
I primi capitoli della Genesi riscritti in chiave psicologica e rimodellati liberamente con la fantasia, senza alcuna ambizione esegetica. Una rilettura verosimile della preistoria biblica da un punto di vista sempre interno. Potremo sentire la voce di Adamo che sembra quella di un uomo moderno, e che ci racconta in prima persona i suoi pensieri, la sua meraviglia, il suo disorientamento. E poi, ancora, Caino, Enoch, Noè, Nemrod. Cinque uomini e le loro contraddizioni, le loro relazioni con donne, figli e anche con i loro animali. Tutto ciò in un cammino dove c'è sempre Dio che interviene, interpella e aspetta da noi una risposta.
Il Cristianesimo sembra irrimediabilmente sotto scacco in Occidente. Le letture còlte descrivono l'insaziabile voracità della secolarizzazione e inducono l'intelligenza cristiana a pessimismo sul destino della fede. E, tuttavia, uomini e donne di fede custodiscono intatta una riserva inesauribile di ottimismo. Anche là dove analisti e sociologi non scorgono che rovina e putrefazione, la promessa di Dio prepara chissà quale ribaltamento apologetico. Neppure l'ateo più incallito riesce a far tacere dentro di sé il dubbio che sia tutto vero. E da questo dubbio occorre ripartire.
"Sono forse io il custode di mio fratello?" È la domanda che riecheggia nella Bibbia e nella storia dell'uomo. E che ancora oggi risuona attuale di fronte al drammatico incedere di epidemie, cambiamenti climatici e guerre. Ma cosa significa esattamente custodire? Ne siamo davvero capaci? E come si fa? Nel terzo libro della sua fortunata trilogia (dopo Salto nella luce, Edizioni Tau, 2018 e Salto nella gioia, Edizioni Tau, 2020), don Francesco Buono accompagna il lettore alla scoperta dell'arte e del vero senso del custodire ripercorrendo, tra una lettera e la risposta a una mail di amici e parrocchiani, le vicissitudini di Giuseppe e Ruth che, come raccontato nella Bibbia, hanno imparato non solo a prendersi cura degli altri, ma anche a lasciarsi a loro volta custodire. Una pagina dopo l'altra, ci aiuteranno a comprendere che si custodisce a partire da una relazione, riconoscendo che ciò che ci viene affidato (il Creato e il fratello) non ci appartiene totalmente, ma va protetto e conservato perché unico e prezioso. Prefazione di Costanza Miriano. Introduzione di Card. Gualtiero Bassetti.
Parole che si vivono è una raccolta di commenti esegetico-spirituali ai Vangeli della Domenica dell'Anno A che l'autore ha scritto per il settimanale "L'Avvenire di Calabria". La Parola di Dio cerca cuori che l'accolgano per incarnarsi nella vita degli uomini: soltanto essa, quando trova ospitalità, può curare le ferite, rimettere in piedi e tracciare percorsi di gioia. È questo il vangelo della vita, che risplende nelle testimonianze che corredano ciascun commento, volti ed esperienze incrociati dall'autore durante il suo ministero di prete, che lo hanno segnato e che potranno aiutare anche i lettori a contemplare l'opera di Dio nelle vicende altrui come nelle proprie. Dalla Parola alla vita!
Su Simone il Cananeo sono poche le notizie. Nei Vangeli e negli Atti appare solo il suo nome negli elenchi dei Dodici. Tante ipotesi sono state avanzate dai Padri e dagli studiosi sulla sua identità a partire dagli appellativi "cananeo" e "zelota". E se il legame di Gesù con gli zeloti è da escludere, Simone è l'unico apostolo a poter essere associato con una qualche attendibilità a loro. La tradizione sul suo martirio lo vuole per alcuni crocifisso o, secondo la tradizione ininterrotta, segato in due tra l'81 e il 96 d.C.
Quando pensiamo ai racconti biblici, troppo spesso il nostro immaginario è prevalentemente maschile. In verità, in ogni storia c'è sempre un rimando femminile che non fa solo da coreografi a ma ne rappresenta molto spesso la chiave di lettura vincente; infatti, le donne della Bibbia sembrano le più "affidabili" nel realizzare la Storia della Salvezza. In questo testo sono raccolte alcune riflessioni che Luigi Maria Epicoco ha dedicato proprio a loro, le "affidabili" di Dio.
In queste pagine viene descritto l'amore inedito e coraggioso del Cantico dei Cantici. Ma l'amore si può imbrigliare in un racconto al punto da renderlo innocuo e inoffensivo? Lo si potrebbe addomesticare così da neutralizzare gli sconvolgimenti interiori che provoca la sua dirompente vivacità? No, l'amore ferisce e rende vulnerabili, l'amore costringe a riconoscere l'assoluta necessità dell'altro per la propria vita.
Le parabole del Vangelo affascinano e aprono alla comprensione del Regno dei Cieli. La loro immediatezza, tuttavia, più che fornirci risposte, ci dispone all'ascolto di molte domande che il testo stesso suscita. Sono i conti dell'oste, con il quale bisogna sempre ragionare. Da qui, l'invito a ripercorrere, passo dopo passo, il cammino di sequela tracciato nelle parabole per comprendere la novità bella del Vangelo che, se non è per me, per noi, per tutti, è lettera morta.
La comprensione di alcune pagine del Vangelo non è sempre immediata, ecco perché sono necessarie "parole al servizio della Parola". Parole che ci aiutino a conoscere meglio e più profondamente la figura che quelle pagine intendono rivelare: Gesù Cristo, il Figlio del Dio vivente. Il libro, raccogliendo "scorci domenicali", commenti brevi e sintetici, intende svolgere questo prezioso servizio, per far intravedere quanto ancora il Vangelo parli alla nostra vita.
L'Apocalisse di Mose, La Vita di Adamo ed Eva, La Caverna dei Tesori e il Combattimento di Adamo sono gli apocrifi adamitici, raccolti nel volume, i cui attori principali sono: Dio, Adamo ed Eva, Satana e Michele l'arcangelo custode della tomba di Adamo. L'origine del male, la gloria e le vesti di luce di Adamo ed Eva prima la ricerca che si riscontrano dell'olio della nella misericordia lettura dei testi. del paradiso, sono alcuni dei temi apocrifi nel tempo hanno saputo influenzare la teologia, la liturgia, l'arte e la pietà popolare con la loro singolare ricchezza di contenuto narrativo; tale influenza durante Medioevo ha riguardato autorevoli e stimati pensatori compresi Dante e Milton. Di particolare rilievo il canone iconografico che si imporrà dall'VIlI secolo, secondo il quale sotto la croce è posto il cranio di Adamo redento dal sangue di Cristo. Nell'apocrifo Combattimento di Adamo leggiamo le parole di Dio ad Adamo: "Il riposo nel mio paradiso sarà alla fine del mondo nel giorno in cui verserò il mio sangue sulla tua testa nella terra del Golgota, poiché il mio sangue sarà per te ma per tutti quelli della tua progenie che credono in me."
Un approfondimento esegetico sulla figura di Giovanni, tradotto in forma narrativa. Il culto di Giovanni apostolo si affermò a partire dalla città di Efeso, dove, secondo un'antica tradizione, avrebbe a lungo operato, morendovi infine in età straordinariamente avanzata, sotto l'imperatore Traiano. La tradizione racconta di alcuni tentativi di martirizzarlo nell'olio bollente ma anche di una sua ascensione al Cielo. È il discepolo che si prese cura della madre di Gesù dopo la sua resurrezione e autore dell'Apocalisse, il libro che ha ispirato la profezia indicando la prospettiva escatologia dei credenti.
Un itinerario di spiritualità biblica destinato al tempo di Quaresima. Chi lo leggerà sentirà di essere chiamato per nome, reso capace di abitare la propria umanità nella verità della sua realtà, senza pie finzioni, senza maschere, senza veli, ma libero, almeno con sé stesso. Cinque figure bibliche (Davide, Samuele, Giona, Ester e Simonpietro) accompagneranno il lettore a riscoprire il suo discepolato nella quotidianità della sua vita, impastata di umanità e di divinità, di fragilità e di ricchezza.