
In questo scritto l'autore sviluppa il tema del rapporto tra la chiesa, la società e la cultura. In articolare indaga la natura della presenza della comunità cristiana nelle società contemporanee e il carattere dell'identità e della diversità cristiane a partire dalla Prima Lettera di Pietro, concentrandosi sulle reazioni dell'autore alle circostanze di vita della comunità cristiana a cui si rivolgeva.
Miroslav Wolf è un teologo croato evangelico che attualmente ricopre la cattedra Henry B. Wright Professor dell'Università di Yale, dove è anche direttore dello Yale Center for Faith and Culture.
Capo religioso, rivoluzionario, grande maestro. Chi è davvero Gesù? Questo è un libro sul vero Gesù, quello vissuto circa duemila anni fa. Quello che spesso viene nascosto dietro tutte le altre versioni di Gesù che ci vengono offerte. Il Gesù controverso, compassionevole, a volte scomodo e imprevedibile ma autentico al 100%. Attraverso sette episodi della sua vita, questo breve e vivace libro spiega come il vero Gesù sia importante per tutti noi, capace di trasformare le speranze e il futuro delle persone.
Nessuno va mai alla Parola di Dio a mani vuote. Ciò che porti con te influenzerà il modo in cui la ricevi, la comprendi e la vivi.
Questo libro ci ricorda che, per studiare bene la Bibbia, dobbiamo vincere una battaglia prima di tutto in noi stessi per accostarci a essa con le giuste disposizioni di cuore.
Si tende a leggere la Bibbia borbottando una rapida preghiera e in modo sbrigativo. Se, però, vogliamo sentire lo Spirito Santo pronunciare parole che ci cambiano la vita, mettiamo da parte la nostra agenda, raccogliamo i nostri pensieri e ricordiamo la maestà di Dio.
Raccolta di saggi fondamentale curata da uno dei più importanti teologi evangelici del novecento, Carl F. H. Henry. Con un'impaginazione elegante e moderna in un agevole formato a rivista il lettore potrà approfondire una delle discussioni chiave della teologia: la Rivelazione di Dio attraverso la Bibbia. Scopo principale degli autori di quest'opera è la presentazione positiva della dottrina cristiana delle Scritture.Questi studiosi sono annunziatori di un'era nella quale le Scritture comunicano nuovamente il loro messaggio sovrannaturale con potenza sovrannaturale. Intraprendere un serio studio della testimonianza resa dalla Scrittura nei confronti della Parola di Dio – quella incarnata e quella scritta – significa adempiere a una responsabilità divinamente imposta (cfr. Giovanni 5:39) e ritrovare di nuovo quella nota di autorità che è venuta a mancare in molto del protestantesimo contemporaneo. In un'epoca di analfabetismo biblico, questi saggi spingeranno il lettore a un attento studio delle Scritture, grazie a contributi di altissimo profilo, ancora oggi rilevanti.
Bereana è una nuova collanache raccoglierà opere di approfondimento teologico. Nel secondo volume de"La Rivelazione e La Bibbia", continua la raccolta di saggi fondamentale curata da uno dei più importanti teologi evangelici del novecento, Carl F. H. Henry. Con un'impaginazione elegante e moderna in un agevole formato a rivista il lettore potrà approfondire una delle discussioni chiave della teologia: la Rivelazione di Dio attraverso la Bibbia. Scopo principale degli autori di quest'opera è la presentazione positiva della dottrina cristiana delle Scritture ... Questi studiosi sono annunziatori di un'era nella quale le Scritture comunicano nuovamente il loro messaggio sovrannaturale con potenza sovrannaturale. Intraprendere un serio studio della testimonianza resa dalla Scrittura nei confronti della Parola di Dio - quella incarnata e quella scritta - significa adempiere a una responsabilità divinamente imposta (cfr. Giovanni 5:39) e ritrovare di nuovo quella nota di autorità che è venuta a mancare in molto del protestantesimo contemporaneo. In un'epoca di "analfabetismo biblico", questi saggi spingeranno il lettore a un attento studio delle Scritture, grazie a contributi di altissimo profilo, ancora oggi rilevanti.
DESCRIZIONE: Il Cantico dei Cantici di Salomone è forse il libro più bello della Bibbia, il Canto per eccellenza. È il canto dell’amore, ma quale amore? Amore terreno o amore tra uomo e Dio? Sul crinale di tale ambiguità si è acceso il dibattito ermeneutico. Se da una parte l’interpretazione del canto come amore di Dio e verso Dio ha alimentato la tradizione allegorica – la quale, leggendo il testo oltre la lettera, ne intende svelare un senso trascendente –, dall’altro, la comprensione alla lettera, riaffiorata e prevalsa nella modernità, riscatta il valore dell’amore umano e profano delle creature: corpi e desideri, delineando la fisionomia naturale degli uomini in quanto creature sessuate, non sarebbero più allusioni ad altro, ma espressioni di poesia. La traduzione di Giovanna Bemporad porta alla luce il Cantico come fu scritto, fedele alla naturalità del contenuto profano: il sentimento dell’amore, nel suo apparire fisico, è qui difeso e cantato dalla sensibilità di una poetessa che ne custodisce senso, segreto e musicalità.
Appellarsi ai valori cristiani come motivi ispiratori per operare nelle società alimenta opzioni contrapposte, specie quando il tema in questione è l'accoglienza dell'"altro": inoltrandosi che nelle pagine bibliche meno note, si trovano testimonianze in direzioni contrarie. La società giudaica si forma chiudendosi ai "diversi", ma nel corso della storia che dai patriarchi giunge alla generazione dell'esodo, l'esperienza di essere minoranza, a volte anche vessata e perseguitata, diventa tratto comune dell'intro popolo di Israele. Fino ai più celebri passi evangelici sull'ospitalità, l'estraneità nella Bibbia si intende n termini relativi: ognuno può essere "straniero" rispetto a qualcun altro.