
La traduzione di questo Nuovo Testamento è quella ormai storica in lingua corrente e interconfessionale, cioè realizzata da un gruppo di studiosi cattolici e protestanti che per anni hanno lavorato insieme. Oltre al testo presenta, in appendice, un dizionarietto dei nomi e un indice analitico.
Il testo del Vangelo che accompagna l'anno del Giubileo della Misericordia nella traduzione in lingua corrente (TILC), con il commento esegetico-spirituale del biblista salesiano Mario Galizzi alle tre "parabole della misericordia" del capitolo 15 di Luca: la pecora smarrita, la moneta ritrovata e il padre misericordioso. Per vivere l'Anno della Misericordia alla luce della Parola.
Nella sua prima lettera pastorale dopo la nomina e l'insediamento a vicario apostolico dell'Arabia del Sud, Paolo Martinelli riflette sul tema della nostra vita come vocazione. Il vescovo ci ricorda che «il cristianesimo inizia con un incontro, con un invito a stare con Gesù» e ci sprona a vivere «con gioia la nostra vita come un dono, come risposta all'amore di Dio, che ci chiama a fare grandi cose», evitando la mediocrità.
Tutti i Vangeli in un'edizione tascabile leggerissima e pratica, da tenere sempre con sé per poter leggere in ogni momento la parola di Dio. Disponibile in quattro colori.
Tutti i Vangeli in un'edizione tascabile leggerissima e pratica, da tenere sempre con sé per poter leggere in ogni momento la parola di Dio. Disponibile in quattro colori.
Tutti i Vangeli in un'edizione tascabile leggerissima e pratica, da tenere sempre con sé per poter leggere in ogni momento la parola di Dio. Disponibile in quattro colori.
Tutti i Vangeli in un'edizione tascabile leggerissima e pratica, da tenere sempre con sé per poter leggere in ogni momento la parola di Dio. Disponibile in quattro colori.
G. Corti, in questo libro che apre una nuova collana, intende mostrare, nella lettura meditata del Vangelo di Luca, Gesù in azione sulla via dell'amicizia che risana, che ricrea. Il testo, dopo una breve Introduzione, si sviluppa in tre parti: 1) Un amico fedele è una protezione potente; 2) Amico dei peccatori; 3) Era perduto ed è stato ritrovato. La seconda parte è il "cuore" del libro. L'amico dei peccatori è presentato in azione attraverso cinque incontri che hanno segnato per sempre i destinatari: Pietro, Levi, la donna peccatrice, Zaccheo, il buon ladrone. Cinque volti trasfigurati dal perdono. Cinque volti attraverso i quali contemplare lo stesso Gesù. Due capitoli formano la terza parte. A ogni peccatore il suo Vangelo, in cui si sottolinea come Gesù vive l'amicizia con i peccatori: evangelizzandoli; ognuno di essi, infatti, riceve da lui una parola che libera e apre orizzonti di speranza. In O Dio, pietà di me peccatore, incentrato su Lc 18,9-14, appare chiaro lo scopo del ministero di Gesù: condurre l'uomo davanti a Dio, perché solo nella luce di Dio egli si scopre peccatore e gusta la gioia del perdono.
"Questo libro, proprio per il suo nitore e la sua essenzialità, può diventare una guida non solo ad attraversare 'la porta stretta e la via angusta che conduce alla vita' ma anche a scoprire quanto luminoso ed esaltante sia quell'orizzonte che alla fine si scopre" (Dalla Prefazione di Gianfranco Ravasi). Un agile strumento per suscitare il desiderio di approfondire la conoscenza della Sacra Scrittura, di pregare con essa e attraverso di essa, sentendola come l'indicatore di direzione per la propria vita.
Un itinerario biblico-spirituale che ruota intorno al verbo vedere. Il percorso prende avvio dall’espressione riportata nel brano delVangelo di Giovanni: “Vogliamo vedere Gesù” (12,20-24) e si sviluppa toccando figure evangeliche accomunate dall’incontro con Cristo: i Magi, Simeone, il cieco di Gerico, Zaccheo...
Il volume si sofferma sugli aspetti, umanissimi, che caratterizzano questo incontro: gioia, costanza, speranza ma anche dubbio e scoraggiamento. Accanto alla spiegazione dal sapore più propriamente biblico, l’Autore propone una riflessione di carattere personale e spirituale che aiuta il lettore a sentire attuale e concreto il messaggio.
Il testo si conclude con una riflessione sulla figura di Maria, donna del silenzio, donna dell’attesa, donna del Sabato santo.
punti forti
Autorevolezza e competenza dell’autore. Un linguaggio semplice e scorrevole. La sequela cristiana secondo una prospettiva biblica e psicologico-spirituale.
destinatari
Per catechisti, religiosi/e, aderenti a movimenti ecclesiali.
autore
Aurelio Fusi, sacerdote della congregazione di Don Orione, ha conseguito i gradi accademici in Teologia presso le Pontificie Università Lateranense e Gregoriana.Alla ricerca scientifica ha unito l’insegnamento presso l’Istituto Teologico della medesima famiglia. Mentre era parroco a Voghera ha insegnato al SIT, Scuola Interdiocesana di Teologia di Alessandria. È attualmente impegnato come segretario generale e procuratore della congregazione.
La felicità è apertura all’altro e al suo mistero: in cammino con l’altro, siamo ciò che amiamo. Non indica uno stato, ma un istante, anche se si può ripetere poche o molte volte. È un processo, non un luogo in cui stabilirsi. Per ciascuno, e perfino per ogni momento della vita, la chiave sta nel trovare la porta giusta per la felicità.
Nelle Beatitudini Gesù proclama che si può essere felici in questa vita e che vale la pena tentare di esserlo. Perché la felicità è la forza capace di trasformare le cose. Le folle seguivano Gesù perché risvegliava in loro la speranza, incoraggiandole a cambiare vita e ad aspirare alla felicità. Per lui la felicità è il motore della vita, e oggi continua a dirci che la nostra vita non è un ostacolo verso la felicità.
Punti forti
Il tema della felicità risveglia sempre interesse. L’autore esamina l’argomento non come ricerca egoistica e autoreferenziale ma come aspirazione individuale attenta agli altri.
Egli assume come orizzonte interpretativo quello derivante dai Vangeli e dalla figura di Gesù; in particolare il riferimento più significativo è alle Beatitudini.
Destinatari
Largo pubblico di giovani e adulti, laici e religiosi.
Autore Xavier Quinzà Lleó, gesuita spagnolo, dottore in teologia fondamentale, attualmente è direttore del Centro Arrupe di Valencia. È stato, per molti anni, docente alla Facoltà teologica della Pontificia Università Comillas a Madrid. Come volontario della Caritas ha contributo al recupero di persone in situazioni di emarginazione. Ha tenuto numerosi corsi e conferenze su tematiche di spiritualità e pastorale, ed è autore di diversi libri e articoli di ricerca e divulgazione.
Il testo presenta un itinerario biblico attraverso cui il lettore può riscoprire il senso dell’amore secondo il disegno di Dio. Esso ricalca le tappe presenti nell’enciclica di Benedetto XVI Deus caritas est attraverso la lettura di alcuni brani biblici, articolandoli in due momenti: una prima parte dedicata all’amore umano nelle sue componenti fondamentali (amicizia, eros, filantropia, volontariato); una seconda parte inerente alla possibile conoscenza dell’amore divino come fonte e alimento dell’amore umano (amore come agape, come perdono, come frutto dello Spirito, come relazione con Dio).
È evidente che le due parti del testo si richiamano e si illuminano reciprocamente permettendo al lettore di compiere un vero e proprio cammino alla riscoperta dell’essenza dell’amore come fondamento della sua stessa identità di persona.
Il metodo utilizzato è quello della lectio divina
Il libro è arricchito da alcune domande conclusive, per indurre il lettore a riflettere sulla Parola e portarla nel tessuto della propria esperienza quotidiana.
Destinatari
In modo particolare i giovani-adulti che scoprono nella loro vita la centralità dell’amore nelle sue varie dimensioni. Può essere utilizzato anche come traccia di approfondimento biblico-meditativo per gruppi di giovani, coppie e famiglie.
Autore
Gabriele Corini (1975), sacerdote della diocesi di Albenga-Imperia, si è licenziato in scienze bibliche e archeologia presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme (1999-2003) e ha conseguito il dottorato in teologia biblica alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale in Milano (20032008). Membro dell’Associazione Biblica Italiana, è ora direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Albenga-Imperia e docente di Antico Testamento, lingue bibliche e teologia fondamentale.Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Mons. Valerga: un loanese come noi (Edizioni Delfino 2001); Dt 28,69 30,20: la «nuova» alleanza in Moab. Israele tra memoria ed identità (Edizioni Glossa 2010) con la presentazione del card. Carlo Maria Martini; e presso le Paoline Non di solo pane (2007), con la prefazione del card. Gianfranco Ravasi.