
Questo nono libretto e frutto di un'esperienza di nove incontri di preghiera, tutti incentrati sulla celebrazione della vita.
Primo di otto volumi per riflettere su Dio, con suggerimenti per la preghiera personale o familiare.
Secondo di otto volumi per riflettere su Dio, con suggerimenti per la preghiera personale e familiare.
Ottavo di otto volumi per riflettere su Dio, con suggerimenti per la preghiera personale e familiare.
Quarto di otto volumi, per riflettere su Dio, con suggerimenti per la preghiera personale e familiare.
Il volume tratteggia alcuni personaggi femminili della Bibbia da una duplice prospettiva: quella biblica e quella psicologica. In tal modo queste donne diventano non solo figure della Scrittura da conoscere, ma anche modelli a cui fare riferimento, in positivo o in negativo, nel cammino spirituale del lettore. Pensato come un percorso per la crescita personale di ciascuno, il libro propone an- che, al termine di ogni capitolo, una breve scheda con riferimenti ad altri libri, suggerimenti di passi biblici paralleli e un testo per la preghiera.
Il libro si prefigge lo scopo di raccogliere in modo fondato e ordinato i contenuti sulla vecchiaia all'interno della Bibbia e propone un confronto e un dialogo tra l'essere anziani oggi e il modo di esserlo nella Bibbia. Tra convergenze e differenze, emerge in particolare la caratteristica dell'uomo biblico: la profonda esperienza di fede da cui proviene una confortante spiritualità dell'età senile, la stagione della saggezza.
Descrizione dell'opera
All’origine delle meditazioni proposte dall’autore sta un’esperienza diretta di evangelizzazione, condotta per un ventennio, che ha visto sorgere una serie di realtà di vita comunitaria nella linea di quelle descritte dagli Atti degli apostoli. Ancora oggi, quando si riparte dall’annuncio del kerygma, si ricreano infatti le dinamiche sperimentate dalle prime generazioni di cristiani: gli stessi frutti, così come le medesime difficoltà e resistenze. «Accompagnando la crescita di molti giovani e di famiglie che hanno scelto di vivere in comunità residenziali, nello stile degli Atti, si è sviluppato un fecondo intreccio tra le esperienze raccontate nell’opera di Luca e quelle vissute da noi in prima persona» (dall’Introduzione).
Lo strumento si propone quindi soprattutto a quanti desiderano comprendere e pregare il testo di Atti nella sua completezza, singoli e gruppi interessati a riscoprire la pratica spirituale della lectio biblica. Esso coniuga la serietà del commento esegetico con una proposta spirituale forte, capace di aiutare il processo di rinnovamento delle comunità cristiane e il conseguente slancio missionario.
I filoni di interesse che sono stati privilegiati vertono intorno all’evangelizzazione e alla vita cristiana adulta, del singolo e della comunità.
Sommario
Introduzione. Lettera aperta a Teofilo. XXXV meditazioni. Bibliografia.
Note sull'autore
Paolo Bizzeti, nato a Firenze nel 1947, dopo i tradizionali studi filosofici e teologici nella Compagnia di Gesù, si laurea a Bologna in lettere e filosofia con una tesi sul libro della Sapienza, pubblicata da Paideia. Per lunghi anni è stato impegnato nella pastorale giovanile e nella direzione di un centro di spiritualità. Accompagna il cammino di alcune comunità di famiglie e ha fondato A.M.O. – F.M.E. (Amici del Medio Oriente – Friends of Middle East), un gruppo interessato alle problematiche religiose e culturali del Medio Oriente. Organizza stages di formazione nei paesi biblici. Attualmente è rettore di Aloisianum, un centro europeo di formazione per giovani gesuiti a Padova. Presso le EDB ha pubblicato, con M. Pratesi, La Turchia. Guida per i cristiani (1990).
I "Libri profetici", pazientemente composti a mano negli anni più difficili della Rivoluzione francese, sono un'opera giovanile di William Blake, affascinante per l'acuto simbolismo che la contraddistingue e per la forza eversiva ed eterodossa del messaggio poetico. In questa edizione sono riprodotti i frontespizi originali; la traduzione, le note ai testi, il repertorio biografico e critico sono di Roberto Sanesi.
L'Apocalisse è sempre un libro meraviglioso e affascinante, con le sue immagini e i suoi simboli. Per entrarvi dentro è richiesto subito il «patto di lettura» che l'autore stabilisce con i suoi lettori. Poi, tutto è chiaro! La presentazione offerta in questo volume segue il modello narrativo, di cui nella Bibbia si conosce l'importanza. Infatti, l'Apocalisse di Giovanni è animata dal desiderio di «raccontare» l'opera di Dio, cioè la salvezza, percepibile attraverso la fede nel cuore stesso dei sussulti della storia umana. «L'Apocalisse non è un libro di terrore: è il libro del desiderio. Per i credenti, non è la fine di questo mondo, che fa paura, ma è la continuazione della prova che essi subiscono continuamente senza poterne vedere la fine». Queste idee espresse già tempo fa da Christian Duquoc indicano lo spirito dell'ultimo libro della Bibbia cristiana. Scritto alla fine del I secolo, il libro fonda la sua esperienza sulla morte e risurrezione di Gesù Cristo, avvenimento evocato fugacemente (Ap 11,8), ma celebrato ogni «giorno del Signore», luogo e tempo sacramentali delle visioni che vengono raccontate (Ap 1,10). In Oriente il libro viene letto con prudenza - forse a causa della demonizzazione dei poteri politici. Invece, in Occidente, stimola gli artisti che danno corpo e immagine alla sua forza figurativa. Un poeta come Paul Claudel vi attinge molte volte nella sua opera, perché, secondo le sue parole, «non si tratta di capire l'Apocalisse, ma di passeggiarvi dentro».
È meraviglioso il posto d'onore che oggi occupa la Bibbia nella vita concreta dei cattolici. Ormai da decenni, non sono più appannaggio del solo mondo riformato la lettura della Bibbia e la sua frequentazione, anche quotidiana: catechesi, liturgia, spiritualità, preghiera (personale o comunitaria) sono sostanziate di riferimenti alla Scrittura. Più che mai, quindi, è necessario chiarire l'accesso ai testi sacri, per inquadrare la logica in cui si inserisce la lettura credente. Non si sente troppo spesso dire - il che è falso - che il cristianesimo è una «religione del Libro»? Non si rischia forse di limitarsi a una semplicistica «verniciatura biblica» delle nostre prassi consolidate? Yves-Marie Blanchard disegna qui i tratti caratteristici dell'insieme biblico, stabilendone il legame con il cuore del mistero cristiano: la connessione diretta con la rivelazione, il canone dei testi, il rapporto tra i due Testamenti, la pluralità di lingue, lo stile di scrittura...