
In circa quindici capitoli, seguendo i luoghi di Paolo (Grecia e Turchia, Israele e Cipro, Spagna, Malta, Italia meridionale e Roma), l’autore intende mettere a fuoco l’influsso e l’importanza dell’archeologia nel tentativo di rispondere alle domande sull’origine degli scritti neotestamentari e sulla storia del cristianesimo. Con tutta la documentazione archeologica a sua disposizione, Hesemann accompagna il lettore nell’avventura incomparabile dell’Apostolo delle genti, una delle personalità più avvincenti della storia. Paolo non conosce mezze misure: è totale per il Dio degli ebrei, come totale si dimostra dopo l’incontro con il Risorto, la Parola vivente del Padre in mezzo all’umanità: vive alla luce di lui. Paolo non conosce che Cristo e Cristo crocifisso, a cui invincibilmente dedica la vita annunziandone la buona notizia a tutte le genti. Senza esclusione di sorte.
Cittadino dell’impero, raffinato ed eloquente, colto e aperto, profondo conoscitore tanto dell’ebraismo quanto della cultura greco-romana, Paolo è il più cosmopolita degli apostoli. Ancora oggi, dopo duemila anni, il suo messaggio rimane di una «insuperabile» attualità nel momento stesso in cui ci riporta a contatto con le origini del cristianesimo, con il fondamento della nostra stessa civiltà. Per coloro che desiderano conoscere e comprendere Paolo e le origini cristiane, queste pagine sono opportune per immergersi nel suo mondo e ripercorrerne le strade percorse.
Punti forti
La dimensione universale dell’amore di Dio, estesa ad eletti e non, diviene per Paolo il criterio della sua evangelizzazione. Con i passi di Paolo, l’annunzio del Vangelo e il cristianesimo stesso entrano nella storia mondiale.
Destinatari
Giovani e adulti, per far conoscere questo personaggio unico ed esplosivo del primo cristianesimo.
Autore
Michael Hesemann, nato nel 1964, è uno storico, documentarista e giornalista specializzato in divulgazione storica e scientifica ormai apprezzato a livello internazionale. Dal 1983 al 1989 ha studiato storia, antropologia culturale, lettere e giornalismo all’Università di Gottinga. Con l’editrice Sankt Unlich ha pubblicato: Die Dunkelmänner. Mythen, Lügen und Legenden um die Kirchengeschichete (2007); Paulus vomTarsus.Archäologen auf den Spuren des Völkerapostels (2008). Oggi vive tra Düsseldorf e Roma. In Italia ha già pubblicato: Testimoni del Golgota. Le reliquie della Passione di Gesù (Cinisello Balsamo [MI] 2003); Contro la Chiesa. Miti, leggende nere e bugie (Cinisello Balsamo [MI] 2009). Con Paoline ha pubblicato Pio XII. Il Papa che si oppose a Hitler (Milano 2009).
Il volume, che propone il testo dei quattro Vangeli nella nuova versione della Conferenza Episcopale Italiana (2008), è strutturato nel modo seguente: • Introduzione ai Vangeli canonici (secondo Matteo, Marco, Luca e Giovanni)
e breve presentazione dei Vangeli apocrifi e del loro significato per l’esperienza di fede, tenuto conto del successo anche editoriale che hanno riscontrato questi testi negli ultimi anni;
- Breve introduzione a ogni singolo Vangelo e note al testo a cura di monsignor Gianantonio Borgonovo, noto biblista della diocesi di Milano;
- Fotografie di don Roberto Di Diodato, che illustrano in parte l’ambiente geografico in cui si sono svolte le vicende narrate nei Vangeli, in parte i volti e i costumi dei popoli che oggi vivono nel Medio Oriente.
Un volume per conoscere meglio i Vangeli, tenendo conto che “l’autore dei Vangeli rimane sempre lo stesso Gesù, protagonista della storia della salvezza, il Figlio mandato da Dio Padre a rivelare agli uomini l’ultima e definitiva parola di amore”.
Punti forti
Testi dei Vangeli della nuova versione CEI (2008).
Autorevolezza nel panorama biblico italiano del nome di monsignor Gianantonio Borgonovo, che ha curato le introduzione e le note di commento.
Destinatari
Vasto pubblico, anche laico.
Autori
Gianantonio Borgonovo, presbitero della diocesi di Milano, ha conseguito la specializzazione presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma e presso l’Università Ebraica di Gerusalemme (1980-1981). Docente presso la Sezione parallela della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale nel Seminario di Milano e dal 1991 presso la Sede centrale di Milano, è dottore ordinario della Biblioteca Ambrosiana, all’interno della quale ricopre gli incarichi di Direttore della Biblioteca e Direttore della Classe di Studi sul Vicino Oriente. è collaboratore delle Paoline in qualità di condirettore della collana “I libri biblici/ Primo testamento”.
«Il canto più bello»: questo significa Cantico dei cantici in ebraico. Uno dei grandi poemi d’amore della letteratura di tutti i tempi, un testo sacro incentrato sull’amore, fino a rappresentarne l’esperienza fisica che si manifesta come passione, eros, sessualità. Simboli e immagini a servizio del linguaggio del corpo. Ma ancora di più, della relazione e della comunione, in simbiosi con il creato. Per arrivare al significato teologico del testo, che «esprime il valore, la perfezione e l’infinito dell’amore terreno attraverso l’unione dell’uomo e della donna, chiamati da Dio ad essere “una sola carne”» (Gen 2,24).
«Nel cantico dei cantici», ricorda Giuliano Vigini nella Presentazione del volume, «Dio non parla. È l’amore che parla di Dio». L’amore tra un uomo e una donna come via privilegiata per condividere un destino comune, per rinnovare un cammino di fedeltà che chiama al dono reciproco, per sempre.
Il volume si compone di due parti: Testo del Cantico nella traduzione di G.Vigini, accompagnato da foto. Testo del Cantico secondo la versione della Bibbia CEI 2008, con note a
fronte a cura di G.Vigini.
dio è preSente nell’irradiarSi dell’amore Umano, Specchio della bontà della SUa creazione
e del SUo disegno di Salvezza.
(Presentazione, G.Vigini)
Punti Forti
Edizione rinnovata nell’apparato fotografico del volume Il canto dell’amore (05X 65). Testo del Cantico nella versione tradotta da Giuliano Vigini. In Appendice, versione CEI 2008 del Cantico, con il commento a fronte di Giuliano Vigini (Bibbia Paoline).
Ottimo regalo per matrimonio, fidanzamento, ricorrenze particolari legate ad anniversari e simili; per chi vuole pregare con l’ausilio di belle immagini.
Destinatari
Coppie di fidanzati, sposi, parroci...
Autori
Giuliano Vigini (Milano, 1946) è uno dei nomi più noti della cultura cattolica. Nella sua vasta attività critica e bibliografica (oltre 200 pubblicazioni in volume), assume una rilevanza particolare la «Bibbia Paoline»: testo e analitico commento a fronte di tutti i libri biblici. Fra le ultime opere in questa serie, con la nuova versione ufficiale della CEI, il commento a Vangeli e Atti degli Apostoli (20082), a Il Nuovo Testamento (2009), a Salmi e Libri sapienziali (2009) e a Lettere e Apocalisse (2010). Nella sezione «Guide e sussidi» si segnalano la Guida alla Bibbia (20102) e il Vocabolario del Nuovo Testamento greco-italiano, con il lessico analitico dei verbi (2010).
Il testo è pensato come una serie di 31 brevi meditazioni a partire da versetti biblici, scelti seguendo l’ordine dei libri dalla Genesi all’Apocalisse.
Si tratta sempre di meditazioni a carattere spirituale e non esegetico, per accompagnare la meditazione lungo l’arco di un mese.
I nuclei tematici sono: Eucaristia come umile presenza di Dio tra noi, come dono di Amore, come nutrimento, come comunione e carità fraterna, come viatico, come Dio in noi e noi in Dio (vita interiore), come pregustazione del cielo.
L’Eucaristia è iL sacramento della presenza reale di Cristo in mezzo al popolo di Dio in cammino verso il compimento della storia di salvezza. E' il pane dell’uomo pellegrino, “viator”; è il sostegno necessario per affrontare la fatica della strada, spesso accidentata, piena di insidie e di ostacoli imprevisti.
(L’autrice)
Punti forti
La fama dell’autrice. Un mese con l’Eucaristia attraverso una serie di 31 agili e brevi lectio su alcuni versetti scritturistici. Evento che consiglia l’uscita: XXV Congresso Eucaristico ad Ancona a settembre 2011.
Destinatari
Diretto al larghissimo pubblico, poiché la collana, secondo quanto indicato negli Orientamenti pastorali dei vescovi italiani, vuole valorizzare la pratica della lectio divina sia a livello personale che comunitario.
Autrice
Anna Maria Cànopi è abbadessa dell’abbazia benedettina “Mater Ecclesiae” sull’isola di San Giulio (Novara). Già conosciuta e apprezzata per la sua collaborazione all’edizione della Bibbia Cei e alle edizioni ufficiali del Messale e dei Lezionari liturgici, è voce autorevole nell’ambito della spiritualità biblica, liturgica e monastica. Numerose le sue pubblicazioni di ampio respiro ecclesiale. Con Paoline Editoriale Libri ha pubblicato molti testi, fra i quali recentemente: La Grande Settimana (20072), La santa Messa (2008), oltre ai sedici volumetti di lectio divina nella collana Coltivare la Parola.
Pregare è chiedere qualcosa per sé. Intercedere è chiedere qualcosa per qualcuno, per altri. Ma dire questo non basta.
Intercedere significa «intromettersi», o come ama affermare il cardinale C.M. Martini: «Fare un passo in mezzo». È questa la chiave ermeneutica con cui vengono affrontate alcune figure bibliche, intercessori:Abele,Abramo, Mosè, Salomone, l’orante del Sal 122, Amos, Geremia, Giobbe, Gesù.
Questo approfondimento biblico è significativo per comprendere il compito della «persona che intercede» nel suo vero contesto e per comprendere la storia della salvezza.
In questa visione, l’intercessione include la missione, perché l’intercessione comporta sempre l’apertura verso percorsi inesplorati, modalità inattese di rapportarsi con Dio, in cui si coniugano il ristabilirsi della giustizia e il riconoscimento che Dio è fedele alle sue promesse.
Chi ha compiuto il suo definitivo «passo in mezzo» tra Dio e gli umani e ha reso la comunità dei credenti capace di questa mediazione – intercessione e missione – è il Cristo. Nella sua vicenda storica, come pure nella sua posizione celeste, il ruolo di Cristo è quello di intercessore. L’idea di intercessione e missione maturata lungo la storia precedente si scontra con la novità operata da Cristo: tale novità permette di restituire il senso di queste due parole ai figli della risurrezione.
Punti forti
Il metodo: l’alternarsi continuo tra lettura esegetica e lettura sapienziale.
Il percorso: il filo rosso, quindi le tappe, della storia della salvezza sul tema, da Abele a Gesù.
Destinatari
Persone con conoscenza biblica e teologica di base.
Autore
Martino Signoretto, sacerdote di Verona, ha conseguito il dottorato in Teologia biblica presso la Pontifica Università Gregoriana a Roma con il volume Metafora e didattica in Proverbi 1-9 (Assisi 2002). Con l’associazione Luci nel mondo ha contribuito facendo da guida e il commento all’edizione di tre dvd: Dieci parole di libertà (Comandamenti, 2007), Otto parole di felicità (Beatitudini, 2008), Una parola di verità (Padre nostro, 2009). Ha curato il commento alle immagini e al testo de La Bibbia narrata ai bambini (Milano 2009). È docente di Antico Testamento presso lo Studio Teologico San Zeno e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Verona. Inoltre, è guida di pellegrinaggi in Terra Santa ed è collaboratore per la formazione del clero.
Con questo volume si intende aiutare a riscoprire la preghiera dei Salmi come preghiera insostituibile per ogni cristiano. Cristo stesso, sappiamo, pregava i Salmi e li conosceva perfettamente. Perfino sulla croce si congedò dal mondo con le parole del Sal 22.
Viene qui proposta la lettura integrale del libro dei Salmi, anche di quelle parti oggi espunte ma che rimangono pur sempre parola di Dio. Il commento vuole aiutare il lettore a penetrare il significato del libro, a comprenderne le modalità espressive, per noi a volte distanti, perché l’espressività semitica è molto differente da quella greco-latina.
La divisione del testo per argomenti (o generi letterari) e la sintesi aiutano a comprendere non solo il linguaggio ma anche le modalità della preghiera salmodica: ora di supplica, di ringraziamento, di lode. Con il salmista apprendiamo che cosa e come chiedere e quali le istanze spirituali ed esistenziali indispensabili per qualsiasi credente, non solo per il cristiano.
L’attualità del libro sta nella modalità di presentazione del commento. Seguendo le indicazioni della Dei Verbum, per ogni salmo viene fornita al lettore la possibilità di comprendere espressioni semitiche e frasi idiomatiche attraverso note esplicative con spiegazione in glossa o commentate.
La seconda parte del commento guida invece il lettore alla comprensione di tutte le singole parti della composizione e del pensiero centrale che il salmo intende trasmettere.
Il salterio è come il libro dell’anima, perciò oggetto continuo di «verifica» se lo si fa proprio.
Destinatari
Per tutti i cristiani. L’apparato critico in appendice è indirizzato non solo agli addetti ai lavori ma anche chi conosce un po’ di ebraico. La resa dell’emendamento in retroversione mette in chiara evidenza la proposta di vocalizzazione.
Autore
Benedetto Piacentini.
Per il Dio biblico e della tradizione rabbinica, la vita di "un solo uomo equivale all’intera opera della creazione" (Abot deRabbi Natan A 31,1). Dio è "il formatore di tutti, il creatore" (Abot 4,29). Perciò non solo Gesù e i vangeli, ma tutti i libri della Bibbia, aiutano a fare l’esperienza di Dio che educa e accompagna ogni vivente per realizzare il progetto-mistero (Rm 8,28-30; Rm 16,25-26) della propria esistenza, fino a quando "si compirà" (Ap 10,7).
Come e perché Dio crea ed educa l’umanità e il popolo eletto? Come si è formato Gesù, che dichiara ai discepoli di ogni tempo che "uno solo è il vostro Maestro, voi siete tutti fratelli"? (Mt 23,8) Quale novità comporta il suo arrivo, il suo annunziare il "vangelo di Dio", (Mc 1,14) e il suo agire educativo rispetto al mondo rabbinico?
Il presente testo, suddiviso in quattro parti – 1. Dio creatore e "formatore di tutti. 2. Sulle "orme" di Gesù, maestro ed educatore. 3. "Trasformazione" nello Spirito: l’ekklesia discepola e maestra. 4. Profilo dell’educatore e progetti educativi per/nel terzo millennio –, si pone come strumento utile nel processo educativo e nel cammino di una "nuova" evangelizzazione nella Chiesa italiana. Si propone di far scoprire il senso globale della vita personale e sociale e come crescere fino alla pienezza integrale. Emerge il profilo del formatore e della comunità educante nella prospettiva trinitaria dell’educazione, dove Gesù rivela il Padre come colui che "insegna" a "tutti i suoi figli" e dona lo Spirito come "guida alla verità tutta intera" inviando a fare suoi discepoli tutti i popoli del mondo.
Oggi, nell’educazione prevale la dimensione psicopedagogica, manca la Scrittura. Questo testo mette in dialogo Bibbia e scienze umane.
L’individuo è chiamato sempre a diventare persona in ambito comunitario (con dignità, diritti, doveri): attraverso una relazione "iotu" originante, sia nell’AT come nel NT.
La dimensione educativa dell’esperienza tra Gesù maestro e Pietro discepolo è alla base dell’evangelizzazione e formazione per il regno.
Destinatari
Animatori biblici e operatori pastorali e insegnanti (sacerdoti, religiosi e laici).
Autore
Michele Mazzeo, sacerdote cappuccino, è docente di Sacra Scrittura all’Università Antonianum (spiritualità del Nuovo Testamento), all’Istituto Teologico Calabro di Catanzaro (fondazione biblica e normativa della teologia morale e prospettive bibliche in bioetica) e allo Studio Biblico Francescano di Gerusalemme (Apocalisse). Fra le sue opere ricordiamo: La spiritualità del Nuovo Testamento. Ascolto e sequela (Bologna 2011). Con Paoline ha pubblicato: La sequela di Cristo. Nel libro dell’Apocalisse (1997); Lettere di Pietro. Lettera di Giuda. Nuova versione, introduzione e commento (2002); Pietro. Roccia della Chiesa (2004); Vangelo e lettere di Giovanni. Introduzione, esegesi e teologia (2007).
Quando guardiamo al cosmo, quando pensiamo al mondo, siamo immediatamente proiettati all’interno di una serie infinita di tensioni polari: tra singolare e plurale, tra particolare e universale, tra me e l’altro, tra noi e gli altri, tra una cosa e un’altra.
Alla luce di questa percezione di unità e varietà nel mondo, questo ottavo volume della collana Scritture esamina sei coppie polari, di cui l’alterità è la nota comune.
Il tema uomo/donna, che ci riporta al momento della creazione di Dio narrato in Gen 1,26-28; 2,7.22-24, si avvale dei contributi di Gioietta Casella, Nuria Calduch-Benages, Daniella Iannotta, Leila Karami, Fausto Tardelli e Ilaria Vietina.
L’indagine attorno al rapporto umano/divino, a partire dal testo di Gv 1,1-5.14.16-18, si avvale dei contributi di Piergiorgio Paolini, elio Andriuoli, Gian- franco Calabrese, Franco Cardini, Krzysztof Zanussi e Severino Dianich.
Il terzo tema, quello che considera il confronto singolo/comunità sullo sfondo del racconto di Es 18,13-27, è stato trattato da Bernardo Gianluigi Boschi, dalle Sorelle Clarisse di Cortona, Mauro Magatti, Yahya SergioYahe Pallavicini, Raffaele Savigni e Teresa Benedetta Di Muro. Il racconto biblico di Gen 11,1-9, che introduce il tema umanità/natura, è commentato da Federico Giuntoli, Giorgio Bonaccorso, Lodovico Galleni, Marco Ivaldo, Bruto Dario Pomodoro e Alessandro Sesti.
La tematica del rapporto ricco/povero, dischiusa dalle Beatitudini di Lc 6,20-26, è approfondita da Salvatore M.Sessa, Luciano Boggio, Giorgio Campanini, Giuseppe Conoscenti, Debora Pioli e Arturo Paoli.
Infine, Marcello Milani, Ornella Ciccone, Ignazio R. Marino, Carlo Giraldi, Riccarda Lazzari e Ilaria Meoli si confrontano sul tema sano/malato, illuminato dal brano evangelico di Gv 9,1-7.39-41.
Destinatari
Larghissimo pubblico.
Curatori
Piero Ciardella, Maurizio Gronchi.
Il volume sviluppa innanzi tutto il tema del «discepolo», presente nei vangeli e negli Atti degli apostoli: è attestato 78 volte in Giovanni, 72 in Matteo, 65 nell’opera lucana e 46 in Marco. Quest’ultimo pone al centro del vangelo la sequela di Gesù verso la croce, Matteo l’ascolto della Parola, Luca la vita comune in prospettiva della missione, Giovanni la fede. Nell’analisi del discepolato spiccano quattro personaggi (Pietro, Nicodemo, Maria di Magdala, la samaritana).
L’autore riserva il terzo e ultimo capitolo, a Paolo, discepolo speciale come uomo nei vari tempi della sua vita e come scrittore delle sette lettere autentiche e più ampiamente della sua teologia, sintetizzata nella liberazione dal peccato per una vita secondo lo Spirito, in prospettiva del ritorno di Cristo, vissuto in una escatologia realizzata.
Questo testo si propone tre obiettivi: analizzare il termine discepolo neiVangeli e negli Atti degli apostoli; rivelare la ricchezza e la varietà di senso del termine stesso; presentare la realizzazione in quattro personaggi, fra i più incisivi del vangelo giovanneo.
Infine, l’autore presenta a sé la figura di Paolo, che si qualifica come maestro dei discepoli convertiti durante i viaggi missionari.
«Pietro e Nicodemo, la samaritana e Maria di Magdala e poi Paolo, uomo disposto a seguire la sua coscienza a rischio della vita, danno una chiara spiegazione di chi sia il “discepolo”
e di come possa diventarlo sempre più nella vita di ogni giorno».
(Benito Marconcini)
Destinatari
A giovani in formazione e gruppi biblici e pastorali. Altri.
Autore
Benito Marconcini, sacerdote, dottore in Teologia, licenziato in Sacra Scrittura, laureato in Lettere classiche, è docente di Profetismo presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centra- le in Firenze, di cui è stato preside dal 1997 al 2003. Autore di pubblicazioni scientifiche e divulgative, si occupa soprattutto di profetismo: Profeti e Apocalittici (Leumann 20072); Il libro di Isaia (voll. I-II) (1996); Introduzione al Nuovo Testamento (Roma 2000); Atti degli Apostoli (Leumann 20023), M.A. Tabet - B. Marconcini - G. Boggio, Introducción Al Antiguo Testamento. II Libros Proféticos (Madrid 2009). Con Paoline ha pubblicato: Daniele. Nuova versione, introduzione e commento (Milano 2004); Gli amici di Dio. Nelle più belle pagine della Bibbia (Milano 2007); Alla sequela di Gesù. Il discepolo nel Nuovo Testamento (Milano 2012).
L’Autrice, con uno stile lieve e coinvolgente, tratteggia la figura dell’apostolo Paolo e l’incredibile percorso della sua vita. Il risultato è un cammeo di godibile lettura per chiunque desideri conoscere questo apostolo del Cristianesimo primitivo.
Qui Paolo viene definito un sogno, un progetto di Dio.
L’Apostolo, nelle sue Lettere alle comunità ecclesiali dell’epoca, parla sempre di un piano di Dio, di un progetto eterno, di un disegno da realizzare, di un segreto tenuto nascosto lungo i secoli e finalmente manifestato in Cristo.
Ed è tutto questo che l’Autrice definisce sogno di Dio che, nel suo amore infinito, chiama l’uomo a rispondere e a collaborare liberamente e responsabilmente affinché il suo sogno-progetto abbia compimento.
Il libro è la storia di quel progetto di Dio che si realizza nella persona di Paolo. E che ingloba realtà socio-religiose del mondo greco-romano in un annuncio di salvezza che ha il suo centro propulsore nella predicazione di Gesù di Nazaret, messo a tacere con la crocifissione, ma risorto, e che continua nei discepoli quell’annuncio salvifico rifiutato dal potere religioso dell’epoca. Paolo, ebreo osservante ma di cultura greca e cittadino romano, si schiera contro questo nuovo messaggio e coloro che lo propagano. Ma giocoforza dovrà arrendersi...
La vita di questo primo convertito della storia cristiana viene descritta seguendo le piste storiche rilevabili negli Atti degli Apostoli e nelle Lettere dello stesso Paolo. Un filo narrativo che accompagna l’instancabile Apostolo nelle sue peregrinazioni irte di difficoltà e di pericoli, ma vissute con dedizione eroica fino alla fine.
Paolo fu decapitato a Roma, alle Aquae Salviae, a causa di Cristo e del suo Vangelo, intorno all’anno 64-67 d.C.
Destinatari
Catechisti, Centri di Ascolto
Per chi è interessato a conoscere l’apostolo Paolo senza apparati esegetici, ma in forma piana, narrativa.
Autori
Lina Farronato, ha lavorato a lungo nella Redazione del Centro Catechistico Paolino e partecipato a diverse missioni parrocchiali in Italia. Ha pubblicato vari libri di genere biografico e narrativo e innumerevoli articoli su varie testate.
Il testo ebraico del libro di Ester ha spesso provocato un certo sconcerto fra i suoi lettori, perché si presenta privo di espliciti riferimenti religiosi. In esso, infatti, non ricorre mai la parola «Dio». Questa carenza, però, era stata rimediata dalla versione greca dei Settanta, che con le sue sei aggiunte ha reso il racconto di Ester un racconto «edificante», cui ricorre tre volte il riferimento a Dio.
Ma il testo ebraico va preso e valorizzato per quello che è: un libro drammatico, in cui alla fase del panico e dell’afflizione segue quella finale del rasserenamento e della festa con un’allegria popolare e travolgente (la festa dei Purim). Infatti, ogni anno, in occasione dei Purim si legge nella sinagoga il Rotolo di Ester, il cui racconto fornisce ormai l’eziologia della festa (per il carattere popolare e buffonesco, che comporta pure il travestimento delle persone con le maschere, la festa dei Purim somiglia al nostro carnevale).
In questo piccolo libro biblico, di soli dieci capitoli, si rivela l’abilità letteraria dell’autore, che pre- senta il suo racconto in uno stile ritmato e festante con il quale vuole incantare il suo pubblico. In questo caso, la traduzione letterale del testo aiuta a riprodurre meglio gli espedienti linguistici del suo stile un po’ artificiale, che comunque si presta a rappresentare l’incanto del mondo immaginario dello scrittore, per meglio cogliere i valori che lui vuole suggerire.
Destinatari
Biblisti. Docenti del Pontificio Istituto Biblico e docenti di Sacra Scrittura facoltà teologi- che e negli Istituti di scienze religiose. Non- ché cultori della Sacra Scrittura.
Autore
Antonino Minissale, sacerdote dal 1957, ha studiato esegesi biblica, in particolare dell’Antico Testamento, all’Università Gregoriana, al Pontificio Istituto Biblico di Roma e all’Università ebraica di Gerusalemme. In Germania ha frequentato la facoltà di Teologia evangelica di Göttingen e di Heidelberg e di Teologia cattolica di Münster.A Oxford ha partecipato a diversi corsi d’aggiornamento biblico a stretto contatto con biblisti anglicani, mentre a Washington ha studiato al seminario metodista. Docente alla facoltà teologica di Sicilia, ha insegnato esegesi dal 1962 nel corso teologico del seminario di Catania e poi Antico Testamento e lingua ebraica nello Studio Teologico S. Paolo, nell’Istituto superiore di scienze religiose S. Luca e nel corso teologico S. Euplio per la formazione ai ministeri e al diaconato.Autore di importanti e numerosi lavori scientifici, si è dedicato in particolare allo studio del libro del Siracide, sul quale ha fatto la tesi di dottorato; ha curato, inoltre, traduzioni di opere esegetiche dal tedesco e dall’ebraico moderno, frutto della sua esperienza di studioso aperto, ancor prima del concilio Vaticano Il, al dialogo ecumenico e interreligioso. È stato assistente ecclesiastico regionale del Movimento ecclesiale d’impegno culturale e cappellano-confessore dell’Istituto Leonardo daVinci.
Il volume conduce il lettore a coltivare la dimensione della consapevolezza e dello stupore in ordine alle realtà del creato: l’acqua, il fuoco, il sole, il cielo stellato, l’uccello, il gatto, la lucertola, i germogli, gli alberi, l’erba, i fiori, il bambino e altro ancora. Presenti in diversi salmi, questi elementi della natura oggi troppo spesso sono disattesi dai nostri contemporanei travolti dalla frenesia di questa società tecnologica e dalla spasmodica ricerca di beni solo materiali.
Queste pagine, nate da uno sguardo attento in clima contemplativo e, insieme, dalla gioia di scoprire con partecipazione empatica identità, vita e segreti delle creature, sono modulate su un registro di grande rilievo: ogni elemento del creato, anche il più semplice, è meraviglioso dono di Dio. Si tratta quindi d’imparare a conoscerlo, a stupirsene e a goderne, per nostra e altrui utilità e gioia.
Intende, questo testo, essere una proposta adeguata particolarmente alle nuove generazioni, che avvertono l’importanza dell’aspetto ecologico. Risponde inoltre all’urgenza di formare uomini e donne d’oggi alla responsabilità riguardo non solo ai loro simili ma a tutte le creature.
Destinatari
Giovani in particolare e adulti sensibili o da sensibilizzare alle problematiche attuali.
Autrici Maria Pia Giudici, nata a Viggiù (VA) il 30 settembre 1922, si è laureata in Lettere a Milano (Università Cattolica). Da molti anni vive a San Biagio, uno dei primi dodici monasteri d’Occidente. Con altre consorelle si dedica all’approfondimento orante della Parola in clima contemplativo, dove il creato è una nota presente e di grande aiuto alla vita semplice in armonia con il Creatore e le sue creature. Qui, dove ha avuto inizio la vita consacrata d’Occidente, offre percorsi di Lectio divina e, tramite mail, raggiunge quotidianamente le persone che vogliono trarre spunti di vita spirituale dalla Parola liturgica. In passato ha insegnato Lettere e si è interessata dei problemi educativi inerenti alla realtà mediatica. Ha unito a questa attività quella di pubblicista, collaborando ad alcune riviste e scrivendo diversi libri. Con Paoline ha pubblicato: Il viaggio irrinunciabile, Lectio divina sul passaggio dalla dispersione all’essenzialità (2007); Semplicemente vivere (2008); Elogio della vita (2009); Lettere di amicizia (2010); L’abate Egidio Gavazzi. Da ingegnere a monaco (2011). Sempre con le consorelle, offre alle coppie, ai giovani e a gente adulta percorsi tematizzati della Parola, aiutando a sperimentare che tempi di solitudine e di silenzio sono favorevoli all’ascolto della rivelazione biblica e a quella del creato, quindi a una crescita personale nella pace.