
"La Bibbia aveva ragione", tradotto in 24 lingue, venduto in milioni di copie in tutto il mondo, adottato nelle scuole e oggetto di seminari, è apparso per la prima volta nel 1955. Nel 1978, con l'aiuto di Joachim Rehork, Keller ha riveduto la prima edizione tenendo conto delle scoperte che nel frattempo, grazie all'acquisizione di nuove tecniche e metodi di ricerca, l'archeologia biblica aveva portato alla luce. Nonostante gli anni, e gli ulteriori sviluppi della storiografia in campo biblico, questo libro rimane un classico nel senso autentico del termine, perché per la prima volta ha presentato le ragioni del testo biblico confrontandole minuziosamente con il contesto storico, geografico, sociale e culturale del tempo. Dal Diluvio universale fino alle indagini sulla Sindone, un percorso rigoroso che illumina il testo biblico.
Il volume fornisce uno strumento che finora mancava in lingua italiana. Fondandosi sulla teoria e la pratica della retorica greca nel Nuovo Testamento, lo studio di George Kennedy mostra come gli scrittori del Nuovo Testamento scrivessero per persuadere l'uditorio della verità del loro messaggio e come a questo scopo si servissero delle convenzioni retoriche ben conosciute e largamente applicate nella società del tempo. In questo saggio la retorica è intesa non come lo stile a cui concorrono figure retoriche e metafore, ma come la proprietà del discorso che consente all'oratore o allo scrittore di conseguire i propri scopi. A supporto di altri metodi d'analisi, la critica retorica ha per oggetto il testo biblico così com'è pervenuto e mira a individuarne le basi dell'efficacia argomentativa e gli intenti dell'autore. Talvolta confermando ma spesso criticando le interpretazioni correnti, il breve e denso saggio di George Kennedy fornisce una presentazione sistematica della retorica in quanto elemento costitutivo del testo del Nuovo Testamento.
Attraverso scritti del Nuovo Testamento questa guida spera di chiarire i significati degli avvenimenti che si svolsero in Terra Santa al tempo di Gesù e dei suoi apostoli. Questa guida spiega brevemente dettagli storici , geografici e archeologici di ogni luogo del Nuovo Testamento che il pellegrino visita. Ma il valore speciale della guida è la sua spiegazione del significato che ognuno di questi siti aveva per gli scrittori biblici; essa si concentra sugli insegnamenti religiosi degli scrittori biblici che sono associati con ognuno di questi luoghi sacri.
Una riscoperta dei Profeti mediante una lettura attualizzata
LO SCOPO DI QUESTO COMMENTO SU MATTEO E`QUELLO DI ESPLORARE IL MONDO DEL PENSIERO DI MATTEO, METTENDO A FUOCO LA TRAMA (O INTRECCIO) DELLA STORIA RACCONTATA NEL VANGELO. La narrazione e la trattazione si svolgono in 10 capitoli: comprendere matteo: un a pproccio di critica della letteratura; - la presentazione di gesu`- il ministero di gesu`per israele e il ripudio di gesy da parte di israele - il viaggio di gesu`a gerusalemme e la sua passione, morte e risurrezione - l'uso di figlio del l'uomo" da parte di gesu`- i grandi discorsi di gesu`- gli antagonisti di gesu`- i discepoli di gesu`- la comunita di matteo - note conclusive. Narrando in questo modo la s toria della vita e del ministero di gesu. Matteo propone una precisa affermazione teologica, nella persona di gesu`messia, suo figlio, diio si e`fatto vicino per vivere con il suo popolo, la chiesa, fino alla fine del tempo, inaugurando cosl l'era escatologica della sa lvezza. Un commento si ntetico, un tracciato narrativo essenziale, un commento nuovo sul vangelo di matteo. "
Il mondo sembra andare fuori controllo: la paura, la confusione e l'incertezza dilagano. La Bibbia ci avverte che, prima del ritorno di Cristo, ci saranno guerre e rumori di guerre, violenza, pestilenze ed epidemie. Inoltre, la Bibbia parla di una "grande apostasia". Quanto ne siamo consapevoli? Che effetto avrà tutto ciò? Oggi molti incoraggiano le persone a seguire i propri desideri dicendo loro quello che vogliono sentire, anche se ciò significa rigettare le verità bibliche. La grande apostasia è alle porte, più vicina di quanto immaginiamo. L'unico modo per reagire sarà "combattere strenuamente per la fede, che è stata una volta per sempre tramandata ai santi" (Giuda 3).
Tutti i miei viaggi sono diventati dei pellegrinaggi, cercando e trovando il divino nelle sorelle come nei fratelli. Si riceve compassione, si impara ad avere compassione. La pace si costruisce quando la gente viaggia, superando i moderni confini, quando le donne parlano con donne di altre culture, quando ricordano le donne del passato. Questo libro è come una manciata di frammenti. Ho dovuto scavare profondamente per alcuni di loro, mentre altri giacevano, inosservati, in superficie. Questi frammentLerano in ebraico, greco, latino, siriano, copto e arabo. I testi biblici erano disponibili, ma le storie di donne non erano messe in evidenza. Le antiche raccolte degli scritti dei «Padri latini» e dei «Padri greci», i latini «Atti dei Martiri», nei quali erano citate delle donne, sono stati resi accessibili in raccolte erudite tradotte in inglese solo nel xx secolo. Le storie, di donne scritte in siriano, copto e arabo sono rare e solo alcune di esse sono state tradotte in inglese negli ultimi decenni, destinate per lo più a un pubblico di specialisti. Questo libro mette in rilievo la tradizione cristiana, ma guarda con rispetto le altre: oltre alle donne della Bibbia e alle sante cristiane, vi sono state incluse donne ebree e musulmane. I «popoli del Libro», ebrei, cristiani e musulmani, hanno un'eredità comune, un Dio di compassione che è più importante delle differenze che li dividono.

