
un analisi del libro di mormon fatta su base scientifica, archeologica, storica e scritturale. L'autore di questo libro inco ntrr per la prima volta i mormoni per caso. Lo avvicinarono con cortesia e gli offrirono una copia del libro di mormon" e la disponibilita per un altro incontro, a cui ne seguirono molti altri. I mormon i avevano affermato che il loro libro era di origine divina, tuttavia l'auotre non trovr alcuna evidenza scientifica ni alcun altro documento storico che dimostrasse la veridicita del "libro di mormon"; anzi si convinse che gli errori in esso contenuti smentiscano completamente la pretesa di una sua origine divina. Le pr ove archeologiche, scientifiche, storiche, scritturali mostrano una realta di fatti completamente contraria a cio`che jo"
Se si considera la mole dell'Antico Testamento, il Libro sacro degli Ebrei ha una percentuale minima di parabole, anche se è ricco di detti sapienziali e di liriche a carattere trascendente. Abbondano di parabole i testi del Buddha, di Confucio, il Grant Mahal Sahib dei Sikh; ma senz'altro in Occidente le parabole più note sono quelle contenute nei Vangeli. Nei quattro canonici sono contenute quarantadue parabole; nel Corano quarantadue, se si escludono tre semplici similitudini che, in effetti, non vengono quasi mai considerate parabole. " La coincidenza è forse straordinaria, tuttavia è casuale e trarne un significato qualsiasi sarebbe azzardato... ". Un libro affascinante e ricchissimo. Gabriele Mandel, khalifa della Confraternita dei sufi Jerrahi-Halveti in Italia, docente universitario, scrittore, pittore e psicologo, ha tre specializzazioni, un dottorato di ricerca in archeologia e una laurea honoris causa in scienze islamiche dall'Università Statale di Konya (Turchia). Già direttore dell'Istituto di discipline artistiche all'Università IULM di Milano, già direttore della facoltà di psicologia all'Università Europea di Bruxelles e docente al Politecnico di Torino; cofondatore e membro del Consiglio direttivo dell'Università Islamica di Córdoba (Spagna). Espositore alla Biennale di Venezia, ha tenuto mostre personali in molti musei nazionali e civici.
Di fronte ai "non-luoghi" della tarda modernità, oggi il campo della religiosità alternativa si presenta come un "luogo" di riflessione privilegiato. Dai nuovi movimenti religiosi alla New Age, infatti, i vari segmenti che compongono la galassia della religiosità alternativa si configurano come possibili luoghi di identità, "resti" di un passato che pareva definitivamente sepolto dalla secolarizzazione o prospettive e previsioni sul futuro del nuovo millennio.
si puo`giungere al distacco? La liberazione e`possibile? Da una quindicina d anni gli occidentali hanno familiarizzato con lo zen, forma molto antica di meditazione buddista, che si e`diffusa in cina nel vi sec. E in giappone nel xii sec. Lo zen, scuola del buddismo mahayana (del grande veicolo), h essenzialmente un'esperienza personale fondata su una pratica di base silenziosa, lo zazen, che tende a prendere coscienza della vacuita universale e del carattere illusorio dell'io in vista di raggiungere l a liberazione. Rievocan do la lunga storia dei maestri zen dalle origini ai giorni nostri e citando ampiamente i loro testi (spesso nelle traduzioni originali), jacques brosse ci offre un'ottima introduz ione allo spirito dello zen che si diffonde largamente in europa dove si contano gia centinaia di dojos (luoghi in cui si pratica la meditazione zen).
La vita del venerabile frate francescano Bonifacio da Sezze. La vita di fr. Bonifacio da Sezze esce da un silenzio secolare, il silenzio in cui l'avevano relegato avvenimenti e personaggi piu grandi di lui: l'invasione francese dello Stato Pontificio, il colpo di grazia inferto dal neonato regno d'Italia, la figura, ben piu nota e in corsa" verso la canonizzazzione, di fr. Carlo da Sezze, hanno fatto passare in secondo piano fr. Bonifacio. Impegnato a compiere grandi opere a favore dei suoi fratelli, attento organizzatore di comunita di accoglienza per gli abbandonati, variamente conosciuto e apprezzato dai suoi contemporanei, il suo messaggio a stento e sopravvissuto solo grazie ad un recente recupero di cui questo libello fa parte. "
Vengono analizzati i valori del Buddhismo e il dialogo interreligioso. Buddhismo e Cristianesimo si interrogano sul ruolo delle religioni nel futuro degli uomini. L'AUTORE GUIDA IL LETTORE VER SO IL CUORE" DEL BUDDHISMO MEDIANTE LO STUDIO CRITICO DEI PRINCIPI CHIAVE DELLA "CONCENTRAZIONE" E DELLA "LIBERAZIONE", LEGATE RISPETTIVAMENTE ALLA DOTTRINA DELLA "CONTEMPLAZIONE" E DELLA "GENERAZIONE INDIPENDENTE". PROFONDAMENTE RADICATO NEL BUDDHISMO MAHAYANA SETTENTRIONALE GIAPPONESE, NEL SUO STUDIO FA SPESSO RICORSO AI TESTI CLASSICI PALI E SANSCRITI DEL BUDDHISMO INDIANO, ALL'ESEG ESI STORICO-CRITICA DELLA BIBBIA E AI FILOSOFI OCCIDENTALI. SECONDO TAKEUCI BUDDHISMO E CRISTIANESIMO CONDIVIDONO, ALLE SOGLIE DEL TERZO MILLENNIO, LA STESSA PREOCCUPAZIONE PER IL FUTURO DELLA RELIGONE IN QUESTO MONDO TECNOLOGICO, LA CONVINZIONE CHE LA RELIGIONE SOPRAVVIVERA A BENEFICIO DELL'UMANIT A, E UN RITORNO ALLE ORIGINI, ALLE PERSONE DEL BUDDHA E DI CRISTO, PER DARE NUOVE MOTIVAZIONI ALL'UOMO CONTEMPORANEO. L A PREFAZIONE "NOTE SULL INCONTRO BUDDHISMO-CRISTIANESIMO" H FIRMATA DAL TEOLOGO HANS KUNG. IL TESTO DELL AUTORE SI SNODA IN SETTE CAPITOLI: IL SILENZIO DEL BUDDHA; GLI STADI DELLA CONTEMPLAZIONE; CONCENTRAZIONE E MONDO DELL ALDILA; IL PROBLEMA DELLA GENERAZIONE DIPENDENTE; GENERAZIONE DIPENDENTE E INTERDIPENDENZA; UN INTERPRETAZIONE ESISTENZIALE DELLA GENERAZIONE DIPENDENTE; LA LIBERAZIONE E L ALDILA. IL VOLUME SI CHIUDE CON UN GLOSSARIO DEI TERMINI PALI E SANSCRITI E CON L INDICE DEI NOMI. "