandono, nella consolazione, nel lamento, nel trionfo… il popolo eletto di Israele ha imparato a far gridare il cuore perché Dio non rimanesse un pensiero, ma presenza in ogni istante, risposta al desiderio di ogni giorno.
I salmi sono l’espressione di questo grido che, però, è in attesa di un vagito. I salmi sono il grido dell’uomo che attende il vagito del Figlio di Dio. La preghiera dei salmi ci aiuta a cogliere tutta la portata del bisogno umano. Per questo la Chiesa non li ha sostituiti con altre parole, ma da sempre usa quelle stesse parole per la sua preghiera ufficiale di ogni giorno, di ogni ora del giorno.
L’edizione appartiene alla collana “A CARATTERI GRANDI” che facilita la lettura in ogni situazione di difficoltà.
Sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento si susseguono le descrizioni degli interventi e delle apparizioni degli angeli che con la loro discrezione svolgono i compiti che Dio affida loro. Dal Cherubino che difende il Paradiso terrestre con la spada fiammeggiante all'angelo che lotta con Giacobbe all'arcangelo Raffaele che assiste Tobia fino all'arcangelo Gabriele che annuncia a Maria la venuta del messia per mezzo di lei. Nella consueta collana a caratteri grandi che facilita la lettura non solo a chi ha problemi di vista una nuova selezione di testi della Bibbia tematizzati alla presenza degli Angeli sempre fedeli collaboratori dell'opera di Dio.
Dopo la legalizzazione del cristianesimo nel 313, alcuni asceti, si rifugiarono nei deserti di Scete e Nitria, di Palestina e Siria, "a lottare per tutte le morti": la morte del corpo, la morte della stessa mente per "diventare costantemente viventi con Dio nel silenzio". Un silenzio radicale rotto solo da alcuni loro detti, raccolti da discepoli e pervenuti a noi. Le loro parole, massime di vita radicali e paradossali, diventano i Detti e fatti dei Padri del deserto. Il libro rappresenta un classico della spiritualità cristiana e un documento storico del monachesimo sviluppatosi nel deserto egiziano fin dai primi secoli del cristianesimo. L'anonimo compilatore del V secolo raccolse in modo organico gli apoftegmi circolanti al suo tempo in due serie, di cui la principale è quella alfabetica (Alphabeticon).
In questo agile libretto l'autore cerca di dimostrare in che modo l'inchesta su Gesù di Corrado Augias e Mauro Pesce, non rispetta i più comuni criteri dell'indagine storica concernenti le fonti che ci parlano di Gesù di Nazareth.
Traduzione letteraria" delle Lettere di Pietro e di Giuda. " La presente traduzione delle lettere di Pietro e di Giuda" e' una traduzione "letteraria", rivolta ad una imitazione formale dignitosa della forma "originaria", apprezzabile anche esteticamente e mnemonicamente, che fornisce al lettore un testo attuale dove egli puo' cogliere anche la "lontananza" nel tempo e nello spazio del testo "originario". Basata sul testo originale greco, anche questa traduzione ha fatto riferimento alle piu' importanti versioni "letterarie" della Bibbia a livello europeo e alle maggiori traduzioni della Bibbia a livello italiano. Quest'edizione inoltre e' arricchita da una novita' assoluta: per la prima volta viene pubblicata la piu' antica versione italiana conosciuta della "Lettera di Giuda" che risale al XIII secolo. "
Leggere Bultmann oggi non significa proporre l'attualità di un pensiero che occupa un posto eminente nel Novecento teologico. Significa più ancora accostarsi ad un classico della tradizione teologica, il cui valore rimane perenne. L'interpretazione Bultmanniana di Giovanni è contenuta in una sezione centrale della Teologia del Nuovo Testamento (1953) e nel grande Commentario al Vangelo di Giovanni (1941).
I Salmi della Bibbia nella versione CEI.