
Paolo e Nerone:
l'Epistola ai romani alla luce della storia e dell'archeologia.
L'Epistola di Paolo ai romani viene letta alla luce del peculiare contesto geografico, storico e archeologico nel quale il documento tu concepito, scritto e fatto circolare. Questo testo, inserito nel canone biblico palesa uno scontro culturale tra la visione giudaica (che va caratterizzandosi come cristiana) e quella classica, la quale subisce le influenze dell'assiologia neroniana. Il messaggio paolino determina un antitesi con gli assunti della filosofia stoica allora dominante negli ambienti romani, cosi come del fatalismo astrologico e degli influssi del pensiero politico ellenistico (nella sua versione egiziana). Questo commentario s'avvale dei contributi della storia e dell'archeologia senza ignorare alcuni aspetti teologici. Sotto questo punto di vista esso costituisce una novità nel campo degli studi di storia ed esegesi biblica.
«Tre decadi cruciali della storia del mondo. Ecco quanto tempo è occorso. Tra il 33 e il 64 d.C. nacque un nuovo movimento e in questi trent’anni esso si sviluppò e acquistò sufficiente credibilità da diventare la più grande religione che il mondo abbia mai conosciuto e da cambiare la vita di centinaia di milioni di persone. È la religione diffusa in ogni angolo del globo. Ha avuto un impatto indelebile sulla civiltà, sulla cultura, sull’istruzione, sulla medicina, sulla libertà e naturalmente sulla vita di innumerevoli persone in tutto il mondo. E il vivaio di questo fenomeno, il periodo in cui ha messo radici definitive, è stato questo arco temporale di tre decadi. Tutto è cominciato con una dozzina di uomini e un esiguo numero di donne: e poi venne lo Spirito.»
«Il cristianesimo primitivo era un movimento di persone. Ecco perché ebbe successo. Non dipendeva da nomi famosi ma da piccole persone che avevano un grande Dio e non avevano paura di metterlo alla prova quando si muovevano nel suo nome.» L'analisi approfondita delle dinamiche che hanno caratterizzato la vita della chiesa degli Atti rivela quanto l'unica risorsa per il raggiungimento degli obiettivi non fosse affidata a strategie o a persone particolari, ma unicamente all’efficacia della potenza di Dio. Senza ipervalutare i protagonisti della chiesa delle origini, occorre leggere i fatti per il modello di verità e autenticità che essi rappresentano.
Michael Green, è Senior Research Fellow al Wycli e Hall, Oxford University, in Inghilterra, dopo aver insegnato per diversi anni presso il Regent College di Vancouver in Canada. Evangelista e insegnante molto apprezzato è autore di oltre sessanta libri. In italiano le Edizioni GBU hanno già tradotto Dire Gesù è dire libertà, 1978.
In questo libro l’autore si concentra su quegli aspetti dell’amore cristiano che non sono facili, come l’amore per i nemici e il perdono per coloro che ci hanno feriti. Questo libro aiuta a capire che cosa è, e che cosa non è l’amore secondo la Bibbia, sia se le ferite provengono da persone lontane da noi, come negli atti di terrorismo, sia se sono causate da chi vive accanto a noi, o addirittura nella nostra stessa casa.
L’amore cristiano deve riflettere l’amore di Dio. Sembra facile! Ma dobbiamo comprendere come amare in condizioni difficili.
Donald A. Carson insegna Nuovo Testamento al Trinity Evangelical Divinity School di Deerfield, Illinois, negli Stati Uniti. Dello stesso autore le Edizioni GBU hanno pubblicato: Il pluralismo religioso; L’amore di Dio: una dottrina difficile (2004); Per amore di Dio (2006).
Prediche sul secondo capitolo del 'Genesi'.
Nell'anno paolino l'autore offre delle lectiones su testi dell'Apostolo Paolo.
Nella testimonianza degli scritti del Nuovo Testamento (Atti e Lettere) emerge con grande chiarezza la gigantesca e poliedrica figura di San Paolo, che qui viene straordinariamente descritta.
Terza edizione del Cantico dei Cantici, il sublime canto dell'amore dell'uomo e della donna quale riflesso, immagine e segno dell'amore di Dio agli uomini. Il Cantico dei Cantici e' il sublime canto all'amore dell'uomo e della donna quale riflesso, immagine e segno dell'amore di Dio agli uomini. E' un canzoniere di nozze, che canta la bellezza della sposa e dello sposo, e la gioia del loro amore. Certamente non canta l'amore erotico di un incontro occasionale, ma l'amore permanente, piu' forte della morte", l'amore matrimoniale con tutto il fascino e i problemi quotidiani di un amore per sempre e senza ripensamenti. Questo amore diventa segno e immagine dell'amore di Dio... "
Il libro di Giobbe e un poema sinfonico nel quale varie voci si uniscono per penetrare nel mistero del dolore umano, nel mistero di Dio che permette la sofferenza dell'uomo.
"Il metter mano a un nuovo corso di Storia Sacra parrà certamente a taluno fatica inutile, mentre ne esistono già tanti da poter soddisfare ogni condizione di persone. Così pareva anche a me, ma postomi a far l'esame di quelli che maggiormente vanno per le mani dei giovanetti, ebbi a convincermi che molti sono o troppo voluminosi, o troppo brevi, e spesso ancora per sfoggio di concetti e di frasi perdono la semplicità e la popolarità dei libri santi. Altri poi omettono quasi interamente la cronologia, di modo che l'inesperto lettore può difficilmente accorgersi a quale epoca appartenga il fatto che legge, se più si approssimi alla creazione del mondo, oppure alla venuta del Messia. Quasi in tutti poi s'incontrano espressioni che a me sembrano poter destare men puri concetti nelle mobili e tenere menti dei fanciulli."
Il testo spiega la solidita' e le basi storiche, religiose e fisiologiche" del decalogo. "
Una nuova edizione del Discorso della Montagna di Gesu' raccolto da Matteo. Il Discorso della Montagna e' il primo dei cinque grandi discorsi di Gesu' raccolti da Matteo. E' il primo non solo perche' occupa il primo posto, ma per il valore unico e singolare che possiede. La forza del suo contenuto e l'arte della sua composizione ne fanno la perla del Vangelo, il gioiello della fede cristiana. Nel Discorso della Montagna il cristiano ha la fotografia dell'uomo nuovo, dell'essere celeste che cammina su questa terra. E' l'abbozzo ultimato dell'opera d'aarte che lo Spirito di Cristo desidera realizzare in chi accoglie la sua Parola e segue le sue orme nel cammino della fede verso il regno di Dio. E' lo schizzo dell'uomo celeste che la grazia di Cristo realizza, mediante il dono dello Spirito Santo, in coloro che si mettono nelle sue mani e si lasciano modellare da Lui...
The Book of Proverbs 25:2 provides a good definition of hermeneutics: «It is the glory of God to conceal a matter, to search out a matter is the glory of kings».
Not all the mysteries of God can be searched out for His wisdom is infinite. His ways are not always easy to be found. On the other hand, men are finite creatures, who are incapable of being all-knowing. But in His grace God allows those that are prepared to search for Him with all their heart to discover a treasure of truth that is hidden beneath the surface of Scripture. The readers will find out truth, grow in grace and increase in wisdom as they search for Him with all their heart and soul and mind-for it is the glory of God to conceal a matter, but the glory of kings is to search out a matter.
Exegesis is the act of studying a passage critically and objectively and interpreting the meaning, while hermeneutics is the study of the principles by which the passage is to be interpreted. Pharisees, Sadducees, and Essenes differed in their interpretation of the Lawís teaching on issues such as the afterlife, proper sacrifice, and the study of the Law itself. But all agreed that Scripture interprets scripture.
Hermeneutics is the art of interpreting a text. It is essential to read and interpret the text with the same Spirit it was written. To capture all the harmonics of the text we need an instrument that is well tuned. Jesus in the Gospel of John is presented as the interpreter of love and of life, inviting the reader to transform his look by beginning to marvel. Methods of reading the Scripture are numerous. They are only ways of interpreting a text. Jewish reading of the Scripture is privileged here.
The two first studies presented here have been published in the Periodical Antonianum of the Pontifical University of Rome in 2012 and the third one was published in the Acts of the Congress of Split in 2010.
Frédéric Manns