
Anche tra gli studiosi è diffusa la convinzione che Israele conoscesse, in modo molto rigido, solo due possibilità: o si era giusti al cospetto di Dio o non lo si era. Tutte le gradazioni, tutte le sfumature intermedie sarebbero state assenti. L'Autore ha intrapreso allora, per la prima volta, una raccolta esaustiva dei dati che riguardano il giusto: sostantivi, qualificativi, azioni compiute e subite. Ne emerge una mappatura completa che restituisce una figura dalle molteplici sfumature. Il materiale viene commentato analiticamente nel corso dell'opera e graficamente organizzato in ben dieci appendici. L'opera può essere letta su due livelli: scientifico e divulgativo. I lettori interessati maggiormente al primo aspetto troveranno abbondanti annotazioni di carattere filologico e semantico; quelli più interessati al secondo, una ricca messe di informazioni accessibili anche a chi non conosce la lingua ebraica. Gli uni e gli altri hanno tra le mani il primo e innovativo studio sistematico sulla figura del giusto nel Salterio.
"Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili". Così si apre la preghiera del Credo con la quale i cristiani affermano la propria fede. Una fede che contempla il mistero trinitario e che si apre, per l'appunto, con il Padre. Egli viene presentato come il "solo Dio" e il "Creatore" di ogni cosa, nei cieli e sulla terra. A 1700 anni da questa formulazione è essenziale rielaborare la definizione di "solo Dio" per riconoscere la dignità di ogni religione e quella di Creatore dev'essere ricompresa alla luce delle scoperte che le scienze hanno elaborato in merito al mondo e al cosmo. La via più sicura per ri-comprendere il Dio in cui credono i cattolici appare quindi legata alla parola "padre", a nuove visioni della paternità di Dio a partire dalla rilettura dei testi biblici alla luce delle conoscenze e delle esperienze attuali.
Pietra miliare nella storia della Chiesa, il Concilio di Nicea, contro Ario che sosteneva che il Figlio Gesù fosse una semplice "creatura" e quindi "inferiore" al Padre, proclamò invece che «Gesù Cristo è Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, consostanziale al Padre». Cosa vuol dire tutto ciò? Chi è Gesù Cristo per noi, oggi? Partendo da questa domanda decisiva, Ludwig Monti, fine esegeta, nel presente volume ci propone un percorso che dalla cristologia "alta" di Nicea ci riporta a quella dei Vangeli. Lo fa prendendo in esame alcuni incontri di Gesù, lungo il suo ministero pubblico: relazioni che testimoniano il suo essere il Figlio di Dio nel suo "esserci-per-altri-. In una parola, la "pre-esistenza" del Figlio vista come "pro-esistenza", vita donata per gli altri, come ben emerge dai racconti della passione, morte e resurrezione, culmine di questo percorso. Il Concilio di Nicea, dunque, come più volte ribadito da Papa Francesco, «affermando che il Figlio è della stessa sostanza del Padre, mette in luce qualcosa di essenziale: in Gesù possiamo conoscere il volto di Dio e, allo stesso tempo, anche il volto dell'uomo, scoprendoci figli nel Figlio e fratelli tra di noi».
Soprattutto nel secolo scorso sono state elaborate diverse sinossi dei vangeli. Tale strumento permette agli studiosi di cogliere immediatamente analogie e differenze contenutistiche, narrative e lessicali fra i racconti evangelici grazie alla disposizione del testo su colonne parallele. A differenza delle sinossi precedenti, questo strumento non intende focalizzare le diverse trame narrative dei racconti canonici su Gesù, né porre l'attenzione sulle scelte lessicali peculiari di ciascun autore. Piuttosto, la prospettiva dalla quale sarà operato il confronto sinottico è quella offerta dalla retorica, con le sue figure e i suoi tropi. In virtù dell'inscindibile connessione tra contenuto e forma, il confronto sinottico, condotto in chiave retorica, non intende soltanto arricchire la conoscenza del bagaglio letterario di ciascun evangelista. Piuttosto, le scelte, analoghe o differenti, dei singoli evangelisti contribuiranno a illuminarne ulteriormente le prospettive redazionali ed evidenziarne i principali contenuti teologici. Dopo la Sinossi paolina bilingue (San Paolo 2013) e L'officina del Nuovo Testamento (San Paolo 2024), gli autori offrono un altro strumento innovativo e completo, indispensabile per conoscere il valore delle parole al servizio della Parola.
La Sindone di Torino rappresenta da secoli un enigma storico, scientifico e spirituale. È un semplice lenzuolo funerario o una straordinaria reliquia che testimonia la passione di Cristo? In questo volume, Pierluigi Baima Bollone, medico legale e uno dei massimi esperti mondiali della Sindone, collega in maniera originale l'analisi accurata e rigorosa della figura storica di Gesù (alla luce delle più recenti scoperte scientifiche e archeologiche) e la sua corrispondenza con il Lenzuolo di Torino. Attraverso un esame meticoloso delle fonti documentali, delle pratiche funerarie giudaiche e delle trascorse indagini condotte sul Sacro Telo, l'autore propone una riflessione profonda su ciò che la Sindone può rivelarci oggi. La sua narrazione intreccia scienza, storia e fede, portando il lettore a interrogarsi sul mistero della risurrezione e sul valore del lenzuolo della sepoltura di Cristo nel contesto della cristianità e giungendo a proporre una ipotesi sconvolgente, ossia che «il miracolo della risurrezione potrebbe essere avvenuto all'interno della Sindone che ora è conservata a Torino».
L’unico film-documentario in distribuzione (sia televisiva che home video) ad utilizzare al proprio interno le immagini della Sindone girate nel corso dell’Ostensione privata avvenuta il 25 Giugno 1997 (con la regia di Michelangelo Dotta, la direzione della fotografia di Bruno Dreossi e il coordinamento di Massimo Moretto). Queste straordinarie immagini, registrate in HDVS (sistema televisivo ad Alta Definizione della Sony) dalla troupe della EUPHON, rappresentano un documento di eccezionale importanza in quanto sono le prime ad essere registrate con un sistema con caratteristiche di altissima qualità e sono anche le prime realizzate ad altissimo profilo professionale dopo l’ Ostensione televisiva del 1973.
Questo volume inaugura la "Collana Biblica": agili testi che si propongono di aiutare chi intraprende l'affascinante impresa di leggere in modo continuo i vari libri della Bibbia. Sarà aiutato a superare le difficoltà che spesso si incontrano ad una prima lettura, fornendo, con un linguaggio semplice e accessibile, le informazioni e le conoscenze necessarie per accostarsi alla Bibbia. In questo modo potrà incominciare a leggerla con metodo, sia personalmente, sia in gruppo e, soprattutto,potrà comprenderne a fondo il prezioso messaggio. Il primo libro della collana è dedicato ad un'introduzione generale di carattere storico e geografico e al messaggio religioso, spirituale e pastorale della Bibbia. Il secondo presenterà i 73 libri dell'Antico e del Nuovo Testamento.
"Il Dio morto così giovane" è uno sfogo, un testo di fede. In un movimento eccessivo, cioè in contrasto con la sapienza e la ragione, ansimante, perduto, canta la gloria di Gesù come uomo tra gli uomini, uomo tra i fratelli. Frédéric Boyer è uno scrittore cristiano. Il suo atteggiamento singolare non è nell'accettazione, è nella rabbia, nella ricerca e nel rischio.
Diciotto racconti che vedono Gesù narratore e cronista della sua vita terrena. Dai primi battiti di cuore nel grembo di Maria, alla scelta dei dodici, alle nozze di Cana... fino all'arrivederci presso il Padre. Con lo stile che lo distingue, il sacerdote di Acerra, costruisce una serie di monologhi che coinvolgono e trasportano nella storia di Gesù fattosi uomo per noi. Il coraggio, la forza, l'amore, il sì alla volontà del Padre hanno la meglio sulla delusione e lo scoraggiamento, anche quando la paura lacera la carne e fa trasudare sangue. È un Gesù pienamente uomo, con tutte le fragilità umane, ma sostenuto dal suo feeling totale con il Padre del Cielo e interprete fedele della sua volontà e dall'amore di sua madre Maria e dalla tenerezza di Giuseppe, il padre terreno. Prefazione di Don Nico dal Molin.
Brevi e stimolanti "immersioni" nelle frasi più celebri di Gesù, per scoprirne i significati meno evidenti e come realmente farle nostre. La pagliuzza e la trave, scagliare la prima pietra, porgere l'altra guancia... frasi divenute popolarissime, perché efficaci e di immediata comprensione. Ma è proprio così? Quando le ripetiamo siamo sicuri di citarle a proposito? Quando le meditiamo ci fermiamo al senso più immediato, o andiamo a fondo e scopriamo che in quelle poche parole c'è molto di più?
«La Pasqua è un'avventura nel tempo che ci riporta al passato, sì, ma per dare un senso al presente. Anzi, soprattutto al futuro», ha scritto Elena Loewenthal. Un presente che, alla luce della Pentecoste, si traduce in una vita nuova attraverso le persone che lavorano per un mondo migliore. È l'obiettivo che si propone questo testo che chiude il cerchio iniziato con "Dov'è Colui che è nato?" consegnando al lettore tutta la ricchezza di significato contenuta nelle principali ricorrenze cristiane: Natale, Pasqua e Pentecoste. Un libro che aiuterà a riscoprire le radici ebraiche della Pasqua e della Pentecoste cristiane, al fine di poter riconoscere e valorizzare a pieno la novità apportata nella persona stessa di Cristo. Prefazione di Ivano Liguori.