
Questo saggio esplora il Vangelo secondo Marco come luogo di uno straordinario manifestarsi del linguaggio, individuandone i lineamenti testuali: lingua, sapienza, Regno, salvezza, Buona Novella, Nuova Alleanza, profezia, mistero. La ricerca si apre ad un'ermeneutica in grado di raccogliere il significato esistenziale del simbolo religioso biblico, d'incontro con Gesù Cristo, il quale non solo annuncia la salvezza ma, nel sacrificio della croce, la realizza.
L'autore ritiene che la figura di Gesù illustrata in questo breve saggio sia molto più logica e, dal punto di vista storico, anche più comprensibile delle ricostruzioni con le quali ci siamo dovuti confrontare a partire dall'Illuminismo. Egli ritiene che proprio questo Gesù - quello del Nuovo Testamento - sia una figura intrinsecamente coerente e credibile. Solo se è successo qualcosa di veramente straordinario si spiega come i suoi seguaci abbiano potuto affermare di Gesù qualcosa che va contro le loro peculiari aspettative e la loro formazione religiosa.
Il volume raccoglie parte delle ricerche personali e degli ampliamenti effettuati dall'autore nel corso di trent'anni di insegnamento dell'Introduzione al Nuovo Testamento, con aggiunte e approfondimenti molto utili per l'inquadramento complessivo del NT e anche per rendere più concrete le concezioni generali proprie di tale materia, che ha assunto un'importanza fondamentale, essendo ormai lo studio della Sacra Scrittura disciplina obbligatoria per le Facoltà di teologia.
Esiste una natura umana?
Cosa sono il maschile e il femminile?
Domande che attraversano ogni epoca storica. Questo saggio va incontro
agli interrogativi religiosi dell’uomo contemporaneo, coinvolgendolo
in una riflessione sull’essere umano mediante la ri-scoperta
dei biblici racconti delle origini. Questi sono un patrimonio
comune a ebrei e cristiani di tutte le confessioni. Il loro messaggio,
tuttavia, travalica gli steccati socio-culturali rivolgendosi, oggi come
allora, all’essere umano in quanto tale: pagine rivelatrici del significato
profondo della natura umana; è qui la base per una loro lettura
filosofica.
Perché intitolare Sui fiumi di Babilonia un libro che parla di Bibbia? Perché è lì che, 2.600 anni fa, tutto ebbe inizio: gli ebrei, deportati, sedevano lungo l'Eufrate, piangendo al pensiero di Sion (Salmo 137) ed entrando al contempo in contatto con la cultura, le riflessioni e i miti del mondo sumerico e assiro-babilonese. Lungo le rive di quel fiume nacquero così alcune delle pagine più belle della letteratura di tutti i tempi, quelle della Bibbia, pagine che parlano di un Dio unico, Yahweh, e del suo amore per l'uomo. Ma questo avvenne attraverso la mediazione linguistica e culturale del luogo: miti e riflessioni si trasformarono in racconti e messaggi, significanti e significati, che dobbiamo imparare a decriptare, se vogliamo attribuire loro il giusto valore e comprenderli. Questo testo ripercorre le lezioni tenute in ambito universitario facendone una sintesi il più possibile intrigante e scorrevole, indirizzata a tutti gli appassionati e a chi vuole aprirsi a nuove interpretazioni della Bibbia nel mondo cattolico, ebraico e musulmano, con la speranza di offrire spunti di riflessione coerenti e stimolanti.
La Bibbia è nella storia dell'umanità il libro più conosciuto del mondo, eppure quanti l'hanno letta veramente? Nonostante il suo indubbio fascino e la sua importanza, questo testo spaventa la maggior parte dei lettori. "Il libro di Dio" nasce proprio per permettere a tutti di godere senza difficoltà della lettura di questo documento di incommensurabile valore nella storia della fede e della civiltà, quasi che si sfogliasse un romanzo dei giorni nostri. L'autore presenta gli avvenimenti della Bibbia come se raccontasse una novella, immaginando che il lettore non sia un teologo erudito ma l'uomo comune, il vero protagonista, in fondo, delle storie bibliche.
La Bibbia è l'unico libro, completo e autorevole, che sia mai stato scritto con il proposito specifico di fornire delle risposte ai problemi comportamentali dell'uomo e per provvedere i mezzi necessari al cambiamento del suo comportamento.