
"Occorre coraggio per alzarsi 'ogni mattina'. E, allo stesso tempo, c'è questo pallido bagliore dell'alba che fa sperare un nuovo giorno, diverso e unico ... Ogni mattino la vita riconquista i propri diritti: chiunque può affrontarlo come l'irruzione di una vita che non avrebbe mai immaginato". Questo libro si presenta come sei albe successive in cui i testi biblici si dischiudono a noi per raccontarci l'inesauribile e sempre sorprendente tenerezza divina. Con un linguaggio vivace, potente e contemporaneo, l'autrice, attingendo alla propria competenza esegetica e alla propria personale esperienza spirituale, rilegge racconti e storie biblici aiutandoci a percepire il soffio di Dio che dalle profondità del silenzio porta pace, illumina e fa venire al mondo. Immagini incisive, pagine profonde, da meditare, che ci offrono perle di vita spirituale e ci invitano a rinascere nel nostro rapporto con Dio e con gli altri, illuminati dalla luce dell'alba che suscita "piena fiducia".
"Abbiamo bisogno di una teologia che parta dalla banalità della vita quotidiana, poiché la fede del cristiano non è semplice adesione a una dottrina, ma una forma di vita concreta". Ascenso inizia così il suo libro. Attraverso la semplicità di un'immagine che l'essere umano conosce da sempre, l'aratro, egli conduce il lettore a addentrarsi in profondità mistiche, ovvero nella propria interiorità. L'aratro, strumento necessario al servizio del lavoro umano, lo può diventare anche dell'esperienza spirituale: prima di seminare è fondamentale arare, ossia prendersi cura di quel terreno che ciascuno è, del proprio "strato identitario", della propria reale situazione. Infatti, perché il seme dia frutto, è necessario che la terra sia in grado di riceverlo. E il "Dio possibile" è quel filo di luce che guida ogni cercatore di senso a compiere il dissodamento del terreno della propria interiorità e dell'incontro con l'altro.
Limpidezza: è questa la qualità dominante della personalità di Gesù che l'autore ripropone per sintetizzare quanto c'è di eccezionale e unico in quest'uomo. La rilettura dei vangeli fa emergere la totale trasparenza della sua semplice umanità, fino a verificarne la tenuta nell'ora della passione. È infatti l'eccellenza propriamente umana di Gesù l'oggetto di questo libro. Un'eccellenza che è testimonianza, in un'esistenza quotidiana, della verità di Dio e dell'uomo. La Parola si è fatta carne, abbracciando la nostra condizione umana: non bastava però che fosse un vero uomo, occorreva fosse un uomo vero. Così quanto ognuno sente in sé come una possibilità lontana e inaccessibile, Gesù lo rivela come compiuto.
Una introduzione alla lettura delle sacre scritture curata da mons. Gemma.
Nel trattare della rivelazione, la "Dei Verbum" descrive il processo della storia della salvezza che sfocia nella «pienezza dei tempi» quando lo stesso Figlio di Dio viene a comunicare gli insondabili misteri di Dio agli uomini. Il documento si sofferma in particolare sulla rivelazione nella nuova alleanza, contenuta specialmente nei vangeli. Partendo dalla persona e dalla predicazione di Gesù Cristo, il testo sottolinea i punti di convergenza fra il Gesù della storia e il Cristo della fede , in uno sforzo per mettere in risalto il rapporto fra storia e teologia. L'interesse per questi argomenti era già presente agli inizi del XX secolo, come si desume dalla ricerca che mise in moto la critica moderna, specie nelle altre confessioni cristiane. Il documento "Sancta Mater Ecclesia" ha sancito, a pieno titolo, il ruolo dell'esegesi cattolica contemporanea nello studio della figura di Gesù nei Quattro Vangeli.Nel presente studio si mostrerà ogni vangelo con le caratteristiche proprie, a confronto con gli altri. Ci limiteremo ai tre primi, chiamati sinottici, perché permettono di essere contemplati insieme in tre colonne, fornendo una visione d'insieme che in greco si chiama appunto sinossi. Si menzionerà qualche volta anche il Quarto vangelo, in relazione con gli altri tre. Il suo stile è letterario diverso, perché presenta una concezione teologica di Gesù più esplicita di quella dei sinottici.
Il cammino della ricerca scientifica comporta un dialogo aperto ad ogni confronto perché la gioia della verità possa essere sempre più il riflesso della luce di Dio, che risplende nell'intelligenza umana. L'espressione "Veritatem inquirere" è un invito pressante a indagare nella ricerca della verità. Questo permette di conoscere più a fondo come si è espresso un autore o che cosa è racchiuso in una formula, segno - a sua volta - di una cultura e di una forma celebrativa del mistero cristiano. Il volume invita a sollevare lo sguardo sui primi cinque secoli toccando due argomenti per ogni periodo e riservandone uno per il quinto. E mentre la Presentazione offre il quadro circa la ripresa della collana e il senso della ricerca, la Postfazione invita al confronto tra i contributi dell'Autore e l'ambito specificamente cultuale, con tutto ciò che tale ambito comporta. L'Indice dei Nomi denota un orizzonte molto ampio dei termini della ricerca, e insieme un'occasione per proseguire negli intenti focalizzati e in altri appena accennati. Nella Veritatis gaudium papa Francesco invita ad assumere una formazione accademica garantita da un «impegno generoso e convergente verso un radicale cambio di paradigma, anzi ... verso una coraggiosa rivoluzione culturale». E questa potrà avvenire qualora si attivi «una vera ermeneutica evangelica per capire meglio la vita, il mondo, gli uomini». Si tratta in definitiva «non di una sintesi, ma di una atmosfera spirituale di ricerca e certezza basata sulle verità di ragione e di fede». Sono parole che invitano a continuare con coraggio e ampiezza di orizzonti culturali nell'impegno del veritatem inquirere.
San Paolo apostolo. Conversione e vocazione: La testimonianza, pur breve delle lettere paoline, riguarda, essenzialmente, l'avvenimento che Saulo, persecutore oltre ogni limite dei cristiani, fedele al giudaismo, ricevette da Cristo che gli apparve, una rivelazione, che lo cambiò, profondamente (conversione), facendo di lui un apostolo chiamato a portare il vangelo tra le genti (vocazione).
Un racconto in lingua corrente della vita di Gesù che segue fedelmente i passi dei quattro vangeli canonici. Il protagonista del racconto è un amico, fin dall'infanzia, di Gesù che mette in ordine i suoi ricordi e racconta la vita del Messia, arricchendola delle sue considerazioni. In molte pagine nel racconto sono inserite importanti citazioni tratte dai Vangeli che ne rafforzano lo svolgimento in ordine cronologico. Tutto il testo è riccamente illustrato da 80 tavole dell'illustratore Michael Grieco. Età di lettura: da 10 anni.
Un vangelo in cui sulle parole prevalgono bellissime immagini pienamente espressive del contenuto degli episodi principali della vita di Gesù. Lo scopo è di comunicare attraverso le immagini i contenuti dei testi del Vangelo in modo simile alle grandi vetrate delle cattedrali che fungevano da catechesi per tutti, anche per chi allora non sapeva leggere. La forza evocativa dell'illustrazione può essere anche più immediata della parola e impressionare l'animo e la mente di chi osserva come una profonda meditazione. Accanto ad ogni immagine c'è comunque un breve testo che aiuta la riflessione.
Un gioco per conoscere i numeri contenuti nella Bibbia. Un gioco perfetto per il tempo libero in famiglia, durante le ore di catechismo o durante le attività dell’oratorio.
Lo scopo del gioco è arrivare alla fine del percorso accumulando più carte BENEDIZIONE possibile; non vince quindi chi arriva per primo alla meta.
Quattro percorsi biblici diversi: Abramo (GENESI), Mosè (ESODO), Pietro (VANGELO) e Maria (APOCALISSE), per arrivare a Gesù, la meta della vita cristiana, su un tabellone puzzle da comporre prima di cominciare a giocare.
La scatola contiene anche tre tipi diversi di carte: DOMANDA sui numeri nella Bibbia, SFIDA contenenti piccole operazioni divertenti, BENEDIZIONE con vantaggi che aiutano ad arrivare alla fine del precorso. Vince chi alla fine ha raccolto il maggior numero di carte benedizione.
Nel IV secolo, il retore Procopio di Gaza (465-530 ca.) diede inizio a un genere nuovo di letteratura patristica che chiamiamo oggi catene. Se gli interi codici contenenti i testi dei più noti Padri e scrittori ecclesiastici non erano a portata di tutti, anche per motivi economici, era tuttavia possibile offrire i testi scritturistici corredandoli di un commento antologico formato da piccoli o lunghi estratti di commenti di diversi Padri, copiati dai redattori in modo ordinato accanto o sotto a ciascun versetto biblico. Ne risultò un genere nuovo di esegesi, un genere "corale", dove la voce di grandi autori offriva una valida interpretazione per ogni versetto dei singoli libri della Scrittura. La "Catena palestinese", è un testo di primaria importanza perché raccoglie estratti di quanto resta degli antichi commenti sui salmi, in massima parte andati perduti.

